16 Aprile 2011
PSICOLOGIA
E DEFICIT VISIVO
Relazione al convegno
Le malattie retiniche ereditarie
ricerca genetica, terapia e
qualità della vita
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Parleremo di
• Psicologia della percezione
• Psicologia della salute e psicologia
medica
• Psicologia dello sviluppo
• Ereditarietà e dinamiche familiari
• Relazioni familiari nei rapporti tra adulti
• La percezione sociale delle persone
ipovedenti
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Chi è lo psicologo?
La professione di psicologo comprende
l'uso degli strumenti conoscitivi e di
intervento per
la prevenzione, la diagnosi, le attività
di abilitazione-riabilitazione e di
sostegno in ambito psicologico rivolte
alla persona, al gruppo, agli organismi
sociali e alle comunità.
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Psicologia della
percezione
• I problemi visivi condizionano il modo in cui la
persona acquisisce informazioni
dall’ambiente e si relaziona ad esso.
• Acquisizione di strategie adattive per
utilizzare le informazioni provenienti dalla
vista e/o dagli altri canali sensoriali.
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Psicologia della salute e
psicologia medica
• Migliorare la comunicazione medico paziente
• Migliorare le modalità di comunicazione e
l’elaborazione della diagnosi
• Aiutare il paziente a gestire l’Impatto
psicologico delle malattie fisiche
• Aiutare il medico a gestire il senso di
frustrazione
• Aiutare i medico a comprendere le reazioni
del paziente alla malattia
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
…. Ancora
• Aiutare il paziente nella comprensione
del significato dei referti
• Migliorare i protocolli di
somministrazione dei test percettivi
• Aiutare il paziente a fare collegamenti
tra le esperienze soggettive e gli stadi
patologici nelle malattie visive
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Psicologia dello sviluppo
La minorazione visiva dalla nascita
determina una modificazione delle tappe
dello sviluppo rispetto alla popolazione
normale, nell’infanzia.
Questa differenza si annulla nell’età
adolescenziale.
Se:
Vi sono state appropriate azioni educative e
riabilitative.
Non vi sono altre patologie o deficit.
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
OSSERVIAMO CHE …..
 Esiste un ritardo significativo dell’acquisizione di
idea di oggetto permanente
 Esiste un ritardo significativo nello sviluppo del
linguaggio verbale dei bambini non vedenti ed
ipovedenti rispetto al gruppo di controllo
 Molte acquisizioni che tipicamente si realizzano a
partire dal secondo anno di vita subiscono un ritardo
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Reynell-Zinkin Scales
CS (comprensione
sensomotoria)
Item n.8:
Ricerca in modo esteso un oggetto
perduto (età in mesi)
Bambini ipovedenti
Bambini non vedenti
Bambini vedenti
19 - 24
31 - 36
7 - 12
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Reynell-Zinkin Scales
CV (comprensione verbale)
Item 9:
Dà una risposta appropriata ad una delle
seguenti richieste:
dammelo - dallo alla mamma - dov’è il
tuo naso …
Bambini ipovedenti
24 - 30
Bambini non vedenti 37 - 42
Bambini vedenti
13 - 18
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Reynell-Zinkin Scales
CV (Comprensione verbale)
Item 10:
Sceglie un qualunque oggetto familiare in
risposta al fatto che venga nominato
Bambini ipovedenti
31 - 36
Bambini non vedenti 43 - 48
Bambini vedenti
> 13 - 24
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Rischio di deficit nelle competenze
interpersonali
Problemi di pragmatica della
comunicazione
o L’attenzione condivisa difficile da
stabilire, può ritardare la comparsa o lo
sviluppo del linguaggio comunicativo
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Rischio di deficit nelle competenze
interpersonali
o Il contatto e la percezione interpersonale
discontinui o mancanti possono condurre alla
ricerca di autostimolazione , e quindi ad una
ricerca di stimoli legati al proprio corpo o ad
oggetti inanimati, a discapito della relazione
con altri simili
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La storia percettiva …
È importante sapere SE e QUANTO
la persona ha potuto giovarsi di
informazioni visive durante la sua
storia evolutiva
( età di insorgenza della minorazione e
suo andamento nel tempo )
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Comparazione dello sviluppo
di un bambino vedente ed uno
nato cieco
 Un ritardo nelle funzioni adattive, comunicative e
motorie emerge di solito a partire dall’ottavo / decimo
mese
 Raggiunge il suo massimo tra i 3 ed i 5 anni
 Si riduce gradualmente fino a scomparire di solito
nell’età della preadolescenza
Ciò può confondersi con il
RITARDO MENTALE
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
L’evoluzione può avere
buon esito se …
 Si facilitano la comunicazione ed il linguaggio
significativo e non stereotipato
 Si facilita la serena conoscenza concreta
dell’ambiente attraverso l’esplorazione e la
scoperta
 Si lavora costantemente per affinare ed
educare le capacità percettive extravisive ed a
dedurre da queste esperienze sensoriali
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Lo psicologo ed i genitori
 In età evolutiva la componente dei
comportamenti e degli atteggiamenti dei
genitori è uno dei fattori massimamente
determinanti per il livello d autonomia
raggiungibile.
