Università della Liberetà aprile ‘09 1 storia della teoria delle stringhe La teoria delle stringhe è una teoria della fisica che ipotizza che la materia, l'energia e in alcuni casi lo spazio e il tempo siano in realtà la manifestazione di entità fisiche sottostanti, chiamate appunto stringhe (o brane). Secondo Edwar Witten, un pioniere della teoria, “la teoria delle stringhe è un pezzo di fisica del ventunesimo secolo che si è trovato per caso nel ventesimo” 2 stringhe I costituenti fondamentali sono oggetti ad una dimensione (le stringhe) invece che di dimensione nulla (i punti) caratteristici della fisica anteriore alla teoria delle stringhe. Per questa ragione le teorie di stringa sono capaci di evitare i problemi di una teoria fisica connessi alla presenza di particelle puntiformi 3 stringhe Uno studio più approfondito della teoria delle stringhe ha rivelato che gli oggetti descritti dalla teoria possono essere di varie dimensioni e quindi essere punti (0 dimensioni), stringhe (1 dimensione), membrane (2 dimensioni) e . . .“oggetti“ di dimensioni superiori. 4 stringhe Nel 1968, il fisico teorico Gabriele Veneziano stava cercando di capire la forza nucleare forte, quando fece una sensazionale scoperta. Veneziano trovò che una formula ormai vecchia di duecento anni creata dal matematico svizzero Eulero, la funzione beta di Eulero, si adattava perfettamente ai dati sull'interazione forte. Veneziano applicò la funzione beta alla forza forte, ma nessuno sapeva spiegarsi perché funzionasse. 5 stringhe Nel 1970, Yoichiro Nambu, Holger Bech Nielsen, e Leonard Susskind presentarono una spiegazione fisica per la straordinaria precisione teorica della formula di Eulero. Rappresentando la forza nucleare attraverso stringhe vibranti ad una sola dimensione, questi fisici mostrarono come la funzione di Eulero descrivesse accuratamente queste forze. 6 stringhe ma …… la descrizione che le stringhe davano della forza forte, faceva predizioni che contraddicevano direttamente le esperienze. 7 stringhe La comunità scientifica perse presto interesse nella teoria delle stringhe, e il modello standard, con le sue particelle e i suoi campi, rimase a farla da padrone. 8 stringhe Poi, nel 1974, John Schwarz, e Joel Scherk, e indipendentemente Tamiaki Yoneya, avanzarono l’ipotesi che uno dei modi di vibrazione rappresentasse il gravitone (particella mediatrice della forza gravitazionale) e riuscirono a calcolare quale fosse la tensione fondamentale 9 stringhe Secondo i loro calcoli, l’intensità della forza mediata dalla particella che si origina dalla vibrazione è inversamente proporzionale alla tensione della stringa e… 10 poiché il gravitone media la forza gravitazionale (molto debole), la tensione che ne risulta è colossale: mille miliardi di miliardi di miliardi di miliardi ( 1039) di tonnellate, la cosiddetta tensione di Planck Le stringhe microscopiche sono enormemente rigide 11 stringhe questa tensione è considerata un parametro fondamentale della teoria Si consideri una stringa chiusa ad anello, libera di muoversi nello spazio senza essere soggetta a forze esterne. La sua tensione tenderà a farla contrarre in un anello sempre più stretto. 12 stringhe L'intuizione classica suggerisce che essa potrebbe ridursi ad un punto, ma questo contraddirebbe il principio di indeterminazione di Heisenberg. 13 stringhe La dimensione caratteristica della stringa sarà quindi determinata dall'equilibrio fra la forza di tensione, che tende a renderla più piccola, e l'effetto di indeterminazione, che tende a mantenerla "allargata". Di conseguenza, la dimensione minima della stringa deve essere collegata alla sua tensione. 14 Conseguenze della rigidità delle stringhe Mentre le corde di un violino sono fisse a due estremi, nulla riesce a “tener ferma” una stringa. La tensione contrae la stringa fino alla lunghezza di Planck (10-35 metri). La tensione fa sì che l’energia di una stringa in vibrazione sia estremamente elevata Ma se l’energia delle stringhe è dieci miliardi di miliardi di volte quella del protone, come possiamo arrivare alle particelle, assai più leggere, come elettroni, quark, fotoni? La meccanica quantistica ci viene in aiuto: il principio di indeterminazione ci assicura che nulla è mai perfettamente a riposo: ogni corpo è sottoposto a un qualche tipo di agitazione quantistica 15 BIZZARRIA QUANTISTICA ci può essere un fenomeno di cancellazione tra l’agitazione quantistica e le vibrazioni delle stringhe non solo … l’energia associata all’agitazione quantistica di una stringa è negativa e quindi il fenomeno riduce l’energia totale della stringa in vibrazione di un fattore quasi uguale all’energia di Planck Quindi i modi di vibrazione a energia minimale, sotto l’effetto della cancellazione presentano livelli energetici relativamente bassi Sono queste energie più basse che forniscono il punto di contatto tra la descrizione teorica delle stringhe e il modo sperimentalmente sondabile delle particelle elementari 16 Scherk e Schwarz trovarono che nel modo di vibrazione