I.I.S. Maserati
Anno Scolastico 2005/2006
 Introduzione: obiettivi e programma di lavoro
La classificazione dei rifiuti
 I rifiuti in provincia di Pavia
 Il ciclo di vita della carta
 Il ciclo dell’alluminio
 Il progetto a Scuola ri…ciclando
 Riciclaggio e risparmio di risorse
 Hanno partecipato al progetto……
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Anno Scolastico 2005/2006
Nel corso dell’anno scolastico 2005/2006, un
gruppo di studenti delle classi 3sa,3sb,4sa,5sa
e 5sb ha realizzato il progetto “A scuola
ri…ciclando”.
Nel corso del progetto, che si è svolto in
orario extracurricolare, abbiamo anzi tutto
incontrato esperti che ci hanno illustrato il
ciclo di produzione e recupero dei materiali di
rifiuto (carta, alluminio, vetro, legno…) e
abbiamo identificato le tipologie di rifiuto
prodotte all’interno del nostro Istituto.
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L’utilità del riciclaggio
Il riciclaggio è utile per::
1.
RISPARMIARE ENERGIA
2.
RISPARMIARE DENARO
3.
RISANARE L’AMBIENTE
Questi obiettivi devono essere raggiunti anche a Scuola.
Abbiamo dunque deciso di concentrare la nostra
attenzione sui rifiuti che una Scuola produce in
maggiore abbondanza e di avviare un sistema
permanente per la raccolta differenziata di questi
materiali.
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Le tipologie di rifiuti
riciclabili a scuola
Carta
Cartucce
Alluminio
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Carta
Il tipo di rifiuto solido urbano
maggiormente prodotto a scuola
è la carta, perché il lavoro
didattico e di segreteria
richiedono una grande quantità
di materiali cartacei.
La carta consumata nella nostra
Scuola proviene da:
•
Consumo di fogli A3 e A4 per fotocopie;
•
Consumo cartaceo degli studenti;
•
Carte contenenti i panini;
•
Contenitori di cartone per pizze;
•
Fazzoletti di carta;
•
Cartoni per imballaggio.
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L’uso della carta nella nostra Scuola
La tipologia cartaria di più
largo uso a Scuola è
sicuramente la carta ad uso
grafico (carta per fotocopie,
quaderni..) ma non è da
sottovalutare anche il
consumo di carta per
imballaggi vari (alimenti,
merci consegnate alla
Scuola…)
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Le cartucce di inchiostro e
l’alluminio
Nella nostra Scuola le cartucce
delle stampanti vengono
correttamente recuperate e
affidate a ditte specializzate.
Il consumo di alluminio da parte
degli studenti di una Scuola è
molto elevato se sono presenti
macchinette automatiche per la
distribuzione di bevande. Nel
nostro Istituto sono presenti due
distributori automatici e
vengono consumati 8 Kg di
lattine d’alluminio/settimana
nella stagione autunno-invernale.
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Siamo partiti (quasi)…da zero
Nel momento in cui il
progetto è iniziato, nella
sede di Via Mussini
esistevano tre contenitori
per la raccolta differenziata
dell’alluminio, svolta in
collaborazione con
Consorzio imballaggi
alluminio (CIAL). Non
esisteva invece un sistema
organizzato per la raccolta
della carta.
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Le tappe del nostro lavoro
Abbiamo incontrato alcuni esperti che ci hanno spiegato la
normativa sullo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti e il
ciclo di produzione e riciclo dei materiali che abbiamo scelto
di riciclare all’interno della Scuola: la carta e l’alluminio.
Successivamente abbiamo iniziato un’opera di informazione
rivolta agli studenti e abbiamo collocato i contenitori per la
raccolta, con l’aiuto di ASM Voghera e CIAL.
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Le legislazione in materia di
smaltimento dei rifiuti
Le linee guida per la classificazione dei rifiuti e la
loro gestione sono state stabilite da una Direttiva
della Comunità Europea recepita dall’Italia con un
Decreto Ministeriale del 1997 (Decreto Legislativo
22/1997), meglio noto come “Decreto Ronchi”,
dal nome dell’allora Ministro dell’Ambiente.
