IL PROGETTO
“LA VITA NOVA”
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L’OBBIETTIVO
Il progetto “La Vita Nova ” intende
sviluppare la capacità operativa dell’Ospedale
Italo Zambiano di Lusaka (Zambia) istituendo
presso la sua struttura un Servizio di
Cardiochirurgia Infantile.
L’impegno diretto dei Rotariani del Fermano nell’arco di
almeno tre anni con la realizzazione di questo obbiettivo
fornirà una risposta positiva ai bisogni dei bambini
cardiopatici congeniti di quella popolazione.
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LE MOTIVAZIONI
Le difficoltà frapposte dalle varie Autorità italiane nel
consentire di trasferire in Italia bambini africani sui quali
effettuare il trattamento chirurgico di malattie di cuore
congenite non possibile nei loro Paesi, la carenza di fondi
messi a disposizione da parte delle varie Regioni, gli
elevati costi logistici da sostenere fra cui quello del
trasporto aereo, ostacolano oggi la possibilità di poter
operare questi bambini in Italia consentendo loro una vita
normale.
Tutte queste difficoltà superate qualche anno fa per
diversi bambini, ora costituiscono un insuperabile ostacolo
al loro trattamento con conseguenze negative immaginabili.
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LE ULTIME BAMBINE SOTTOPOSTE AD
INTERVENTO CHIRURGICO
L’ultima bambina Rosa, operata all’ospedale Regionale di Ancona, ha
dovuto attendere due anni prima di essere operata.
Il conseguente aggravamento della sua patologia l’ha costretta ad
affrontare due interventi chirurgici.
Rosa come altri bambini è stata ospitata da una famiglia del
Fermano che aveva già aiutato un’altra bambina: Francescar.
Attualmente Rosa ha iniziato la sua “Vita Nova” nella città di
Luanshya (Zambia) in seno alla sua famiglia.
Purtroppo altri bambini, visitati dai cardiologi marchigiani, non
potendo venire in Italia hanno visto aggravarsi la loro patologia
tanto da non poter esser più operati.
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I BAMBINI ED I DATI STATISTICI
Zambia 12.000.000 di abitanti
44 nascite ogni 1000 abitanti (dati UNICEF)
Il 5% - 7% affetto da malformazioni cardiache
50% necessitano di essere sottoposti ad intervento
Chirurgico.
14.000 – 20.000 bambini ogni anno nascono con
malformazioni cardiache da sottoporre a
trattamento chirurgico.
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LA SOLUZIONE
Dotare la sala
operatoria delle
attrezzature
necessarie
OIZ di Lusaka
Realizzazione
Reparto di Terapia
Intensiva e Sub
Intensiva
Accordo fra:
Inizialmente Interventi
chirurgici effettuati dalla
equipe del Prof. Pozzi e da
altre equipe italiane
disponibili
Università Politecnica delle Marche
Facoltà di Medicina e Chirurgia e
Università di Medicina di Lusaka per la
formazione in Italia dei Chirurghi dello
Zambia
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LA SOLUZIONE
La soluzione è l’istituzione di una “Unità di cardiochirurgia
infantile comprensiva reparto di Terapia Intensiva e Sub
Intensiva da realizzarsi presso l’Ospedale Italo Zambiano
di Lusaka”.
La crescita dei chirurghi Zambiani, in collaborazione con
l’Università Politecnica delle Marche Facoltà di Medicina e
Chirurgia, al fine di rendere, nell’arco di alcuni anni, l’unità
di cardiochirurgia dell’ospedale autonoma.
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IL SERVICE
L’equipe
di
Cardiochirurgia
Infantile
dell’Ospedale Regionale di Ancona diretta dal
Dott. Pozzi, per dare una risposta positiva a
queste necessità, è disponibile ad andare in
Zambia ad effettuare questo tipo di interventi
presso l’Ospedale Italo – Zambiano di Lusaka,
una volta dotato delle apparecchiature
specialistiche necessarie.
