COOPERATIVE LEARNING
SCUOLA INFANZIA
Obiettivo del progetto
migliorare il rendimento scolastico, favorire il processo di
socializzazione e potenziare le abilità relazionali di
ciascuno attraverso il lavoro di gruppo
Partecipanti: 21 bambini di cinque anni
Obiettivo: intuire cosa significa lavorare in gruppo,
suddividendosi i compiti per raggiungere un obiettivo
comune
• I INCONTRO
• Descrizione di quanto è stato svolto:
- PRESENTAZIONE : lanciandosi la palla ognuno dei
partecipanti dice il proprio nome presentandosi
- DOMANDE DI PRECONOSCENZA che il facilitatore rivolge ai
bambini:
キ A scuola quali attività fate in gruppo?
キ Ci sono attività che fate in gruppo fuori dalla scuola?
キ Vi piace di più lavorare da soli o in gruppo?
LETTURA DELLA “LEGGENDA POLINESIANA”
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Attraverso delle domande stimolo formulate dal facilitatore e dall’insegnante i
bambini raccontano i ruoli assunti dai protagonisti della leggenda.
Su invito del facilitatore i bambini si scindono in due gruppi (scegliendo
spontaneamente dove collocarsi), i componenti di ciascun gruppo devono
successivamente accordarsi per suddividersi i ruoli da svolgere nella
drammatizzazione della leggenda.
Entrambi i gruppi effettuano la drammatizzazione contemporaneamente, seguendo
il racconto del facilitatore.
Al termine del racconto i componenti del gruppo esprimono la gioia per il risultato
raggiunto, abbracciandosi l’un l’altro.
Un gruppo effettua la drammatizzazione, l’altro osserva i compagni agire nel
tentativo di riconoscere i ruoli assunti dai compagni e di valutare se c’é stata una
corretta suddivisione dei compiti.
Il facilitatore rivolge delle domande a ciascun componente del gruppo osservatore
per rilevarne il livello di attenzione e comprensione.
I gruppi si scambiano i compiti : il gruppo osservatore ora effettua la
drammatizzazione e viceversa l’altro gruppo osserva.
Al termine di ciascuna drammatizzazione il gruppo osservatore applaude i
compagni confermando con tale gesto la valutazione positiva sul lavoro che hanno
svolto.
Il facilitatore domanda: …..cosa abbiamo capito da questa leggenda? Ognuno ha
svolto un ruolo per fare cosa?
I bambini rispondono: ……per raggiungere l’isola
Facilitatore: Alla fine com’erano tutti?
Bambini: …..Erano contenti perchè è bello lavorare insieme
I bambini effettuano la rappresentazione grafica della leggenda
II INCONTRO
Obiettivo : acquisire il concetto di gruppo
Descrizione di quanto è stato svolto:
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Verifica sulla memorizzazione dell’esperienza vissuta nell’incontro precedente: i
bambini provano a riassumere la leggenda polinesiana attraverso le domande
stimolo del facilitatore
I bambini sono invitati a indicare il ruolo che ciascuno di essi ha svolto nella
drammatizzazione la volta precedente
I bambini suddivisi in due gruppi effettuano la drammatizzazione della leggenda
ma ognuno deve modificare il proprio ruolo rispetto al primo incontro,
accordandosi con i compagni
Un gruppo effettua la drammatizzazione, l’altro osserva con lo scopo di riconoscere
i ruoli assunti dai compagni
• Il facilitatore rivolge delle domande al gruppo osservatore per rilevare se
hanno compreso i ruoli
• Consegna del facilitatore: disegnate cosa significa per voi “Gruppo”
• Dalle rappresentazioni grafiche emerge che i bambini non hanno acquisito il
concetto di gruppo, qualche bambino lo ha espresso solo a livello verbale,
occorre pertanto un’attività di rinforzo
Attività di rinforzo per acquisire il concetto di gruppo
Descrizione di quanto è stato svolto:
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Giochi di coppia e di gruppo con successiva verbalizzazione: in quale gioco
ti sei divertito di più? Era di coppia o di gruppo?