Obiettivi principali del Decreto sono:
- ridurre la quantità di rifiuti prodotta
attraverso misure preventive (es. diminuzione
degli imballaggi delle merci….)
- ridurre la loro pericolosità
- favorire il riciclaggio e il corretto
smaltimento dei rifiuti.
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Che cos’è un rifiuto secondo la Legge?
Secondo il Decreto 22/97 si definisce
rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto di
cui il detentore si disfi o abbia
intenzione di disfarsi. In altre parole, il
rifiuto è qualsiasi merce che finisce di
essere utilizzata e dunque viene scartata
dal possessore.
Come si classificano i rifiuti?
Sempre facendo riferimento al suddetto
Decreto, i rifiuti si possono classificare
in base a due criteri: la loro origine e la
loro pericolosità.
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Classificazione in base all’origine
In base all’origine, la Legislazione
italiana classifica i rifiuti in URBANI e
SPECIALI.
Rifiuti speciali
Sono invece rifiuti speciali quelli
che derivano da attività agricole e
agro industriali, da demolizioni di
edifici, nonché i rifiuti pericolosi
derivanti da attività artigianali e
industriali (nella foto: la discarica di
rifiuti tossici di Cervesina).
Rifiuti urbani
Sono urbani i rifiuti domestici
(tradizionalmente chiamati rifiuti
solidi urbani), i materiali che
vengono deposti nella pattumiera
delle abitazioni o abbandonati lungo
le strade, i parchi pubblici, le
spiagge… (in foto: discarica abusiva)
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Classificazione basata sulla
pericolosità
Il Decreto Legge 22/97 distingue i rifiuti
in pericolosi e non pericolosi, in
relazione alle sostanze tossiche che
contengono. Sono ad esempio considerati
non pericolosi i rifiuti normalmente
contenuti nella pattumiera di casa.
Sono invece pericolosi i rifiuti
radioattivi, i rifiuti ospedalieri, le scorie
prodotte dalle industrie chimiche o
metallurgiche…rifiuti che non di rado
vengono smaltiti abusivamente o
prendono la strada verso Paesi in via di
sviluppo.
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La produzione di rifiuti
La produzione di enormi
quantità di rifiuti è un
fenomeno tipico delle società
ricche e industrializzate. Ciò
che più preoccupa è il costante
aumento della quantità di rifiuti
prodotta (vedi grafico a lato). In
provincia di Pavia ogni abitante
ha prodotto nel 2002 una media
di 1,5 Kg /giorno di rifiuti
solidi urbani (rifiuti non
pericolosi), dato superiore alla
media nazionale (1,43
Kg/giorno).
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Lo smaltimento dei rifiuti
in provincia di Pavia
In provincia di Pavia esistono
discariche, ormai complete, di
rifiuti solidi urbani (Casatisma
e Gambolò) e di rifiuti
pericolosi (Verretto e
Cervesina). Attualmente i
rifiuti della provincia vengono
avviati al termocombustore di
Parona Lomellina e le ceneri
derivanti dalla combustione
smaltite nella discarica a
servizio dell’inceneritore.
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Gli impianti di trattamento
Oltre alle discariche già colme e al
termocombustore di Parona, in
provincia di Pavia sono in funzione
altri impianti di trattamento dei
rifiuti urbani a Giussago e
Corteolona. E’ importante cercare di
ridurre la quantità di rifiuti da
avviare a questi impianti. Per
raggiungere tale obiettivo occorre
potenziare la raccolta
differenziata. Nel 2001 erano il
verde, la carta e il vetro le tipologie
di rifiuti più abbondanti fra quelle
riciclate .
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La raccolta differenziata
in provincia di Pavia
Il Decreto 22/97 stabilisce degli
obiettivi di incremento progressivo
della raccolta differenziata. In
provincia di Pavia tali obiettivi NON
sono stati raggiunti, anche se di anno
in anno si registra un incremento delle
percentuali di materiali recuperati. Nel
2002 soltanto il 32% della
popolazione provinciale aveva
raggiunto l’obiettivo previsto di
riciclare almeno il 25% dei rifiuti
previsto dal Decreto (dati e grafico:
“Stato dell’ambiente della provincia di
Pavia 2004, Amm.Prov.Pavia).