candidato a generare il gravitone la cancellazione è totale , e quindi la particella risultante non ha massa IMPORTANTE I casi in cui l’energia è piccola sono rari, la tipica stringa in vibrazione corrisponde a una particella miliardi e miliardi di volte più massiccia del protone le particelle leggere possono nascere da una stringa solo se l’enorme energia viene cancellata dall’agitazione quantistica 17 stringhe Da un punto di vista più matematico, un altro problema è che la maggior parte della teoria delle stringhe è ancora formulata solo perturbativamente, cioè come una serie di approssimazioni piuttosto che come un'esatta soluzione. Un altro problema è che la teoria non descrive un solo universo, ma qualcosa come 10500 universi, ciascuno dei quali può avere diverse leggi fisiche e costanti 18 stringhe L'uomo non possiede la tecnologia per osservare le stringhe, in quanto dai modelli matematici dovrebbero avere dimensioni intorno alla lunghezza di Planck, circa 10-35 metri. Potremmo essere in grado di osservare le stringhe in maniera significativa, o almeno ottenere informazioni sostanziali osservando fenomeni cosmologici che possano chiarire gli aspetti della fisica delle stringhe. 19 ma . . . “Il mondo della fisica è agitato da una polemica furiosa...” Due fisici Smolin e Woit attaccano la teoria delle stringhe, oggi prevalente in fisica fondamentale nelle grandi università americane ed europee: la accusano di aver conquistato una posizione di predominio eccessivo La questione riguarda due problemi distinti: gravità quantistica e unificazione 20 il primo consiste nel riconciliare le due grandi scoperte del secolo scorso: la meccanica quantistica e la relatività generale di Einstein, teorie molto ben verificate e alla base di molta tecnologia attuale, ma basate ciascuna su ipotesi contraddette dall'altra, che hanno quindi rotto la coerenza interna della fisica. il secondo, l'unificazione, è più vasto: la fisica descrive il mondo in termini di costituenti elementari (elettroni, altre particelle...) soggetti a varie forze (elettrica, di gravità...), ciascuno con la propria legge matematica. “È possibile vederci la manifestazione di un'unica entità, di una sola legge,e scrivere la formula del mondo?” 21 È l'antica ricerca di una "teoria del tutto". La teoria delle stringhe potrebbe essere vicina a realizzare entrambi gli obiettivi. La teoria ipotizza che nel mondo ci siano solo piccole stringhe che si muovono nello spazio con una certa legge. Sorprendentemente, questa ipotesi semplice definisce una teoria che descrive un mondo simile al nostro: elettroni e atomi, forza elettrica e di gravità... tutto dal moto di piccole stringhe: un mondo simile al nostro, ma non altre particelle e forze ancora, con dieci dimensioni (nove spaziali – una temporale) mentre da noi ce ne sono tre spaziali e una temporale 22 Le altre dimensioni potrebbero essere arrotolate e piccolissime, rispondono i teorici delle stringhe. Oppure potremmo essere confinati per qualche ragione su una membrana ("brana", in gergo) di tre dimensioni, come ha proposto Lisa Randall. Quanto alle altre particelle, non avremmo abbastanza energia per produrle e . . . così via. 23 Tutto possibile, ma le stringhe sono una bella ipotesi e per ora solo un'ipotesi. Una teoria scientifica comincia a diventare credibile quando fa previsioni chiare, poi verificate da osservazioni ed esperimenti. Da anni le stringhe prevedono nuovi fenomeni: effetti delle altre dimensioni, nuove particelle... Fino a oggi è stata sempre smentita dagli esperimenti. 24 La storia della scienza è piena di idee bellissime cadute alla prova dei fatti. Keplero ha passato anni sull'idea che la taglia delle orbite dei pianeti fosse determinata da quella di solidi platonici inscritti l'uno nell'altro. Idea bellissima, andava quasi bene. Lo stesso Keplero, anni dopo, aveva sviluppato un ottimo modello del sistema solare basato sui bellissimi moti circolari. Andava quasi bene. Però Marte era nel cielo otto minuti di arco più in là (un'inezia, a malapena osservabile ai suoi tempi) delle predizioni dalla teoria 25 Il genio di Keplero è stato di gettare via i bellissimi solidi e cerchi per credere alla Natura, non al fascino delle idee. È questa la forza della scienza: distinguere il quasi-bene dal bene; tentare sogni audaci, ma confrontarli con la realtà. 26 stringhe Indubbiamente la teoria delle stringhe non è l'unica teoria in sviluppo a soffrire di questa difficoltà; qualunque nuovo sviluppo può passare attraverso una fase di non verificabilità prima di essere definitivamente accettato o respinto. 27 stringhe Come Richard Feynman scrive ne Il carattere della Legge Fisica, il test chiave di una teoria scientifica è verificare se le sue conseguenze sono in accordo con le misurazioni ottenute sperimentalmente. Non importa chi abbia inventato la teoria, "quale sia il suo nome", e neanche quanto la teoria possa essere esteticamente attraente: "se essa non è in accordo con la realtà sperimentale, essa è sbagliata". 