CONSUMISMO COME PIAGA SOCIALE NICHILISMO COME MORALE CONSUMARE E DISTRUGGERE OGGETTI PER ARRIVARE AL BENESSERE E ALL’ESERCIZIO DELLA LIBERTA’ AUMENTO DELLA SFERA DEL CONSUMO PUBBLICITA’ VEICOLO DI QUESTA LOGICA IDENTITA’ DI CIASCUNO SEMPRE PIU’ RAPPRESENTATA DAGLI OGGETTI CHE POSSIEDE PER DIFFERENZIARSI OCCORRE SOSTITUIRLI PAROSSISTICAMENTE GALIMBERTI: “Il rispetto che Kant indicava come fondamento della legge morale, e’ disfunzionale al mondo dell’economia che, creando un mondo di cose sostituibili, con modelli sempre avanzati, produce di continuo un mondo da buttar via”. Gunther Anders: “L’umanità che tratta il mondo come un mondo continuamente da buttar via, tratta anche se stessa come un’umanità da buttar via”. TRATTARE LE COSE SENZA RISPETTO,”PENSARE” LE COSE STESSE SOLO IN VISTA DELLA LORO FINE, PERCHÉ SONO TUTTE SOSTITUIBILI, NON CI FA AFFEZIONARE AD ESSE E IL MONDO STESSO DIVENTA EVANESCENTE. ANNULLAMENTO DELLA CONCEZIONE DEL TEMPO SENZA SEPARAZIONI CRONOLOGICHE SENZA LEGAMI COL PASSATO NÉ COL FUTURO TEMPO PROVVISORIO VACUO EFFIMERO CONSEGUENZE DEVASTANTI DEL CONSUMISMO SE LE COSE DIVENTANO INCONSISTENTI ANCHE NELL’UOMO SI GENERA L’INCONSCIA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE PROVVISORIO VACUO EFFIMERO SI PERDONO QUEI VALORI CHE CHE DOVREBBERO ESSERE PORTATORI DI BENESSERE INDIVIDUALE E SOCIALE Tutto diventa merce di scambio anche le relazioni si determinano come prive di impegno e di costrutto Vedi aumento separazioni Iper funzionalismo del contesto lavorativo tempo libero privo di senso Tempo non lavorativo vissuto come assenza di tempo Caduta di qualsiasi orizzonte di senso MORIN “Solo resistendo possiamo creare una breccia nella cappa di plexigas dell’indifferenza,per rispondere con un sorriso ad un sorriso, per consolare chi piange. Sorridere, ridere, scherzare, giocare, accarezzare, abbracciare significa anche resistere” VIZI ETÀ MODERNA VUOTO ESISTENZIALE DIFFUSO NEI GIOVANI INVECE È PRESENTE UNA SORTA DI NICHILISMO QUESTO VUOTO PROVOCA UNO STATO INERZIALE ED UNO STATO DI SOLITUDINE SENZA DISPERAZIONE E SENZA DEPRESSIONE “Un’assenza di gravità, di chi si accinge a muoversi in uno spazio in disuso, dove non si può lanciare nessun messaggio perché intanto non c’è nessuno che possa raccoglierlo Malinconie radicali che nessun diario riesce a contenere perchè il volume delle sensazioni è troppo al di là delle parole.” SI GENERA UN DISTACCO RAZIONALE DA TUTTO E TUTTI SENZA SLANCI EMOTIVI NEL GHIACCIO DEI RAPPORTI ANAFFETTIVI CONTENIMENTO EMOTIVO PROVOCA COMPORTAMENTISMO GENERALIZZATO ESISTIAMO NEL “BRANCO” CONFORMISTI E OMOLOGATI NON SI PUÒ USCIRE DA QUESTO SCHEMA LA NON OMOLOGAZIONE PUÒ ESSER VISTA COME DISTRUZIONE DELL’ORDINE IN QUESTO ORIZZONTE I GIOVANI FATICANO A LEGGERE IL LORO LIBRO EMOTIVO VIENE INSEGNATO TUTTO NON VIENE LORO INSEGNATO A COLLEGARE MENTE E CUORE CHE È CONDIZIONE E PREREQUISITO PASSAGGIO ADOLESCENZA-ETÀ ADULTA ADOLESCENZA ETÀ CHE VA DAI 15 AI 30 ANNI CIRCA, COLLOCATA TRA LA PUERITIA E LA IUVENTUS E NELLA QUALE CONTINUANO LO SVILUPPO E LA CRESCITA (DEVOTO-OLI ) DAL LATINO ADOLESCERE: CRESCERE, MATURARE NELL’ETIMOLOGIA NON È PRESENTE NESSUN ELEMENTO CHE RINVII A SITUAZIONI DI CRISI NELLA NOSTRA EPOCA INVECE L’ADOLESCENZA EVIDENZIA UN PORTATO DI PROBLEMATICITÀ IN PASSATO NON VENIVA INTESA COME ETÀ CRITICA VENIVA SCANDITA DA RITI DI PASSAGGIO E PROVE INIZIATICHE RITUALI CHE GARANTIVANO IL SOSTEGNO EMOTIVO E PSICOLOGICO PER ENTRARE NELL’ADULTITA’ NELLA NOSTRA EPOCA CONNOTAZIONI DI RISCHIO E DI PATOLOGIA DERIVATO DEL PERMANERE DEL RAGAZZO AL DI FUORI DEL MONDO ADULTO •PROLUNGAMENTO DELLA SCOLARIZZAZIONE •POSTICIPO DELL’INSERIMENTO LAVORATIVO •MATURITÀ SESSUALE ANTICIPATA VENGONO INTERPRETATI COME RESISTENZA O INCAPACITÀ A DIVENTARE ADULTI TALE CONDIZIONE HA CREATO MAGGIORI PROBLEMATICITÀ EVIDENZIATA GIÀ NEL 1904 DA HALL COME PERIODO MOLTO TUMULTUOSO E POTENZIALMENTE EVOCATORE DI COMPORTAMENTI A RISCHIO ANNA FREUD (1966) PERIODO NEL QUALE IL SOGGETTO VIVE UNA “CRISI DI IDENTITÀ” DURANTE IL QUALE SI HANNO DEI FENOMENI PSICHIATRICI VISIBILI O INVISIBILI, INSTABILI E TRANSITORI ATTUALMENTE A CAUSA DEL SUO PROLUNGAMENTO ALCUNI AUTORI CONFERISCONO AD ESSA CARATTERISTICHE PIÙ SFUMATE E MENO CONFLITTUALI ABBANDONANDO L’IDEA DELLA CRISI CAPRARA E SCABINI: UN PERIODO DURANTE IL QUALE “IL CONFLITTO SEMBRA LENTAMENTE SFUMARE IN UN LUNGO COMPROMESSO, CHE PROLUNGA LA FASE DI “MORATORIA”, CREANDO UNA GENERAZIONE DI GIOVANI ADULTI CON UNA COLLOCAZIONE ANCORA Più IMPRECISA DEGLI ADULTI STESSI”. ELEMENTI COSTANTI 1.MATURAZIONE FISICA:PUBERTA’ MATURAZIONE SESSUALE SUL PIANO FISIOLOGICO PSICOLOGICO INTELLETTUALE AUMENTO STATURA PESO COMPARSA CARATTERI SESSUALI SECONDARI ORGANI SESSUALI DIMENSIONI E CARATTERISTICHE ADULTE ESTETICAMENTE E CINESTESICAMENTE DISARMONICO SGRAZIATO 2. DAL PUNTO DI VISTA COGNITIVO STADIO INTELLIGENZA FORMALE PENSIERO IPOTETICO-DEDUTTIVO PUO’ COSTRUIRE SISTEMI E TEORIE IPOTESI E DEDUZIONI TALI TEORIE POSSONO ESSERE FANTASTICHE DISTANTI DALLA REALTA’ CONCRETA MA LA CAPACITA’ DI ASTRAZIONE E’ UN ELEMENTO DETERMINANTE PER ATTIVARE I MECCANISMI DI DIFFERENZIAZIONE ED INTEGRAZIONE DEL SE’ FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO DI UNA PROPRIA IDENTITA’ ANDARE AL DI LA’ DELL’ESPERIENZA PERMETTE LA POSSIBILITA’ DI ELABORARE UN CODICE PERSONALE UNA FILOSOFIA DI VITA CREDENZE E VALORI DIVERSITA’ E INDIPENDENZA SI APRONO MONDI POSSIBILI CONFRONTABILI CON QUELLO REALE CIO’ PERMETTE DI DARE UN VALORE AL TEMPO CHE DIVENTA REALE E PROGRAMMABILE NON VAGO E INDEFINITO IN QUESTO MODO PUO’ LANCIARSI NEL FUTURO PROGRAMMARE LA PROPRIA VITA INDIVIDUARE DIFFICOLTA’ CONVIVERE CON LE ANSIE OSSERVARE COMPORTAMENTI ED EMOZIONI COSTRUIRE IL CONCETTO DI SE’ 3. ATTIVAZIONE ISTINTUALE SESSUALE E AGGRESSIVA RIPROPOSIZIONE COMPORTAMENTI INFANTILI DIFFICOLTA’ NEL CONTROLLO DELLE PULSIONI TENSIONE ISTINTUALE NUOVA TURBOLENTO AGGRESSIVO INSOFFERENTE INCAPACE DI MANIFESTARE I CONSUETI MECCANISMI DI ADATTAMENTO PERSONALITA’ ANCORA INFANTILE MA ANCHE SUFFICIENTEMENTE ADULTA PER SOGNARE L’ADULTITA’ ALCUNI PENSIERI SENTIMENTI IDEE INFANTILI PROSEGUONO SENZA TROVARSI IN DISACCORDO CON GLI ATTUALI ALTRI NO E CIO’ PRODUCE CONFUSIONE PER SUPERARLA CERCHERA’ UN APPRODO IDENTIFICANDOSI DA UN LATO UN PO’ DI PIU’ COI GENITORI DALL’ALTRO CON ALTRI ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE (PARI, INSEGNANTI, PARTNER,ECC.) CAMBIAMENTO RAPPORTO COI GENITORI PREVEDE A. INTENSIFICAZIONE IDENTIFICATIVA CON ESSI B. INFLUENZA GENITORIALE MITIGATA DALL’ATTIVAZIONE DI NUOVI RAPPORTI EMOTIVAMENTE SIGNIFICATIVI QUESTO CONDUCE ALLA SEPARAZIONE EMOTIVA E COGNITIVA DAI GENITORI CHE INGENERA IL PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE SEPARAZIONE E INDIVIDUAZIONE STRETTAMENTE CONNESSI UN PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE ADEGUATO COMPORTA UN IDONEO DISTACCO EMOTIVO DAI GENITORI SEQUENZA PARALLELA EMOZIONE-COGNIZIONE: • DISTANZIAMENTO=RABBIA • AUMENTO DELL’INTERIORIZZAZIONE=COLPA •EQUILIBRIO FINALE=SENSO DI INDIPENDENZA AVVIENE PER BLOS LA DE-IDEALIZZAZIONE DELLE FIGURE DI ATTACCAMENTO CON UNA VALUTAZIONE PIU’ REALISTICA DELLE LORO CAPACITA’ E DELLA PROPRIA IMMAGINE ANCHE PER LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO AVVIENE ALLO STESSO MODO: MAGGIORE CAPACITA’ COGNITIVA E SVILUPPO DELL’IO MAGGIORE DISTANZIAMENTO DALLE FIGURE DI ATTACCAMENTO GENITORI COME FIGURE DI ATTACCAMENTO DI RISERVA RISPETTO AL PARTNER SENTIMENTALE CHE DIVENTA QUELLA PRIMARIA SEPARAZIONI VIA VIA PIU’ LUNGHE E FREQUENTI CON PERIODI DI RIAVVICINAMENTO IN QUESTE SEPARAZIONI L’ADOLESCENTE SI CONFRONTA CON SE’ STESSO SI MISURA ALL’INTERNO DI UNA DIALETTICA COSTANTE TRA AUTONOMIA E ATTACCAMENTO CHE ALLA FINE PRODURRA’ LA STABILIZZAZIONE DI RAPPORTI SIGNIFICATIVI CON L’ALTRO MA PER COMPLETEZZA OLTRE LE DINAMICHE PIU’ SPECIFICATAMENTE INTERIORI OCCORRE ANCHE LEGGERE I COMPORTAMENTI DEI RAGAZZI A PARTIRE DALLA LORO STORIA E DAI CONTESTI DI RIFERIMENTO LA DISCONTINUITA’ NON IMPLICA ROTTURA TOTALE CON CIO’ CHE SI E’ STATI O DISINTERESSE PER CIO’ CHE SI SARA’ SOLO DOVE C’E’ UNA STORIA CREDENZE VISSUTI VALORI RELAZIONI AFFETTI QUESTA PUO’ ESSERE MESSA IN CRISI PER STABILIZZARSI NELL’INDIVIDUAZIONE E NELL’AUTONOMIA SCANSIONE TEMPORALE 1. PREADOLESCENZA 2 ANNI CONNESSA ALLA PUBERTA’ PROVOCA CONFLITTI E DIFFICOLTA’ DI ACCETTAZIONE 2. PRIMA ADOLESCENZA FINO AI 14 ANNI ALTO INDICE DI TURBOLENZA INTERORE 3. MEDIA ADOLESCENZA O ADOLESCENZA DURA 2 O 3 ANNI CARATTERIZZATA DA UNA FASE DI CONSOLIDAMENTO DELL’IDENTITA’ DISTACCO DAI GENITORI MAGGIORE DEFINIZIONE DEL SE’ RITORNO DI CONFORMITA’ ALLE REGOLE DEGLI ADULTI 4. TARDA ADOLESCENZA STABILIZZAZIONE DEL SE’ SI AFFRONTANO I PROBLEMI SI SPERIMENTA UN NUOVO SENSO DI SE’ PER AMPLIARLO COSA AVVIENE CONCRETAMENTE? 