Il sistema dei partiti dal pluripartitismo
polarizzato all’illusione bipartitica
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Luca Verzichelli
Sistema Politico italiano
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Obiettivi del capitolo III
• Analizzare lo sviluppo storico dei partiti e dei sistemi partitici
in Italia, con particolare riferimento al periodo repubblicano
• Discutere i principali modelli interpretativi del sistema partitico
italiano, dalla prima repubblica alla fase di crisi (1992-1994)
fino al sistema partitico sviluppatosi nella fase più recente
• Illustrare le principali novità organizzative riscontrabili nei partiti
italiani di oggi.
Luca Verzichelli
Sistema Politico italiano
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Il primo sistema partitico in Italia (1861-1913)
• Sistema dominato da partiti parlamentari composti da notabili.
• Distanza ideologica relativa tra i due attori parlamentari
maggiori (destra storica e sinistra storica) che con il
trasformismo confluiscono in un unico ceto parlamentare di
ministeriali
• Relativa irrilevanza di gruppi di
opposizione, anch’essi composti da
notabili ma più distanti dal centro di
governo (democratici, radicali,
repubblicani) e poi del piccolo partito
socialista che giunge in parlamento
alla fine del XIX secolo).
Nel complesso, il primo sistema partitico italiano realizzò la costruzione dello
stato unitario senza veri partiti garantendo per circa mezzo secolo i diritti della
costituzione liberale e una vita parlamentare regolare
Il pluralismo tuttavia è ancora limitato. Il processo di democratizzazione si
interrompe prima che i partitiSistema
possano
completare il proprio consolidamento 3
Luca Verzichelli
Politico italiano
Il secondo sistema partitico (1919-1924)
• Emergere dei partiti organizzati di massa (Partito
socialista e partito popolare) che nel 1919 (prime
elezioni con sistema proporzionale) ottengono una
grande vittoria nel nord
• Sconfitta dei liberali e fine del loro dominio
• Successo dei partiti posti sulle ali estreme (nazionalisti
e fascisti a destra, socialisti massimalisti e poi
comunisti a sinistra).
• Sovrapposizione di vari conflitti (di
classe, confessionale,
agrario/industria urbana e soluzione
“post-ideologica” del fascismo
Luca Verzichelli
Sistema Politico italiano
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Il terzo sistema partitico Italiano
(sistema partitico della prima repubblica: 1948-1992)
• Sostanziale stabilità delle componenti ideologiche rispetto alla
fase 1919-1921: comunisti, socialisti, laici, democristiani…
• Alcuni piccoli partiti nuovi legati a nuove domande emergenti
(Partito d’azione, Uomo qualunque, Monarchici) che però non si
consolideranno dopo il 1948
• Tuttavia alcuni caratteri distintivi di questo sistema rispetto al
passato:
a) divisione a sinistra e sorpasso del Pci sul partito socialista
b) crescita del partito cattolico, che si afferma come il partito
nettamente più forte nel 1948
c) riduzione del partito liberale (e delle altre forze liberali e
social-democratiche) ad una posizione minoritaria
Luca Verzichelli
Sistema Politico italiano
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Interpretazioni del sistema partitico
della prima repubblica
• Bipartitismo imperfetto (Galli 1966): ruolo
predominante dei due principali partiti (Dc e
Pci) ma impossibilità, a differenza dei
bipartitismi normali, di una alternanza al
governo.
• Pluripartitismo polarizzato (Sartori 1976):
presenza di due partiti anti-sistema (Pci e
Msi), e articolato intorno a tre poli, con uno
spazio ideologico polarizzato - molto esteso
tra estrema sinistra ed estrema destra
• Pluripartitismo centripeto (Farneti 1983):
progressiva riduzione dello spazio ideologico
e tendenza del sistema partitico (negli anni
’70) aveva quindi un andamento centripeto
invece che centrifugo.
Luca Verzichelli
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SINISTRA
CENTRO-DESTRA
Partiti di
opposizione
Partiti
governativi
DC
Destra estrema non di governo
CENTRO
SINISTRA
Partito antisistema di sinistra
Partito A prosistema
Partito B prosistema
DESTRA
Partito antisistema di destra
Punto di non trasferibilità del voto e
di non-coalittività (centro-destra)
Punto di non trasferibilità del voto e
di non-coalittività (centro-sinistra)
Estensione del Centro
CENTRO
SINISTRA
DESTRA
Area di
opinione
Estensione dell’arco costituzionale
Partito antisistema di destra
Punto di non trasferibilità del voto e di
non-coalittività (centro-destra)
Il formato del sistema partitico sino agli anni ‘90
PCI
PSDI PRI
PSI
DC
PLI
MSI
• Fase critica 1975-76 con il Pci oramai vicinissimo alla
forza della Dc
• Inserimento di alcuni piccoli partiti (radicali, partiti di
estrema sinistra, verdi) tra il 1976 e gli anni ’80, senza
grandi mutamenti di sistema.
