Associazione Stampa Italiana Scolastica Roccapiemonte, Liceo Scientifico Statale “B. Rescigno”, 31/1 – 4/2/2006 Il saggio breve e l’articolo di giornale Rinaldo Anastasi “Il giornale: mezzo di elevazione sociale” "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Il saggio breve o scrittura documentata è uno dei generi testuali previsti dal regolamento dei nuovi esami di Stato per la scuola secondaria superiore (D.M. 18 settembre 1998, n. 356), il quale al punto b dell’art. 1 prospetta lo “sviluppo di un argomento scelto dal candidato tra quelli proposti all’interno di grandi ambiti di riferimento storicopolitico, socio-economico, artistico-letterario, tecnicoscientifico. L’argomento può essere svolto in una forma scelta dal candidato tra modelli di scrittura diversi: saggio breve, relazione, articolo di giornale, intervista, lettera. Fino allo scorso anno scolastico le forme di scrittura da utilizzarsi da parte del candidato sono state quelle del saggio breve o dell’articolo di giornale”. 2 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Il saggio breve "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Reale perché utilizzata anche al di fuori della scuola; Argomentata in quanto si adducono argomenti a favore e contrari; Critica poiché esprime un giudizio. per il fatto che deve essere svolta con un determinato numero di parole, righe o colonne entro una banda di oscillazione min/max; 3 In forma sintetica Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Il saggio breve non è un tema ma un’esposizione: "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Dati Notizie Tabelle Imma -gini Versi 4 Gra fi-ci Citazioni Brani Documenti ma un dossier di documentazione dal quale bisogna estrapolare la propria traccia. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Il saggio breve non propone una traccia di svolgimento come nel tema, "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Il dossier di documentazione Notizie Tabelle Imma -gini Versi Gra fi-ci Citazioni Brani Documenti Se lo si ritiene opportuno, il dossier può essere arricchito con il bagaglio delle proprie conoscenze personali. 5 Il dossier ha l’obiettivo di stimolare le conoscenze dei candidati e le loro attitudini critiche. La scrittura documentata non è una semplice manipolazione dei contenuti del dossier, ma un’elaborazione in cui si tende a dimostrare qualche cosa a partire dalla realtà (dati e informazioni), da ciò che hanno detto e pensato gli altri (citazioni) e da quello che si è studiato o sperimentato. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Dati Se la tesi di laurea in relazione alle fonti o alla bibliografia è un saggio, 6 una rapida elaborazione in relazione ad un dossier o a dei documenti è un saggio breve. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Lo scopo; La collocazione; La tipologia; La destinazione. Sulla loro base saranno definiti il registro linguistico, il lavoro sulle fonti, sulla progettazione e sulla stesura e l’elaborazione effettiva ancorata alla realtà. Scopo, collocazione, tipologia e destinazione non sono solo delle “consegne”, ma elementi che determinano lo stile e il registro linguistico. 7 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Nel saggio breve bisogna indicare: "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 l’estensione e il tempo massimo. 8 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Criteri concreti e verificabili sono: "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 9 Sviluppa l’argomento in forma di “saggio breve”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialista, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare, eventualmente, uno specifico titolo. Non superate le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Le consegne "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 10 collocazione e destinazione editoriale: il saggio breve in una tipica rivista di cultura (specialistica o no); l‘articolo di giornale in un giornale o periodico ad alta frequenza e tiratura, che mira alla informazione del grande pubblico e alla "divulgazione" di temi, talvolta anche specialistici; argomento da sviluppare generalmente riferito a fatti, eventi o fenomeni determinati che contiene in sé, sia pure in misura minima, una impostazione problematica. Essa è comunque sempre accompagnata da un corredo di ulteriori indicazioni, necessarie perché sia possibile trattare l'argomento in una delle due forme testuali previste; estensione: non più di 5 colonne di foglio protocollo per il "saggio breve" e non più di 4 colonne per "l'articolo di giornale". Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Caratteri comuni al saggio breve e all‘articolo di giornale (dalle indicazioni del Ministero): "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 11 dossier di documentazione , accompagnato da breve citazione delle fonti, con lo scopo di attivare le attitudini critiche e le conoscenze pregresse possedute dallo studente; registro linguistico che, pur risentendo delle scelte peculiari dell'autore, deve connotarsi per il carattere argomentativo della trattazione e includere utilmente anche termini tecnici, purché appropriati ed eventualmente spiegati. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Indicazioni per la redazione del saggio breve (dalle indicazioni del Ministero): "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 12 tipo di "giornale“, o tutt'al più settimanale non necessariamente esistente, sul quale si ipotizza la pubblicazione; collocazione: prima pagina, pagine di cronaca estera o di cronaca nazionale, pagine dedicate a fatti di politica, di costume, di economia, alla scienza, alla cultura, agli spettacoli, allo sport, alla cronaca cittadina; registro linguistico coerente con il tipo di destinazione; titolazione, anche con articolazione in più parti, caratterizzate anche tipograficamente; Attualità dell’argomento, resa anche con riferimenti immaginari o abbastanza realistici. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Indicazioni per la redazione dell’articolo di giornale (dalle indicazioni del Ministero): "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Differenze con l’articolo di giornale Sviluppa l’argomento in forma di «saggio breve» utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialista, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare, eventualmente, uno specifico titolo. Non superate le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 13 Sviluppa l’argomento in forma di «articolo di giornale» utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo «pezzo». Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 14 Lettura ed analisi delle consegne e dell’argomento; Interpretazione e confronto dei documenti; Raccolta delle idee anche in relazione ai documenti; Definizione della tesi e degli argomenti; Collocazione del testo; Programmazione della scaletta; Prima stesura del testo; Redazione definitiva; Titolazione del testo; Rilettura. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Operazioni da compiere prima dello svolgimento: "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 L’enumerazione, cioè l’esposizione ordinata di una serie di cose, come in questo caso; L’ordine cronologico degli avvenimenti; Il rapporto di paragone o contrasto: tesi analoghe o contrarie; Il rapporto causa e effetto: da un fenomeno alle conseguenze; L’astrazione e la generalizzazione o l’esemplificazione: da un serie di dati agli elementi storici comuni o viceversa; Il raffronto con la propria od altrui esperienza; La scomposizione di un dato in unità minori per l’analisi particolareggiata. 15 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Tecniche per presentare le informazioni "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Tipi di ragionamento per sostenere la tesi “Ragionamento deduttivo: parte da principi generali, da Ragionamento induttivo: parte dall’osservazione di casi particolari e cerca di ricavarne leggi valide in generale. La validità di questo tipo di ragionamento è condizionata dalla qualità e quantità di casi osservati. Ragionamento abduttivo: si basa sull’osservazione di casi, come il metodo induttivo, ma, in mancanza di un gran numero di esempi, si affida a pochi indizi. Ragionamento analogico: si basa sul confronto tra una situazione nota ed una situazione ignota, che si suppone simile alla prima”1. 161. E. Degl’Innocenti, Le prove del Nuovo Esame di Stato, Paravia, Torino, 1999, pag. 64. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" premesse presumibilmente condivise o da assiomi definiti e, attraverso una serie di deduzioni, giunge a conclusioni indiscutibili. Caratteristica del ragionamento deduttivo è la forma ipotetica se… allora. "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 17 Introduzione, enunciazione o presentazione dell’argomento; Elaborazione, svolgimento, argomentazioni o esposizione dei contenuti. Conseguenze o conclusioni. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Scaletta per il saggio breve "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 18 Anticipatrice della tesi e delle conclusioni; Riassuntiva degli argomenti che si svolgeranno; Autorevole con citazione celebre; Autorevole con citazione da dossier; Autorevole con episodio storico; Accattivante per guadagnarsi il consenso; Interrogativa per coinvolgere il lettore sulle questioni che saranno trattate nei contenuti; Una via di mezzo di alcuni dei punti sopra esposti. Conclusione Affermativa delle conclusioni con ripresa della tesi; Riassuntiva; Autorevole con citazione celebre; Autorevole con citazione da dossier; Autorevole con episodio storico; Accattivante per guadagnarsi il consenso; Interrogativa per coinvolgere di più il lettore; Una via di mezzo di alcuni dei punti sopra esposti. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Introduzione "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 1998-99 ARGOMENTO: Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra" 19 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna." MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909 "Edizione della sera! Della sera! Della sera! Italia! Germania! Austria!" E sulla piazza, lugubremente listata di nero, si effuse un rigagnolo di sangue purpureo! Un caffè infranse il proprio muso a sangue, imporporato da un grido ferino: "Il veleno del sangue nei giuochi del Reno! I tuoni degli obici sul marmo di Roma!" Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno staccio e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava: "Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …" Vladimir MAJAKOVSKIJ, 1914 20 [...] siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita [...]. Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai diti delle mani e dei piedi messi insieme [...]. Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in "Lacerba", II, 20, 1914 Documenti "Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo -, il militarismo, il patriottismo, il Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 [...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti vuole il nostro Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione [...]. Gabriele D'ANNUNZIO, Sagra dei Mille dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915) 21 Documenti È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...]. Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia. Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa. E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità [...]. Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? [...]. Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in "La Voce", 30.4.1915 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 22 Documenti "Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora![...]