9/12 ANNI SVILUPPO INTERESSI PERSONALI SPESSO IN CONTRASTO CON QUELLI GENITORIALI VITA SOCIALE PIU’ RICCA ED INTENSA RIDUZIONE DEGLI SPAZI CONDIVISI (MENTALI E CONCRETI) COI GENITORI CONDIVISIONE COI PARI PRIVILEGIATA VERSO I 14 ANNI SVILUPPO DELL’INTERESSE SESSUALE SENSO DI ACCETTAZIONE DA PARTE DELL’ALTRO FORTEMENTE DETERMINATO DALL’ASPETTO ESTERIORE NELL’ACCETTAZIONE ESTERNA L’ADOLESCENTE COSTRUISCE L’IMMAGINE DI SE’ PARTICOLARE ATTENZIONE VIENE DEDICATA AL CORPO INSORGENZA DI PREOCCUPAZIONI ED ANSIE ARRIVA QUINDI UNA FASE DI DISTACCO SEMPRE PIU’ MARCATA DAI GENITORI ATTENZIONE VERSO IL CORPO ANCORA SIGNIFICATIVA MA CON ACCETTAZIONE DELL’ESTERIORITA’ ANCHE ATTRAVERSO MODO DI ESSERE-CAPACITA’ SEDUTTIVA-INTELLETTO QUESTO VIAGGIO CHE COMPORTA UN DISTACCO DALLE CERTEZZE PASSATE CREA DUBBI RECRIMINAZIONI INCERTEZZE SOLO QUANDO LA FAMIGLIA SARA’ IN GRADO DI SOSTENERE QUESTO ALLONTANAMENTO IL DISTACCO SARA’ POSSIBILE MA IL DISTACCO DI UN MEMBRO PER LA FAMIGLIA COMPORTA RIMODELLAMENTI RELAZIONALI COMPENSATORI COMPLICATO DAL FATTO CHE SPESSO IL DISTACCO AVVIENE IN UN ETA’ CRUCIALE ANCHE PER GLI ADULTI LA MEZZA ETA’ DUPLICE COMPITO GENITORIALE DI FASE PROMOZIONE DELL’AUTONOMIA NEL PERCORSO FUNZIONE DI SUPPORTO REGOLATIVO CERTO E PRESENTE PONENDO LIMITI IN MODO ADEGUATO COMUNICAZIONE CHIARA DI VALORI ACCETTAZIONE DEL PROPRIO CORPO DELLA SESSUALITA’ CAPACITA’ DI VIVERE PARTE DEL TEMPO COL GRUPPO DI RIFERIMENTO EXTRA-FAMILIARE INAMORAMENTO IDEALE DI SE’ TESO VERSO UN FUTURO BRILLANTE ELEMENTI CHE SE VISSUTI IN MODO ADEGUATO PERMETTONO LO SVILUPPO DI UN SE’ INTEGRO E AUTONOMO SOLO SUPERANDO QUESTI COMPITI REALIZZERA’ UNA RINASCITA PSICOLOGICA E SOCIALE PER ACCEDERE AL MONDO ADULTO ADOLESCENTE SI MUOVE IN UN CONFINE SOTTILE CIO’ CHE LASCIA PROTEZIONE FAMILIARE CIO’ CHE ACQUISTA AUTONOMIA SENSO DI IDENTITA’ REALIZZAZIONE IDEALI PER SUPERARE QUESTA IMPASSE CIO’ CHE PERDE DEVE ESSERE COMPENSATO DA CIO’ CHE ACQUISTA I SEI BISOGNI FONDAMENTALI DELL’ADOLESCENTE 1. BISOGNO DI SICUREZZA (DA UN SOSTEGNO ESTERNO AD UNO INTERNO) 2. PROPRIETA’ EMOTIVA (CAPACITA’ DI SEPARARSI DAI SIGNIFICATIVI DA FALLIMENTI INCERTEZZE A VANTAGGIO DI UN SE’ INTEGRATO E COESO) 3. DIMENSIONE SEGRETA (SPAZIO SEGRETO COME OGGETTO TRANSIZIONALE) 4. RESIDENZA EMOTIVA (SPAZIO-LUOGO DELLE EMOZIONI CHE SPESSO NON COINCIDE CON LA RESIDENZA ANAGRAFICA) 5. RECIPROCITA’ NELLA RELAZIONE (DALLA STRUTTURAZIONE AFFETTIVA SU BASE PROTETTIVA ALLA RECIPROCITA’ E COMPLEMENTARIETA’ OTTENIBILI ATTRAVERSO RESPONSABILIZZAZIONE E CAPACITA’ DI GIUDIZIO) 6. IL SENSO DEL TEMPO (CONTROLLO E ANTICIPO MENTALE DEL FUTURO PER REINTERPRETARE IL PASSATO) QUESTI BISOGNI SONO DEL TUTTO NATURALI SONO LA MODALITA’ FISIOLOGICA “NORMALE” CONOSCERLI FONDAMENTALE PER GLI ADULTI PER TENTARE DI “LEGGERNE” IL COMPORTAMENTO COMPITO GENITORIALE PRIMARIO: COMPRENDERE IL COMPORTAMENTO DEL RAGAZZO PER ATTUARE STRATEGIE CONGRUE DI SOSTEGNO 2 DOMANDE STRETTAMENTE INTRECCIATE QUALI DIFFICOLTA’ E QUALI MECCANISMI PSICOLOGICI PRODUCONO IL DISAGIO? COME QUESTI MECCANISMI INCIDONO IN AMBITO SCOLASTICO? L’ADOLESCENTE SI CONFRONTA CON CONTESTI DIFFERENTI IN MANIERA DIFFERENTE PERCHE’ SI STA PREPARANDO ALLA INDIVIDUAZIONE ANCHE CON IL CONTESTO SCOLASTICO SI CONFRONTERA’ IN TERMINI DIFFERENTI RISPETTO AL PASSATO ANCHE CON QUEL CONTESTO SI CONFRONTERA’ AGGIRANDOSI TRA RISORSE E CERTEZZE, DEBOLEZZE E VULNERABILITA’ DAL RAPPORTO TRA BISOGNI E CARATTERISTICHE DI CONTESTO POTRA’ USCIRNE VALORIZZATO E MATURO OPPURE SCONFITTO E FRUSTRATO FENOMENI INTRAINDIVIDUALI DI FASE E INSORGENZA DEL DISAGIO ELEMENTI DI CONTESTO E STORICI CAPITALISMO AVANZATO CARATTERISTICHE COMUNI SUBSTRATO PER L’INSORGENZA DI COMPORTAMENTI A RISCHIO SENTIMENTI ED EMOZIONI SACRIFICATI A FAVORE DI RELAZIONI SUPERFICIALI E CADUCHE EFFETTI: MESSA IN DUBBIO SENSO DI APPARTENENZA COMUNITA’ E VALORI CONDIVISI TRA GENERAZIONI RISCHIO CRISI MECCANISMI DI IDENTIFICAZIONE ESSE COMBINATE CON LA PRECARIETA’ DEL SENSO DI ACCETTAZIONE E D’AFFETTO DEGLI ADOLESCENTI PROVOCA DIFFICOLTA’ DI COSTRUIRE IDENTITA’ COESE E SEPARATE DIFFICOLTA’ INDIVIDUALI