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Il riciclaggio in Europa
L’Italia è sempre stata in
ritardo rispetto ai Paesi del
centro e Nord Europa nella
applicazione delle politiche
di riciclaggio dei rifiuti,
come dimostra la tabella
accanto, che mette a
confronto lo stato della
raccolta differenziata in
Italia e in altri Paesi
europei (anno 1997).
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Il ciclo di produzione
della carta
La metà delle 220 cartiere italiane
utilizza come materia prima la
carta recuperata grazie alla raccolta
differenziata (macero). La qualità
della carta da macero è molto
variabile: si va dal riciclo del foglio
di quaderno (prodotto da cellulosa
pura) al riciclo di cartone, fatto di
fibre di cellulosa già riciclate più
volte. Fino alla fine degli anni ’90
l’Italia importava il 30% di maceri
da Paesi esteri. Questo dato
testimonia il ritardo dell’Italia nel
settore del riciclaggio dei rifiuti…..
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Non solo cellulosa…ma anche acqua
Altro “ingrediente”
fondamentale per produrre la
carta è l’acqua. Ecco spiegato
perché le cartiere spesso sono
collocate in prossimità di
canali o corsi d’acqua ed
ecco spiegato perché gli
scarichi delle cartiere
possono essere molto
inquinanti se non depurati.
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Il ciclo di produzione della carta
Quale che sia il prodotto di
partenza (cellulosa pura o
carta di riciclo..) la
produzione della carta
prevede anzi tutto la
diluizione delle fibre in grandi
volumi d’acqua (sospensione
acquosa all’1%), l’aggiunta di
additivi, il passaggio
dell’impasto su un nastro
movimentato da rulli che
comprimono e compattano le
fibre di cellulosa, fino ad
ottenere il foglio di carta.
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Le fibre di cellulosa non sono eterne
Nella cellulosa che viene
riciclata le fibre tendono a
rompersi e ciò pregiudica la
qualità della carta. In media
una fibra di cellulosa non può
essere utilizzata per più di 67 volte. Ecco perchè una
cartiera che lavora carta da
macero cerca di mescolare
carta da riciclo di alta qualità
con macero di bassa qualità,
viceversa il prodotto finale
sarebbe troppo scadente.
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Prima operazione: spappolare la
carta in abbondante acqua
Per illustrare il ciclo di produzione
della carta si è scelto di documentare
le varie fasi della cartiera CA.MA di
Lallio (Bg), che lavora carta riciclata e
produce giornalmente 150 tonnellate di
cartoncino per imballi. La prima
operazione consiste nello spappolare la
carta in abbondanti volumi di acqua.
Lo spappolatore (in alto nella
immagine) è come un enorme pentola
dotata di lame che ruotando
sminuzzano la carta, formando una
sospensione acquosa di fibre costituita
per il 98-99% da acqua.
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Un primo problema:
la presenza di impurezze
Come si può vedere dalla
immagine, la sospensione
costituita da acqua e carta da
macero spappolata ha un colore
grigiastro, ma non mancano
impurezze di colore diverso,
date dalla presenza di plastiche.
Dopo lo spappolamento sarà
quindi necessaria una
operazione di rimozione di tali
impurezze (epurazione): sabbia
e plastica.
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L’inizio della fase di produzione
Depurata da plastiche e sabbie,
la sospensione di fibre di
cellulosa può ora essere
finalmente avviata alla
produzione. La carta sarà
ottenuta ricompattando fra loro
le fibre, rimuovendo
gradualmente l’acqua in cui le
fibre sono sospese, anche
mediante l’aggiunta di additivi
leganti . Questo processo
avviene all’interno di un
macchinario chiamato
“continua”. (Nell’immagine la pasta
di cellulosa all’ingresso nella macchina
continua)
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Che cos’è la “continua”
La “continua” è formata da una
serie di dispositivi meccanici che
formano un macchinario lungo
svariate decine di metri. “Cuore”
della continua è una pressa
costituita da due teli che si
muovono ad alta velocità intorno
a una serie di rulli. La tensione dei
due teli sovrapposti produce una
pressione che progressivamente
“spreme” la miscela acqua-fibre
di cellulosa. Per gravità l’acqua
sgronda dal telo e viene avviata
all’impianto di depurazione.
