Locri www.liceimazzinilocri.it Museo della Scienza e della Tecnica “La strumentazione scientifica applicata alla didattica” “La mente che si apre ad una nuova idea non ritorna mai alla dimensione precedente” Albert Einstein www.liceimazzinilocri.it www.liceimazzinilocri.it www.liceimazzinilocri.it www.liceimazzinilocri.it www.liceimazzinilocri.it www.liceimazzinilocri.it La collezione del museo è composta da circa 300 pezzi appartenenti agli originari gabinetti di Fisica e di Scienze risalenti ai primi anni di vita della scuola. A questi sono state aggiunte altre apparecchiature tecnico-scientifiche ormai in disuso. Gli strumenti sono stati sistemati secondo aree disciplinari ed esposti in apposite vetrine collocate all’interno dell’istituto. Le sezioni Fisica Scienze Tecnica FISICA Campana in vetro con campanello elettrico •Settore: Acustica •Costruttore: Officine Galileo •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Vetro •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Campana in vetro di notevole spessore all’interno della quale risulta sospeso un campanello elettrico collegato con serrafili esterni. L’apparecchio serve a dimostrare come il suono non può propagarsi nel vuoto. Diapason •Settore: Acustica •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Metallo-legno •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: I diapason sono costruiti in acciaio e legno massello. Il tipo più comune è il corista normale, la3, 435 Hz. La cassa di risonanza dei la3 ha il fondo asportabile: togliendolo dalla sua sede, si ottiene un tubo aperto che resta silenzioso. La cassa col fondo funziona da tubo chiuso e la sua lunghezza è minore di un quarto d’onda perché il moto oscillatorio dell’aria si estende oltre la bocca. Disponendo verticalmente il lato lungo della cassetta e versandovi dei vapori di etere, la risonanza svanisce. Conviene sempre eccitare i diapason mediante l’annesso martelletto con disco di gomma (mancante): la percussione produce grande ampiezza di vibrazione e non desta armonici superiori squillanti. Amperometro scolastico •Settore: Elettrologia •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ’900 •Materiale: Legno-Metallo-Vetro •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Lo strumento risulta costruito su un supporto in legno e viene usato per la misura di correnti. La scala risulta compresa tra i valori 0 e 4. Apparecchio per il potere dispersivo delle punte •Settore: Elettrologia •Costruttore: Paravia •Epoca: Prima metà del 900 •Materiale: Metallo-legno •Stato di conservazione Non funzionante •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da due sfere, una fissa ed una mobile, montate su una base in legno. Quella mobile risulta collegata con un’asta metallica, terminante con una punta, scorrevole all’interno di un manicotto isolante piegato ad angolo retto. Il dispositivo viene usato nelle esperienze di elettrostatica per evidenziare la distribuzione delle cariche elettriche nei corpi di forma appuntita. Cilindro metallico aperto con pendolini •Settore : Elettrologia •Costruttore: Officine Galileo-Firenze •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Metallo •Stato di conservazione: Incompleto •Descrizione: Lo strumento, usato nelle esperienze di elettrostatica, risulta costituito da un cilindro metallico aperto, recante dei leggeri pendolini di sambuco. Facendo caricare staticamente il cilindro, si osserva che si distanziano solo i pendolini posti all’esterno a dimostrazione che la carica elettrostatica si distribuisce sulla superficie esterna del conduttore. Conduttore cilindrico isolato •Settore: Elettrologia •Costruttore: Paravia - Milano •Epoca: Prima metà del ’900 •Materiale: Metallo e materiale elettricamente isolante •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Lo strumento rappresenta un modello di conduttore elettrostatico cilindrico montato, tramite un’asta di materiale isolante, ad una base in legno. I pendolini servono per la verifica della carica elettrostatica. Coppia di conduttori uguali sulla separazione delle cariche indotte •Settore: Elettrologia •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Metallo-Materiale isolante •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Lo strumento è costituito da due corpi conduttori cavi di forma cilindrica, sostenuti da un’asta isolante fissata ad una base d’appoggio di forma circolare. Il dispositivo serve a dimostrare come, sfruttando il