• Differenze territoriali organizzative e elettorali significative
tra i vari partiti
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Il quarto sistema partitico italiano.
Presupposti storici
• Dopo il crollo del muro la fine del Pci:
nascono il Pds (poi Ds) e il partito della
Rifondazione comunista (1991)
• Il successo nella Lega Nord nel 1992
inaugura un processo di erosione dei
partiti tradizionali
• I referendum elettorali (1991 e 1993)
• Tangentopoli e l’emergere di un forte
conflitto politica-magistratura.
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Il sistema partitico della seconda repubblica
La fase di formazione (1993-1996)
• Disintegrazione della Dc-Ppi: scissione del Ccd (1993),
insuccesso del Ppi nel 1994 e ulteriori scissioni successive
• Scomparsa del Psi e dei partiti laici (1994).
• Mancata affermazione del Patto Segni al centro e di Alleanza
Democratica sul centro-sinistra (1994).
• Mancato recupero di Pds e tenuta di Rc a sinistra (1994)
• Trionfo di Forza Italia (1994) e successo dei suoi “alleati
alternativi”, Ln e Msi (ribattezzatosi An con la svolta di Fiuggi).
• Recupero dei partiti del centro-sinistra (1996) con ulteriore
frammentazione (Socialisti, Rinnovamento Italiano, Verdi…).
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Offerta elettorale (partiti e coalizioni) 1994-2013
Estrema
Sinistra
Sinistra
Centro
1994
Progressisti
[Pds-Rc-Rete-Verdi-Si-Ad]
1996
2001
RC
RC Ulivo
[Pd-Verdi-Ppi-Si-Ri]
Ulivo
[Pdci, Ds, Verdi, Sdi, Dl]
2006
2008
2013
L'Unione
[Ds-Rc-Pdci-Verdi-Idv-DlRnp-Udeur]
Sin. Arcobaleno Coalizione Veltroni
[Rc, Pdci, Verdi] [Pd, Idv]
Rc
Coalizione Bersani
[Sel, Pd, Cd]
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Destra
Estrema
Destra
Patto Italia Polo delle libertà
[Ppi, Segni] [Fi, Ln, Ccd] (a Nord)
Polo del buongoverno
[Fi, An, Ccd] (a Sud)
Ln
Polo delle Libertà
Msft
[Ccd, Cdu, Fi, An]
Idv
Casa delle Libertà
Msft
De
[Udc, Ln, NPsi, Fi, An]
Radicali
Casa delle Libertà
[Udc, Dc-Npsi, Mpa-Ln,
Fi, An, As, Ft]
Udc
Coalizione Berlusconi
LD-FT
[Ln, Mpa, Pdl]
Coalizione Coalizione
Monti
Berlusconi
[Sc, Udc-Fli] [Pdl,Ln,Fdi, LD]
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Fuori
schema
M5S
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Ulteriori sviluppi (2008-2013)
• Mancate occasioni per consolidare il quasi-bipartitismo: europee
2009 e Regionali 2010: Lega >10%, recuperano Idv, Udc e Sel
• Centro destra strutturalmente maggioritario ma…
1) frizioni sulla leadership fino alla rottura con Fini e nascita di Fli
(2010) che però non sfonda e si rifugia nel terzo polo
2) Declino legato anche ai problemi di Berlusconi e alla successione
(partito del Sud, Scajola, polemiche su Alfano…)
3) Ipotesi (non nitida) di rafforzamento del polo centrale che trae
forza anche dal Pd (fuoriuscita Rutelli ed altri) poi formalizzato con la
“salita in politica” di Monti alla fine del suo governo (dic. 2012)
• Problema di leadership anche per Di Pietro (2010-2011)
• Lento ritorno alla competitività di un cartello a sinistra del Pd (SelVendola) tuttavia disturbato da altre liste (Rivoluzione Civile)
• Successo di candidature alternative di sindaci di centro-sinistra (da
Renzi a Pisapia) e successo referendario del 2011
• Un nuovo turno di elezioni critiche nel 2013
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Elezioni febbraio 2013: l’offerta politica
•
•
•
•
•
Il PD torna ad una logica coalizionale
Il CD per la prima volta più frammentato del CS
La sinistra “alternativa” divisa tra arancioni e alleati del PD
Anche i “liberali-liberisti” divisi (Radicali e Giannino)
Il M5S arriva di rincorsa dopo i successi alle comunali e in Sicilia
Elezioni Febbraio 2013: risultati
SEL
PD
ALTRI CS
M5S
Partito
% Camera
% Senato
PD
25,4
27,4
SEL
3,20
3,0
29,6
31,6
PDL
21,6
22,3
LN
4,1
4,3
29,2
30,7
M5S
25,6
23,8
SC
8,3
9,1
10,6
9,1
2,3
1,8
totale CS
totale CD
totale centro
RC
CAMERA
SC
PDL
LN
UDC
VARI
ALTRI CD
SEL
PD
ALTRI CS
M5S
SENATO
PDL
LN
SC UDC
VARI
ALTRI CD
100.0
97.6
91.9
90.0
99.8
99.1
93.8
89.8
89.2
80.0
85.4
84.4
80.5
74.6
70.0
Indice di bipolarismo (% voti)
60.0
Indice di bipolarismo (% seggi)
58.3
50.0
1994
1996
2001
2006
2008
2013
2008: Dal Bipolarismo frammentato al Bipolarismo limitato. Ma il
processo di consolidamento del nuovo sistema partitico rimane difficile:
nuovi partitini, fluidità parlamentare difficile consolidamento
organizzativo dei partiti più grandi.
