Dipartimento InterAziendale di Patologia Clinica
OEI/ASL3 “genovese”
Gli Indicatori di Qualità
CPSE Giulio GIGLIO
C’era una volta l’indicatore
• “Per favore, potrebbe indicarmi come
debbo fare per andarmene da qui?” chiese
Alice, e lo stregatto rispose:” Dipende in
buona parte da dove vuoi andar”.
Definizione di indicatore
• L’ O.M.S. nel 1981 dice:
Sono informazioni cruciali e selezionate
che aiutano a misurare cambiamenti in
relazione a bisogni prioritari e permettono
di monitorare specifici aspetti di politica
sanitaria o di fattori rilevanti alla
determinazione di politiche sanitarie.
Il decreto 24/07/1995 riporta:
• Rappresentano informazioni selezionate
allo scopo di misurare i cambiamenti che si
verificano nei fenomeni osservati e,
conseguentemente,
per
orientare
i
processi decisionali.
Nel 1996 il Ministero della Sanità
definisce indicatori:
• Variabili
quantitative
o
parametri
qualitativi che registrano un certo
fenomeno, ritenuto appunto” indicativo “
di un fattore di qualità.
Il Ministero della Salute nel
2001 precisa:
• Gli indicatori sono informazioni selezionate
allo scopo di conoscere fenomeni di
interesse, misurandone i cambiamenti e,
conseguentemente,
contribuendo
ad
orientare i processi decisionali dei diversi
livelli istituzionali.
Ed in ultimo:
• La legge 502 definisce l’indicatore di qualità:
• aggregazione di dati relativi a più soggetti o procedure
che consente di misurare la qualità dell’assistenza
erogata da un singolo operatore, un servizio o un
sistema sanitario e trarne indicazioni per migliorarla
Influenza , nel tempo, degli indicatori nella
valutazione della qualità delle attività sanitarie
Vecchia tendenza
Nuova tendenza
Iniziativa
Di singoli soggetti
Di organizzazioni
Tipo di attività
Studio analitico
Attività istituzionale
Modalità
Ricerca,
sperimentazione
Procedure ,
normative
Atteggiamento degli
Operatori
Indifferenza,
inerzia,ostilità
Coinvolgimento
attivo
Uso indicatori
Per verificare
performance e qualità
Per valutare
economicamente le
prestazioni , per dare
informazioni
all’utente.
(in genere ricercatori)
(governative)
Uso degli indicatori
• Nuova tendenza: logica di efficacia,
appropriatezza,
nell’ottica
di
MCQ
(miglioramento continuo della qualità) e di
risposte alle istanze informative dei livelli
di governo e della cittadinanza
Quindi gli indicatori sono:
• Variabili
misurabili che servono per descrivere
sinteticamente un fenomeno e usati per valutare e
monitorare le risorse, i processi o gli esiti di un servizio
• Sono di solito rappresentati da una proporzione, da un
tasso, o da una media.(in tutti i casi si precisa un
numeratore e un denominatore).
• Per essere veramente utile a scopo di valutazione e di
Miglioramento continuo in qualità un indicatore deve
essere sempre accompagnato da una soglia, uno
standard di riferimento.
CARATTERISTICHE DI UN BUON INDICATORE
M
isurabile
Rilevabile in modo riproducibile
I
mportante
Pertinente ad un problema frequente o
con notevoli conseguenze
S
emplice
Chiaro
U
tilizzabile
Utilizzato
R
isolvibile
Risolvibile con le risorse disponibili
A
ccettabile
Da chi deve rilevarlo e applicarlo
Per cui
• Le caratteristiche auspicabili di un indicatore si
suddividono in intrinseche (riproducibilità e
accuratezza) ed estrinseche , legate alla
rilevazione
(pertinenza,
completezza
di
rilevazione , tempestività di rilevazione,
accettabilità, facilità di rilevazione e di analisi ma
soprattutto capacità di influire sulle decisioni
GLI INDICATORI
DOVREBBERO TENER CONTO DELLE
TRE DIMENSIONI DELLA QUALITA’:
• Qualità Percepita
• Qualità Tecnica Professionale
• Qualità Gestionale
TRE AMBITI DI QUALITA’
Qualità tecnica
Procedure
(per l’esecuzione di
processi tecnici e di
supporto)
COSTI
Qualità manageriale
Direzione generale - Strutture Attrezzature - Informazione e
comunicazione - Formazione Valutazione e miglioramento
Qualità percepita
Qualità percepita
• Si riferisce agli aspetti più facilmente
apprezzabili dagli utenti e viene definita
come la capacità di soddisfare i bisogni dei
pazienti
secondo
le
conoscenze
professionali più avanzate del momento in
funzione delle risorsi disponibili .
GLI INDICATORI
DOVREBBERO ESSERE BASATI SU:
- DATI DI STRUTTURA (inerenti gli aspetti statici delle
strutture, le attrezzature, il personale e l’organizzazione)
- DATI DI PROCESSO (descrivono le dinamiche di
interazione tra utente ed attività del servizio)
- VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ BASATA
SUGLI ESITI (miglioramento della salute degli individui)
RIFERIMENTI NORMATIVI
CARTA DEI SERVIZI 27.01.94
• Individuazione dei bisogni dei cittadini
• Indagini di soddisfazione del cliente esterno / interno
• Definizione e miglioramento dei processi aziendali
dalla progettazione alla erogazione del servizio.