. Era la guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale. Era l'inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema, una volontà, una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non aveva conosciuto. [...]. La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell'anima sulla maggioranza. La fede in essa va contro la ragione. [...]. L'anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell'imborghesimento le sembrano un ridicolo orrore. [...]. Non è la pace appunto l'elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al tempo stesso?". Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914, in "Scritti storici e politici", trad. it. Milano, 1957 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Esempio di saggio breve (ambito artistico-letterario agli esami di Stato 1998/99): “Poeti e letterati di fronte alla «grande guerra»”. DESTINAZIONE EDITORIALE: Settimanale di attualità, cultura, storia… del tipo “SPECCHIO DELLA STAMPA” 23 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" TITOLO: Il selvaggio pontificale dell’imperialismo. "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Orripilante è la guerra, per chi perde e per chi vince, è “rossa neve in brandelli succosi di carne umana”, scrive Vladimir Vladìmirovic Majakovskij, per il più forte è “vittoria-assassina”, è notte “lugubremente listata di nero”. 24 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Introduzione che è una via di mezzo tra l’affermazione che anticipa la tesi e la citazione letteraria con l’aggiunta di espressioni fuori dossier "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Quando con il pretesto formale dell’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo a Sarajevo, il 28 giugno 1914, scoppiò la prima guerra mondiale, poeti e letterati esultarono perché l’avevano glorificata come “sola igiene del mondo” per l’accelerazione del divenire (Filippo Tommaso Marinetti), come “un’operazione malthusiana” per la selezione naturale dell’andamento demografico (Giovanni Papini), come “urto del ferro [che apre] il varco al sangue rovente della resurrezione” (Gabriele D’Annunzio). 25 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Presentazione di informazioni da dossier con la tecnica del rapporto di paragone tra tesi analoghe. "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 26 Certo, non tutti la pensavano alla stessa maniera ed ecco “La Voce” di Renato Serra a dire che “la guerra non cambia niente” e beve “il sangue di tanta strage”, ma va combattuta lo stesso per avere risposte sul perché di tutte le divisioni; i “Pensieri di guerra” di Thomas Mann a ricordare che la purificazione e la liberazione attraverso la guerra sono un’immane speranza, necessaria per salvaguardare la cultura della Germania; e “Al di sopra della mischia”, Romain Rolland a chiedere agli intellettuali di ubbidire alla loro coscienza più che alle leggi dello Stato, poiché la guerra è un assassinio di massa ordinato dai Governi. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Presentazione di informazioni da dossier e no con la tecnica del rapporto di paragone e contrasto: paragone in questo capoverso; contrasto con quello precedente. L’ultima posizione è diversa dalle due che la precedono. "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 La guerra scoppiò: gli Imperi centrali (Austria, Germania, Turchia e Bulgaria) si scontrarono in un’immane carneficina contro gli alleati dell’Intesa (Francia, Inghilterra, Russia, Belgio, Italia, Serbia, Montenegro, Giappone, Romania, Stati Uniti…). 27 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Brevissima presentazione della guerra "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Quella che doveva essere un guerra breve, prima che finisse il 1914, sprofondò nel fango delle trincee e dopo gli orrendi macelli della battaglia di Verdun, definita dallo storico inglese Liddel Hart “La macchina tritacarne” (febbraio - dicembre 1916: quasi seicentomila morti), e della battaglia della Somme (luglio – novembre 1916, oltre un milione di morti), la guerra si trasformò in guerra di logoramento e si concluse nel 1918, dopo l'uscita della Russia a causa della Rivoluzione e l'entrata in guerra degli Stati Uniti (6 aprile 1917), che avvenne soprattutto per paura di perdere, nel caso di una vittoria tedesca, gli immensi prestiti fatti ai paesi dell'Intesa. La guerra aveva celebrato, prendendo a prestito un bella espressione del poeta Lucio Piccolo, il suo “selvaggio pontificale” nel nome dell’imperialismo, coinvolgendo anche i chierici delle lettere, coloro i quali, cioè, avevano una coscienza più meditata e profonda della realtà e degli eventi pubblici. 28 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Definizione della tesi con ragionamento abduttivo: la guerra imperialista come “macchina tritacarne” e “selvaggio pontificale”, che a livello di coinvolgimento non aveva risparmiato quasi nessuno, neppure i poeti e i letterari "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Sessantacinque milioni furono gli uomini coinvolti nel conflitto, otto milioni e mezzo (dieci milioni secondo altre stime) i caduti, venti milioni i feriti gravi, gli invalidi e i mutilati, innumerevoli le vittime indirette della denutrizione, delle malattie infettive e delle epidemie. Intere zone distrutte, paesi cancellati, famiglie disperse, truppe costrette al massacro. Perché far festa, scriveva nel 1918 Benedetto Croce, se l’Italia esce dalla guerra come da una “grave malattia”, ferita, indebolita e con centinaia di migliaia di morti? 