28 stringhe Ovviamente, ci possono essere fattori collaterali: qualcosa può essere andato male nell'esperimento, o forse chi stava valutando le conseguenze della teoria ha commesso un errore: tutte queste possibilità devono essere verificate, il che comporta un tempo non trascurabile. 29 stringhe Nessuna versione della teoria delle stringhe ha avanzato una previsione che differisca da quelle di altre teorie - almeno, non in una maniera che si possa verificare sperimentalmente. la teoria delle stringhe possiede molte caratteristiche di interesse matematico, e può davvero diventare estremamente importante per la nostra comprensione dell'Universo, ma richiede ulteriori sviluppi prima di poter diventare verificabile. 30 Nessuno nega che le stringhe siano un'ipotesi affascinante L'accusa è invece di : • non contemplare l'eventualità che sia errata • farsi abbagliare dalle proprie idee confondendo ipotesi e certezza, •aver imposto un'ipotesi come la sola ragionevole con arroganza e, qualche volta, con una divulgazione un po' disinvolta e •monopolizzare così le scarse risorse della ricerca. Idee alternative esistono. 31 loop Idee alternative Quella più studiata è la teoria dei loop che non ambisce a essere teoria del tutto, ma "solo" a costruire la gravità quantistica, a riportare la fisica alla coerenza concettuale che le è stata propria fin da Newton e si è persa nel XX secolo (senza aggiungere al nostro mondo altre dimensioni e particelle). 32 loop Dalla Relatività generale abbiamo appreso che spazio e tempo formano un "continuo" che ha una dinamica propria: è come un foglio di gomma che si piega, si allunga e ondeggia. Dalla Meccanica quantistica abbiamo appreso che ogni oggetto dinamico di questo tipo è "quantizzato", cioè su piccola scala ha una struttura granulare, fatta di costituenti elementari, o "quanti". Le due idee insieme implicano che lo spazio e il tempo hanno natura granulare. Esiste cioè una grana fine dello spazio-tempo. La teoria dei loop è una descrizione matematica di questa grana fine dello spazio-tempo. 33 loop Dalla teoria risulta che questa grana ha una struttura filamentosa: lo spazio è fatto di loop, o anellini, che si intersecano. La differenza fra questi loop e le stringhe è sostanziale: le stringhe sono cordicelle che costituiscono la materia e si muovono nello spazio-tempo. Mentre i loop costituiscono essi stessi lo spazio-tempo, come i fili di una maglia costituiscono essi stessi la maglia. I loop sono atomi di spazio-tempo, o "quanti" di spazio-tempo. 34 loop Nella teoria, quindi, spazio e tempo diventano oggetti fisici, granulari, simili alla materia. Invece di avere particelle (quanti di materia) che si muovono nello spazio e nel tempo, si hanno solo quanti di vario genere in relazione tra loro. Lo spazio come “contenitore” del mondo e il tempo come ciò “lungo cui scorre” l'esistenza, spariscono dalla teoria. Il passo concettuale è evidentemente grande. 35 loop Einstein ha avuto l'intuizione che lo spaziotempo possa essere pensato come un "campo", il campo gravitazionale, analogo ai campi elettrici e magnetici introdotti da Faraday e Maxwell. (I loop sono l'analogo gravitazionale delle "linee di Faraday" del campo elettrico). Questa idea è portata dalla teoria dei loop alle sue conseguenze naturali: la teoria non parla più di spazio e di tempo, ma solo di "campi quantizzati in interazione". Questi campi non vivono nello spazio-tempo, ma vivono, per così dire, uno sull'altro. 36 È giusta la teoria dei loop? Non lo sappiamo. loop Come gli altri approcci teorici che cercano di portarci alla gravità quantistica, si tratta di un tentativo. Fino ad oggi, la fisica ha saputo sempre risolvere i problemi fondamentali che ha incontrato, spesso grazie a vertiginosi salti concettuali. Ma solo quando avremo conferme sperimentali precise di previsioni della nuova teoria, potremo cominciare a dire che la teoria è credibile. Ma il percorso di esplorazione e di messa in discussione di idee acquisite continua comunque, ed è un affascinante viaggio del pensiero. 37 loop È possibile pensare il mondo fisico in termini genuinamente non-spaziali e non-temporali? Oppure bisogna esitare davanti a questo salto concettuale, e tornare a oggetti che si muovono nello spazio-tempo, come fa la teoria delle stringhe? Il problema sconfina nel campo della filosofia. Come sempre nei momenti di maggiori cambiamenti concettuali, la fisica chiede aiuto e ispirazione alla filosofia. Per questo, dopo quasi mezzo secolo di separazione, il dialogo fra filosofia e fisica teorica si sta oggi riallacciando. 38 loop In 1988 Carlo Rovelli, Lee Smolin and Abhay Ashtekar have introduced a theory of quantum gravity denoted loop quantum gravity. In 1995 Rovelli and Smolin obtained an explicit basis of states of quantum gravity, labelled by Penrose's spin networks, and using this basis they were able to show that the theory predicts that area and volume are quantized. This result indicates the existence of a discrete structure of space at the very small scale. 