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La fine del rullo
Il rullo convoglia il foglio di
cartone verso la parte terminale
del ciclo di produzione. Man
mano che il foglio di carta
prende forma e si avvicina alla
fine del processo viene scaldato
e disidratato. Al termine della
continua è collocato un
dispositivo per tagliare la
sagoma del cartoncino, che è il
prodotto finale.
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La depurazione delle acque
Come detto, le cartiere sono
grandi consumatrici di acque che
vengono restituite cariche di
sostanze inquinanti. Da almeno
vent’anni le cartiere italiane sono
tenute ad adottare impianti di
depurazione allo scopo di limitare
l’impatto degli scarichi sui corpi
idrici recettori (fiumi, laghi…). Le
acque che sgrondano dai teli della
continua vengono avviate ai
processi depurativi.
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Depurare le acque:applicazioni di
chimica, fisica e biologia
La depurazione delle acque è
il risultato della applicazione
di principi della fisica, della
chimica e della biologia. La
prima fase consiste nella
separazione fisica delle
particelle solide (fibre di
cellulosa) per sedimentazione
e per galleggiamento
(flottazione) . Segue la
depurazione biologica
(nell’immagine a lato: una serie di
biodischi).
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L’acqua depurata
L’acqua privata dei solidi può
infine essere scaricata. L’acqua di
scarico finale di del depuratore
non è acqua potabile, infatti
contiene solidi disciolti e sospesi,
ma l’80-90% di essi sono stati
rimossi. In tal modo il fiume o il
lago che riceve le acque è stato
sgravato di buona parte del lavoro
di depurazione che dovrebbe
svolgere, lavoro che rischierebbe
di esaurire le scorte di ossigeno
disciolto (nell’immagine: acque di
scarico di una cartiera).
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Le tipologie di prodotti cartari
Il prodotto finale della
produzione cartaria può
essere molto vario in
relazione all’uso finale del
prodotto stesso:
-carta da stampa
- carte da scrivere
- carte da imballaggio
- cartoni e cartoncini
- carte ad uso igienico
- carte ad uso industriale.
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Le carte da stampa naturali e le
carte patinate
Le carte da stampa si possono dividere
in carte naturali (a fibra nuda) o
patinate. Le carte naturali (quotidiani,
riviste..) vengono spesso fornite in
bobina per favorire la stampa sulle
rotative. Nelle carte patinate la fibra è
coperta di materiali detti patine che
conferiscono la caratteristica
lucentezza e le rendono
particolarmente lisce. Le patine sono
sostanze di origine minerali
(carbonato di calcio, talco..).
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Carte ad uso grafico (per ufficio),
Carte da imballaggio e Cartoni
Le carte ad uso grafico sono carte di
elevata qualità ottenute a partire da
cellulosa pura, che in genere proviene
da foreste di conifere. Vengono
trattate con un processo di
sbiancatura.
Le carte da imballaggio, di minor
pregio rispetto alle carte grafiche,
provengono
in
genere
dalla
lavorazione dei maceri. Cartone e
cartoncino: comprendono varie
tipologie, che vanno dal cartone
ondulato, al cartone pressato, fino al
cartoncino.
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Carte ad uso igienico e Carte ad
uso Industriale
Il consumo di carta ad uso igienico è
in continuo aumento, come risultato
del dilagare della filosofia “usa e
getta”. Generalmente le carte ad uso
igienico sono prodotte con ovatta di
cellulosa, ma non mancano esempi di
carte che provengono almeno in parte
da macero.
Le carte ad uso industriale
Comprendono tipologie di prodotti
cartari molto specifici, come ad
esempio carta per sigarette, carte
fotografiche, carta da filtro, carta
adesiva…
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Ciclo di vita dell’alluminio
L’alluminio è uno degli elementi più abbondanti nelle
rocce. Si ricava dalle miniere di bauxite, di cui l’Italia è
sostanzialmente priva, ragion per cui è particolarmente
importante il recupero di questo metallo, che può essere
riciclato all’infinito.
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Ciclo di rifusione dell’alluminio
La temperatura di fusione
dell’alluminio è di 657° C.