Ricostruzione di una casa suddivisa in vari elementi ( tetto, porta,
finestre..): i componenti del gruppo dovevano concordare il compito che
ognuno avrebbe svolto ( ritagliare, colorare, incollare) e stabilire come
ricomporre la casa
Mentre i bambini agivano autonomamente l’insegnante li osservava
annotandosi i comportamenti, le frasi significative espresse dai bambini
per poi discuterne con loro alla conclusione dell’attività unitamente ad
una riflessione sul risultato del lavoro
I bambini sono stati invitati dall’insegnante a rappresentare il gruppo e il
risultato del lavoro svolto insieme (la casa)
III INCONTRO
Obiettivo: far rilevare ai bambini le abilità sociali e cognitive utili al lavoro di
gruppo
Descrizione di quanto è stato svolto:
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Il facilitatore sollecita con delle domande il ricordo della leggenda
Polinesiana
L’insegnante propone il gioco di ricostruzione delle zattere: i bambini
suddivisi in due gruppi dovranno accordarsi per stabilire chi procurerà i
legni della zattera, chi la vela, il timone, i remi, poi insieme dovranno
procedere alla ricostruzione della zattera, al termine ogni gruppo osserva
il lavoro svolto dagli altri e per dimostrare l’apprezzamento di quanto
svolto fa un applauso
Riflettendo sul gioco appena svolto e ricordando il lavoro di gruppo sulla
ricostruzione della casa (rinforzo) con opportune domande rivolte ai
bambini rispetto ai comportamenti messi in atto in quelle situazioni si
verbalizzano le abilità sociali e cognitive ritenute utili al lavoro di gruppo:
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a)PARLARE UNO PER VOLTA SE NO NON SI CAPISCE
b)ASCOLTARE IL COMPAGNO CHE PARLA
c)SI PARLA A VOCE BASSA
d)DARSI LA MANO
e)ESSERE GENTILI
f) FARE I COMPLIMENTI A CHI FA UN BEL LAVORO
g)NEL LAVORO DI GRUPPO OGNUNO NE FA UN PEZZO
• Si procede alla votazione : ogni bambino esprime il proprio
parere per alzata di mano, indicando così quali abilità ritiene più
importanti tra quelle rilevate
• Risultato : a) voti:1 / b) voti:5 c) voti: 1 / d) voti:0 / e)
voti:0 f) voti: 6 / g )voti:1
• Viene stabilito :
b) ASCOLTARE IL COMPAGNO CHE PARLA come abilità cognitiva
f) FARE I COMPLIMENTI A CHI FA UN BEL LAVORO come abilità
sociale
• Ai bambini viene richiesto di rappresentare graficamente
cosa significa per loro SAPER ASCOLTARE
IV INCONTRO
Obiettivo : creazione della carta “T” relativa all’ abilità cognitiva individuata
Descrizione di quanto svolto:
• Ad ogni bambino viene restituito il disegno effettuato
nell’incontro precedente in cui ha rappresentato cosa significa
“SAPER ASCOLTARE” e racconta cos’ha rappresentato
• Vengono individuate delle frasi che sintetizzano il
significato dei disegni:
– キ PER FAVORE MI PUOI ASCOLTARE?
– キ ASCOLTA LE MIE PAROLE
• Realizzazione della carta “T” ponendo da un lato i disegni
dei bambini e dall’altra in corrispondenza le parole individuate,
che i bambini dovranno utilizzare successivamente quando
svolgeranno delle attività di gruppo
• Discussione e riflessione sull’abilità sociale
“FARE I COMPLIMENTI A CHI SVOLGE UN BEL LAVORO”
scelta nell’incontro precedente ( chi vi fa i complimenti?, cosa vi dice?,
cosa dite voi quando fate i complimenti?..)