39 ma . . . Susskind In un articolo scientifico “The Anthropic Landscape of String Theory” Leonard Susskind (fisico) sollevò un notevole scalpore nella comunità dei fisici e dei cosmologi, allargata poi a quella dei filosofi e dei cosmologi, sul nuovo concetto di “Paesaggio” Il Paesaggio è un’idea che riguarda non solo i mutamenti di paradigma in atto nella fisica e nella cosmologia, ma anche i profondi interrogativi culturali : La scienza è in grado di spiegare il fatto che l’universo sembri straordinariamente ben progettato per permettere la nostra esistenza? 40 Susskind Da qualche anno le pagine scientifiche parlano di due sbalorditive scoperte “oscure”. La prima è che il 90% della materia presente nell’Universo è costituito da una sostanza vaga e misteriosa chiamata materia oscura, l’altra è che il 70% dell’energia dell’universo è composto da una cosa ancora più evanescente e misteriosa chiamata energia oscura La materia oscura e l’energia oscura sono state scoperte sorprendenti, ma non sono misteri I fisici delle particelle hanno sempre saputo che le loro teorie erano incomplete e che rimangono ancora molte particelle da scoprire 41 Susskind Tutto iniziò quando Wolfgang Pauli ipotizzò che una particolare forma di radioattività coinvolgesse una particella invisibile chiamata neutrino “La materia oscura non è fatta di neutrini, ma oggi i fisici hanno postulato l’esistenza di un gran numero di particelle che potrebbero facilmente costituire la sostanza invisibile L’energia oscura ha più diritto di essere chiamata misteriosa, ma il mistero riguarda più la sua assenza che la sua presenza. I fisici sanno da oltre settantacinque anni che lo spazio avrebbe tutte le ragioni per essere pieno di energia oscura. Il mistero non è che questa esista, ma che sia così poca . . “ 42 Susskind e ancora . . . “Il vero mistero sollevato dalla cosmologia odierna riguarda una questione macroscopica che sta creando enorme imbarazzo tra i fisici: perché l’universo ha tutta l’apparenza di essere stato progettato in modo che possano esistervi forme di vita come la nostra? L’interrogativo ha reso perplessi gli scienziati e allo stesso tempo incoraggiato quanti preferiscono il falso conforto di un mito creazionista . . .” dice Susskind nel suo libro IL PAESAGGIO COSMICO 43 Susskind “La situazione da molti punti di vista somiglia a quella della biologia prima di Darwin, quando cioè le persone raziocinanti non riuscivano a capire come, senza la guida di una mano divina, i processi naturali della chimica e della fisica, potessero dar luogo a una cosa complessa quanto un occhio umano . . . Credo che l’occhio si sia evoluto attraverso meccanismi darwiniani. E credo che i fisici e i cosmologi debbano trovare una spiegazione naturale anche per il nostro mondo, comprese le clamorose coincidenze che hanno cospirato per rendere possibile la nostra esistenza. . . Credo che quando si sostituisce la magia alla spiegazione razionale non si stia facendo scienza 44 Susskind In passato molti fisici preferivano credere che le leggi della natura discendessero da qualche principio matematico elegante e che l’apparente regolazione dell’universo non sia che una coincidenza fortuita. Ma le recenti scoperte nel campo dell’astronomia e della cosmologia e, soprattutto, della teoria delle stringhe non hanno lasciato altra scelta se non quella di riflettere . . . Si stanno accumulando prove a favore di una spiegazione fondata solo sui principi della fisica, della matematica e della legge dei grandi numeri di ciò che ho chiamato l’ “illusione di un disegno intelligente” 45 i sostenitori del “disegno intelligente” argomentano che è incredibile che una cosa tanto complessa come l’apparato visivo umano si sia potuto evolvere attraverso meccanismi puramente casuali. Ma i biologi avendo dalla loro parte un’arma molto potente, il principio di selezione naturale, riescono a convincere la maggior parte degli studiosi che Darwin ha ragione. Sembra più facile per i fisici (e per i cosmologi) per i quali : la vita intelligente è una conseguenza fortuita di principi fisici che niente hanno a che vedere con la nostra esistenza 46 Per Susskind “la pura e semplice fortuna” necessita di una spiegazione Non è una discussione tra religione e scienza, ma tra due opposte fazioni scientifiche: - tra coloro che credono che la natura sia determinata da relazioni matematiche che, per puro caso, permettono la vita e - coloro che credono che le leggi della fisica siano stata in qualche modo determinate dalla condizione di rendere possibile lo sviluppo della vita intelligente I toni aspri della controversia si sono cristallizzati intorno ad un unico concetto il principio antropico, un principio ipotetico secondo il quale il mondo è finemente regolato in modo da permetterci di essere qui ad osservarlo 47 Il mondo come noi lo conosciamo è molto precario, ha uno speciale interesse per i fisici. Ci sono molti modi in cui le cose potrebbero non funzionare rendendo la vita del tutto impossibile Gli aspetti per i quali l’universo deve essere abbastanza simile