Integrazione Ospedale Territorio
S. Felice Circeo 27/28 Ottobre 2007
Dott.Antonio de Novellis
INTEGRAZIONE
OSPEDALE TERRITORIO
LO SPOSTAMENTO DELL’ASSISTENZA
SANITARIA DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO
E’ ORMAI DA MOLTI ANNI UN TEMA CENTRALE
DELLE POLITICHE SANITARIE
INTEGRAZIONE OSPEDALE
TERRITORIO
 PREOCCUPAZIONE
PER L’INGENTE
ASSORBIMENTO DELLE RISORSE
 SVILUPPO
DI NUOVE TECNOLOGIE
 MODIFICAZIONI
SOCIETA’
INTERVENUTE NELLA
NECESSITA’
NON DIFFERIBILE ED URGENTE DI
INTEGRARE LE FUNZIONI DI
OSPEDALE E TERRITORIO
L’INTEGRAZIONE NON C’E’
COMPLESSITA’ DEI SISTEMI SANITARI
L’INTEGRAZIONE E’ UN PROGETTO COMPLESSO
PUO’ ESSERE REALIZZATO SOLTANTO SE SI
LIBERALIZZANO RISORSE A FAVORE DELLE CURE
PRIMARIE SENZA PERO’ CHE QUESTO IMPLICHI UNA
DIMINUZIONE DELLA FUNZIONALITA’OSPEDALIERA
COMPLESSITA’
ASPETTI ECONOMICI - FINANZIARI
ASPETTI POLITICI
CONFLITTI
ASPETTO ECONOMICO FINANZIARIO
SPESA SANITARIA IN AUMENTO
ALLARME
SUI COSTI DELLA SANITA’
FUORI CONTROLLO ?
SPESA SANITARIA AUMENTA
BEN DIRETTA
=
INVESTIMENTO
(SALUTE PRODUTTIVITA’ RICERCA
TECNOCNOLOGIE,VALORE AGGIUNTO)
NON BEN DIRETTA = SPRECHI
INEFFICIENZE
OECD HEALTH DATA
SPESA SANITARIA ITALIANA
8,4% DEL PIL
SPESA SANITARIA MEDIA EUROPEA
9,5% DEL PIL
OECD HEALT DATA
CRESCITA DELLA SPESA
PIU’ VELOCE DELL’AUMENTO DEL PIL
IN TUTTI I PAESI
CRESCITA IN ITALIA 0,7 %
(TERZULTIMO POSTO)
OECD HEALT DATA
RISULTATO MOLTO VIRTUOSO

REALIZZATO A FRONTE DI UN LIVELLO DI
SPESA INIZIALE BASSO

CRESCITA DEL PIL MOLTO MODESTA

MAGGIORE QUANTITA’ DI PRESTAZIONI
(RISPETTO A TUTTI I PAESI EUROPEI )
I° PROBLEMA
LA SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA DELLA
SANITA’ IN ITALIA DEVE RICONDURSI
ALL’ASPETTO DELLA SPESA PUBBLICA
SPESA PUBBLICA