• I bambini sono invitati a rappresentare con il disegno l’abilità sociale
“FARE I COMPLIMENTI”
V INCONTRO
Obiettivo : creazione della carta “T” relativa all’abilità sociale individuata,
creazione di simboli
• Descrizione di quanto svolto :
• Ad ogni bambino viene restituito il disegno effettuato
nell’incontro precedente in cui ha rappresentato cosa significa
“FARE I COMPLIMENTI” ( abilità sociale ) e verbalizza cos’ha
rappresentato
• Vengono individuate delle frasi che sintetizzano il
significato dei disegni:
– キ CHE BELLO!
– キ GRAZIE
– キ BRAVO
• Realizzazione della carta “T” ponendo da un lato i disegni
dei bambini e dall’altra in corrispondenza le parole individuate
• Le frasi che i bambini hanno espresso per l’abilità cognitiva
e quella sociale dovranno successivamente essere utilizzate
durante la fase di lavoro di gruppo perchè vengano gradualmente
interiorizzate
• Ai bambini viene chiesto di inventare dei simboli utili per
identificare i gruppi che dovremo creare / SIMBOLI prodotti :
cappello – pera – ombrello – farfalla – luna
• Considerato il nー dei bambini , i gruppi non potranno essere
più di tre ,pertanto si procede alla votazione per alzata di mano
per individuare i tre simboli, che risulteranno essere : CAPPELLO –
FARFALLA – LUNA
• Essendo il silenzio una situazione importante per il lavoro di
gruppo i bambini provano a rappresentare il simbolo del silenzio
pensando al gesto che spesso viene compiuto per indicarlo
VI INCONTRO
Obiettivo: formazione dei gruppi
Descrizione di quanto svolto:
• I bambini estraggono casualmente da un sacchetto alcuni
bigliettini ripiegati che contengono i simboli dei gruppi
(CAPPELLO – LUNA – FARFALLA) , quando tutti hanno effettuato
l’operazione ogni bambino scopre il proprio biglietto e va alla
ricerca di coloro che hanno il suo stesso simbolo formando così i
gruppi
• L’insegnante propone alcuni giochi per rafforzare il senso
di appartenenza ad un determinato gruppo
• Realizzazione del cartellone dei gruppi, ogni bambino
disegna se stesso e colloca la propria immagine nella colonna che
riporta il simbolo del suo gruppo aggiungendo anche il proprio
nome
• L’insegnante propone un gioco motorio con l’ausilio di
alcune palle per rafforzare la relazione tra i componenti del
gruppo
• Rappresentazione grafica del gruppo mentre svolge il gioco
proposto e del suo simbolo
VII INCONTRO
Obiettivo : sperimentare ruoli diversi nel gruppo
Descrizione di quanto svolto :
• il facilitatore propone il gioco del bruco cieco : tutti i
bambini si uniscono formando un bruco, il 1ー bambino sarà la
testa che avrà gli occhi aperti e guiderà il corpo ( costituito dagli
altri bambini con gli occhi chiusi) in un percorso, alla battuta di
mani del facilitatore la testa si stacca e va formare la coda cedendo
il ruolo al bambino successivo in modo che tutti abbiano la
possibilità di sperimentare entrambi i ruoli
• al termine del gioco ogni b/o racconta quale ruolo ha
preferito svolgere e spiega il perché
• l’insegnante consegna ad ogni gruppo il simbolo che lo
rappresenta, i b/i dovranno colorarlo, tagliarlo in più parti come
un puzzle e poi ricostruirlo accordandosi sui ruoli che ognuno
andrà a svolgere
VIII INCONTRO
Obiettivo : assegnazione ruoli nell’ambito del gruppo – ascolto e comprensione
del racconto “Guizzino”
Descrizione di quanto svolto :
• l’insegnante spiega i diversi ruoli che potrebbero essere svolti
durante il lavoro di gruppo:
 キ CUSTODE DEI MATERIALI ( chi procura e riordina i
materiali indispensabili all’attività)