29 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Gravissime conseguenze della guerra e citazione autorevole per dare risalto alla tesi ed alle catastrofiche conseguenze della guerra "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 30 Ma ci sono delle scene che pensiamo possano rendere meglio di ogni altra cosa l’aberrazione della grande guerra e la susseguente scoperta della vita: quella dei disertori legati come cani agli alberi ed esposti per punizione e per esempio al fuoco delle trincee nemiche (“Si sta come / d’autunno / sugli alberi / le foglie”?, G. Ungaretti - punto interrogativo nostro); quella delle esecuzioni sommarie di “fratelli” che avevano dimostrato scarso valore e delle decimazioni per costringere con il terrore a combattere. “Prendi il fucile e gettalo per terra, / vogliam la pace”, si cantava a Torino. Intervenne l’esercito: cinquanta morti, duecento feriti, mille arrestati. “Viva la pace! A casa! A casa!”, gridavano i fanti a Caporetto. La situazione divenne così grave che la repressione non bastò più; arrivarono allora le false promesse delle terre e della partecipazione agli utili delle imprese, ma i soldati italiani continuarono a cantare sempre più convinti contro il gran capitale, considerato come l’unico vero nemico. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Ripresa e puntualizzazione della tesi con dettagli importanti per avvalorarla: anche i poeti e molti di coloro che si erano schierati a favore della guerra e vi avevano partecipato esprimono adesso “l’estrema precarietà della loro condizione” nella sofferenza e nella disaffezione per la “grande guerra” e scoprono il valore della vita. Parafrasi di una canzone popolare italiana contro l’imperialismo "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 La guerra per antonomasia si era sviluppata in un clima di esasperato nazionalismo ed aveva falciato chi come Renato Serra l’aveva combattuta per angoscia esistenziale e deluso quanti l’avevano invocata declamando versi e discorsi. 31 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Prima conclusione: morte e grande delusione "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 “Noi vogliamo glorificare la guerra, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna”, scrivevano i futuristi nel 1909. Certo, perché “gli uomini che muoiono - dice un messaggio dal Vietnam - sono i figli, gli amanti, i mariti. Una donna può solo perdere in guerra, mai vincere. E a lei la guerra non dà nessun brivido di emozione”.1 1. 734 parole, 147 parole, circa, per ogni colonna “di metà di foglio protocollo”; media, grosso modo, fra le 125, 172 e 178 parole di tre candidati agli esami di Stato 1998/99. 32 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Seconda conclusione accattivante con citazione da dossier e accenno ad un’altra guerra atroce "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Informazioni essenziali in un articolo giornalistico Chi? Che cosa? Quando? Come? Perché? 33 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Dove? "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Struttura di un articolo Sviluppo dell’informazione centrale Chi? Quando? Dove? Come? Perché Motivazione dell’accaduto Come? Ulteriori Informazioni e dettagli 34 Dove? Come? Perché? Quando? Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Informazione centrale Chi? Che cosa? Quando? Dove? "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Occhiello (per introdurre) Secondo Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, è solo l'ultima delle sindromi che colpiscono gli adolescenti Titolo Adolescenti, dipendenza da sms nuovo segno di disagio mentale Sommario L'allarme dell'Organizzazione mondiale della sanità: un minore su cinque soffre di disturbi mentali (per riassumere) (La Repubblica, venerdì 5 novembre 2004) 35 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" L’articolo di cronaca "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Che cosa? Come? Dove? 36 ROMA - Una nuova sindrome fa il suo esordio e colpisce soprattutto i ragazzi: è la dipendenza dagli sms, i messaggini telefonici. Una dipendenza che provoca irascibilità e disturbi dell'umore, che conduce alla perdita progressiva del lessico e alla capacità di parlare. Ragazzi che si rifugiano in un linguaggio simbolico e sintetico, che comunicano attraverso abbreviazioni dimenticando la parola. L'allarme arriva da Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro che oggi ha presentato il convegno sui sistemi di cura in neuropsichiatria dell'infanzia e adolescenza che si terrà a Modena dal prossimo 7 novembre. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Informazione centrale "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Dove? Che cosa? Come? 37 Fra i giovani c'è oramai anche la dipendenza da cellulare, computer e tv - spiega Caffo - Secondo una recente indagine della Demoskopea, condotta su 13.360 ragazzi tra i 13 e i 18 anni in Italia, il 37% è affetto da dipendenza da cellulari e tv, il 49% da videogiochi e il 44% da computer". Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Sviluppo dell’informazione centrale "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Ulteriori dettagli 38 più note, sono depressione, ansia, bulimia, isolamento, iperattivismo. Ma ciò che più impressiona sono i numeri: secondo i dati dell'Unione europea e dell'Organizzazione mondiale della sanità, un minore su cinque soffre di problemi mentali. "Il 4% dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni soffre di depressione e molto frequenti sono i casi di disturbi dell'umore e dell'alimentazione", spiega Caffo. Disturbi che compaiono già nella preadolescenza, che in alcuni casi si cronicizzano e "che sono comunque i segnali di malattie che potranno insorgere nell'età adulta. Un terzo degli adulti clinicamente depresso - continua il presidente di Telefono Azzurro - ha infatti avuto episodi di malattia prima dei 21 anni". Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Che cosa? Come? Ma la dipendenza dagli sms è l'ultima delle sindromi che Quando? sempre più spesso colpiscono bambini e adolescenti. Le altre, "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Che cosa? Come? Perché? 