al nostro interessano grosso modo tre categorie: -la materia prima della vita: le sostanze chimiche; la chimica in realtà è una parte della fisica: è la fisica degli elettroni di valenza Le leggi della fisica cominciano con un elenco di particelle elementari come elettroni, quark, fotoni, aventi ciascuna proprietà caratteristiche quali massa e carica elettrica: questi sono gli oggetti di cui è fatta qualunque cosa. Eliminare una qualunque di queste particelle o anche solo cambiarne di poco le proprietà, farebbe crollare la chimica convenzionale 48 -l’evoluzione dell’universo ci ha fornito una “casa confortevole” in cui abitare. Le proprietà su larga scala dell’universo ( dimensioni, velocità di espansione, l’esistenza delle galassie, stelle e pianeti, sono essenzialmente governate dalla forza di gravità. In effetti è un miracolo tuttora inspiegato che questa forza sia così debole. La forza gravitazionale tra gli elettroni e il nucleo atomico è 10-40 volte più piccola di quella elettrica. Tuttavia la gravità ha un ruolo spettacolare nell’evoluzione dell’ universo: la sua attrazione fa sì che il materiale cosmico si accumuli in galassie, stelle . . pianeti (il materiale cosmico doveva essere in origine un po’ granuloso . . ) 49 Infine c’è la questione della composizione chimica dell’universo : all’inizio c’erano solo idrogeno ed elio (certamente non sufficienti allo sviluppo della vita) , il carbonio, l’ossigeno e gli altri elementi arrivarono più tardi essendosi formati all’interno delle stelle (lievissimi cambiamenti nelle leggi dell’elettricità e della fisica nucleare avrebbero potuto impedire la formazione di carbonio) Come ha fatto questa materia ad uscire dalle stelle? E’ stata espulsa violentemente nelle esplosioni di supernove. Oltre a protoni, neutroni, elettroni, fotoni e alla forza di gravità, il fenomeno delle supernove richiede anche la presenza dell’evanescente neutrino I neutrini sfuggendo dalla stella che si sta contraendo, danno luogo a una pressione che spinge fuori gli altri elementi chimici che si trovano lungo il percorso 50 Un mondo pieno di fenomeni biologici non è certo la norma: considerato dal punto di vista della scelta dell’elenco di particelle fondamentali e delle intensità delle loro interazioni rappresenta una rara eccezione. Forse si scoprirà (ne sono convinti i fisici) un principio matematico che spieghi il tutto . . . “ma c’è almeno un fine aggiustamento della natura che è davvero incredibilmente improbabile il cui verificarsi costituisce da più di mezzo secolo un vero e proprio enigma per i fisici. La sua unica spiegazione, se tale si può considerare, è il principio antropico”, dice Susskind facendo riferimento al paradigma fisico emergente che fa sì uso del principio antropico, ma in maniera tale da fornire una spiegazione totalmente scientifica dell’ apparente “ benevolenza” dell’ universo e ancora “Lo concepisco come un darwinismo della fisica” 51 E’ proprio vero che l’universo e le sue leggi sono il risultato di un bilanciamento delicatissimo? Quando le leggi delle particelle elementari incontrano quelle della gravità, il risultato è una potenziale catastrofe: i corpi celesti così come le particelle elementari, verrebbero smembrati da una forza incredibilmente distruttiva L’unica scappatoia è che una particolare costante della natura – la costante cosmologica - sia calibrata in maniera così perfetta che nessuno penserebbe mai che si tratti di un caso Questa costante, introdotta da Einstein, poco dopo la formulazione della relatività generale è stato il più grande enigma della fisica teorica degli ultimi novant’anni. Rappresenta una forza universale repulsiva, una sorta di antigravità che distruggerebbe l’universo se non fosse incredibilmente piccola 52 Tutte le teorie moderne implicano una costante cosmologica nient’affatto piccola Un mondo basato sulla teoria della relatività e sulla meccanica quantistica è un universo che si autodistruggerebbe, se per ragioni finora incomprensibili, la costante cosmologica non apparisse calibrata con una precisione stupefacente. “ Questo fatto, più d’ogni altra ‘coincidenza’, porta a concludere che l’universo deve essere un progetto” ribadisce Susskind Le leggi della fisica non sono affatto le sole possibili: sono controllate da fattori invisibili presenti nello spazio, fattori invisibili che si chiamano campi 53 Alcuni di essi ci sono familiari (c. magnetici), molti altri sono piuttosto inusuali, tuttavia esistono e riempiono lo spazio e controllano il comportamento delle particelle elementari Il PAESAGGIO è lo spazio delle possibilità, una rappresentazione di tutti gli scenari possibili permessi dalla teoria Molto di ciò che sappiamo ci viene dalla cosmologia sperimentale e dall’astronomia moderna L’ inflazione preparò la strada al big-bang, grazie ad essa l’universo è cresciuto fino a raggiungere dimensioni più grandi di qualunque cosa riusciamo a individuare con i più potenti telescopi 54 La costante cosmologica (nota anche come energia oscura ) che quasi tutti erano