 キ CUSTODE DELLE REGOLE ( chi ricorda ai compagni le
regole che sono state individuate come importanti per il lavoro di
gruppo)
 キ CUSTODE DELLA PAROLA ( chi fornisce spiegazioni ai
compagni che non hanno compreso le consegne oppure illustra il
lavoro del suo gruppo ad altri)
 キ SEGNALATORE ( chi segnala la mancanza di qualche
materiale, da il via all’attività, invita i compagni a concludere
l’attività)
IX INCONTRO
Obiettivo : ascolto e comprensione del racconto “Il condominio”
Descrizione di quanto svolto :
• Ogni bambino riprende la medaglietta con il simbolo del
ruolo che ha svolto nel gruppo e racconta in cosa è consistito il
suo compito
• L’insegnante sfoglia i libri illustrati della “Leggenda
polinesiana” e di “Guizzino”, i bambini raccontano le storie
osservando le immagini
• L’insegnante legge un nuovo racconto “Il condominio”
facendo osservare sul libro le immagini, al termine i bambini
nuovamente suddivisi in gruppi effettuano la rappresentazione
grafica
X INCONTRO
Obiettivo : realizzazione cartelloni conclusivi di verifica delle storie ascoltate
Descrizione di quanto svolto :
• Ad ogni gruppo è stato consegnato un sacchetto
contenente dei particolari di immagini appartenenti alle diverse
storie ascoltate, ogni bambino ne ha estratta una esprimendo
l’ipotesi di appartenenza ad una determinata storia, avendo dei
dubbi poteva essere supportato dal gruppo, infine l’insegnante
trascriveva il titolo che le veniva indicato
• La conferma sull’esattezza o meno dell’ipotesi i bambini
l’hanno ottenuta effettuando la ricerca sui libri e incollando sul
cartellone l’immagine della copertina del libro al quale la storia
apparteneva
• Ogni bambino ha poi disegnato la segna del racconto in cui
il particolare estratto appariva, compiendo così la verifica
dell’ipotesi
• Le immagini estratte, l’ipotesi verbale, la conferma e la
verifica sono i quattro elementi costituenti il cartellone
• Ad ogni gruppo vengono forniti i simboli di ogni ruolo, consentendo
ai bambini di accordarsi liberamente sul ruolo che ognuno intende
assumere
• Ogni bambino incolla sul cartellone dei gruppi accanto al proprio
nome il simbolo del ruolo scelto e contemporaneamente indossa al collo
una medaglietta identica
• Ascolto del racconto “Guizzino” , drammatizzazione collettiva e
successiva rappresentazione grafica individuale, ma suddivisi per gruppi
in modo che ognuno possa sperimentare il ruolo prescelto
LEGGENDA POLINESIANA
La leggenda narra di un grande re-dio Tiki (figlio del sole) che ha portato
sulle isole polinesiane, molto lontane da noi, la sua gente: alta di statura,
barbuta e bianca di pelle. Questa gente proveniva dal Perù e abitava vicino
a un grande lago Titicaca, un giorno decisero di partire alla scoperta di
nuove terre. Costruirono delle grandi zattere perché sapevano di dover
attraversare un oceano molto agitato. Sopra ogni zattera salirono quattro
uomini che prima di partire decisero di suddividersi i ruoli: c’era chi
doveva controllare la rotta, chi controllava le vele, chi stava al timone, chi
remava e tutto procedeva bene. Man mano che passavano i giorni, le
settimane, i mesi, le robuste zattere venivano colpite e scosse da enormi
onde e da furiose tempeste, ma ne uscivano sempre vittoriose. Dopo molto
tempo chi controllava la rotta, gridò :Terra!, terra, terra! , furono sbattuti
sulla barriera corallina al largo di una piccola isola polinesiana. Avevano
portato a termine l’incredibile viaggio grazie alla collaborazione di tutti.