fenomeno dell’induzione elettrostatica, sia possibile elettrizzare un corpo mediante separazione delle cariche indotte. Elettroscopi a foglie d’oro •Settore: Elettrostatica •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Metallo, oro e vetro •Stato di conservazione: Non funzionanti •Descrizione: Recipienti di vetro sormontati da un tappo metallico alla cui estremità inferiore risulta attaccata un’asta, anch’essa di metallo, terminante con due foglioline d’oro. Gli strumenti sono usati per la verifica dello stato elettrico di un corpo. Elettroscopio condensatore ad una foglia •Settore: Elettrostatica •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Metallo-vetro-materiale isolante •Stato di conservazione: Incompleto •Descrizione: Cassa metallica rettangolare con pareti di vetro e scala graduata posta nell’interno. La foglia è sostenuta da una lamina isolata, terminante con vite, sulla quale si possono applicare una sfera o un piattello. Un’ altra lamina isolata, girevole e comandata dall’esterno, protegge la foglia e modifica la sensibilità dello strumento Generatore di Van Der Graaf •Settore: Elettrostatica •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Rame-Ferro-Legno •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Macchina elettrostatica costituita da due colonne in plexigas montate su una base di materiale plastico. L’elettrodo per l’alta tensione è una specie di gabbia di Faraday in rete metallica montata nella parte superiore. Una cinghia larga circa cm 12 ruota su due rulli e trasporta le cariche raccolte sull’elettrodo superiore. Il movimento avviene a mano. Sfera cava di Coulomb •Settore: Elettrologia •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Metallo-materiale isolante •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Sfera vuota con sostegno isolante. Si usa generalmente insieme a un conduttore cilindrico nelle esperienze sull’induzione. Da solo serve a saggiare la distribuzione della carica elettrica sopra una superficie a curvatura costante. Voltmetro scolastico •Settore: Elettrologia •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno-Metallo-Vetro •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Lo strumento risulta costruito su un supporto in legno e viene usato per la misura di tensioni. La scala risulta compresa tra i valori 0 e 300. Apparecchio per spettri del campo magnetico: corrente circolare •Settore: Elettromagnetismo •Costruttore: Paravia Milano •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Metallo-materiale plastico •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da un telaio di metallo con piedini isolanti e da una lastra trasparente, anch’essa di materiale isolante. Quest’ultima risulta attraversata da un anello a più strati di filo di rame, munito di serrafili agli estremi attraverso i quali avviene la connessione ad una macchina elettrostatica. La struttura di questo apparecchio permette la proiezione dello spettro magnetico. Condensatore di Epino •Settore: Elettromagnetismo •Costruttore: Officine Galileo-Firenze •Epoca: Prima metà del ’900 •Materiale:Metallo e materiale elettricamente isolante •Stato di conservazione: Incompleto •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da due piatti di materiale conduttore montati, tramite dei sostegni isolanti, ad una base in legno. Esso rappresenta un modello di condensatore elettrostatico. Tra le armature (i piatti) vi era posta una piastra di materiale dielettrico; erano presenti anche dei pendolini per la verifica della carica elettrostatica. Macchina elettrostatica di Wimshurst •Settore: Elettromagnetismo •Costruttore: Officine Galileo-Firenze •Epoca: Seconda metà del ’900 •Materiale: Metallo, resina isolante •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Lo strumento costituisce un valido esempio di macchina elettrostatica, in grado di generare corrente a mezzo di energia meccanica fornita dal movimento della manovella. Quando le due sferette metalliche vengono a contatto tra di loro, è possibile osservare lo scoccarsi di scintille. Pila di Volta a colonna •Settore: Elettromagnetismo •Costruttore: Paravia Milano •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Metallo-gomma •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Esempio di pila a colonna. E’ formata da 50 coppie rame – zinco sovrapposte e tenute in sede da uno stelo centrale di materiale isolante. Dischi di feltro, da acidulare, sono intercalati fra le