INNERVATE SU DIFFICOLTA’ SOCIALI E STORICO-CULTURALI BANCO DI PROVA ESTREMAMENTE IMPEGNATIVO FATTO DI PASSAGGI PIU’ LENTI NON PIU’ TRANSIZIONI VELOCI CON CRONICIZZAZIONI SEMPRE PIU’ NUMEROSE ALCUNI PERMANGONO NEL GUADO PER TUTTA LA VITA PERMANENZA A CASA DEI GENITORI CONDIZIONE DI PERENNE ADOLESCENZA PASSAGGIO INFANZIA –NUOVA IDENTITA’ SENTIMENTI DI LUTTO VISSUTI EMOTIVI RABBIA RIFIUTO PASSIVITA’ DA ELABORARE ANCHE IN CONTESTO SCOLASTICO EMOZIONI NORMALI CHE SI RISOLVERANNO POSITIVAMENTE SULLA BASE DI ESPERIENZE AFFETTIVE POSITIVE SOGGETTI CUI SONO MANCATE FIGURE ACCUDIMENTO NON RIENTRANO IN QUESTA ANALISI QUESTI ULTIMI REAGIRANNO A QUESTI BISOGNI SECONDO 6 MODALITA’ DI PERSONALITA’ 1. AUTARCHICO (CON SENSO DI SFIDUCIA VERSO L’ALTRO) 2. PARENTIFICATO, IPER-CONTROLLATO, IPERRESPONSABILIZZATO 3. PUNITIVO, CONTROLLANTE E DITTATORE 4. IL RICERCATORE DI ALTRE FIGURE DI RIFERIMENTO 5. IL MALATO (RECUPERO ACCUDIMENTO) 6. IL DIPENDENTE QUESTI SOGGETTI A SCUOLA AVRANNO BISOGNI SPECIFICI LA SCUOLA DOVRA’ CONFRONTARSI CON ESSI PER AIUTARLI O QUANTOMENO GESTIRLI NEGLI ADOLESCENTI LO SFONDO COMUNE SIA IN QUELLI CHE HANNO VISSUTO ESPERIENZE NEGATIVE CHE IN QUELLI HANNO VISSUTO ESPERIENZE DIFETTUALI E’ L’ALLONTANAMENTO DALLE FIGURE DAGLI AFFETTI INFANTILI DIVENTA CENTRALE SOSTITUIRLE PER OVVIARE AL SENSO DI PERDITA DUPLICE DINAMICA CONCENTRAZIONE SU DI SE’ INCREMENTO RELAZIONALE RAPPORTO COI PARI CENTRALE PER ELABORARE TUTTI QUESTI SENTIMENTI SCUOLA LUOGO DI ELEZIONE PER FAVORIRE QUESTA DINAMICA SVILUPPO DI RELAZIONI CHE INCIDONO SULLA CRESCITA INDIVIDUALE MATURAZIONE CORPOREA E SESSUALE BISOGNO COMPULSIVO DI SENTIRSI ATTIVO ANCHE SOLO STANDO IN MOVIMENTO COME COMPENSAZIONE PULSIONALE MOVIMENTO COME ILLUSIONE CONTROLLO REALTA’ BASATO SU FANTASIA E ONNIPOTENZA MAGICA NEGAZIONE SENTIMENTI INCAPACITA’ E IMPOTENZA RIFIUTO TENDENZE INFANTILI ENFASI AZIONE A SCAPITO RIFLESSIONE O INATTIVITA’ SOLO QUANDO: 1. L’AZIONE SARA’ UTILIZZATA IN SENSO EVOLUTIVO 2. LE CREDENZE AUTOEFFICACIA DIVENTERANNO REALISTICHE E REALI AZIONE FAVORIRA’ MATURAZIONE EVOLUZIONE NEGATIVA AZIONE COME COAZIONE A RIPETERE CON IMPLICAZIONI PATOLOGIZZANTI E COMPORTAMENTI A RISCHIO IMMATURITA’ AFFETTIVA PRODUCE SCARSA TOLLERANZA ALLE FRUSTRAZIONI E ENFATIZZAZIONE PRINCIPIO DI PIACERE CONSEGUENZA DERESPONSABILIZZAZIONE DELL’ATTO INCAPACITA’ DI CONSIDERARE LE CONSEGUENZE DELLE PROPRIE AZIONI QUESTO MECCANISMO PSICOLOGICO ILLUSTRA DIFFICOLTA’ RIFLESSIONE SU DI SE’ E PROPRIE AZIONI SI SPIEGANO PROVOCAZIONI VERSO ADULTI ATTI DI PROVA BULLISMO COMPORTAMENTI VIOLENTI COMPORTAMENTI A RISCHIO ALTRO ELEMENTO SENSO DI ONNIPOTENZA IMBATTIBILE INDISTRUTTIBILE AUDACE SENZA LIMITI MOLTE INTERPRETAZIONI A RIGUARDO RISULTANTE FATTORI PERSONALITA’-SPECIFICITA’ DELL’EVENTO VOGLIA DI SPERIMENTARE SITUAZIONI NUOVE E SFIDARE LA SORTE IGNORANDONE I RISCHI ERRORE DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI PERICOLO VALUTAZIONE DISTORTA DELLA CAPACITA’ DI CONTROLLO DELLA SITUAZIONE RINFORZO DELL’AUTOSTIMA TRAMITE OTTIMISMO IRREALISTICO COMPORTAMENTI RINFORZATI DA PASSIVIZZAZIONE GENITORI ULTRA DISPONIBILI PER ACQUISTI BENI DI CONSUMO CONSEGUENZA FIGLI PASSIVI NELLA SODDISFAZIONE DEI DESIDERI INCAPACI DI CONFRONTARSI CON IL LIMITE CONFRONTO COL LIMITE INESISTENTE A LIVELLO FISICO CON L’ALTRO CON LE FORZE DELLA NATURA CHE CONFERISCE FALSO SENSO DI POTENZA CON MEZZI E GRADO DI LIBERTA’ CHE NON SANNO GESTIRE DOMINIO SU TUTTO AIDS SOSTANZE VELOCITA’ MANCA SPERIMENTAZIONE “IMPOTENZA RELATIVA” INCRUENTA E REVERSIBILE DEL PROPRIO LIMITE RUOLO DELL’ADULTO SOCIETA’ IN RAPIDA EVOLUZIONE MINORI CERTEZZE VALORI CONOSCENZE COMPETENZE PRIMA TRASMESSE INTERGENERAZIONALMENTE COMPETENZE FIGLI SPESSO MAGGIORI IN PRESENZA DI INCOMBENZE LAVORATIVE DISAGI AFFETTIVI INSICUREZZE NON SPERIMENTA RAPPORTI SIGNIFICATIVI VIVE CON DISAGIO E PREOCCUPAZIONE LA TRANSIZIONE DEL FIGLIO FIGLIO PER INDIVIDUAZIONE NECESSITA SCONTRO GENITORI INSICURI DEL PROPRIO RUOLO SI SENTIRANNO ATTACCATI NON SOLO COME GENITORI MA ANCHE COME PERSONE SENTENDOSI RIFIUTATI CONSEGUENZE PER I FIGLI DIFFICOLTA’ A SVILUPPARE UN SENSO AUTONOMO DI SE’(ADULTI PSICOLOGICMENTE ETERODIRETTI) ISOLAMENTO E PARALIZZANTE SENSO DI SOLITUDINE ISOLAMENTO E VARI LIVELLI DI TERRORE IL GRUPPO COME ANCORA DI SALVEZZA IDENTIFICAZIONE