GUIZZINO
In un angolo del mare viveva una famiglia di pesciolini rossi, solo uno era nero,
nuotava più veloce degli altri e si chiamava Guizzino. Un giorno un grosso
tonno affamato apparve tra le onde e ingoiò tutti i pesciolini in un boccone,
solo Guizzino riuscì a fuggire e nuotò lontano, lontano. Nuotando nel mare
Guizzino vide una medusa con tutti i colori dell’arcobaleno e un’anguilla così
lunga che a volte si dimenticava la coda. Poi vide una foresta di alghe tra le
quali si nascondevano una bella stella marina e un polipo. Guizzino che era un
pesciolino curioso pensò: “Quante meraviglie ci sono in giro per il mondo! Mi
piacerebbe scoprirne tante altre”.All’ombra di alcuni scogli scoprì una famiglia
di pesciolini rossi. – Andiamo a vedere il mondo? – propose ai nuovi amici. –
Non si può – risposero i pesciolini – i grandi tonni ci mangerebbero.Ma
Guizzino voleva vedere il mondo. Pensa che ti pensa, un giorno disse: - Ho
trovato! Nuoteremo tutti insieme e prenderemo la forma del più grande pesce
del mare. Per un giorno intero fecero le prove e, quando impararono a nuotare
vicini, partirono. Alcuni formavano la bocca, altri il corpo lungo e grosso, altri
le pinne, altri la coda, Guizzino si mise al posto giusto per sembrare l’occhio.
Così uniti nuotarono nel mare e nessun pesce osò più toccarli.
..chissà se stanno ancora nuotando, e cosa avranno visto o chi avranno incontrato
nel loro lungo viaggio?
IL CONDOMINIO
Se l’aspettavano tutti: “Ve lo dico io” diceva lo scoiattolo, “E’ mezza cava: anzi,
cava del tutto, non può stare in piedi”. Lo sapete quanti anni ha? Duecento,
trecento, forse mille. E’ la pianta più vecchia della foresta. Cadrà prima o
poi, poverina!. Tutti sospiravano e guardavano con malinconia la grande,
vecchia e rugosa quercia che ormai non dava più ghiande e non aveva più
foglie Poi una notte di bufera, si sentì un gran tonfo Il giorno dopo, tutti
sono alla radura, attorno alla grande quercia sradicata: Com’erano buone
le sue ghiande! –sospira il riccio, Era così bello giocare a nascondino tra le
sue foglie e i suoi rami! – dice il merlo. Peccato che non serva più a nulla !concludono le sorelle topine. Ma si avvicina il castoro e inforcati gli
occhiali dice. Calma, calma. Chi dice che non serve più a nulla? Lasciatemi
prendere un paio di misure! – Tira fuori carta, metro e matita, si mette ad
andare su e giù attorno al tronco, poi esclama: Togliendo un po’ di legno
qui, aprendo qualche finestra e qualche porta ne verrebbe fuori una tana
meravigliosa! Ma che dico, una tana? Ne verrebbe fuori un condominio!
Dopo un attimo di silenzio meravigliato, la tartaruga mormora: ma chi può fare tutto
questo lavoro? Semplice i picchi. L’accordo presto concluso in cambio di un sacchetto
di ghiande. I picchi prendono a colpire il legno con i loro becchi robusti, seguendo le
indicazioni del castoro, intanto tasso e talpa si preparano per sistemare le finestre,
mentre il riccio si dà da fare per posizionare le porte, si fa anche un terrazzino per
poter stendere i panni. Insomma in qualche giorno il grande tronco è trasformato in un
condominio, con cinque appartamenti che le sorelle topine puliscono, spolverano alla
perfezione e che arredano poi con tende e tendine. Non si è mai vista, nel bosco una
casa del genere. Infine il trasloco: al nー 1 vanno ad abitare le sorelle topine, al nー 2 il
riccio, al nー 3 il tasso, al nー 4 il castoro, al 5 dovrebbe andare la talpa, ma⒊ Io non so
se mi troverò bene là dentro dice. Come non ti piace?, esclama il castoro. Non è
questo.. ma vedi, il mio hobby scavare gallerie. Di notte, ecco mi sveglio e comincio a
scavare,come potrei scavare gallerie nel condominio? Ah no, questo non deve
accadere! dice il castoro. Guarda, andrai ad abitare in cantina , sottoterra, e potrai
scavare tutte le gallerie che vorrai!. Questa sì che è un’idea! esclama la talpa e si mette
subito al lavoro.Prima di sera, eccola là stanca morta e felice nella sua nuova tana. Gli
abitanti del condominio sbirciano dalla finestra: Meno male – mormorano – che dorme
in cantina,sentite come russa! Ci avrebbe tenuti svegli tutti quanti. Così, anche caduta,
anche senza foglie e senza ghiande, la vecchia quercia continua a far parte del bosco..Il
giorno successivo, gli abitanti del condominio sono così soddisfatti del lavoro che tutti
insieme hanno saputo svolgere, da festeggiare gustandosi un’ottima torta.