coppie. Lateralmente sono presenti dei morsetti che permettono il collegamento con gli elementi di un circuito elettrico. Modello schematico di installazione telefonica a due posti •Settore: Elettromagnetismo •Costruttore: Paravia •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Legno-metallo-materiale plastico •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: L’apparecchio consta di due stazioni montate simmetricamente su sostegni verticali in metallo. I vari accessori (microfono, ricevitore, campanello), sono collegati a giorno e ben visibili a distanza. L’alimentazione avviene con comuni pile da 4,5V fino ad una distanza di alcune decine di metri. Pila di Volta a tazze •Settore: Elettromagnetismo •Costruttore: Officine Galileo – Firenze •Epoca: Prima metà del ’900 •Materiale: Legno-vetro-rame-zinco •Stato di conservazione: Inservibile •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da una base in legno con 5 vasi in vetro muniti di altrettante coppie di rame e zinco collegate in serie. All’interno dei vasi veniva versata una soluzione elettrolitica (ad esempio, acido solforico), grazie alla quale, si creava una differenza di potenziale ai poli della pila, che poteva essere sfruttata all’interno di un circuito elettrico. Infatti, ai poli sono presenti dei serrafili mediante i quali era possibile il collegamento. Resistore a cursore •Settore: Elettromagnetismo •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Metallo-materiale isolante-carta •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: E’ costituito da un prisma d’ardesia sul quale è avvolto ad elica il filo resistente. Si hanno tipi semplici per carichi fino a 1000 watt e doppi fino a 2000 watt, da tavolo e da quadro. Spostando il cursore sull’avvolgimento, è possibile mostrare come si ha un cambiamento dei valori della resistenza. Rocchetto d’induzione(Bobina di Ruhmkorff) •Settore: Elettromagnetismo •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del 900 •Materiale: Legno-Metallo-Plastica •Stato di conservazione: Inservibile •Descrizione: Lo strumento risulta montato su una base di legno ed è munito di spinterometro punta – piattello. Presenta, inoltre, un interruttore e un condensatore. Quando il dispositivo viene alimentato, è possibile osservare una scarica elettrica tra punta e piatto. Tubo a raggi catodici con croce di Malta •Settore: Elettromagnetismo •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Metallo-vetro •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da un tubo di vetro sostenuto da una base di legno. All’interno del tubo sono presenti un dischetto piano che funge da catodo e un elettrodo ribaltabile, a forma di croce di Malta, che costituisce l’anodo. La croce è posta dinanzi ad una parete del tubo slargata e appiattita, che si riscalda in modo sensibile. Quando i raggi hanno agito per alcuni secondi e la croce viene piegata, l’area che prima era occupata dall’ombra brilla più della regione circostante. La formazione delle ombre dimostra che, in assenza di campi magnetici ed elettrici, i raggi catodici camminano in linea retta. Volt-Amperometro •Settore: Elettromagnetismo •Costruttore: Officine Galileo-Firenze •Epoca: Prima metà del ’900 •Materiale: Metallo-legno-materiale isolante •Stato di conservazione: Inutilizzabile •Descrizione: Lo strumento, posto all’interno di una protezione in legno e materiale plastico trasparente, presenta una bobina elettromagnetica che serve per la misurazione di differenze di potenziale (tensioni) e di intensità di corrente. Apparecchi di Pascal •Settore: Meccanica dei fluidi •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Seconda metà ‘900 •Materiale: Materiale plastico- metallo- vetro-sughero •Stato di conservazione: Non funzionanti •Descrizione: Ad una sfera cava di ottone con sei fori è applicato un tubo dentro il quale è libero di scorrere uno stantuffo che può funzionare per aspirazione o per compressione. Nei fori della sfera si adattano, mediante tappi di gomma, degli ugelli in vetro per produrre dei getti di liquido simultanei. Gli strumenti sono utili ogni qual volta si vuole illustrare il principio di Pascal. Apparecchio di Pellat •Settore: Meccanica dei fluidi •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del 900 •Materiale: Vetro-legno-metallo •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Composto da un imbuto cilindrico di vetro chiuso nella parte inferiore e da un piattello mobile comandato da una leva