L’uso di alluminio
riciclato permette di
risparmiare il 95% della
energia necessaria per
produrre oggetti di
alluminio primario, cioè
estratto da miniera. I
vantaggi energetici,
economici e ambientali
del riuso di alluminio sono
illustrati nella tabella a
lato (da: www.cial.it).
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Come si ricicla l’alluminio
Ci sono 3 modi per riciclare
l’alluminio: raccoglierlo in
maniera differenziata dopo
l’uso, separarlo a mano dai
rifiuti solidi urbani, ricavarlo
dalle ceneri dei
termocombustori.
Il metodo più economico ed
efficace è il primo ed è quello
che abbiamo scelto di
praticare nella nostra Scuola.
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L’utilizzo d'alluminio nei trasporti è
pari a circa un terzo di tutto il metallo
consumato in Europa. Una buona
ragione di ciò è che muovere un peso
costa energia.
Per esempio, oggi, in un'automobile
mediamente vi sono circa 50 kg
d'alluminio in componenti che vanno
dal blocco motore ai radiatori. Si
calcola che la riduzione di 100 kg di
peso che ne risulta rispetto alla ghisa,
all'acciaio e al rame, permette di
risparmiare 1.500 litri di carburante
durante la vita del veicolo.
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L'industria edile europea utilizza 1,2
milioni di tonnellate d'alluminio ogni
anno.
La possibilità di anodizzarlo o
colorarlo senza bisogno di altre finiture
o riverniciature sul posto, la capacità di
essere estruso in profilati anche
complessi, lo rende particolarmente
adatto per scale, ringhiere, tetti porte,
pareti e serramenti per i quali, in alcuni
paesi, è il materiale che detiene fino
all'80% del mercato.
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Una delle più antiche e diffuse
applicazioni dell'alluminio è sempre stata
quella per batterie da cucina. Oggi, molte
altre apparecchiature, dalle macchine per
il caffè alle macchine per il gelato, dai
ferri da stiro elettrici agli aspirapolvere,
sono più belle ed economiche se fatte in
alluminio.
Altre applicazioni delle estrusioni
includono le finestre a doppie vetrate, i
sifoni per i bagni e una moltitudine di
altri usi: dalle maniglie per le porte, agli
appendiabito sino alle mensole degli
scaffali.
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L’uso dell'alluminio per i
contenitori di bevande è in
continua crescita.
La lattina è leggera, facile da
aprire, infrangibile, si raffredda
rapidamente ed è l'imballaggio più
facile da riciclare. La rifusione
porta alla produzione di nuove
lattine, con un notevole beneficio
energetico , ambientale ed
economico.
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In applicazione alle direttive europee, anche
in Italia sono attivi alcuni Consorzi che per
Statuto promuovono le attività di recupero
delle principali tipologie di rifiuti. Il C.I.AL.
(Consorzio Imballaggi Alluminio) raccoglie le
aziende che utilizzano alluminio e collabora
con Enti pubblici e Aziende municipalizzate
per promuoverne il recupero. Da alcuni anni
C.I.AL. collabora con ASM Voghera per
promuovere il riciclaggio di alluminio nelle
Scuole.
Grazie all’attività del C.I.AL. l’Italia è ai
primi posti nel Mondo per l’efficienza nel
recupero dell’alluminio (51% sul totale nel
2004).
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A Scuola ri…ciclando
Prima di iniziare il nostro
lavoro abbiamo anzi tutto
analizzato la situazione di
partenza. Per quanto
riguarda la carta, non era
attivo alcun sistema di
recupero, mentre per
l’alluminio da un paio di
anni la Scuola aderiva alla
iniziativa promossa da
CIAL e ASM Voghera.
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Informare e collocare i
contenitori
Abbiamo deciso di
collocare i contenitori per la
carta e l’alluminio cercando
di dare massima
informazione all’iniziativa.
Negli anni scolatici
precedenti l’informazione
agli studenti relativa al
riciclaggio dell’alluminio
era arrivata unicamente per
mezzo di una circolare.
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Raccolta dell’alluminio:
stato di partenza
Alla fine del Novembre 2005 erano disponibili i tre contenitori (uno
per piano) per la raccolta dell’alluminio. Prima di qualsiasi campagna
informativa, abbiamo quantificato il peso medio delle lattine e la loro
percentuale di recupero.