UNA APPLICAZIONE REGIONALE
Nel dicembre 1999, la Regione Lombardia ha emesso, tra l’altro, il seguente
provvedimento:
INDIVIDUAZIONE DELLE AREE E DEI PRIMI INDICATORI PER
L’ATTUAZIONE DEL SISTEMA QUALITA’ NELLE STRUTTURE
SANITARIE LOMBARDE
A
- indicatori di struttura: selezione di alcuni indicatori già individuati con
d.g.r. n. VI/38133 del 6 agosto 1998 riferiti agli ulteriori requisiti di struttura per
l’accreditamento - allegato 1 – al presente provvedimento “Indicatori di struttura”;
B - indicatori di processo: sistema di qualità certificato secondo le norme
UNI EN ISO 9000. Al fine di dare concreto avvio alla certificazione del processo di
produzione si approvano le “Linee guida per l’applicazione della norma UNI EN ISO
9001 nelle strutture sanitarie”
ALCUNI INDICATORI
CARATTERISTICHE QUALIFICANTI LA STRUTTURA
•Punti di forza e di eccellenza della struttura
• I progetti rilevanti in corso
INDICE DI EFFICIENZA DEL MIGLIORAMENTO: E’ dato dal
rapporto percentuale tra i singoli obiettivi effettivamente realizzati
entro i termini stabiliti e quelli previsti nel piano per la qualità.
GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI
•Tempestività d'accesso per pazienti esterni
• Tempestività della risposta
• Gestione della privacy
• Adeguatezza dell'offerta
INDICE DI PRODUTTIVITA’: è dato dal rapporto percentuale tra le
analisi effettuate nell’anno in corso e in quello precedente, suddiviso tra
pazienti ricoverati e ambulatoriali.
ALCUNI INDICATORI
IL CONTROLLO DI GESTIONE
•Le principali iniziative in essere
INDICE DI SPESA: E’ dato dal rapporto percentuale tra il totale della spesa
per i reagenti e il numero complessivo di analisi effettuate.
LA VERIFICA DELLA SODDISFAZIONE DELL’UTENTE
•Modalità di valutazione della soddisfazione dei clinici
•Modalità di valutazione della soddisfazione dei medici di base
INDICE DEI RECLAMI: si deduce dall'analisi dal numero e tipologia dei reclami
e dai dati di verifica del gradimento del servizio (sondaggi, questionari, ecc).
ALCUNI INDICATORI
IL SISTEMA DI PREVENZIONE DEGLI ERRORI
• Procedura di gestione delle non conformità
INDICE DELLE NON CONFORMITA’ GENERALI: Si ricava dall'analisi dei
rapporti di non conformità. Oltre al numero complessivo di non conformità, il
RGQ predispone un’analisi per tipo di non conformità e per settore (se del
caso).
INDICE DI EFFICIENZA DI CHIUSURA REGOLARE DELLE AC/AP: è
calcolato dalla percentuale delle AC/AP chiuse nei tempi previsti rispetto al
totale. E' un valore percentuale che deve tendere a 100.
INDICE EFFICACIA DELLE AC/AP:E’ dato dal rapporto percentuale tra il
numero di NC verificatesi successivamente ad AC già chiuse (sullo stesso
problema).
INDICE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE: E’ dato dal rapporto
percentuale tra le NC riscontrate e le verifiche ispettive interne effettuate.
ALCUNI INDICATORI
L’ATTIVITA’ SCIENTIFICA
• Lavori scientifici pubblicati su riviste di settore
L’ADDESTRAMENTO
•Procedura di addestramento
INDICE DI FORMAZIONE: E’ dato dal rapporto percentuale tra le attività di
formazione previste e quelle effettivamente portate a termine.
Si deduce dall'analisi dei dati scaturiti dall'applicazione della relativa procedura
ed è:
IF= (N° persone formate x argomento/N° persone da formare x
argomento)
E' un valore numerico percentuale che deve tendere a 1.
ALCUNI INDICATORI
L’APPROPRIATEZZA DELLE INDAGINI DI
LABORATORIO
•Iniziative in essere specifiche per migliorare l’appropriatezza della
richiesta
INDICATORE : è il rapporto tra il numero di riunioni con i reparti ed il numero di
reparti
LA QUALITA’ DELL’INFORMAZIONE CLINICA
•Verifica dell’adeguatezza degli Intervalli di riferimento
•Personalizzazione degli I.R. rispetto a quelli suggeriti dall’azienda
produttrice
•Calcolo degli I.R. con esperienze dirette
•Reclami clinici
INDICI DI INFORMAZIONE: Numero di analisi refertate con commento
interpretativo
ALCUNI INDICATORI
LA QUALITA’ ANALITICA
• Momenti formalizzati di riesame dei risultati complessivi del controllo di
qualità
• Controllo di qualità interno (C.Q.)