con relativo contrappeso. Nella parte superiore vengono introdotti tre recipienti di vetro di forma e capacità molto diversi. Versando acqua in uno di essi la pressione idrostatica esercitata sul piattello oltrepassa un dato valore, il piattello si abbassa lasciando uscire una certa quantità di acqua: l’abbassamento del livello nel recipiente di vetro fa diminuire la pressione e il piattello può chiudere di nuovo l’apertura. Un indice mobile serve a controllare che l’altezza raggiunta dall’acqua è sempre la stessa qualunque sia la forma o la capacità del recipiente usato. Coppia di emisferi di Magdeburgo •Settore: Meccanica dei fluidi •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del 900 •Materiale: Metallo •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da due semisfere metalliche. Una è sormontata da un uncino, l’altra è poggiata su un sostegno metallico. In quest’ultimo è praticato un foro chiuso con una valvola, attraverso il quale, quando gli emisferi sono sovrapposti, viene aspirata l’aria attraverso una pompa pneumatica. L’adesione tra i due emisferi risulta tale da non poter essere vinta neanche da forze di notevole intensità. Pallone per la determinazione del peso dell’aria •Settore: Meccanica dei fluidi •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Seconda metà del 900 •Materiale: Vetro-metallo-plastica •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Il pallone di vetro ha la capacità di circa 2 litri ed è chiuso da un tappo di gomma munito di un rubinetto per farvi il vuoto. Un occhiello serve per la sospensione del pallone alla bilancia idrostatica. La differenza in peso che si osserva quando si lascia rientrare l’aria è sufficiente per fare traboccare una qualsiasi bilancia. Altri gas o vapori di liquidi molto volatili possono essere immessi attraverso il rubinetto. Pompa pneumatica ad olio con manovra a mano(Tipo Fleuss) •Settore: Meccanica dei fluidi •Costruttore: Officine Galileo •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Metallo •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Il dispositivo, molto robusto e pesante, funziona tramite manovra a mano, facendo girare una ruota.E’ capace di raggiungere un vuoto di circa 3 mm Hg. La pompa risulta corredata di una campana in vetro (Inv. n. 94) e veniva fornita di una lattina di olio. Pompa rotativa ad olio con motore •Settore: Meccanica dei fluidi •Costruttore: Paravia-Torino •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Metallo cromato •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Il dispositivo serve per la realizzazione del vuoto in tutte quelle esperienze che vengono condotte i assenza di aria. L’alimentazione avviene tramite corrente alternata ed il vuoto viene generato tramite un motore. Nella parte superiore sono presenti due tubi coperti da tappi in gomma, attraverso i quali è possibile collegare un tubo di gomma per l’aspirazione dell’aria. Torchio idraulico •Settore: Meccanica dei fluidi •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Metallo-vetro-sughero-spago •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Lo strumento è costituito da tre tubi in vetro comunicanti tra di loro, chiusi all’estremità superiore e contenuti in un recipiente metallico. Quando all’interno del tubo viene inserito un liquido, è possibile osservare che esercitando una pressione su uno di essi, questa si trasmette all’ultimo, facendo sollevare uno stantuffo in esso contenuto. Vasi comunicanti •Settore: Meccanica dei fluidi. •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Vetro-legno •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: L’apparecchio è formato da un tubo largo, che ha funzione di serbatoio per un liquido colorato, e da alcuni tubi capillari di diametro decrescente, posti in comunicazione fra loro Si dimostrano così, direttamente o per proiezione, le ascensioni capillari dei liquidi che bagnano il vetro e le depressioni dei liquidi che non lo bagnano. Barografo •Settore: Meteorologia •Costruttore: Officine Galileo-Firenze •Epoca: Prima metà del ’900 •Materiale: Metallo, carta •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Strumento per la rappresentazione della variazione e misurazione della pressione atmosferica. All’interno è presente un rullo di carta sul quale, attraverso un pennino imbevuto di inchiostro, avveniva la registrazione dei vari rilevamenti. Eliografo di Campbell-Stokes •Settore: Meteorologia •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Sconosciuta •Materiale: Metallo-vetro •Stato di conservazione: Inservibile •Descrizione: Lo strumento viene usato per la registrazione della dell’irraggiamento solare su apposite strisce di registrazione. durata Igrografo •Settore: Meteorologia •Costruttore: SIAP Bologna •Epoca: Seconda metà del 900 •Materiale: Vetro- metallo •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Lo strumento, usato per la registrazione dell’umidità relativa dell’aria, è contenuto in una custodia di metallo munita di maniglia di trasporto. All’interno è presente un tamburo, sul quale venivano montate le strisce di registrazione, ed una punta scrivente. I vari componenti sono visibili attraverso una finestra di vetro. Termoigrografo •Settore: Meteorologia •Costruttore: Paravia - Milano •Epoca: Prima metà del ’900 •Materiale: Metallo •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Strumento per la misurazione della temperatura in accoppiamento al rilevamento dell’umidità atmosferica relativa. All’interno è presente un rullo di carta sul quale, attraverso un pennino imbevuto di inchiostro, avveniva la registrazione dei vari rilevamenti. Bilancia idrostatica •Settore: Strumentazione di uso generale •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Metallo cromato •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da un’asta fissata su un sostegno a base rettangolare. I piatti, in tutto tre, sospesi all’estremità di un braccio libero di ruotare attorno al suo baricentro, sono due a sostegno lungo ed uno a sostegno corto; quest’ultimo è munito di un gancio al quale viene applicato il cilindro di Archimede. Il Braccio della bilancia può essere spostato verticalmente lungo l’asta mediante una vite. Accessorio per macchina di rotazione: pendolo di Foucault •Settore: Meccanica •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Metallo •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Su di un piatto metallico munito di cono normale è montata una staffa a forma di arco alla cui sommità è applicato il gancetto del filo; alla estremità del filo si trova la massa pendolare. Nel centro del disco è presente un indice che serve ad indicare il piano di oscillazione iniziale. Lo strumento, connesso ad una macchina di rotazione, evidenzia i diversi piani di oscillazione del pendolo dovuti alla rotazione. Apparecchio per le varie specie di equilibrio per la teoria del cuneo •Settore: Meccanica. •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Un prisma a sezione triangolare viene introdotto fra due rulli ad assi paralleli, che si vogliono separare. Sul piatto mobile unito al rullo superiore si applica la resistenza mentre la potenza sollecita il prisma tramite un cordoncino e una puleggia. Doppio cono su piano inclinato (paradosso meccanico) •Settore: Meccanica. •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno-ottone •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Questo solido omogeneo, risale apparentemente sui suoi appoggi. In realtà ne discende, perché l’invasatura determinata dalle guide divergenti, essendo sempre più ampia a partire dal vertice, fa sì che i punti di appoggio del doppio cono si avvicinano all’asse del solido. Macchina di rotazione •Settore: Meccanica •Costruttore: Soc. L. Amatori Roma •Epoca: Seconda metà del 900 •Materiale: Ghisa-gomma-legno •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da una ruota in lega metallica fissata su una base, anch’essa dello stesso materiale. Il dispositivo di rotazione, azionato a mano, reca da un lato un cilindro femmina con vite di pressione, al quale vanno collegati i cilindri maschi dei vari accessori. Può essere usato in posizione orizzontale o verticale. Macchina di rotazione a motore •Settore: Meccanica •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Seconda metà del 900 •Materiale: Metallo •Stato di conservazione: Non funzionante •Descrizione: Modello azionato da motore elettrico, a velocità regolabile con reostato, connesso ad un riduttore di velocità ad ingranaggi contenuto in una scatola metallica dalla quale sporge l’albero di rotazione e un braccio che sostiene l’asta ausiliaria per gli accessori. La velocità è regolabile con uniformità. L’albero di rotazione porta da un lato un cono femmina, dotato di vite restringimento, corrispondente ai coni maschi dei vari accessori, e dall’altro un uncino per la sospensione dei corpi. L’albero di rotazione può assumere tutti gli