convinti fosse nulla, in realtà non lo è. Apparentemente le leggi della fisica sono state calibrate in modo da evitare che la costante cosmologica costituisse un pericolo mortale per la formazione della vita, ma niente di più . . . l’ universo è pieno di coincidenze sorprendenti, inspiegabili e fortunate Fino a poco tempo fa il principio antropico era considerato un’idea non scientifica, religiosa, un’idea sciocca e mal posta la teoria delle stringhe avrebbe spiegato tutte le proprietà della natura in maniera univoca e necessaria senza coinvolgere in nessun modo la nostra esistenza. Invece di produrre una singola costruzione, elegante e univoca, la teoria delle stringhe dà origine a una sterminata varietà di “macchine improbabili” alla Rube Goldberg 55 Sta cambiando il paradigma teorico Una nuova visione dell’universo sta emergendo dal lavoro combinato di astronomi, cosmologi e fisici teorici: il mondo, secondo cosmologi come Andrej Linde, Aleksandr Vilenkin e Alan Guth, consiste di una collezione praticamente infinita di “sacche” o “bolle” di universo, enormemente differenti l’una dall’altra. Ogni universo-bolla ha la sua lista di particelle elementari e di costanti della fisica Le conseguenze di una visione così ricca dell’universo sono profonde, sia per la fisica che per la cosmologia Esiste, in questa grande varietà, una bolla le cui condizioni coincidono con le nostre? 56 le mille bolle d‘ universo ‘E’ possibile che un meccanismo naturale abbia popolato un megaverso riempiendolo di tutti gli ambienti possibili, trasformati da possibilità matematiche a realtà fisiche? Ne è convinto un numero crescente di fisici teorici, me compreso -dice Susskind- a questa concezione do il nome di Paesaggio popolato’ I meccanismi di popolamento si basano solo sui principi della relatività generale e su applicazione della meccanica quantistica Il primo è la metastabilità del vuoto Il secondo è la capacità dello spazio di clonarsi 57 stabilità e metastabilità La stabilità indica un certo grado di resistenza a cambiamenti improvvisi e imprevedibili (es: pendolo); l’instabilità, al contrario, si verifica nel caso di una matita in equilibrio sulla punta La metastabilità sta nel mezzo Alcuni sistemi hanno la caratteristica della stabilità per lunghi periodi di tempo, ma di subire a un certo punto improvvisi e imprevisti cambiamenti catastrofici Es. l’acqua può rimanere allo stato liquido per molto tempo prima di mutarsi improvvisamente in ghiaccio o in vapore 58 Immaginiamo una pallina che rotola in un paesaggio unidimensionale. e ora sia ferma sul fondo di una valle tra due alte colline, c’è un’altra valle, più bassa, oltre una delle colline Alla pallina manca en. cinetica per risalire il pendio . . un po’ di calore.. qualche ‘tremore termico’ e ..la pallina può sistemarsi nella valle più bassa (probabilità bassa, ma può accadere) Ma . . anche senza calore, la pallina fluttua a causa del tremolio quantistico Una pallina quantistica intrappolata in una valle di energia potenziale non è completamente stabile: ha una piccola probabilità di ricomparire al di là della collina 59 Una catastrofe di vero ghiaccio L’acqua ghiaccia alla temperatura di zero gradi centigradi. Un campione molto puro di acqua portato a una temperatura inferiore senza che solidifichi , può rimanere in forma liquida per molto tempo, tuttavia se si immerge un minuscolo pezzo di ghiaccio, l’acqua cristallizza improvvisamente intorno ad esso formando un blocco solido in rapida espansione Il blocco di ghiaccio avrà la meglio sull’intero campione di acqua Immergere il cristallo di ghiaccio è analogo a colpire la pallina facendola rotolare su per la collina … Ma anche senza che si immerga un pezzo di ghiaccio, a causa delle fluttuazioni termiche e quantistiche, per caso, un gruppo di molecole si può disporre in modo da formare un piccolo cristallo o molto raramente un cristallo più grande che può congelare rapidamente tutta l’acqua (nucleazione) Uno stato di vuoto con costante cosmologica positiva è metastabile e può decadere per nucleazione di bolle 60 Ogni stato di vuoto corrisponde a un fondovalle nel Paesaggio con una particolare densità di energia Normalmente le bolle si contraggono molto rapidamente e spariscono, ma ogni tanto comparirà una bolla abbastanza grande . . . Ciascun punto del paesaggio ha una sua costante cosmologica Mentre Einstein stava ancora sperimentando con la costante cosmologica, l’ astronomo olandese William de Sitter cominciò a studiare l’espansione dello spazio Lo spazio-tempo scoperto da de Sitter, è una soluzione delle equazioni di Einstein in assenza di materia o di energia fatta eccezione per la densità di energia del vuoto ossia la costante cosmologica La soluzione che trovò, de Sitter, era uni spazio che si espande crescendo esponenzialmente col tempo 61 Come ogni spazio in espansione, lo spazio de Sitter, soddisfa la legge di Hubble: la velocità è proporzionale alla distanza (es . palloncino di gomma che si gonfia . . si stira . . esplode !?!) La trama dello spazio