FORTE COI MEMBRI PIU’ E’ FORTE L’IDENTIFICAZIONE MAGGIORE SARA’ IL DISTACCO DA TUTTO IL RESTO ADULTI ALTRI RAGAZZI REGOLE CIVILI “REGOLARI” ALTRI CASI ADOLESCENTI CUI VIENE RICHIESTA ADESIONE IMMAGINE IDEALE IPERVALORIZZATA QUASI PERFETTA IRRAGGIUNGIBILE FONTE DI FRUSTRAZIONE ELEVATA INCAPACITA’ DI VIVERE CON QUELL’IDEALE DI IO PROVANO SENSI DI COLPA E ATTUANO COMPORTAMENTI E PRATICHE AUTODISTRUTTIVE PROVANO INSICUREZZA SONO STRAORDINARIAMENTE VULNERABILI ALLE SEPARAZIONI VOGLIA DI SVINCOLARSI DALLA FAMIGLIA PAURA DI FARLO RABBIA PER INCAPACITA’ DI AUTONOMIA CONFUSIONE PERDITA DEGLI APPIGLI NAUFRAGIO SCUOLA E BISOGNI DELL’ADOLESCENTE CENTRALE NELL’UOMO E’ L’ATTIVITA’ DI PENSIERO LA SCUOLA E’ IL LUOGO DEPUTATO PER ESSA DOVREBBE PERCIO’ CAPTARE QUESTA NECESSITA’ E SODDIFARLA IN REALTA’ SI EVIDENZIA UNA DIFFICOLTA’ DA PARTE DELL’ISTITUZIONE AD INTERCETTARE TALE BISOGNO CARATTERIZZANDOSI PIUTTOSTO COME MONDO ESTRANEO SEPARATO PRIVO DI STIMOLI POCO PIACEVOLE E INTERESSANTE RUOLO FONDAMENTALE SCUOLA PER GLI ADOLESCENTI CON BISOGNI DIFFERENTI DA QUELLI VISSUTI IN PRECEDENZA SPESSO LA SCUOLA FATICA AD INTERPRETARE QUESTI BISOGNI ESEMPI OBIETTIVI GENERICI (CONOSCERE E’ IMPORTANTE PER IL FUTURO) LONTANI NEL TEMPO (IMPORTANZA DELLA SCUOLA PER TROVARE UN LAVORO) LEGATI SOLO ALLE PRESTAZIONI OBIETTIVI POCO MOTIVANTI PER IMPEGNARSI IN UN’ATTIVITA’ FATICOSA E POCO GRATIFICANTE ECCO ALLORA STUDENTI CON PESSIMI RISULTATI RISCHIO DI RIPETENZE E ABBANDONI STUDENTI CON BUONI RISULTATI CHE VIVONO MALE LA LORO CONDIZIONE ENTRAMBI ALL’INTERNO DI QUESTO CONTINUUM VIVRANNO PROBLEMATICAMENTE IL RAPPORTO CON LA SCUOLA I PRIMI NON ADEGUATI ALLE ASPETTATIVE DI GENITORI E INSEGNANTI I SECONDI PERCHE’ CRITICATI O DERISI PROPRIO IN QUANTO BRAVI “SECCHIONE” “PERFETTINO” AMATO E STIMATO DAGLI ADULTI MA IN SCARSA SINTONIA COI PARI COMPORTA RISCHI DI MINIMIZZARE LA PROPRIA BRAVURA RENDENDO IMPEGNO DISVALORE SCUOLA AMBITO POCO GRATIFICANTE I DUE POLI DEL CONTINUUM INVECE DI RAFFORZARSI SUL PIANO DEL VALORE E DELL’AUTOEFFICACIA OPTERANNO PER TECNICHE DIFENSIVE DI NASCONDIMENTO I PRIMI DEBOLEZZE PSICOLOGICHE E LACUNE CONOSCITIVE I SECONDI L’IMPEGNO E LE CAPACITA’ ANCHE I CREATIVI ANTICONVENZIONALI SI DEVONO CENSURARE LA SCUOLA DIFENDE NOZIONI, STRATEGIE, TECNICA TRADIZIONALE AVRANNO DIFFICOLTA’ A CONFORMARSI ALLE REGOLE DEL GRUPPO ELEMENTO DI DISTURBO PER INSEGNANTI CHE NON SANNO RAPPORTARSI A LORO PUR RICONOSCENDONE LE CAPACITA’ INTELLETTUALI COMPAGNI DIFFICOLTA’ DI RELAZIONE CON LORO ESUBERANZA E VOGLIA DI SPERIMENTARE MODALITA’ DI APPRENDIMENTO I RAGAZZI NON DECIDONO PROPRI OBIETTIVI DI CONOSCENZA OVVIO SENTIRLI LONTANI E PER NULLA INTERESSANTI OCCORRE UN INVESTIMENTO PARTECIPATIVO AFFINCHE’ RICONOSCANO OBIETTIVI E MODALITA’ DI RAGGIUNGIMENTO CONFRONTO COI PARI CON ADULTI E ISTITUZIONE SCOLASTICA I PRIMI CON BISOGNI SIMILI CONFLITTO E FRUSTRAZIONE IDEM ADULTI BISOGNO DI RICONOSCIMENTO BISOGNO DI DISTANZIAMENTO SCUOLA RIGIDA CHE SQUALIFICA E VIENE A SUA VOLTA SQUALIFICATA (PARCHEGGIO, OBBLIGO, NON UNA OPPORTUNITA’) ELEMENTO DI CONFLITTO COSTANTE INNERVATO SU PROBLEMATICHE DI CRESCITA SULLA SCUOLA SI SCARICANO MOLTE PROBLEMATICHE SPECIFICHE DEL RAGAZZO DELLA FAMIGLIA DELLA SOCIETA’ SCUOLA COME LUOGO DOVE POTER ESPRIMERE IL PROPRIO DISAGIO SENZA SENTIRSI TROPPO DANNEGGIATI SENZA TIMORE DI DANNEGGIARE TROPPO OPPURE IL TERRENO DOVE LE CONTRADDIZIONI DELLE RICHIESTE DIVENTANO PIU’ EVIDENTI LA SCUOLA E’ IL LUOGO DOVE IL RAGAZZO PASSA PIU’ TEMPO VIVENDO CON MAGGIORE INTENSITA’ LE PROPRIE EMOZIONI E DOVE SI MANIFESTANO LE SUE PROBLEMATICHE PER RISPONDERE AD ESSE LA SCUOLA AVRA’ DIVERSE MODALITA’ POTENZIARE L’ALLEANZA DEL RAGAZZO CON LA VALIDITA’ DEGLI APPRENDIMENTI ATTRAVERSO PROGRAMMI PIU’ FLESSIBILI OBIETTIVI INDIVIDUATI E DECISI DAI RAGAZZI IMMEDIATI E IMPORTANTI PER SE’ PIU’ LA CONSAPEVOLEZZA DI POTER CONTROLLARE LE STRATEGIE DEL LORO RAGGIUNGIMENTO POTRANNO DIVENTARE INTERESSANTI E NON FATICOSI LA SCUOLA DEVE SVECCHIARSI NON ANDARE A RIMORCHIO DI CONOSCENZA E SAPERE MA PRODURRE CONOSCENZA INFORMAZIONI SAPERE DIVENATRE UN VALORE ATTUALIZZATO E RIVOLTO AD UN FUTURO SEMPRE PIU’ LONTANO CULTURA DEL COMPUTER ACQUISITA SPESSO SPONTANEAMENTE ATTRAVERSO AMICI “VENDUTA” COME CONOSCENZA ACQUISITA A SCUOLA AVREBBE ALTRO VALORE CONTRADDIZIONE