• Verifica esterna di qualità analitica (V.E.Q.)
INDICE DI NON CONFORMITA’ ANALITICA: è preparato da RGQ in base ai
dati relativi ai programmi di C.Q./VEQ fornitigli dai responsabili di settore.
L’indice è eguale al numero di prestazioni non accettabili o di outliers segnalati
dai rispettivi programmi.
INDICE DI NON CONFORMITA’ STRUMENTALE: questo indice è preparato
da RGQ in base ai dati fornitigli dai responsabili di settore. L’indice è eguale al
numero di guasti che hanno comportato un “fermo macchina” o la necessità di
chiamata del servizio di manutenzione ed assistenza. A questi vanno aggiunti
anche eventuali “problemi” derivati dai reagenti (reagenti scaduti, non attivi, ecc).
Indicatori sanitari
Tipologia di indicatori
• Per l’analisi delle condizioni di salute della
popolazione:
– Indicatori epidemiologici (mortalità,
morbosità, morbosità ospedaliera
• Per l’analisi dell’offerta dei servizi sanitari
–
–
–
–
Indicatori
Indicatori
Indicatori
Indicatori
di
di
di
di
risorsa
prodotto
efficienza ed efficacia
risultato
Indicatori
per la valutazione dell’attività
ospedaliera
* Indicatori basati su dati di movimento dei pazienti
-Degenza media
-indice di occupazione dei posti letto
-indice di rotazione
-indice di turn-over
*Indicatori basati sui sistemi di classificazione dei pazienti
-indice comparativo di performance
-indice di case-mix
(case-mix si basa sul tipo o mix di pazienti trattati da un ospedale o unità operativa , ne misura le
prestazioni, con l’obiettivo di premiare le iniziative che aumentano l’efficienza negli ospedali.
Sono misure delle degenza media e tengono conto di casistiche trattate secondo vari sistemi
Serve inoltre , ai responsabili politici, per capire la natura e la complessità delle cure
sanitarie).
Indicatori ospedalieri:
• Degenza media
Indica la durata media di un ricovero nella S.O..(in gg) in
un determinato periodo
DM=N° giornate di degenza nel periodo/N° ricoveri nel periodo
• Indice di occupazione dei posti letto
Indica il livello percentuale di occupazione dei posti letto
disponibili con riferimento ad un intervallo temporale
IO =N° giornate di degenza nel periodo/N° giornate di degenza
disponibili
(posti letto x n° gg del periodo)
Indicatori di miglioramento della salute
pubblica
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Mortalità generale e per cause
Mortalità per tumori
Mortalità per tutte le malattie cardiovascolari
Tasso di suicidi
Mortalità per incidenti
Lesioni permanenti per incidente
N° nuovi casi di ca registrati
Indicatori di equo accesso
1. Lunghezza liste d’attesa per ricovero
2. Diagnosi precoce dei tumori (utero,seno)
3. Tempo d’attesa per visita specialistica di
4.
5.
6.
7.
sospetto tumore
N° medici di medicina generale
Accessibilità all’ambulatorio di medicina generale
Tasso interventi chirurgici elettivi
Tasso di particolari interventi chirurgici
Indicatori di erogazione di
assistenza efficace e appropriata
1. Tasso di vaccinazioni dell’infanzia
2. Interventi sentinella ( es.raschiamento
3.
4.
5.
6.
7.
tonsillectomia )
Tasso ricoveri evitabili (es. asma, diabete)
Prescrizioni di benzodiazepine nell’assistenza
primaria
Costo delle prescrizioni
Tempi di dimissione dopo ictus
Tempi dimissione frattura del femore
Indicatori di erogazione di assistenza
efficiente
1. Percentuale di casi trattati in regime
2.
3.
4.
5.
ambulatoriale
Durata della degenza
Costo dei reparti di maternità
Costo dei reparti psichiatrici
Percentuale di prescrizioni di farmaci generici
Indicatori di esperienza utente/ operatore
1. % di casi con tempo di attesa inferiore alle 2 ore prima
2.
3.
4.
5.
6.
del ricovero
N° di interventi cancellati per motivi non medici
N° di casi non dimessi per ragioni non mediche
N° di pazienti che non si presentano alle visite
ambulatoriali dopo prenotazione
N° pazienti visitati entro tot settimane dalla prescrizione
Proporzione di pazienti che si lamentano del
trattamento ricevuto negli ultimi 12 mesi
Indicatori di esiti sanitari
1.
2.
3.
4.
5.
Tasso di ricovero entro 1 mese dalla dimissione
Tasso di ricovero d’urgenza per anziani
Tasso di ricovero psichiatrici d’urgenza (dopo il primo)
Tasso nascite premature e mortalità infantile
Durata sopravvivenza per malati di tumore (seno,
cervice, polmone, colon)
6. Mortalità post operatoria ospedaliera
7. Mortalità ospedaliera dopo infarto
8. Mortalità ospedaliera dopo frattura di femore
E per finire:indicatori di sopportazione
• Ma quantu vo ruttu u belin ?
• Ops , scusate tanto
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