IN TERMINI DI LIVELLO
PERSISTENZA DEL DEBITO PUBBLICO CHE NON HA
PARAGONI IN EUROPA
SPESA PUBBLICA

IN TERMINI DI SPESA
PERSISTENZA DI UN DISAVANZO ANNUALE
DISAVANZO STRUTTURALE (SEMPRE STATO INFERIORE)
DISAVANZO ATTESO
II° PROBLEMA
MANCA ANCORA LA CONSAPEVOLEZZA CHE
LE POLITICHE SANITARIE DEVONO ESSERE
SEMPRE PIU’ INQUADRATE NEL CONTESTO
GLOBALE DEL WELFARE
II° PROBLEMA
IN PRESENZA DI UN VINCOLO GLOBALE
 OCCORRE
FARE DELLE SCELTE
 MANCANZA DI
SCELTE IN ALCUNI
SETTORI (PREVIDENZA)
 ONERI
IN ALTRI (SANITA’)
III° PROBLEMA
POCA ATTENTA PROGRAMMAZIONE
IN ALCUNI ANNI LO STANZIAMENTO E’ STATO
INFERIORE ADDIRITTURA AL COSTO DEL
PERSONALE DIPENDENTE
MAGGIORE E PREDOMINANTE VOCE DI COSTO
COSTO FACILMENTE PREVEDIBILE E
QUANTIFICABILE
SPESA PUBBLICA
FINANZIAMENTO/DISAVANZO
LE REGIONI HANNO CONTINUATO AD
ACCUMULARE DEBITI
(ULTERIORI COSTI IN TERMINI DI INTERESSI)
CONFLITTI ISTITUZIONALI
 RAGIONI
ECONOMICHE
 RAGIONI
ORGANIZZATIVE
 RAGIONI
POLITICHE
CONFLITTI ISTITUZIONALI
IL GOVERNO E LE REGIONI SONO TRA LORO
IN DISACCORDO SU QUESTIONI
FONDAMENTALI
L’ATTRIBUZIONE
DELLE RISORSE
PIANIFICAZIONE
DELLE RISORSE
CONFLITTI ISTITUZIONALI
REGIONI
ASL
E ASL
E DISTRETTI
(PER UNA MANCATA SEPARAZIONE DEI RUOLI FRA
ACQUIRENTE ED EROGATORE)
CONFLITTI ISTITUZIONALI
CONFLITTO TRA SINDACI E
DIRETTORI DI ASL
(PIANO AZIENDALE)
CONFLITTI ISTITUZIONALI
CONFLITTI TRA SINDACI E
DIRETTORI DI DISTRETTO
(PIANO SOCIO-SANITARI)
CONFLITTO TRA SINDACI E
DIRETTORE DI ASL
UNA ASL CON PIU’ COMUNI CON DIVERSI
OSPEDALI ALCUNI CON DIVISIONE DI
PEDIATRIA CIASCUNA BACINO DI UTENZA
BASSO
CONFLITTO TRA SINDACI E
DIRETTORE DI ASL
IL DIRETTORE STENTA A RIUNIRLI IN UNITA’
OPERATIVE ADEGUATE E VALIDE PER
L’OPPOSIZIONE DEI SINDACI,PARLAMENTARI
POLITICA SANITARIA DEI CAMPANILI
CONFUSIONE TRA QUALITA’ DELLE CURE
COMODITA’ DELLE CURE
CI SI BATTE PER SALVAGUARDARE
STRUTTURE PERICOLOSE
E
POLITICA SANITARIA DEI CAMPANILI
RESTANO APERTI PICCOLI REPARTI SENZA
PATOLOGIA DI SECONDO LIVELLO
QUESTI REPARTI SOPRAVVIVONO CON
QUELLE CURE PRIMARIE CHE DOVREBBERO
ESSERE DEL TERRITORIO PERPETUANDO UN
CIRCOLO VIZIOSO
RISULTATI
DUPLICAZIONE
DEGLI INTERVENTI
RICOVERI
AUMENTO
IMPROPRI
DEI RICOVERI IN DAY-HOSPITAL
COSTI
CONFLITTI
TRA OPERATORI
CONFLITTI
IL SSN
NEL TERRITORIO PAGA LA SALUTE
I L COMPITO DEL PEDIATRA E’ QUELLO DELLA
DEOSPEDALIZZAZIONE
IL SSN
NELL’OSPEDALE PAGA IL RICOVERO
SCOPI ED INTERESSI DIVERSI
INTEGRAZIONE OSPEDALE
TERRITORIO
 PREOCCUPAZIONE
PER L’INGENTE
ASSORBIMENTO DELLE RISORSE
 SVILUPPO
 SOCIETA’
DI NUOVE TECNOLOGIE
SOCIETA’

LE MUTATE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE
DELLA POPOLAZIONE ITALIANA

L’AUMENTO DEL BISOGNO DI SALUTE

L’AFFERMARSI DI UN NUOVO CONCETTO DI
SALUTE INTESO NON PIU’ E NON SOLO COME
CURA DELLE MALATTIE MA COME BENESSERE IN
SENSO LATO
SOCIETA’

L’AFFACCIARSI DI NUOVE NECESSITA’ DI CURE

LA VOLONTA’ DEL CITTADINO DI ESSERE LUI
L’ARTEFICE DEL SUO BENESSERE

LA FAMIGLIA
SOCIETA’
UN NUOVO E DIVERSO RAPPORTO CON IL
MEDICO BASATO PIU’ SULLA FIDUCIA,
SUL RISPETTO RECIPROCO SULLA
PROFESSIONALITA’, SULLA CAPACITA’
DELL’ASCOLTARE E DEL CONSIGLIARE
RISPETTO AD UN PASSATO IN CUI IL
RAPPORTO ERA PIU’ DI “SUDDITANZA”
SOCIETA’
INPONGONO LA NECESSITA’ DI UN
AMMODERNAMENTO DEL SSN. E AL TEMPO
STESSO DELLA PROFESSIONE MEDICA E
PEDIATRICA IN PARTICOLARE
AMMODERNAMENTO SISTEMA
SANITARIO
IN UN SETTORE CARATTERIZZATO DA
GRANDI COMPLESSITA’ COME QUELLO
SANITARIO UN COERENTE GOVERNO
DEL SISTEMA RICHIEDE
 INTERVENTI
ECONOMICO - FINANZIARI
(ISTITUZIONI)
AMMODERNAMENTO SISTEMA
SANITARIO
 RECUPERI
DI EFFICIENZA
COMPLESSIVA DEL SISTEMA
NELL’OTTICA DI UNA MAGGIORE
APPROPRIATEZZA E DI UN
MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA
QUALITA’
AMMODERNAMENTO SISTEMA
SANITARIO
L’ASSISTENZA PEDIATRICA NON PUO’
ESSERE RIPENSATA CON UNA VISIONE
SEPARATA TRA IL TERRITORIO E L’OSPEDALE
MA NECESSITA SOPRATTUTTO DELLA MESSA
A PUNTO DI MODELLI DI INTEGRAZIONE
FUNZIONALE TRA I VARI ATTORI ED I VARI
LIVELLI, TERRITORIALE ,OSPEDALIERIO,
UNIVERSITARIO
MODELLI ASSISTENZIALI
QUALE MODELLO ASSISTENZIALE IN GRADO
DI ASSICURARE
MIGLIORI