PER LA SCUOLA PASSAGGIO DA UN SISTEMA FORMATIVO SCUOLACENTRICO AD UNO POLICENTRICO CON CRISI CONSEGUENTE DI IDENTITA’ MA IN SCARSITA’ DI RISORSE E IN PRESENZA DI REGOLE RIGIDE AMPLIAMENTO PROBLEMI DA RISOLVERE PREVENZIONE COMPORTAMENTI-RISCHIO EDUCAZIONE STRADALE ,ED.ALIMENTARE SOSTITUZIONE DELLA FAMIGLIA SUL FRONTE EDUCATIVO E DELL’ACCUDIMENTO PRIMA DINAMICA COMPORTA DIFFUSIONE NON GERARCHIZZATA E SENZA CENTRO DELLE RESPONSABILITA’ FORMATIVE INCOERENZA CLIMI E STLI CONOSCITIVI E COMUNICATIVI MANCATA INTEGRAZIONE IN UN PROCESSO UNITARIO APPRODO ITER SOCIALIZZANTE CHE IMPEDISCE LA COSTRUZIONE DI UNA SOLIDA IDENTITA’ PERSONALE E SOCIALE SECONDA DINAMICA RICHIESTE MAGGIORI SU CAMPI SEMPRE PIU’ ALLARGATI E DIFFERENTI IMPEDISCE CHIARA DEFINIZIONE DI SE’ E DEL PRORIO RUOLO SECONDO IL TIPO DI RISPOSTA CHE ADOTTEREMO AVRA’ ESITO POSITIVO NEL FAVORIRE APPRENDIMENTO E CRESCITA SEPARAZIONE E INDIVIDUAZIONE PER COSTRUIRE “IO AUTONOMI” OPPURE ARRESTERA’ APRENDIMENTI ED EVOLUZIONE PRODUCENDO ULTERIORE DISAGIO QUANDO DIFFICOLTA’ SCUOLA INTERCETTANO DIFFICOLTA’ SOGGETTO RISCHIO DERIVA PATOLOGIA O DEVIANTE AUMENTA SENSIBILMENTE LA SCUOLA FATICA A RISPONDERE ALLE RICHIESTE CHE LA SOCIETA’ LE PONE NON INVESTE RISORSE NELLA COMPRENSIONE DELLE DIFFICOLTA’ DELL’ALUNNO NON HA OCCASIONI PER RIFLETTERE SU SE STESSA NON E’ CAPACE DI ACCETTARE CREATIVITA’ VOGLIA DI SPERIMENTARE DI RICERCARE NON E’ PRONTA A SOSTENERE LE SPINTE EVOLUTIVE INDIVIDUALI Né QUELLE SOCIALI PERDERA’ VIA VIA IL SUO RUOLO SE NON VERRA’ MODIFICATA IN RIFERIMENTO A SOGGETTI NUOVI CUI SONO RICHIESTE COMPETENZE PERSONALI NUOVE E SE NON SARA’ CAPACE DI TENER CONTO DEI BISOGNI INDIVIDUALI DI CRESCITA E SVILUPPO IDENTITARIO DISAGIO SCOLASTICO PERMANERE CON UN ALTO COINVOLGIMENTO EMOTIVO IN UNA SITUAZIONE DI MALESSERE NON PATOLOGIA MA CAUSA E SEGNALE DI UN PROBLEMA BEN PIU’ IMPORTANTE TUTTE LE MANIFESTAZIONI PATOLOGICHE NEI DIVERSI PERIODI DELL’ETA’ EVOLUTIVA SI MANIFESTANO INIZIALMENTE ANCHE COME DISAGIO SCOLASTICO NON C’E’ ANCORA DEFINIZIONE CHIARA DEL TERMINE ABBANDONO DROP-OUT DISPERSIONE SINONIMI SENZA DEFINIZIONE IMPOSSIBILITA’ DI CERCARE ETIOLOGIA IL DISAGIO SCOLASTICO IN OGNI CASO DEVE ESSERE AFFRONTATO A SCUOLA ANCHE SE PRESUPPONE ALTRI AMBITI DI DISAGIO QUI DIVENTA CENTRALE A SCUOLA DEVE ESSERE DIAGNOSTICATO A SCUOLA DEVE ESSERE CORRETTO IL DISAGIO SCOLASTICO NASCE DALL’INCONTRO FRA IL RAGAZZO E LA SCUOLA DALLA DIALETTICA TRA LE RICHIESTE ISTITUZIONALI E LE RISPOSTE INDIVIDUALI “STATO EMOTIVO NON CORRELATO SIGNIFICATIVAMENTE AD ALTRI DISTURBI (PSICOPATOLOGICI, D’APPRENDIMENTO, LINGUISTICI, COGNITIVI) O AD ALTRE DIFFICOLTA’ (SOCIALI, CULTURALI, FAMILIARI) CHE SI MANIFESTA ATTRAVERSO UN NINSIEME DI COMPORTAMENTI DISFUNZIONALI (SCARSA PARTECIPAZIONE, DISATTENZIONE, COMPORTAMENTI DI RIFIUTO E DI DISTURBO, CATTIVO RAPPORTO COI COMPAGNI,ASSOLUTA MANCANZA DI SPIRITO CRITICO) CHE NON PERMETTONO AL SOGGETTO DI VIVERE ADEGUATAMENTE LE ATTIVITA’ DI CLASSE E DI APPRENDERE CON SUCCESSO UTILIZZANDO IL MASSIMO DELLE PROPRIE CAPACITA’ COGNITIVE, AFFETTIVE E RELAZIONALI” (Mancini e Gabrielli) SI ASSOCIA SPESSO A SCARSA AUTOSTIMA A MANIFESTAZIONI DI INSICUREZZA AD ABBANDONO SCOLASTICO PUO’ DIVENTARE CAUSA DI DISADATTAMENTO E DEVIANZA LA SCUOLA DEVE IMPEDIRE CHE SI GIUNGA A QUESTO LIVELLO PROMUOVENDO LA CRESCITA SOTTO OGNI ANGOLAZIONE COMPRESI QUELLE NON ACCETTABILI ATTO CREATIVO SPIRITO CRITICO ATTIVANDO PROGETTI E STRATEGIE DI PRECOCE INDIVIDUAZIONE DEL DISAGIO E RISOLVERLO DEVE PROMUOVERE L’AGIO E LA SALUTE SCOLASTICA COME DIMENSIONE DINAMICA CHE SCATURISCE DALLA CAPACITA’ DEL SOGGETTO DI ADATTARSI ALLA SCUOLA E DI QUESTA AI BISOGNI DEL SOGGETTO NEL RAPPORTO CON LE FIGURE DI ATTACCAMENTO PRINCIPALI SI REALIZZANO MODELLI OPERATIVI INTERNI CHE SI CONFRONTANO NEL SISTEMA RELAZIONALE SCOLASTICO E SI DIREZIONANO VERSO L’AGIO O IL DISAGIO LUNGO TUTTO IL PERCORSO IN QUESTO PERCORSO LA SALUTE SCOLASTICA SI SVILUPPA IN STRETTA CONNESSIONE CON LA SALUTE IN GENERALE E CON QUELLA PSICOLOGICA IN PARTICOLARE SE VIVE BENE A SCUOLA VIVE BENE ANCHE IL RESTO LA SCUOLA DEVE PROMUOVERE LA SALUTE INTESA COME: “QUELL’INSIEME DI PROCESSI, AZIONI E INTERVENTI CHE METTONO IN GRADO LA COMUNITA’ SCOLASTICA DI SOSTENERE E MIGLIORARE LA CONDIZIONE DI SALUTE E IL BENESSRE DI TUTTI