L’estrazione del DNA
Classe 2-3 ragioneria
Prof. Aldo Marinelli
Le fasi dell’esperimento
L’esperienza prevede
l’estrazione del DNA dal
frutto del kiwi.
Questo esperimento si
divide in 4 fasi:
1. Demolizione della
struttura cellulare
2. Digestione delle
proteine, in particolare
degli istoni (proteine
associate alla molecola
del DNA). La digestione
delle proteine è la loro
demolizione fino ad
aminoacidi.
3. Precipitazione del
DNA
4. Osservazione al
microscopio
1- Demolizione della struttura cellulare
Pesiamo 3 g di cloruro di sodio e
li mettiamo nel cilindro graduato. Il
cloruro di sodio, dissociato negli
ioni Na+ e Cl- agirà sugli istoni,
che sono proteine legate al DNA.
Prepariamo 10 ml di detergente
e versiamo nel cilindro con il
cloruro di sodio. Il detergente
agirà sulle membrane cellulari
del nucleo e della cellula stessa.
Aggiungiamo acqua distillata
fino ad un volume di 100 ml.
Agitiamo bene per sciogliere
il sale.
Sbucciamo due kiwi per un
totale di circa 100 g di polpa
di frutta e la schiacciamo
con una forchetta.
Versiamo la poltiglia nel
pallone e ci aggiungiamo
la soluzione di estrazione
preparata
Mettiamo il pallone in acqua a 60° C per 15 minuti.
In questo modo l'alta temperatura faciliterà la
rottura delle membrane e disattiverà gli enzimi che
attaccano il DNA.
Quindi raffreddiamo il
preparato in ghiaccio per
non protrarre l'alta
temperatura che
potrebbe frammentare il
DNA.
Filtriamo con un colino e
un filtro, il preparato in un
pallone pulito.
2- Digestione delle proteine
Preleviamo 5 ml di
filtrato e lo mettiamo in
una provetta da almeno
15 ml.
Aggiungiamo 1 ml di succo di ananas ed
agitiamo bene. Nel succo di ananas è
contenuta la bromelina, enzima che
demolirà le proteine e che libererà
Attendiamo pochi minuti in modo che la bromelina contenuta nel
definitivamente il DNA dagli istoni.
succo di ananas agisca sulle proteine degradandole.
3- Precipitazione del DNA
Prendiamo un volume di
etanolo ghiacciato uguale a
quello del filtrato più succo
di ananas (6 ml)…
…e lo versiamo lungo il bordo
della provetta con attenzione
in modo da formare uno strato
sulla superficie del filtrato.
Il DNA, molto solubile in
acqua, precipiterà nell'etanolo.
Sul momento si formano delle bollicine di
gas (nella provetta si verifica un
abbassamento della temperatura con
conseguente liberazione dei gas prima
disciolti): aspettiamo che termini il
fenomeno.
A questo punto è
possibile osservare
nell'interfaccia
acqua-alcol
una
sostanza trasparente
che va via via
aumentando: è il
DNA.
Il DNA che prima si trovava in
soluzione nell'acqua ora si
trova a contatto con l'etanolo;
in questo ambiente il DNA non
è solubile quindi diventa ben
visibile.
Il DNA di kiwi è frammisto a
numerose
bollicine
di
aria liberate dall'alcool in via di
riscaldamento.
4. Osservazione al microscopio
Con un lungo filo metallico
terminante
in
un
uncino,
estraiamo un po' di DNA dalla
provetta e lo poniamo sopra ad un
vetrino da microscopia.
Osservando questo preparato al
microscopio, non ci aspettiamo di
vedere la famosa struttura a
doppia elica del DNA. Neanche
con un microscopio elettronico si
riesce a vederla.
Vedremo invece dei fiocchetti
alquanto confusi, vagamente
filamentosi.
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L`estrazione del DNA - Centro Studi Arcadia