 Lo psicologo assiste i genitori nella
comprensione dei bisogni e dei
comportamenti del figlio e nell’elaborazione
dei sentimenti riguardanti la minorazione
visiva.
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Parenting e
prevenzione secondaria
Sostegno nella TIN.
Sostegno psicologico nelle varie fasi di
adattamento dei genitori alla diagnosi
del bambino.
Sostegno ai genitori per adattarsi nella
relazione affettiva, assistiva ed
educativa col bambino.
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Ereditarietà e
dinamiche familiari
 Famiglie in cui la caratteristica genetica si è
già espressa in precedenza
 Famiglie in cui esiste per la prima volta una
persona in cui si esprimono i segni delle
caratteristiche genetiche
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
i diversi vissuti personali
nelle famiglie
 Il genitore portatore non affetto
•
•
•
•
•
La colpa o la rabbia
La responsabilità, il danno e la risarcizione
Il segreto
La ricerca di un senso degli eventi
La paura per il futuro
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i diversi vissuti personali
nelle famiglie
 Il figlio
• Il senso di solitudine nella diversità e di non
comprensione
• La vergogna
• Il bisogno di confronto
• Il tentativo di includere le caratteristiche
“speciali “ nella propria identità
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i diversi vissuti personali
nelle famiglie
 I fratelli
• Lo stigma
• Le pressioni familiari verso una crescita
efficiente
• Il desiderio di avere attenzione e sentirsi
importante vissuto come un problema
• Il bisogno di proteggere o sfidare i familiari
• La “ colpa del sopravvissuto “
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Relazioni familiari
nei rapporti educativi
 Atteggiamento verso le capacità ed i
bisogni del bambino
tra IPERPROTEZIONE e
NEGAZIONE
(Paura dell’incapacità)
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Relazioni familiari
nei rapporti tra adulti
• ANTICIPAZIONE DEI BISOGNI
• SOSTITUZIONE NEI RUOLI FAMILIARI
(paura dell’incapacità)
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IPOVISIONE
Il problema dell’ambiguità e
della comprensibilità
sociale
 Molte condizioni visive non possono
essere ricondotte agli stereotipi più
conosciuti
 Difficoltà sociale di dare una
definizione univoca e stabile della
condizione e delle necessità della
persona
(INCERTEZZA
DEFINITORIA)
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IPOVISIONE
Le necessità complesse
possono apparire incoerenti
• La doppia vita giorno e sera
• Il disagio di mostrare comportamenti
incoerenti tra loro
• Paura di deludere le aspettative
• Esperienze di “ fallimento empatico “
quando ci si comporta in modo spontaneo
• Adeguamento allo stereotipo ritenuto meno
dannoso
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Le competenze sociali
SAPER CHIEDERE
o Assertività (né passività né aggressività).
SAPER PARLARE DI SÉ
o Autostima, identità, capacità.
SAPER STABILIRE UNA
RELAZIONE PARITETICA
o Né sfida, né sconfitta, né dipendenza.
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CREDENZE PATOGENE
• Convincimenti che inducono valutazioni
erronee e scelte inefficaci nel corso della
vita.
• Schemi mentali che inibiscono il
perseguimento di mete di sviluppo ambite
ma allo stesso tempo temute.
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Come si riconoscono
 Hanno una struttura del tipo “ se …..
allora ….. ”
 Regolano il comportamento in modo
implicito e ricorsivo
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Esempi di credenze
Un genitore di ragazzo ipovedente:
Spiegare agli altri le caratteristiche visive di mio
figlio lo farà sentire diverso in senso
negativo.
Parlargli apertamente del suo deficit lo renderà
più fragile e più spaventato.
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Altra credenza nell’ipovisione
Insegnare ad usare anche altri sensi,
renderà meno capace di utilizzare ed
allenare la vista per fare le cose.
Implicito
Se si usano gli altri sensi si usa meno
la vista.
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Credenza
Se uso il bastone bianco la gente si
accorge che ho problemi visivi.
Implicito
Se non lo uso invece nessuno se ne
accorge ?
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
Altre 2 frequenti credenze
Se mi sforzo spesso di guardare tengo
allenata la vista e questo è utile per
non farla andar via
OPPURE
Se uso spesso la vista poi la stanco e
allora potrebbe consumarsi
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
… ancora
Se dimostro di essere troppo autonomo,
quando avrò bisogno di aiuto
penseranno che sto barando per
pigrizia
Se chiedo aiuto ora che ne ho bisogno,
quando vorrò fare da solo non me lo
consentiranno
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
•
Grazie
per l’attenzione
www.marialuisagargiulo.it
Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo
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