Ecco i risultati:
•
•
•
•
•
Peso medio di una lattina : 16 g
Lattine recuperate :107/526
Percentuale di recupero: 20,3%
Rifiuti di alluminio prodotti: 300 Kg/anno
Rifiuti alluminio/studente. anno: 580 g
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Il questionario come mezzo di
informazione
A questo punto abbiamo
deciso di utilizzare come
strumento di informazione un
questionario che proponeva 4
domande. Il questionario è
stato sottoposto a tutti gli
studenti della sede centrale
di Via Mussini (sezione
tecnica e scientificotecnologica).
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Il questionario non aveva soltanto allo scopo di sensibilizzare gli
alunni, ma anche l’obiettivo di raccogliere i loro suggerimenti per
migliorare l’iniziativa.
1 - Sei a conoscenza del fatto che in istituto viene effettuata la
raccolta differenziata dell’alluminio?
15%
si
no
85%
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2 - Attualmente una parte delle lattine non viene deposta nel
contenitore della raccolta differenziata dell’alluminio.Come
spieghi il fenomeno?
è dovuto a mancanza di
informazione
17%
13%
24%
46%
è dovuto al fatto che i
contenitori per tale
raccolta differenziata sono
pochi
è dovuto alla mancanza di
sensibilità nei confronti
dell'iniziativa
è dovuto al fatto che le
persone giudicano inutile
l'iniziativa
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Le risposte alle domande 1 e 2…
Domanda 1
Il 15% ha risposto di non essere ha conoscenza del fatto che nel nostro
istituto viene effettuata la raccolta differenziata dell’alluminio; la maggior
parte di queste persone corrisponde ai ragazzi delle classi prime che, non
essendo presenti negli anni precedenti, non erano informati dell’iniziativa.
Domanda 2
Secondo gli studenti lo scarso successo dell’iniziativa era dovuto allo
scarso numero di contenitori (24%). Dopo l’aumento dei contenitori
l’iniziativa ha riscosso più successo. E’ opinione degli studenti che anche
la scarsa sensibilità limita il successo della iniziativa.
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3 - Quali suggerimenti daresti per migliorare il successo
dell’iniziativa?
aumentare il numero dei
contenitori per la
raccolta differenziata
15%
43%
17%
informare meglio gli
studenti con una
circolare da leggere in
classe
chiedere ai
rappresentanti degli
studenti di informare i
loro compagni
25%
informare gli studenti
dell'istituto con manifesti
e/o volantini
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4 - Ritieni utile questa iniziativa di riciclaggio dell’alluminio? Se
sì, per quale motivo?
no, per nulla
11%
sì, perché abitua
all'idea che ciascuno
deve fare la propria
parte per migliorare
l'ambiente in cui vive
9%
12%
sì,perché il riciclaggio
permette di risparmiare
energia e soldi
19%
49%
sì, perché si diminuisce
la quantità di rifiuti da
smaltire
sì,solo se iniziativa è
seguita da tutti perché
io da solo conto poco
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Le risposte alle domande 3 e 4
Domanda n.3
I suggerimenti che i ragazzi hanno dato:
Il 43% degli studenti ha proposto l’aumento dei contenitori per la
raccolta differenziata, il 25% ha proposto di fare girare una circolare che
avvisi dell’iniziativa, il 17% ha suggerito che fossero i rappresentati di
ogni classe di informare i propri compagni e infine il 15% ha chiesto di
usare volantini e manifesti all’interno dell’istituto.
Domanda n.4
Il 50% degli studenti ha risposto che questa iniziativa è utile per
convincere ogni persona che tutti devono dare il proprio contributo per
migliorare l’ambiente.
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L’aumento dei contenitori
Sulla base dei suggerimenti dati
dagli studenti i contenitori sono
stati aumentati da 3 (1
contenitore/173 studenti) a 8 (1
contenitore/65 studenti) e a
gruppi gli studenti del progetto
riciclaggio sono entrati in
ciascuna classe per informare
della iniziativa. In Gennaio la
percentuale di lattine raccolte è
aumentata al 59,6%, dato molto
più incoraggiante rispetto al
20,3% registrato a Novembre.