39 Una mappa delle difficoltà del mondo giovanile che trova d'accordo i medici di famiglia. Il disagio "lo vediamo direttamente nei bambini visitandoli e ce lo raccontano i genitori'', conferma Pier Luigi Tucci, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri. La "cura" la suggerisce Giovanni Bollea, neuropsichiatra infantile. I genitori, consiglia Bollea, devono sostenere i loro figli, "dargli fiducia, alimentare la loro cultura e valorizzare i loro lati positivi". No, invece, al permissivismo che può essere "un boomerang. I figli conclude Bollea - hanno bisogno di colloquio, ascolto, sostegno". Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Sviluppo dei dettagli "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Motivazione Ma quali sono i sintomi che devono mettere in allarme? Nel bambino fino a 10 anni, chiari segnali di disagio, suggerisce Caffo, "sono le difficoltà di apprendimento, la tendenza a isolarsi o all'iperattivismo, che manifestano l'inadeguatezza o la mancanza di relazione con gli adulti, la richiesta di attenzione, insonnia, ansia. Negli adolescenti invece il disagio mentale si manifesta con la tendenza alla distruttività, i disturbi alimentari, l'abuso di alcol e droghe, rituali e cerimoniali ossessivi come lavarsi spesso le mani, senso di inferiorità e apatia". 40 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Che cosa? Quando? Come? "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Consigli Uno scenario allarmante, cui però non si può dare risposta solo con gli psicofarmaci."I genitori e gli insegnanti devono ascoltare bambini e adolescenti, prima di curarli con gli psicofarmaci - conclude Caffo ormai prescritti anche quando non sono necessari". 41 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Che cosa? Come? Perché? "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Informazione centrale L’ECDL (European Computer Driving Licence) è la patente europea per l’uso del computer. Si tratta di un attestato che certifica la capacità di usare il PC. E’ riconosciuta, oltre che dall’Italia, anche da Inghilterra, Francia, Portogallo, Olanda, Norvegia, Irlanda, Austria, Svizzera, Danimarca, Grecia, Repubblica Ceca, Slovenia, Estonia, Polonia, Ungheria, Australia, Canada, Cipro… 42 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Che cosa? "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Sviluppo dell’informazione centrale Conviene averla perché è indispensabile, sia per conoscere appieno il computer e le sue potenzialità, sia per studiare o entrare nel mondo del lavoro! Dal 2001, addirittura, viene riconosciuta ufficialmente tra i titoli di merito nei concorsi pubblici. Dal 16 marzo 2004 anche la Regione Sicilia l’ha adottata come certificazione di riferimento. 43 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Perché? "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Altre informazioni Possono conseguirla tutti, senza limiti di età, né prerequisiti a livello di titoli di studio: studenti di ogni ordine di scuola (elementare, media, superiore, università), docenti, operai, dirigenti, lavoratori, impiegati, pensionati… 44 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Chi? "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 “Motivazione” Per ottenerla bisogna acquistare una skills card, che è un tessera individuale, e poi sostenere sette esami sui seguenti argomenti: 1. concetti di base della tecnologia dell’informazione; 2. uso del computer e gestione dei file; 3. elaborazione testi; 4. foglio elettronico; 5. basi di dati; 6. strumenti di presentazione; 7. reti informatiche. 45 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Come? "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Sviluppo della “motivazione” Sono sette semplici test pratici da svolgere in 45 minuti, escluso il primo che è di natura teorica. 46 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Che cosa? Come? "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Ulteriori dettagli Per sostenere i sette esami ci sono tre anni di tempo dal momento del rilascio della skills card. La skills card può essere acquistata presso un qualsiasi centro accreditato. Il prezzo indicato dall’AICA (Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico) per gli utenti finali è di 51 euro più IVA; per ogni esame il candidato deve pagare una somma al centro accreditato presso il quale l'esame è sostenuto. Il prezzo indicato è di 15 euro più IVA. 47 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Quando? Dove? Come? "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 48 Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo «pezzo». Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Le consegne "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Tipologia B - REDAZIONE DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” 49 “Ritornato a Roma dopo la completa conquista della Spagna, Scipione vu fu accolto con grandi onori. Fu eletto console, sebbene la legge stabilisse che occorreva avere almeno 42 anni, ed egli non ne aveva ancora 30. Scipione chiese allora di portare la guerra in Africa per mettere in pericolo Cartagine e costringere Annibale a lasciare l’Italia. Nel Senato v’era però un partito che voleva la guerra direttamente contro lo stesso Annibale. Perciò a Scipione per l’impresa contro l’Africa non si accordarono gli uomini ed i materiali necessari. I numerosi volontari e le generose offerte prevenuti a Scipione dimostrano il carattere nazionale italiano della guerra contro Cartagine e l’antichità del volontarismo italiano”. (Francesco Calderaro, Antologia storico letterario critica) “La classe dirigente cartaginese era formata da agrari e mercanti con interessi e obiettivi divergenti. I primi ad esempio erano favorevoli ad una politica di espansione territoriale nel continente africano per procurarsi nuove terre da sfruttare; i secondi invece guardavano con favore ad una politica coloniale d’oltre mare per conquistare nuovi mercati ed estendere la rete d’affari”. (Elio Bonifazi) “La battaglia [finale della terza guerra punica] infuriò per sei giorni e sei notti per le strade, nelle