orientamenti fra la verticale e l’orizzontale. Macchina di rotazione con base e ruota in legno •Settore: Meccanica •Costruttore: Officine Galileo. •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno-Metallo •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da una ruota in legno fissata su una base, anch’essa in legno. Il dispositivo di rotazione, azionato a mano e mancante della cinghia, reca da un lato un cilindro femmina con vite di pressione, al quale vanno collegati i cilindri maschi dei vari accessori. Modello di argano •Settore: Meccanica •Costruttore: Officine Galileo – Firenze •Epoca: Prima metà del ’900 •Materiale: Legno-acciaio •Stato di conservazione: Da riparare •Descrizione: La macchina risulta costituita da un cilindro, attorno al quale si avvolge il cordoncino, all’estremità del quale viene posta la resistenza, e da quattro bracci radiali (ne rimangono solo due), tramite i quali viene applicata la potenza. Modello di asse differenziale •Settore: Meccanica •Costruttore: Officine Galileo-Firenze •Epoca: Prima metà del ’900 •Materiale: Acciaio-cordoncino •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da un telaio in metallo sul quale sono posti una carrucola ed una manovella. Un cordoncino è fissato per suoi capi all’asse differenziale; da un’estremità ad un cilindro attorno a cui si avvolge mentre all’altra estremità viene posta la resistenza. Parallelepipedo articolato •Settore: Meccanica. •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno-metallo •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Il parallelepipedo è formato da tre ripiani di legno equidistanti e paralleli articolati con quattro sottili stecche metalliche, che ne costituiscono gli spigoli laterali. Variando l’inclinazione delle stecche rispetto ai piani si realizzano le tre diverse specie di equilibrio. Mediante il filo a piombo applicato al baricentro si dimostra la nota condizione di equilibrio dei corpi appoggiati. Tornio modello di asse nella ruota •Settore: Meccanica. •Costruttore: Officine Galileo Firenze •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno-ottone •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Macchina classica formata da un cilindro e da una ruota coassiali, rigidamente connessi. Attorno all’uno e all’altra sono avvolti in senso contrario dei cordoncini per l’applicazione della potenza e della resistenza. Verricello •Settore: Meccanica •Costruttore: Antonio Vallardi •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno-metallo •Stato di conservazione: Incompleto •Descrizione: Lo strumento illustra l’utilità dei rotismi che spesso offrono soluzioni semplici ma efficaci per poter alzare grandi masse impiegando piccole forze. E’ costituito da una pedana di legno sormontata da un cilindro collegato ad una ruota girevole. SCIENZE Sviluppo del pulcino •Settore: Zoologia •Costruttore: G.B. Paravia & C. •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Esemplare conservato in formalina •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Pulcino conservato in formalina e contenuto all’interno di un recipiente cilindrico di vetro molto resistente, chiuso in maniera ermetica. Sono evidenti le varie fasi dello sviluppo embrionale del pulcino. Scheletro di gallo •Settore: Zoologia •Costruttore: Alfa Tecnica Roma •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Scheletro montato su base in legno •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Scheletro di gallo montato su una base in legno. E’ possibile osservare come negli scheletri degli uccelli le ossa del capo siano più sottili e fuse tra di loro. La mascella e la mandibola sporgono in avanti per formare il becco. Sono evidenti gli arti anteriori trasformati in ali e posteriori provvisti di quattro dita. Metamorfosi della rana •Settore: Zoologia •Costruttore: G. B. Paravia & C. •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Esemplare conservato in formalina •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: All’interno di un recipiente di vetro trasparente chiuso ermeticamente, sono conservati, in formalina, esemplari raffiguranti le varie fasi della metamorfosi della rana. Scudo con scheletro di tartaruga greca •Settore: Zoologia •Costruttore: Alfa Tecnica Roma •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Esemplare montato su base in legno •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Scudo di tartaruga greca montato su base in legno. Sono ben visibili