di de Sitter non cambia: è come se “le molecole” generassero in continuazione altre molecole – come se si clonassero- per riempire gli spazi creati dall’espansione E’ lo spazio stesso che si riproduce Un osservatore vede lo spazio intorno a sé allontanarsi seguendo la legge di Hubble: gli oggetti vicini più lenti, quelli lontani più veloci (velocità di recessione) 62 A una certa distanza il “fluido” dello spazio si allontanerebbe con una velocità di recessione uguale a quella della luce e . . a una distanza maggiore i punti dello spazio si allontanerebbero a una velocità addirittura superiore tale che persino i segnali luminosi emessi in direzione dell’osservatore verrebbero spazzati via. Dato che nessun segnale può viaggiare può viaggiare pi veloce della luce, ogni contatto con queste regioni è precluso. I più distanti punti osservabili, quelli in cui la velocità di recessione è uguale a quella della luce, formano il cosiddetto orizzonte, o meglio orizzonte degli eventi 63 C’è qualche ragione per includere in una teoria scientifica le regioni che si trovano al di là dell’ orizzonte? “sono costruzioni metafisiche . . . la loro esistenza non è verificabile . . . “ ‘ il problema di un simile punto di vista – dice Susskind – non ci permette di far ricorso a un vasto e variegato megaverso popolato di universi-bolla, un’idea che ha il potere di spiegare la regolazione apparentemente antropica della nostra regione di spazio . . in un universo governato dalla meccanica quantistica quelle che appaiono barriere invalicabili non lo sono del tutto tali . . la distanza dell’orizzonte degli eventi non varia mai: è fissata dal valore della costante cosmologica stessa . . è sempre a distanza finita, ma quando ci si avvicina non si trova nulla! ’ 64 Uno dei grandi pensatori della cosmologia moderna, il russo Andrej Linde, va predicando la dottrina di un universo in eterna espansione che emette costantemente bolle di ogni sorta Alex Vilenkin è un altro cosmologo russo che ha cercato di spiegare la cosmologia in direzione di un megaverso superinflazionario caratterizzato da una enorme diversità La relatività generale, la meccanica quantistica combinate con l’alta densità iniziale dell’ universo e con il Paesaggio della teoria delle stringhe, indicano che un universo metastabile e in eterna espansione potrebbe essere inevitabile 65 Inflazione eterna A un certo punto della sua storia, l’universo si è trovato in uno stato di altissima densità di energia, probabilmente intrappolato in un’espansione inflativa Sembra che la storia osservabile del nostro universo abbia avuto inizio in un punto del Paesaggio con densità di energia sufficiente a espandere la nostra bolla di spazio almeno di 1020 volte La nostra bolla di spazio, rotolando lentamente si dirigeva verso un improvviso e ripido dislivello, lungo il quale è discesa rapidamente convertendo l’en. potenziale in calore e particelle Infine l’universo è rotolato nella valle in cui si trova attualmente, con il suo minuscolo antropico valore della costante cosmologica 66 Inflazione eterna Come ha fatto la bolla ad arrivare sull’orlo del dislivello? Questo non si sa ancora Questo però è solo uno tra una miriade di punti di partenza . . il vuoto ha tremori quantistici, si formano bolle e scompaiono, ma ogni tanto si forma una bolla abbastanza grande da iniziare a crescere il vuoto in espansione sviluppa bolle È possibile che le bollicine collidano, aggregandosi in un unica grande bolla che finisce per spostare l’ intero spazio in un’altra valle? se la rapidità con cui lo spazio si riproduce è superiore al tasso di formazione delle bolle, le bolle evolvono isolate; la maggior parte 67 dello spazio evolve in eterno È possibile che le bollicine collidano, aggregandosi in un unica grande bolla che finisce per spostare l’ intero spazio in un’altra valle? se la rapidità con cui lo spazio si riproduce è superiore al tasso di formazione delle bolle, le bolle evolvono isolate ed escono l’una dall’ orizzonte dell’altra la maggior parte dello spazio evolve in eterno -la nucleazione è rara ed improbabile: passa un tempo lunghissimo prima che si formi casualmente una bolla che si possa espandersi invece ‘la crescita esponenziale dello spazio, dovuta all’energia del vuoto, è estremamente rapida, se la costante cosmologica non è assurdamente piccola’ dice Susskind 68 In tutti i casi lo spazio continua a clonarsi espandendosi con legge esponenziale, mentre le isole o bolle si formano lentamente nelle vicine valli del Paesaggio ’la gara è vinta con ampio margine dalla clonazione dello spazio’ afferma Susskind 69 70 Diamo un’occhiata all’interno di una delle bolle Molto probabilmente ci troveremo in una valle a quota inferiore di quella di partenza , lo spazio all’interno della bolla si starà espandendo : la bolla non sta crescendo verso l’esterno, ma è la clonazione dello spazio al suo interno Un nuovo frammento di spazio si trova ora in una nuova valle. . . Ci sono altre valli dentro la bolla originaria si può formare un’altra bolla in