case, sui tetti. I superstiti, quasi tutti donne e bambini, furono ridotti in schiavitù; la città fu rasa al suolo e sulle rovine fumanti fu passato l'aratro”. (Elio Bonifazi) Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" 1. AMBITO STORICO ARGOMENTO: La distruzione di Cartagine (parte prima) "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Tipologia B - REDAZIONE DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” 50 “Annibale, si narra, ascoltò le parole dei messi gemendo, digrignando i denti, frenando a stento le lacrime. Dopo che gli furono trasmessi gli ordini, egli disse: Ormai non con sotterfugi, ma scopertamente mi chiamano coloro che, con l'impedire che mi venissero mandati rinforzi e finanziamenti, già da tempo mi stavano costringendo a tornare. Dunque Annibale non sarà stato vinto dal popolo romano, che tante volte ha sbaragliato e posto in fuga, ma dall'ostilità e dall'ostruzionismo del senato cartaginese. Si narra che ben di rado qualcuno, costretto ad andar via esule dalla patria, partisse così triste come Annibale quando lasciò la terra nemica. Guardò indietro più e più volte la costa italiana, inveendo contro gli uomini e gli dei e maledicendo se stesso, per non aver fatto marciare su Roma i suoi soldati quando erano ancora sporchi del sangue dei nemici uccisi a Canne”. (Da Tito Livio, Le Storie) “Annone il Grande: rivale di Amilcare Barca nel comando della guerra contro i mercenari e gli indigeni (241-238), fu l’anima della fazione antibarcina anche durante la seconda guerra punica. Tratto con Scipione la pace del 201”. (Enciclopedia Treccani) Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" 1. AMBITO STORICO ARGOMENTO: La distruzione di Cartagine (parte seconda) Informazione centrale Chi? Che cosa? Quando? Dove? 51 La classe politica cartaginese, nel III secolo a.C., era composta da mercanti e agrari con interessi e scopi differenti e opposti. I primi erano fautori di una politica coloniale d'oltre mare per conquistare nuovi mercati ed estendere la rete commerciale; i secondi, invece, guardavano con favore ad una politica di espansione territoriale nel continente africano per procurarsi nuove terre da sfruttare (Elio Bonifazi). Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Sviluppo dell’informazione centrale Chi? Quando? Dove? Come? Perché? 52 Annone era il leader dei grandi proprietari terrieri a Cartagine durante la seconda guerra punica (219-202). Rivale di Amilcare Barca nel comando della guerra contro i mercenari e gli indigeni (241-238), capeggiò la fazione contraria ad Annibale per tutto il periodo della seconda guerra punica. Dopo la vittoria di Canne (una vera e propria ecatombe di Romani ad opera dei Cartaginesi nel 216 a.C.), Magone, fratello di Annibale, si recò a Cartagine per chiedere rinforzi al senato in virtù degli splendidi risultati già conseguiti. Annone rispose, però, che le argomentazioni di Magone non erano sufficienti, perché l’istanza di aiuti sarebbe stata la stessa anche se Annibale, anziché vittorioso, si fosse trovato in difficoltà perché sconfitto. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Motivazione dell’accaduto Come? 53 Pensava Annone, rifiutando gli aiuti ad Annibale, di fare gli interessi suoi e della sua classe, ma determinò la pesantissima e catastrofica sconfitta della sua città. Racconta Tito Livio che Annibale ascoltò le parole dei messi gemendo, digrignando i denti, frenando a stento le lacrime. Dopo che fu richiamato in patria, egli disse: "Ormai non con sotterfugi, ma scopertamente mi chiamano coloro che, con l'impedire che mi venissero mandati rinforzi e finanziamenti, già da tempo mi stavano costringendo a tornare. Dunque Annibale non sarà stato vinto dal popolo romano, che tante volte ha sbaragliato e posto in fuga, ma dall'ostilità e dall'ostruzionismo del senato cartaginese". Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Ulteriori informazioni e dettagli Dove? Come? Perché? Quando? 54 Dopo la sconfitta di Zama (202 a.C.), Annone trattò con Publio Cornelio Scipione le durissime condizioni di pace dettate da Roma. Condizioni di pace che tali non furono mai perché posero le basi della violenta distruzione della prospera e ricca Cartagine, avvenuta poi nel 146 a. C.. La battaglia conclusiva della terza e ultima guerra punica (149-146 a.C.) infuriò per quasi una settimana e non risparmiò nessun angolo della città. Nella spaventosa carneficina finale, quasi tutti gli uomini furono massacrati dai Romani e le donne e bambini schiavizzati e deportati; “la città fu rasa al suolo e sulle rovine fumanti fu passato l'aratro” (Elio Bonifazi). Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Titolo La comunità educante Giornale sul quale se ne ipotizza la pubblicazione 55 “Punto Accapo”, giornale locale Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Struttura di un articolo di fondo Enunciazione Ipotesi Prima argomentazione Dimostrazione: primo passaggio Seconda argomentazione Dimostrazione: secondo passaggio Terza argomentazione Dimostrazione: terzo passaggio Conseguenze o conclusione Tesi Eventuale corollario Consigli, incitamenti, inviti Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" 56 Hobbes: il ragionamento è un calcolo "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Tipologia B - REDAZIONE DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” 57 “La nostra Isola vive oggi una situazione di autentico paradosso, determinato da una sorta di «sicilianitudine» inetta e cocciuta, che rifugge da ogni tipo di cambiamento necessario ed idoneo a legittimare la «classe dirigente». Mentre da un lato emerge l'imprescindibile necessità di «buona politica» e di «istituzioni virtuose», la classe politica non riesce ad essere sufficientemente adeguata alla situazione e le istituzioni regionali sono relegate a recitare il ruolo perverso di freno a tutte le possibili mete della comunità.Non ci sembra eccessivo ricordare, ancora una volta, che la crisi in atto, è, e resta, una crisi istituzionale che alcuni si sforzano di camuffare in crisi politica «pura e semplice». Non sempre però gli abiti di arlecchino vengono cuciti bene. Le falle e gli strafalcioni sono sotto gli occhi di tutti”. (Antonino Amato, Segretario Generale Cisl Sicilia) “L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a sé stesso. Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! E’ questo il motto dell’Illuminismo”. (Immanuel Kant, risposta al quesito “Che cos’è l’Illuminismo?”) “Se il genere umano supererà le terribili minacce di schiavitù e di disumanizzazione che oggi affronta, avrà sete di un nuovo umanesimo, e sarà ansioso sia di riscoprire l’integrità dell’uomo, sia anche di finirla con le divisioni interne di cui tanto ha sofferto l’epoca precedente. Per corrispondere a questo umanesimo integrale, occorrerebbe promuovere un’educazione integrale”. (Jacques Maritain, L’educazione al bivio, 1943) “Le ideologie sono finite in quanto riconosciamo che non esistono sistemazioni di grande intelligenza, di grandi pensatori che possono servire per tutti i tempi e per tutti gli uomini. Al contrario, proprio le opinioni anche dei piccoli, dei più sono indispensabili per avere una giusta opinione della realtà umana”. (Aldo Nigro, medico, già docente presso la facoltà di Scienze dell’Educazione di Messina) “L’emancipazione sociale dell’ebreo è l’emancipazione della società dal giudaismo” (Karl Marx, Sulla questione ebraica) Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" 1. AMBITO STORICO-FILOSOFICO ARGOMENTO: Il meridionalismo "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Basta con il sentirci meridionali, rimbocchiamoci le maniche! Siamo su una barca in balia delle onde: o remiamo tutti e nella stessa direzione o affoghiamo; o insegniamo a remare anche a coloro che non lo sanno fare o diminuiscono le nostre possibilità di venirne fuori. 58 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Enunciazione "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Posta la nostra comunità meridionale come l'insieme degli individui sulla stessa barca, che hanno interessi comuni e partecipano della stessa condizione, e l'educazione come il processo che permette di educere, di condur fuori la facoltà umana del pensiero, di “remare” con la propria testa, di uscire dallo stato di minorità, direbbe Kant, ecco allora che i due termini, la comunità e l'educazione, si incontrano in quella necessità ormai improcrastinabile che è la Comunità Educante. 59 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Prima argomentazione "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Ho sempre pensato che il nostro essere “meridionali” non sia legato ad una precisa area geografica, ma ad un preciso modo di vivere e di pensare (o di non pensare), determinato da avverse condizioni storiche. Allora è soprattutto qui da noi che la società deve essere educante con un'azione sinergica di tutte le strutture pubbliche e private che rivestono un ruolo sociale; lo deve essere per abituare la gente a ragionar con la propria testa, in una società in cui alcune persone esprimono centinaia di voti e centinaia di persone non ne esprimono nessuno; lo deve essere per portare tutti a pensare ed agire in termini di comunità, poiché la risoluzione di un problema individuale non è la soluzione del problema collettivo, ma la risoluzione del problema collettivo è certo la soluzione anche di quello individuale. 60 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Seconda argomentazione "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Il motto illuministico Sapere aude!, "Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!", diventi allora Sapere debe!, "Abbi il dovere di servirti della tua propria intelligenza!" 61 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Consigli, incitamenti, inviti "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Anche perché, per la prima volta nel corso della storia dell'umanità, con le nuove tecnologie che permettono la comunicazione interattiva a distanza in tempo reale, sono ipotizzabili forme dirette di partecipazione politica fino a qualche tempo fa utopistiche. Forme diverse da quella dell'antica Atene, che esigeva la presenza fisica e la qualità del saper parlare in modo convincente; forme basate su una tecnologia che ha già eliminato sia le distanze fisiche sia le differenze ascrivibili al linguaggio, in quanto il suo uso richiede una preparazione più immediata e meno specifica. E' vero, sarà necessaria una maggiore autonomia di pensiero e quindi una crescita globale dell'individuo finalizzata alla formazione dell'uomo integrale, ma questa è del tutto in linea con l'esigenza della compartecipazione per uscire fuori dalla tempesta, questa è già l'educazione integrale per un umanesimo integrale che auspicava Maritain nel lontano 1943. 62 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Terza argomentazione "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 “Le ideologie sono finite - scrive il prof. Aldo Nigro - in quanto riconosciamo che non esistono sistemazioni di grande intelligenza, di grandi pensatori che possono servire per tutti i tempi e per tutti gli uomini. Al contrario, proprio le opinioni anche dei piccoli, dei più sono indispensabili per avere una giusta opinione della realtà umana”. Il riscatto del nostro Meridione non può, per questo, venire da fuori, da false coscienze esterne, deve eruttare come l’Etna, dal di dentro, dal rosso sudore delle nostre menti troppo a lungo represse. I nostri primi nemici sono allora tutti coloro che ci allontanano dallo studio e dai libri per evitare, dicono, l’«imbottitura del cervello», per evitare di farci stancare con il «remo» della nostra intelligenza; sono gli idolatri di se stessi: i cultori della questione meridionale! Sono coloro che sanno perfettamente bene che l’emancipazione culturale e sociale del meridionale, parafrasando Karl Marx, è l’emancipazione della società italiana dal meridionalismo! 