la corazza, gli arti inferiori e la coda. Proteus Anguines •Settore: Zoologia •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Esemplare conservato in formalina •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Esemplare di proteus anguines della lunghezza di circa 30 cm, conservato in formalina e contenuto in un recipiente di vetro trasparente di forma cilindrica. Ascaride lumbricoide •Settore: Zoologia •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Esemplare conservato in formalina •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Esemplare di ascaride lumbricoide, conservato in formalina e contenuto in un recipiente di vetro trasparente di forma cilindrica. Salamandra maculata •Settore: Zoologia •Costruttore: G.B. Paravia & C. •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Esemplare conservato in formalina •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Esemplare di salamandra conservato in formalina e contenuto in un recipiente di vetro chiuso ermeticamente. Rappresenta una delle specie più note in Italia. Spugna •Settore: Zoologia •Costruttore: A. Vallardi •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Esemplare conservato in formalina •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Esemplare di spugna , conservato in formalina e contenuto in un recipiente di vetro trasparente di forma cilindrica, chiuso ermeticamente. Apparato urinario dell’uomo •Settore: Anatomia •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Il modello, in legno, risulta montato su un pannello rettangolare dello stesso materiale. Sono ben visibili, il rene sinistro, in sezione longitudinale e quello destro, riprodotto per intero. Entrambi portano, sulla loro sommità, la ghiandola surrenale. Pacurus striatus •Settore: Zoologia •Costruttore: G. B. Paravia •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Esemplare conservato in formalina •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Esemplare di pacurus striatus conservato in formalina e contenuto in un recipiente di vetro trasparente di forma cilindrica. Cuore umano •Settore: Anatomia •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Il modello, in legno, riproduce esattamente il muscolo cardiaco. La parte anteriore risulta asportabile offrendo la visione interna delle varie sezioni. Midollo spinale •Settore: Anatomia •Costruttore: Antonio Vallardi •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Il modello, in legno, riproduce esattamente una sezione trasversale del midollo spinale con nervi spinali e rispettivi gangli. Rene umano in sezione longitudinale •Settore: Anatomia •Costruttore: A T Roma •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Il modello, in legno e montato su una tavola di metallo, riproduce esattamente una sezione longitudinale di un rene umano. Sono evidenti una regione esterna corticale ed una interna midollare. In entrambe le regioni si evidenziano i nefroni. Globo oculare •Settore: Anatomia •Costruttore: G.Steger Sdikeuditz •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Gesso-Vetro •Stato di conservazione: Rotto •Descrizione: Il modello, in gesso, riproduce il globo oculare umano. Risulta scomponibile a metà. Togliendo la parte superiore sono visibili il cristallino, anch’esso estraibile e la retina. Apparecchio Eleogeo •Settore: Scienze della Terra •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno, metallo •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da un piano in legno di forma ellittica sul quale sono evidenziati gli assi. Su uno dei due fuochi dell’ellisse è posizionata una lampadina, illuminata con tensione di rete, con funzione di sole. Al piano in legno risulta montato un piccolo globo terrestre libero di ruotare, mediante un congegno con manovra a mano, attorno al proprio asse e attorno al sole. Il dispositivo è didatticamente utile nella spiegazione delle leggi di Keplero. Globo Terrestre •Settore: Scienze della Terra •Costruttore: Antonio Vallardi •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno e metallo e carta •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Lo strumento costituisce una rappresentazione sferica della Terra. Sono evidenziate le varie parti che lo caratterizzano. Il globo è utile per chiarire il concetto di collocazione nello spazio riguardo ad altri punti di riferimento. Esso fornisce anche un’idea del cambiamento dei confini politici e geografici subito da alcuni paesi nel corso degli