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Aumento dei contenitori…aumento
della percentuale di raccolta
80
Percentuale recupero lattine (%)
70
60
50
40
30
20
10
0
1
2
Controlli efficacia recupero
3
Nel corso del mese di Febbraio
l’iniziativa è stata
successivamente divulgata con
apposite lezioni rivolte alle
classi prime e seconde durante i
giorni di cogestione. Inoltre è
stato ulteriormente aumentato,
su richiesta degli studenti, il
numero di contenitori, da 8 a 12
(1 contenitore /43 studenti) . In
Marzo la percentuale di lattine
raccolte è salita al 67%.
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Raccolta della carta:
stato di partenza
Nel momento in cui ha avuto avvio
l’iniziativa, non esisteva alcun sistema
per la raccolta differenziata della carta.
In una prima fase abbiamo ipotizzato di
collocare un contenitore per la raccolta
differenziata di questo rifiuto in ciascuna
aula; abbiamo poi scartato l’idea perché
si sarebbe trattato di un metodo molto
efficace, ma di difficile gestione.
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Raccogliere la carta presso i punti
di maggiore utilizzo
Abbiamo pertanto deciso di
collocare i contenitori nei corridoi,
in corrispondenza con i contenitori
per il recupero dell’alluminio e nei
punti di maggiori utilizzo, come gli
uffici e le fotocopiatrici. Abbiamo
poi chiesto all’ASM di collocare un
cassone per la carta in prossimità
dell’ingresso del scuola per
facilitare le operazioni di selezione.
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La quantità di rifiuti cartacei
prodotti nella nostra Scuola
Non è facile stimare la
quantità di carta consumata a
Scuola; il solo flusso in
ingresso verificabile è quello
della carta da fotocopie. Sulla
base delle fatture di acquisto
emesse nel 2004 e nel 2005 è
emerso che il 33% della carta
da fotocopie è costituto da
fogli formato A3, il restante
67% da fogli A4.
33%
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consumi di A4
consumi di A3
67%
Il consumo di carta per fotocopie
nella nostra Scuola
9000
7775
8000
7000
Consumo carta (Kg)
La carta da fotocopie consumata
nel biennio 2004-2005 era di poco
inferiore a 78 quintali circa (39
quintali/anno). Tenendo conto
che si tratta di carta destinata ad
ambedue le sezioni dell’Istituto
(Baratta e sede centrale) risulta
che presso la sede centrale di Via
Mussini il consumo è di circa 20
quintali/anno, ovvero 3,8 Kg
carta/studente.anno, pari a circa
750 fogli formato A4 per studente
in un anno.
6000
5175
5000
4000
3000
2600
2000
1000
0
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consumi di A3
consumi di A4
T ot
Il resto
dei rifiuti cartacei
A questi 20 quintali di carta ad
uso copiativo sono da aggiungere
le altre componenti come il
cartone da imballaggio (libri,
merendine…), la carta ad uso
grafico (fogli da quaderno e da
disegno), la carta ad uso
alimentare (sacchetti dei panini).
Tra Gennaio e Marzo, nel periodo
di “primo rodaggio” della
iniziativa, è stata recuperata una
quantità di carta e cartone pari a
2,5 quintali/mese.
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Il riutilizzo di materiali e oggetti riciclabili permette un risparmio di
materie prime e una diminuzione di rifiuti. Malgrado questa
evidenza, molte persone continuano a ignorare il problema
ambientale, forse per la poca informazione e forse anche per il
bombardamento pubblicitario che favorisce il consumismo sfrenato,
ma non educa alla filosofia del riciclaggio dei prodotti.
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L’importanza della educazione
Bisognerebbe invece mirare all’educazione delle persone per la salvaguardia
dell’ambiente e per migliorare il futuro delle prossime generazioni attraverso
iniziative svolte nelle Scuole e anche con messaggi come, per esempio, le
pubblicità progresso.
Una dei pochi messaggi pubblicitari che esprime questo concetto è stato
realizzato dal Co.Na.I, il Consorzio che promuove il recupero degli imballaggi
di cartone. Malgrado la scarsità di campagne pubblicitarie sui media, la
raccolta differenziata è comunque in continua crescita.
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Riciclare conviene…
Selezionare i rifiuti ci costa ogni anno la stessa cifra di un CD musicale.