OUTCOME
CUSTOMER SATISFACTION
?
MODELLI ASSISTENZIALI
 SENZA LA CREAZIONE
DI SISTEMI
INFORMATICI LOCALI INTEGRATI
 SENZA LA MESSA IN
RETE E LA
INFORMATIZZAZIONE DEGLI STUDI
MEDICI
MODELLI ASSISTENZIALI
 SENZA LA CREAZIONE
DI
OSSERVATORI EPIDEMIOLOGICI PER
UN MONITORAGGIO DINAMICO DELLA
SALUTE E DEI BISOGNI REALI DEI
TARGET (ANZIANI ,CRONICI, BAMBINI ,)
MODELLI ASSISTENZIALI
RISCHIO
SI RISCHIA DI VARARE MODELLI
ORGANIZZATIVI NON IDONEI
ALL’OBIETTIVO CHE SI VUOLE
PERSEGUIRE
MODELLI ASSISTENZIALI
RISCHIO
DI NON POTER DARE UNA RISPOSTA
ESAUSTIVA A TUTTA LA COMPLESSITA’
DELLA SANITA’ TERRITORIALE .
MODELLI ASSISTENZIALI
E’ INVECE CHIARO DA TEMPO , A
TUTTI COLORO CHE SI OCCUPANO DI
GESTIONE DELLA SANITA’, CHE
MODELLI ORGANIZZATIVI E LOGICHE DI
RAZIONALIZZAZIONE VANNO MODULATI
MODELLI ASSISTENZIALI
 SULLA DOMANDA DEI
 CONTESTO
 ATTORI
BISOGNI REALI
IN CUI SI OPERA
MODELLI ASSISTENZIALI
 DIVERSE
E SPECIFICHE FUNZIONI
 VALUTAZIONE
 REQUISITI
DEI PROCESSI
DI QUALITA’
MODELLI ASSISTENZIALI
RISCHI
 PERICOLOSA SUPPONENZA DEL
TERRITORIO AD ESSERE AUTOSUFFICIENTE
 PERDITA DI
EFFICACIA DEL
CAMBIAMENTO
PERDITA DI EFFICACIA DEL
CAMBIAMENTO
L’OBBLIGATORIETA’ DELLE SCELTE
NON RISPONDENTI A CRITERI DIMOSTRABILI
MA A PURI CALCOLI ELETTORALI DA UNA
PARTE O DI CARRIERA E DI VISIBILITA’
DALL’ALTRA , DETERMINA SEMPRE ELEMENTI
DI IRRIGIDIMENTO AL CAMBIAMENTO ED UN
RITORNO AD UN APPROCCIO PIU’ GIURIDICOFORMALE CHE SOSTANZIALE
DELL’ORGANIZZAZIONE.
PROPOSTA
L’INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA
DOVREBBE REALIZZARSI A TRE PRINCIPALI
LIVELLI
ISTITUZIONALI
GESTIONALE
PROFESSIONALE
ISTITUZIONALE
OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
LE COMPETENZE DI OGNI SOGGETTO
LE RISORSE
LE MODALITA’ PER LA GESTIONE INTEGRATA
GLI STRUMENTI DI MONITORAGGIO E
VALUTAZIONE
GESTIONALE
A LIVELLO DI STRUTTURA OPERATIVA
(DISTRETTO O AZIENDALE)
INDIVIDUANDO CONFIGURAZIONI
ORGANIZZATIVE
MECCANISMI DI COORDINAMENTO
PROFESSIONALE
CULTURA DELLA INTEGRAZIONE
CONDIVISIONE
PIANO DI INTERVENTO
PROCEDURE OPERATIVE CHIARE
GESTIONE UNITARIA DELLA DOCUMENTAZIONE
LA DEFINIZIONE DELLE RESPONSABILITA’
LA CONTINUITA’ TERAPEUTICA TRA OSPEDALE E
TERRITORIO
LA PREDISPOSIZIONE DI PERCORSI ASSISTENZIALI
APPROPRIATI PER TIPOLOGIE DI INTERVENTO
CONCLUSIONI
 INTERVENTI
FINANZIARI
 RIPIANAMENTO DEI DISAVANZI
 DEFINIRE LA DOMANDA
 DEFINIRE GLI OUTCOME
 DEFINIRE LA MISSION DI TUTTI GLI
ATTORI DELL’AREA PEDIATRICA
 ESTENDERE LA QUALITA’ A TUTTA LA
SANITA’
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