ultimi decenni. Sfera celeste con meridiani e paralleli •Settore: Scienze della Terra •Costruttore: G. B. Paravia & C. •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Legno e metallo •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: Lo strumento risulta costituito da una serie di anelli concentrici rappresentanti i meridiani e i paralleli. All’interno del reticolo è presente una piccola sfera rappresentante il globo terrestre. L’intero apparato offre un’idea chiara della sfera celeste. Cassetta collezione n° 100 fossili •Settore: Geologia •Costruttore: G. B. Paravia & C. •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Cassetta in legno con piccoli contenitori in cartone e materiale plastico •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: La cassetta conteneva originariamente cento esemplari di fossili (uno è andato perso) di quattro diverse ere geologiche, con relative epoche (leozoica-mesozoica-cenozoica-neozoica). Di ciascun esemplare viene indicata la provenienza. Il materiale viene usato in esperienze didattiche per precisare ed evidenziare le differenze strutturali e morfologiche dei vari fossili in relazione anche al loro ambiente di provenienza. Struttura secondaria di un tronco di dicotiledone •Settore: Botanica •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Plastica colorata-Legno •Stato di conservazione: Ottimo •Descrizione: Fusto di dicotiledone in sezione trasversale. Andando dall’esterno verso l’interno si succedono: sughero, fellogeno, felloderma, libro primario, libro secondario, cambio, legno secondario, legno primario, midollo. Apparecchio di Kipp •Settore: Chimica •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 • Materiale: Vetro •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Apparecchio formato da tre bocce di vetro; le due in basso sono saldate tra loro, mentre la superiore è separata e termina con un imbuto che pesca fino quasi il fondo della bolla inferiore. Viene usato per produrre dei gas (idrogeni, acido solfidrico, ecc. ) per azione di un acido su un metallo o un composto chimico contenente il gas che si vuole produrre. Mortaio con pestello •Settore: Chimica •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Porcellana •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Capsula con base arrotondata munita di pestello, entrambi in porcellana. Viene usato per polverizzare materiale vario al fine di favorirne la solubilizzazione durante gli esperimenti. Matracci •Settore: Chimica •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Vetro •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Serie di quattro matracci di varie misure. Alcuni erano in origine muniti di tappo, andato disperso. Vengono usati come contenitori di liquidi durante gli esperimenti, compresi quelli che prevedono il riscaldamento con fonte di calore. Capsule e crogiuolo •Settore: Chimica •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Porcellana •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Recipienti in porcellana utilizzati quando è necessario riscaldare campioni di materiali ad alta temperatura. Pinus Pinea •Settore: Botanica •Costruttore: Paravia •Epoca: Seconda metà del ‘900 •Materiale: Materiale plastico •Stato di conservazione: Buono •Descrizione: Plastico riproducente la veduta in sezione di una pigna. E’ possibile rimuoverne una parte per osservarne la struttura interna. Cassetta collezione di monoassici e biassici •Settore: Mineralogia •Costruttore: Sconosciuto •Epoca: Prima metà del ‘900 • Materiale: Cassetta in legno contenente minerali di vario tipo •Stato di conservazione: Discreto •Descrizione: La cassetta conteneva originariamente sei tipi di minerali diversi di cui uno è andato perduto. I minerali classificati sono: quarzo-apatitebarite-gesso-topazio.Il materiale viene usato in esperienze didattiche per chiarire le differenze strutturali e morfologiche tra i vari minerali. Di ciascuno di essi viene anche precisata la provenienza. TECNICA Proiettore per pellicole 8 mm •Settore: Strumentazione audiovisiva •Costruttore: FACS •Epoca: Prima metà del ‘900 •Materiale: Lega metallica •Stato di conservazione: Incompleto •Descrizione: Apparecchio per la proiezione di filmati registrati su nastri di cellulosa di 8 mm. Il Museo è nato grazie alla collaborazione dei docenti: •Francesco Calabrò •Giuseppa Cara •Stefania Crupi •Massimo Musumeci •Carmela De leo •Pasqualina Bova coordinati dalla prof.ssa Antonia Bonocore