La raccolta differenziata dei rifiuti al singolo cittadino infatti costa appena
16,44 euro all'anno per ciascun abitante, di cui 12,85 euro per la raccolta e
il trasporto, più 3,59 euro per il trattamento e il riciclo. E' quanto emerge
dall'analisi dei costi di gestione sui servizi di igiene urbana effettuata
dall'APAT (Agenzia protezione ambiente Toscana) per il 2005, relativi a
proventi da tassa e/o tariffa su un campione significativo di comuni
italiani.
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Anno Scolastico 2005/2006
A Scuola conviene
ancora di più…
Di fronte ai continui tagli di risorse al Settore della Istruzione, la raccolta
differenziata, oltre ad avere un grande valore educativo, è anche uno
strumento utile per recuperare fondi. Dal momento che il CIAL riconosce
una cifra di 0,57 Euro per Kg di alluminio raccolto, la sola sede di Via
Mussini del nostro Istituto potrebbe ricavare una cifra di 150 Euro/anno. Se
lo si facesse in tutte le Scuole italiane, lo Stato potrebbe recuperare preziose
risorse, senza contare i benefici effetti ambientali ed energetici della
iniziativa.
I.I.S. Maserati
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Ecologia…pratica a Scuola
Ancora maggiore sarebbe il risparmio per lo Stato se in ogni Scuola
fosse ottimizzato il funzionamento del sistema riscaldamento e degli
impianti idraulici che spesso sono causa di SPRECHI che
NESSUNO SAREBBE DISPONIBILE A SOPPORTARE A
CASA PROPRIA. Il riciclaggio comunque può rappresentare un
primo passo per migliorare l’ambiente scolastico, recuperare risorse
ed educare i cittadini. Da parte nostra auspichiamo che CIAL e ASM
Voghera continuino a collaborare e che la raccolta di alluminio, carta
e altri materiali possa essere attivata in tutte le Scuole di Voghera
diventando per ciascuno di noi una sana abitudine, un aspetto
assolutamente “normale” della vita quotidiana.
I.I.S. Maserati
Anno Scolastico 2005/2006
Il bilancio del nostro lavoro
A conclusione del nostro progetto, possiamo tracciare sicuramente un
BILANCIO POSITIVO: la Scuola è ora dotata di un sistema di
raccolta in grado di garantire il recupero di una ventina di quintali di
carta e cartone/anno e la percentuale di recupero dell’alluminio è
triplicata. Non sono mancate le difficoltà; l’obiettivo del riciclo totale
delle lattine non appare facile da raggiungere, ma siamo sicuri che
esistano ulteriori margini di miglioramento.
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Anno Scolastico 2005/2006
Al progetto “A scuola riciclando…”
hanno partecipato gli alunni:
Classe 3sa
Bassani Elena, Benintendi Dafne, Borghese Alessandro, Botteri Alice,
Cavarretta Diana, Cristiano Beniamino, Domenichella Mattia, Franchini
Valentina, Paro Martina, Piga Gianfranca, Rancati Vittoria, Sarzo Cristina,
Zacchetti Giovanni.
Classe 3sb
Giovannone Bruno, Manfredi Mattia,
Niccolai Davide, Rattà Alberto, Traversa
Riccardo, Vinetti Ylenia, Zelaschi Fabio.
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Classe 4sa
• Albertini Elisa, Bianchi Alessandro, Berizia
Christian, Falco Carolina, Gallo Marco, Garbi
Giulio,
Moro
Stefano,
Muzio
Federico,
Parmeggiani Giorgia, Rondina Alessandro,
Valassi Alberto.
Classe 5sa
• Livraghi Marco, Nebbioli Luca.
Classe 5sb
• Dapiaggi Daniele, Malvicini
Riccardo.
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I Docenti:
Marialuisa Castoldi, Carla Angeleri,
Vittoria Giorgi, Giuseppe Camerini,
Carlo Coccia (esperto tecniche
produzione cartaria), Gennaro Galdo
(C.I.AL.), Marco Salvadeo.
La Segretaria dell’I.I.S. “A Maserati”
Sig.ra Patrizia Crespi
Le Aziende:
A.S.M. Voghera, C.I.AL. Milano,
s.a.b. distribuzione automatica Voghera
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Il CD di presentazione del progetto