XI INCONTRO
Obiettivo : inventare un nuovo finale alla storia di Guizzino
Descrizione di quanto svolto:
• Ogni gruppo attraverso la discussione tra i vari componenti elabora
un nuovo finale per la storia di Guizzino, già scoltata in un incontro
precedente
• Il contenuto viene espresso attraverso un unico disegno al quale
tutti i componenti danno il loro apporto e l’insegnante trascrive il racconto
verbale:
• Gruppo cappello ( il grande pesce nuota nel mare e incontra la
medusa e la stella marina, con loro va a salvare un granchio e un pesce
piatto che il tonno voleva mangiarsi.Il grande pesce dopo essere rimasto un
po’ con i suoi nuovi amici torna a casa sua)
• Gruppo farfalla ( il pesce grande va dietro ad una roccia
coperta di acqua scura e incontra un’orca e una balena, più avanti
trova un granchio e decidono di andare ad abitare tutti insieme sotto
ad una pietra)
• Gruppo luna ( il grande pesce incontra un granchio e un pesce
spada, diventa loro amico e tutti insieme vanno ad abitare in una
nuova casa)
• Ciascun gruppo racconta agli altri,mediante la lettura
d’immagine del disegno prodotto, la nuova conclusione che ha
inventato, ottenendo dai compagni un applauso di gratificazione
XII - XIII - XIV - XV - XVI INCONTRO
Obiettivi : tutti gli incontri hanno avuto lo scopo di verificare il percorso
compiuto
Descrizione di quanto svolto :
• I bambini verbalizzano le storie ascoltate spiegandone poi il
significato
– - I bambini spiegano il processo effettuato per realizzare i
cartelloni conclusivi di verifica
– - Viaggio tra i cartelloni : ogni bambino illustra l’immagine
estratta, indica l’ipotesi che ha avanzato e come ha compiuto
la conferma, infine spiega il disegno di verifica che ha
effettuato
– - Ogni bambino esprime la propria valutazione del percorso
attraverso una scheda con smile
– - Realizzazione di una scheda individuale per la verifica degli
obiettivi cognitivi – linguistici
– - Verifica delle abilità sociali : ogni bambino deve identificare il
proprio ruolo svolto nel gruppo e ricordare quello degli altri
componenti
– - Rilevazione degli elementi di criticità : i bambini indicano le
maggiori difficoltà riscontrate nello svolgimento del percorso
Attraverso questa esperienza si sono perseguiti :
OBIETTIVI COGNITIVI riferiti all’area linguistica quali
• キ
Saper ascoltare e comprendere un racconto
individuandone i protagonisti e le azioni da essi svolte
• キ
Saper verbalizzare le varie fasi del racconto
utilizzando elementi logico – temporali
OBIETTIVI COOPERATIVI quali
• キ
Acquisizione di abilità sociali
• キ
Miglioramento della qualità dei rapporti tra gli alunni e tra
alunni- insegnanti
• キ
Riduzione dell’ansia da prestazione perché in un rapporto
cooperativo viene contenuta e condivisa dal gruppo
• キ
Promozione di un maggiore equilibrio psicologico perché il
raggiungimento di un obiettivo avviene attraverso l’impegno
comune
• キ
Consentire un apprendimento più efficace ed autonomo
attraverso il confronto e lo stimolo tra coetanei mentre
l’insegnante in quest’ambito diventa un facilitatore, un
organizzatore e un osservatore dell’apprendimento
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