I SUOI MEMBRI: NELLA PRATICA STUDENTI, INSEGNANTI E TUTTI COLORO CHE RUOTANO SISTEMATICAMENTE ATTORNO A QUESTO AMBIENTE DI LAVORO INCLUSI I GENITORI,DOVRANNO PARTECIPARE DI UN AMBIENTE FISICO SOCIALE CULTURALE E RELAZIONALE PORTATORE DI EQUILIBRIO E FAVOREVOLE ALLA SALUTE” (OMS) DISAGIO SCOLASTICO PRIMO SEGNALE CHE I PROCESSI DI ADATTAMENTO CHE INDIVIDUO E SCUOLA METTONO IN ATTO STANNO FALLENDO E CHE LA SALUTE SCOLASTICA STA COMPROMETTENDOSI FATTORI DI RISCHIO DISAGIO CONCETTO DI RISCHIO DIFFICILMENTE DEFINIBILE IN ADOLESCENZA PER DIFFICILE INDIVIDUAZIONE EZIOPATOGENETICA DEI DISTURBI PSICOLOGICI MINORE DEMARCAZIONE DEL CONFINE PRESENTE IN QUESTA FASE EVOLUTIVA TRA SALUTE E MALATTIA LA MULTIFATTORIALITA’ RENDE ASSAI PROBLEMATICA LA DISTINZIONE TRA NORMALITA’ E ANORMALITA’ L’IDENTIFICAZIONE DI LINEE DI CONTINUITA’/DISCONTINUITA’ FRA SANITA’ E PATOLOGIA L’INDIVIDUAZIONE DI FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE CERTI LA MULTIFATTORIALITA’ CONNESSIONE DI (DIMESIONI FISICA COGNITIVA EMOTIVA SOCIALE) E INFLUENZE (FAMILIARE SOCIALE CULTURALE) RENDE PROBLEMATICA DISTINZIONE TRA NORMALE E ANORMALE INDIVIDUAZIONE DI FATTORI RISCHIO/PROTEZIONE SICURI ANALIZZARE E CONOSCERE I FATTORI RISCHIO SIGNIFICA POTER IDENTIFICARE DEI PREDITTORI DELE CONDIZIONI DISADATTIVE PER: 1. INTERVENTI TERAPEUTICI 2. PROGRAMMI DI PREVENZIONE OMS FATTORI DI RISCHIO PER LA SALUTE MENTALE POVERTA’ PRIVAZIONI DISOCCUPAZIONE MIGRAZIONI TENSIONI TRA ETNIE E GRUPPI MANCANZA DI DIMORA TOSSICODIPENDENZE SOLITUDINE DISGREGAZIONE SISTEMI SOCIALI DATI MINISTERO SANITA’ 15% ADOLESCENTI CON SIGNIFICATIVI PROBLEMI PSICOLOGICI ETA’ PIU’ CRITICA PRIMA ADOLESCENZA IN ESSA CONDOTTE CHE DIVENTANO MOLTO RISCHIOSE O PATOLOGICHE USO SOSTANZE ABUSO ALCOL GUIDA PERICOLOSA GRAVIDANZE INDESIDERATE MALATTIE SESSUALI COMPORTAMENTI VIOLENTI RIFIUTO DEL CORPO O PATOLOGICI DISTURBI ALIMENTARI PSICOSI DEPRESSIONE SUICIDIO FORME FOBICHE O OSSESSIVE FORTE CONNESSIONE DISAGIO ADOLESCENZIALE DISAGIO SCOLASTICO SPESSO LE MANIFESTAZIONI PIU’ EVIDENTI E PRECOCI IN AMBITO SCOLASTICO SEGNALI COMPORTAMENTI DI CHIUSURA COMPORTAMENTI AGGRESSIVI VERSO STUDENTI E INSEGNANTI SOSPETTOSITA’ DIFFICOLTA’ DI SOCIALIZZAZIONE MANIFESTAZIONI DISAGIO A VOLTE SILENTI DIFFICOLTA’ NELL’INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI DISTURBI RELAZIONALI SE APPRENDIMENTO E DISCIPLINA PERMANGONO IN SINTONIA CON ASPETTATIVE INSEGNANTI SOFFERENZA EMERGE CON GRANDE DIFFICOLTA’ SITUAZIONI DIFFICILI DA TRATTARE SUL PIANO TERAPEUTICO NEI CASI EVIDENTI ABBIAMO SCARSO RENDIMENTO BOCCIATURE ABBANDONO OPPURE PROBLEMI COMPORTAMENTO AGGRESSIVITA’ TRASGRESSIONE ISOLAMENTO RITIRO DEMOTIVAZIONE DEFICIT DELL’ATTENZIONE IDEE SUICIDARIE DA INSUCCESSO PERCEZIONE PERSECUTORIA DEL GRUPPO SCUOLA AMBITO PIU’ IMPORTANTE OLTRE QUELLO FAMIGLIARE DIFFICOLTA’ DI CRESCITA E RELAZIONE CHE SI MANIFESTANO CON SPECIFICI ED EVIDENTI COMPORTAMENTI: SCARSO RENDIMENTO ABBANDONO BULLISMO USO SOSTANZE ABUSO ALCOLICO OPPURE CON SENTIMENTI PIU’ COPERTI E NASCOSTI MA PROBLEMATICI IN EGUAL MISURA: SENTIMENTO DI INADEGUATEZZA NON ACCETTAZIONE DI SE’ SENTIMENTO DI NON SENTIRSI ACCETTATI ADESIONE RIGIDA ALLE REGOLE SCOLASTICHE ADESIONE RIGIDA E ACRITICA ALLE REGOLE DEL GRUPPO DATI CENSIS 13 RIPETENTI SU 100 MEDIE (200.000 BAMBINI/RAGAZZI OGNI ANNO) MEDIA EUROPEA 6 ABBANDONI 2,2% SCUOLA DELL’OBBLICO 16,53% SUPERIORI 65,5% UNIVERSITA’ RELAZIONE CONDIZIONE INFANZIA E ADOLESCENZA 5% NON ARRIVA ALLA LICENZA MEDIA 17,8% ABBANDONO SCUOLA SUPERIORE 27,6% NON RAGGIUNGE IL DIPLOMA DATI DISAGIO 18,1% SOGGETTI CON DISAGIO MEDIO-GRAVE SCUOLA MEDIA INFERIORE (61,2% MASCHI) 22,1% SCUOLA MEDIA SUPERIORE BENESSERE E MALESSERE PERCEPITO 4,3% MALESSERE MARCATO 34% APATIA INDIFFERENZIATA 61% BENESSERE PREVALENZA MASCHILE SITUAZIONI DI DISAGIO SINTETIZZABILE IN UN 20% DI STUDENTI IN ETA’ ADOLESCENZIALE E PREADOLESCENZIALE DENTRO IL MALESSERE EZIOLOGIA DEL DISAGIO BASSA PRESTAZIONE SCOLASTICA BASSO LIVELLO DI AUTOSTIMA DIFFICILE DISTINGUERE CAUSA –EFFETTO IDENTIFICAZIONE NEGATIVA CON LA SCUOLA TUTTI EPIFENOMENI DEL DISAGIO NON CAUSE MANCATA CO-COSTRUZIONE DI SENSO TRA INSEGNANTE E ALLIEVO APPRENDIMENTO COME INCONTRO TRA PERSONE E SAPERI INESISTENTE ANCORA UNA LETTURA SCUOLA SVALUTATA DAI GENITORI PARCHEGGIO DALLA POLITICA