un’altra valle vicina e a quota inferiore, e se questa bolla ha raggio maggiore di quello critico, comincerà a crescere – una bolla nella bollaImmaginiamo il megaverso come una colonia di “organismi” che si riproducono per clonazione Siccome i cloni sono identici ai genitori possiamo immaginarli nella stessa valle del Paesaggio Quando si forma una nuova bolla con proprietà diverse da quelle della bolla madre, va ad occupare una nuova valle nelle vicinanze… lo spazio all’interno della bolla dà inizio al processo della clonazione e al tempo stesso al popolamento di nuove valli 71 72 dalle Fluttuazioni quantistiche potrebbero nascere bolle . . bolle . . e ancora bolle 73 Un oceano di energia che produce fluttuazioni , le maggiori fluttuazioni potrebbero espellere gocce di spuma che evolverebbero, secondo le loro leggi, sotto forma di intero universo …Andrei Linde “ multiverso”. Il nostro Universo non sarebbe che una bolla staccata dal vuoto quantistico circa quindici miliardi di anni fa: il multiverso sarebbe una schiuma d’ universo caotico generante bolle dalle connessioni in continuo cambiamento e ciascuna bolla con proprietà diverse e dimensioni diverse 74 Quello cosmologico non è l’unico mutamento di paradigma. Un’altra battaglia titanica, chiamata da Susskind, la Guerra del Buco Nero, ha cambiato radicalmente il modo di pensare dei fisici teorici riguardo alla gravità e ai buchi neri . . . ma questa è un’altra storia. 75 76 piccola informazione Le due componenti piu' abbondanti e misteriose dell'universo sono facce della stessa medaglia. Lo sostiene il fisico HongSheng Zhao, dell'universita' scozzese St Andrews, secondo il quale l'energia oscura e la materia oscura che insieme costituiscono il 95% dell'universo (la materia visibile corrisponde al 5%) sono due manifestazioni dello stesso ''fluido oscuro''. Secondo il modello elaborato da Zhao il misterioso fluido oscuro puo' assumere caratteristiche differenti a seconda della scala nel quale lo si considera. Per esempio, nella scala delle galassie il fluido misterioso si comporterebbe come materia, mentre nella scala dell'universo assumerebbe le caratteristiche di energia, diventando il motore del processo di espansione. 77 Il Modello Standard (MS) è una teoria che descrive tutte le particelle elementari ad oggi note e tre delle quattro forze fondamentali note, ossia le interazioni forti, quelle elettromagnetiche e quelle deboli (queste ultime due unificate nell‘ interazione elettrodebole). Si tratta di una teoria di campo quantistica, coerente sia con la meccanica quantistica che con la relatività speciale Ad oggi, le previsioni del Modello Standard sono state in larga parte verificate sperimentalmente con un'ottima precisione. Tuttavia, esso non può essere considerato una teoria completa delle interazioni fondamentali. Non comprende infatti la gravità per la quale non esiste fino ad oggi una teoria quantistica coerente. Non prevede, inoltre, l'esistenza della materia oscura che costituisce gran parte della materia esistente nell‘universo 78 È l'antica ricerca di una "teoria del tutto". La teoria delle stringhe potrebbe essere vicina a realizzare entrambi gli obiettivi. La teoria ipotizza che nel mondo ci siano solo piccole stringhe, cordicelle, che si muovono nello spazio con una certa legge. Sorprendentemente, questa ipotesi semplice definisce una teoria che descrive un mondo simile al nostro: elettroni e atomi, forza elettrica e di gravità... tutto dal moto di piccole stringhe: un mondo simile al nostro, ma non altre particelle e forze ancora, con dieci dimensioni (nove spaziali – una temporale) mentre da noi ce ne sono tre spaziali e una temporale 79 L'interesse della teoria risiede nel fatto che si spera che possa essere una teoria del Tutto, ossia una teoria che inglobi tutte le forze fondamentali. È una soluzione percorribile per la gravità quantistica e in più può descrivere in modo naturale le interazioni elettromagnetiche e le altre interazioni fondamentali. La teoria supersimmetrica include anche i fermioni, i blocchi costituenti la materia. 80 Una caratteristica interessante della teoria delle stringhe è che essa predice il numero di dimensioni che l'Universo dovrebbe avere. Né la teoria dell‘elettromagnetismo di Maxwell né la teoria della relatività di Einstein dicono nulla sull'argomento: entrambe le teorie richiedono che i fisici inseriscano "a mano" il numero delle dimensioni. 81 . Il solo problema è che quando si esegue questo calcolo, il numero di dimensioni dell'universo non è quattro, come ci si potrebbe attendere (tre assi spaziali e uno temporale), bensì ventisei. Più precisamente, le teorie bosoniche implicano 26 dimensioni, mentre le superstringhe e le teorie-M risultano richiedere 10 o 11 dimensioni. Nelle teorie di stringa bosonica, le 26 dimensioni risultano dall'equazione di Polyakov 82 Informazioni ricavate da Leonard Susskind IL PAESAGGIO COSMICO Adelphi Lee Smolin L’ UNIVERSO senza STRINGHE Brian Greene L’UNIVERSO ELEGANTE Einaudi Einaudi e… erranze internet 83