2013: Dalla semplificazione al Tripolarismo e Mezzo.
II Repubblica come alternanza o susseguirsi di Elezioni “critiche”?. 15
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Indici
di
volatilità
40
35
38.1
36.7
30
25
22.4
20
Volatilità inter-blocco
Volatilità Totale
16.6
15
9.5
13.0
10
9.7
8.7
7.8
7.5
2001
2006
2008
05
00
1994
1996
2013
Le elezioni del 2013 si confermano critiche, con una volatilità totale
superiore anche al 1994 (essenzialmente per effetto del voto M5S). La
volatilità inter-blocco è inferiore al 1994, ma l’impatto rimane critico.
La curva ad U mostra che la seconda repubblica ha costituito una fase
di illusione bipolare con un controllo sulla volatilità simile alla prima,
ma i partiti non sono riusciti a consolidarsi, cedendo ad una nuova
esplosione di volatilità dopo meno di venti anni.
Decisività delle elezioni 1994-2013
400
368
366
350
348
345
344
323
316
300
250
200
150
156
169
176
158
174
158
123
100
50
0
1994
1996
2001
Camera
2006
Senato
2008
2013
c’era una volta la partitocrazia ..
Il presente: leader democracy, campagna elettorale permanente,
infotainment e partiti virtuali (con i nuovi soggetti populisti a
riempire le piazze fino ad ieri meta degli attivisti di partito…)
2013-2015: ancora movimenti nel sistema partitico
- PD di Renzi, forza di attrazione per gli eletti dei partiti piccoli.
- Il PdL si divide in Forza Italia e Nuovo Centro Destra.
- Altre uscite da FI (Fitto, Verdini ...)
-Scelta Civica in crisi.
-Il M5S perde alcuni parlamentari
Gruppi alla Camera dei Deputati
2013 2015
Partito Democratico
293
306
Movimento Cinque Stelle
109
91
97
69
-
34
Sinistra Ecologia Libertà
37
25
Scelta Civica per l'Italia
47
23
Lega Nord e Autonomie
20
16
Per l'Italia - Centro Democratico
-
13
Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale
9
8
14
45
630
630
Forza Italia - Il Popolo della Libertà
Area Popolare (NCD - Udc)
Gruppo Misto
Totale
Gruppi al Senato della repubblica
Partito Democratico
Forza Italia-Il Popolo della Libertà
Movimento 5 Stelle
Area Popolare (NDC-UDC)
Per le Autonomie-Psi_MAIE
Lega Nord e Autonomie
Grandi Autonomie e Libertà
Conservatori, Riformisti italiani
Alleanza Liberalpopolare – Autonomie
Per l'Italia - Centro Democratico
Scelta Civica per l'Italia
Gruppo Misto
Totale
2013 2015
106 113
91 43
54 36
- 35
10 19
16 12
10 10
- 10
- 13
21
11 30
319 321
Il mutare della forma partito: recenti sviluppi
• Fenomeni comuni a molti partiti: snellimento dei quadri,
cartellizzazione e personalizzazione. Struttura per circoli
• Tuttavia i partiti maggiormente organizzati rimangono
fedeli ad alcuni schemi del passato e si presentano ancora
come partiti di quadri
• Esempi di partito personale. Il caso particolare di FI
• Maggiore enfasi sul collegamento con associazionismo e
reti di movimenti.
• Minore enfasi sulla dimensione ideologica.
• Dibattito sulla democrazia interna ai partiti: deliberazione
sui candidati (primarie), ascoltazione sui temi (gazebo).
• Forte ritorno di fuoco sulla questione morale: partiti che
faticano a fare i partiti e continuano ad apparire casta
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