DALL’ECONOMIA INTERPOSIZIONE DEI RAGAZZI TRA SQUALIFICA E OBBLIGO PUO’ PROSEGUIRE MA CON DEFICIT MOTIVAZIONALI O ABBANDONARLA PER RINCORRERRE GUADAGNI IN GRADO DI SODDISFARE IL CONSUMISMO IMPERANTE E INTERIORIZZATO ABBANDONO E DISPERSIONE EPIFENOMENO DEL DISAGIO SCOLASTICO CHE VA INDAGATO PARTENDO DAL GENERALE AL PARTICOLARE DAL MACROSISTEMICO ALL’INDIVIDUALEALLA STORIA SCOLASTICA PERSONALE GLI ELEMENTI DA INDAGARE PER FORMULARE IPOTESI SUL DISAGIO SONO MOLTEPLICI PIU’ SIGNIFICATIVI: AMBIENTE SOCIO-CULTURALE-ECONOMICO 2. SCUOLA CON LE SUE REGOLE E I SUOI ORDINAMENTI SIGNIFICATO VALORIALE STORICO DETERMINATO CHE LA SCUOLA ASSUME 4. RELAZIONI SCUOLA-GENITORI 5. ESPERIENZE SCOLASTICHE PREGRESSE 6. CARATTERISTICHE INDIVIDUALI 1. 3. RITENIAMO PIU’ UTILE SONDARE LE ULTIME 3 SAPERE, SAPER FARE E SAPER ESSERE CRESCITA PSICOLOGICA DELL’INDIVIDUO L’IO SONO LA SCUOLA DEVE FAVORIRE QUESTA CRESCITA GLI ASPETTI FENOMENOLOGICI DEL DISAGIO NON SEMPRE COMPAIONO TUTTI ASSIEME SONO LEGATI ALL’ETA’ ALLA STORIA PERSONALE AI CONTESTI DI RIFERIMENTO NEI PRIMI ANNI DELLE SUPERIORI PEGGIORAMENTO RAPPORTI COI COMPAGNI MAGGIORE COINVOLGIMENTO DEL SE’ ADESIONE PASSIVA E ACRITICA ALLO STUDIO PROBLEMI SUL PIANO DISCIPLINARE ASPETTI MACROSCOPICI: AMBIENTE DINAMICHE FAMILIARI ESPERIENZE NEGATIVE PRECOCI VULNERABILITA’ INDIVIDUALE DISAGIO INCONTRI CON/NELLA SCUOLA SISTEMA DI ATTACCAMENTO SEGNI PSICOPATOLOGICI DISTURBI APPRENDIMENTO LINGUAGGIO SFERA EMOTIVA AFFETTIVA AUTOSTIMA CONCETTO DI SE’ SCARSA AUTOEFFICACIA FATTORI INTRINSECI ALLA SCUOLA DINAMICHE DI CLASSE DINAMICHE RELAZIONALI COI PARI SVILUPPI SUCCESSIVI EVOLUZIONE TUTTI QUESTI FATTORI COSTITUISCONO UNO STATO DI VULNERABILITA’ INDIVIDUALE CHE PREDISPONE ALLO SVILUPPO DEL DISAGIO MA DA SOLI NON SONO SUFFICIENTI AL SUO MANIFESTARSI ALTRE VARIABILI INCONTRI CON: COMPAGNI INSEGNANTI DISCIPLINE VARIABILI DI INTERAZIONE TRAEVOLUZIONE E CONTESTO IL SOGGETTO CON DISAGIO SCOLASTICO E’ PREVALENTEMENTE MASCHIO (RAPPORTO 2 A 1 CON LE FEMMINE) SENZA DIFFICOLTA’ DI RENDIMENTO NE’ DEFICIT COGNITIVI CON PROBLEMI RELAZIONALI (DIFFICOLTA’ DI RAPPORTI CON GLI ADULTI) CON DIFFICOLTA’ INDIVIDUALI (BASSA AUTOSTIMA) CON SVILUPPI PROBLEMATICI DEL SISTEMA DI ATTACCAMENTO SONO INDIVIDUI CHE NON TROVANO NEGLI ADULTI PUNTI DI RIFERIMENTO CERTI CHE HANNO RAPPORTI PROBLEMATICI E AMBIVALENTI COI PARI PAURA DI ESSERE EMARGINATI LI SPINGE A METTERSI AL CENTRO DELL’ATTENZIONE O AD EMERGINARSI TOTALMENTE DEVONO FARSI DA SE’ NON AVENDO NESSUNO IN GRADO DI SOSTENERLI LEADER NEGATIVI O ISOLATI O MARGINALI RAGAZZI “IMPERMEABILI” CHE NON LASCIANO ENTRARE NESSUNA TRACCIA POSITIVA “NON VISTI” CHE SPESSO AGISCONO LA “PROVOCAZIONE” PER DIVENTARE VISIBILI ISOLATI E MARGINALI ESPERIENZE SCOLASTICHE NEGATIVE PREGRESSE SCUOLA MATERNA ESPERIENZA DI SPAVENTO ALL’INGRESSO CAUSA CONFUSIONE CREATA DAI COMPAGNI DI SOGGETTI POCO ABITUATI AI COETANEI O MOLTO ABITUATO AL CONTROLLO INSEGNANTE SEVERA ALTRI BAMBINI VISSUTI COME “VIOLENTI” RAPPORTO CON LE FIGURE DELLA “CURA” (GENITORI) NEI PRIMI ANNI DI VITA DIFFICOLTA’ DI SEPARAZIONE E INSERIMENTO A SCUOLA PER CHI NON HA AVUTO ATTACCAMENTO SICURO BASSA AUTOSTIMA DIFFICOLTA’ RELAZIONALI DIFFICOLTA’ SCOLASTICHE LAVORARE NELL’INDETERMINATEZZA SCUOLA COME SISTEMA COMPLESSO MA ANCHE APERTO MINISTERO ASSESSORATI REGIONALI PROVINCIALI E COMUNALI ALLA P.I. DIRIGENTI SCOLASTICI REGIONALI DIRIGENTE D’ISTITUTO INSEGNANTI STUDENTI PERSONALE VARIO DISCIPLINE + GENITORI SERVIZI SOCIALI SERVIZI SANITARI SERVIZI SOCIALI E SCUOLA DEVONO CONOSCERE AMBIENTE DI PROVENIENZA RAGAZZI UNO PER UNO SERVIZI SANITARI PER L’ETA’ EVOLUTIVA QUELLI LEGATI ALLA SALUTE MENTALE DOVRANNO DARE CONTRIBUTO PER INDIVIDUARE SOGGETTI CON DISAGIO DETERMINARNE CAUSE ELABORARE PROGETTI DI SUPERAMENTO PROGETTI CALATI NELLA REALTA’ TERRITORIALE CAPACE DI ATTINGERE A TUTTE LE RISORSE ATTUATO A PIU’ LIVELLI (INTERVENTI SULLE FAMIGLIE SULLE SINGOLE CLASSI SUL SINGOLO SOGGETTO) CAUSE E SINTOMI INTERVENIRE SU ENTRAMBI MA CON UN INTERVENTO DI RETE RILEVAZIONE DEL DISAGIO STRUMENTI OPERATIVI (TVD-TMASOCIOMETRICO) INCONTRI DEL CONSIGLIO DI CLASSE INTERVENTO VERO E PROPRIO ATTIVAZIONE STRATEGIE CON DOCENTI STUDENTI E SERVIZI TERRITORIALI COINVOLTI VERIFICA RISOMMINISTRAZIONE TEST QUESTIONARI VALUTAZIONE GRADIMENTO PER I RAGAZZI