Main tools of the probabilistic method with applications in graph theory Attività formativa - Yuri Faenza Supervisore: Prof. B. Scoppola CdLS in Ingegneria dei Modelli e dei Sistemi 19 settembre 2006 Indice Il metodo probabilistico Linearità dell’aspettazione Il metodo del momento primo Il metodo del momento secondo Il lemma locale di Lovàsz Il metodo probabilistico Fine: dimostrare l’esistenza di un oggetto con specifiche proprietà Tecnica: Definire un adeguato spazio di probabilità, e dimostrare che a tale oggetto è associata una probabilità positiva Origini: Szele (’43), Erdos (’47) Maggiori Contributi: Erdos, Lovàsz, Janson, Alon, Spencer Applicazioni: Teoria dei grafi, Geometria Computazionale, Informatica Teorica Il metodo probabilistico (2) Pro: ottiene “facilmente” risultati difficili da raggiungere deterministicamente; tecnica probabilistica, risultato deterministico. permette di costruire oggetti di grandi dimensioni, non strutturati e generali; Contro: raramente costruisce esempi espliciti. Notazione e definizioni Variabili aleatorie Grafo con n vertici ed e archi se Numero cromatico di G Massimo insieme indipendente di G Linearità dell’aspettazione Thr. (Szele): Esiste un torneo T con n giocatori ed almeno sentieri hamiltoniani Torneo Dim. Sentiero hamiltoniano : # sentieri hamiltoniani : permutazione degli n giocatori se è un sentiero hamiltoniano, cioè se altrimenti Linearità dell’aspettazione (2) Thr. (Erdos): Per ogni k,l > 0 esiste un grafo G con lunghezza del ciclo più breve pari ad l e Dim. fissi Si e si assegni ogni arco di G in modo indipendente, con probabilità numero di cicli di lunghezza al più l se l’insieme A forma un ciclo, |A| = i altrimenti Linearità dell’aspettazione (3) In particolare: Posto 1) 2) Possiamo quindi scegliere n grande abbastanza perché esista G per cui 1) e 2) non sono verificati Si rimuova da ogni ciclo di lunghezza al più l un vertice, ottenendo che per quanto visto ha almeno vertici, ha il più piccolo ciclo di lunghezza maggiore di l e vale Il metodo del momento primo Thr. (Caro & Wei): Per ogni grafo G(V,E) vale Dim. Si consideri un ordinamento di V scelto con probabilità uniforme Il metodo del momento primo (2) v.a. che indica se v è nell’insieme I v ed iMetodo suoi vicini tuttiprimo la stessa del hanno momento possibilità di avere l’indice più piccolo I è un insieme indipendente, infatti se per assurdo non lo fosse, esisterebbero tali che ; ma allora e ; impossibile Teorema di Turan Il metodo del momento secondo Lemma (Diseguaglianza di Markov) Dim. Lemma (Diseguaglianza di Tchebyschev) Per ogni Dim. Il metodo del momento secondo (2) Corollario Sia non negativa Dim. Utilizzo: lower bound sul numero cromatico e proprietà dei grafi random Il lemma locale di Lovàsz Obiettivo: dimostrare che A raro ha probabilità > 0 Con eventi indipendenti, ciascuno con probabilità (almeno) p Lemma locale di Lovàsz: generalizzazione al caso in cui gli eventi che ci interessano sono “quasi” dipendenti, per provare l’esistenza di eventi rari Il lemma locale di Lovàsz (2) Thr (Lll), caso generale: Il lemma locale di Lovàsz (3) Thr (Lll), caso simmetrico: è dipendente da al più altri d eventi Il lemma locale di Lovàsz (4) Thr (Alon & Linial): Sia D(V,E) un grafo orientato con minimo grado uscente e massimo grado entrante . Se allora D contiene un ciclo orientato, Grafo Orientato D(V,E) semplice di lunghezza u v Dim. (u,v) Si consideri un colorazione casuale di V Grado entrante/uscente in cui ogni nodo è colorato in modo uniforme ed indipendente dagli altri. Il lemma locale di Lovàsz (5) Ogni è indipendente da tutti gli eventi Tali eventi sono al più v tranne quelli per cui vale: , è limitata u Applichiamo il Lll (caso simmetrico) Il lemma locale di Lovàsz (3) Thr (Lll), caso simmetrico: è dipendente da al più altri d eventi Il lemma locale di Lovàsz (6) Partendo da otteniamo una sequenza tale che e Sia j il minimo intero tale che esista Allora il ciclo è quello richiesto