63 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Conseguenze o conclusione "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 La classe politica cartaginese, nel III secolo a.C., era composta da mercanti e agrari con interessi e scopi differenti e opposti. I primi erano fautori di una politica coloniale d'oltre mare per conquistare nuovi mercati ed estendere la rete commerciale; i secondi, invece, guardavano con favore ad una politica di espansione territoriale nel continente africano per procurarsi nuove terre da sfruttare. Annone era il leader dei grandi proprietari terrieri a Cartagine durante la seconda guerra punica (219-202). Rivale di Amilcare Barca nel comando della guerra contro i mercenari e gli indigeni (241-238), capeggiò la fazione contraria ad Annibale per tutto il periodo della seconda guerra punica. Dopo la vittoria di Canne (una vera e propria ecatombe di Romani ad opera dei Cartaginesi nel 216 a.C.), Magone, fratello di Annibale, si recò a Cartagine per chiedere rinforzi al senato in virtù degli splendidi risultati già conseguiti. Annone rispose, però, che le argomentazioni di Magone non erano sufficienti, perché l’istanza di aiuti sarebbe stata la stessa anche se Annibale, anziché vittorioso, si fosse trovato in difficoltà perché sconfitto. Pensava Annone, rifiutando gli aiuti ad Annibale, di fare gli interessi suoi e della sua classe, ma determinò la pesantissima e catastrofica sconfitta della sua città. Racconta Tito Livio che Annibale ascoltò le parole dei messi gemendo, digrignando i denti, frenando a stento le lacrime. Dopo che fu richiamato in patria, egli disse: "Ormai non con sotterfugi, ma scopertamente mi chiamano coloro che, con l'impedire che mi venissero mandati rinforzi e finanziamenti, già da tempo mi stavano costringendo a tornare. Dunque Annibale non sarà stato vinto dal popolo romano, che tante volte ha sbaragliato e posto in fuga, ma dall'ostilità e dall'ostruzionismo del senato cartaginese". Dopo la sconfitta di Zama (202 a.C.), Annone trattò con Publio Cornelio Scipione le durissime condizioni di pace dettate da Roma. Condizioni di pace che tali non furono mai perché posero le basi della violenta distruzione della prospera e ricca Cartagine, avvenuta poi nel 146 a. C.. La battaglia conclusiva della terza e ultima guerra punica (149-146 a.C.) infuriò per quasi una settimana e non risparmiò nessun angolo della città. Nella spaventosa carneficina finale, quasi tutti gli uomini furono massacrati dai Romani e le donne e bambini schiavizzati e deportati; “la città fu rasa al suolo e sulle rovine fumanti fu passato l'aratro” (Elio Bonifazi). Coloro che non hanno memoria, ha detto qualche tempo addietro il presidente Carlo Azeglio Ciampi, gli ignari della storia, ci viene da aggiungere, non sono padroni del loro futuro! 64 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" La cronaca, con piccoli accorgimenti (due righe di premessa, due di conclusione e un segno grafico come il punto esclamativo), si trasforma in articolo di fondo. La politica di alcuni gruppi locali richiama alla memoria, sia nei modi sia nei contenuti, la storia di Annone il Grande (!). "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 65 Non usare il tasto “invio”; Non utilizzare mai più di uno spazio fra le parole; Non inserire righe vuote; Rispettare categoricamente le consegne in termini di battute escludendo il titolo; Inserire i caratteri “speciali” quando occorre; Non utilizzare mai i segni < > per scrivere le virgolette; Non usare mai l’apostrofo al posto dell’accento; Rispettare i criteri di stesura dattilografica con i segni di interpunzione, con le parentesi e con le virgolette; Non cambiare il font e il corpo dei caratteri; Non utilizzare il grassetto, il corsivo o il sottolineato; Salvare in base alle indicazioni di impaginazione; Scrivere il titolo alla fine e non all’inizio. Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Criteri per l’uso dell’elaboratore testi "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 La Repubblica di lunedì 30 gennaio 2006 Alle urne ottantamila elettori, molti più del previsto. All’ex prefetto quasi il 70% dei voti, Dario Fo è al 23 per cento Milano, code per le primarie Soddisfatti i dirigenti dell’Unione che temevano l’effetto maltempo sull’affluenza E davanti ai seggi torna la fila «Stavolta ci sono più giovani» 66 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Vince Ferrante. Duello sulla par condicio, Fi accusa Ciampi "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Bondi e Cicchitto: «Le norme scattano soltanto con l’avvio dei comizi elettorali» Forza Italia accusa Ciampi è scontro sulla par condicio Follini, Udc, critica Berlusconi : «E rivendico il merito di avere difeso la par condico» “La campagna non può diventare l’occupazione militare della tv” 67 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" L’Unione: la situazione è ormai fuori controllo "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Da oggi cancellati 18 convogli su 132 per manutenzione urgente. Protesta di sindacati e consumatori «Danni ai treni per il maltempo» le Ferrovie fermano gli Eurostar xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx 68 L’allarme meteo si sposta al Sud E sulle Alpi rischio valanghe IL BLOCCO Alla stazione di Brignole Si liberano gli scambi per Evitare il blocco xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Marco Trabucco "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 Canada, interviste a tappeto a studenti universitari. E la conlcusione: l’umorismo nuoce alle femmine Uno studio: gli uomini non amano le donne ironiche 69 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" «Sei spiritosa? A lui non piaci» "Il giornale: mezzo di elevazione sociale". Roccapiemonte 2006 70 Rinaldo Anastasi, "Il saggio breve e l'articolo di giornale" Grazie per l’attenzione!