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L’OSPEDALE ITALO-ZAMBIANO DI LUSAKA
OGGI
L’Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo – Annuario Ospedali 2009- così
recita:
“L’ospedale Italo- Zambiano di Lusaka è stato fondato nel 1999. L’idea
nacque nel 1990 quando un medico italiano, il Prof. Emidio Grisostomi,
recatosi in Zambia per effettuare interventi ortopedici ad alcuni bambini
zambiani portatori di handicap, si rese conto della necessità di creare un
centro specialistico. A tale scopo riuscì ad istituire una fruttuosa
collaborazione con enti ed organismi italiani ed internazionali, come la
CARIPLO, il ROTARY INTERNATIONAL (MATCHING GRANT PROJECT ROTARY
FOUNDATION - ROTARY CLUB DI FERMO – ROTARY CLUB LUSAKA CENTRALE),
nonché con privati disposti ad apportare il loro contributo donando fondi,
materiali ed attività professionali. L’ospedale, sotto la guida di Suor Egidia,
ricovera 1000 pazienti di cui il 70% bambini portatori di handicap ingenti”.
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L’OSPEDALE
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LA FATTIBILITA’ DEL PROGETTO
• I quattro Rotary Club del Fermano si assumeranno il compito di realizzare
il progetto coordinando le varie fasi, coinvolgendo tutti gli attori necessari,
definendo in termini organizzativi, logistici ed economici sia le attività
straordinarie per l’acquisizione della attrezzatura che quelle successive di
funzionamento fino al regime.
• Iniziative comuni di raccolta fondi garantiranno la copertura economica
complessiva a saldo dei contributi esterni previsti (Rotary e Privati).
• Fondamentale per la realizzazione del progetto è l’acquisto, a condizioni
economiche sostenibili, del sistema di circolazione extracorporea
necessario: è stata identificata, presso SORIN, la disponibilità attuale di
una macchina cuore – polmoni “Stockert Modello S III” usata e revisionata,
del costo di alcune decine di migliaia di Euro.
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LE PERSONE COINVOLTE INIZIALMENTE
Si è provveduto a sottoporre preventivamente l’idea del
progetto a:
Monsignor Nicola Girasoli Ambasciatore Vaticano – Nunzio
Apostolico a Lusaka;
Alberto Breccia Fratadocchi, Governatore Distretto 2090
A.R. 1999-2000;
Luciano Pierini , Governatore Distretto 2090
A.R. 2006-2007;
Giuseppe Ferruccio Squarcia, Governatore Distretto 2090
A.R. 2009-2010;
Tutti si sono detti pronti ad adoperarsi per la riuscita del
progetto.
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I risultati attesi
L’acquisto della macchina per la circolazione
extracorporea costituisce la prima fase del progetto” La
Vita Nova” che una volta a regime consentirà:
• ai bambini affetti da cardiopatie gravi di poter vivere una
“Vita Nova” dopo operati, nel proprio paese avendo
accanto i propri cari;
• all’ospedale Italo-Zambiano di sviluppare ulteriormente
l’opera di assistenza per la quale è stato fondato nel
1999;
• ai Rotariani di realizzare un “ service” di alta qualità
dando continuità e sviluppo ad un’opera già realizzata,
fiore all’occhiello del nostro Distretto.
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PROGRAMMA OPERATIVO
Il progetto , per il raggiungimento del
funzionamento a regime, richiederà un
impegno almeno triennale e prevede lo
sviluppo delle seguenti attività:
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PROGRAMMA OPERATIVO – ATTIVITA’
•
ANALISI DELLA POSSIBILITA’ DELL’INTERVENTO DELLA ROTARY
FOUNDATION CON UN MATCHING GRANT
•
DIVULGAZIONE DEL PROGETTO AI ROTARY CLUB DELLE MARCHE
•
DEFINIZIONE DELLE AZIONI DA METTERE IN ATTO DA PARTE DEI
SINGOLI CLUB PER SENSIBILIZZARE LE FONDAZIONI BANCARIE
•
RACCOLTA DEL DENARO NECESSARIO ALL’ACQUISTO E SPEDIZIONE
DELLA/E MACCHINA/E
•
DEFINIZIONE DEGLI ACCORDI OPERATIVI CON LE EQUIPE MEDICOCHIRURGICHE E L’OSPEDALE DI LUSAKA
•
RICERCA DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLE ATTIVITA’ DI
FUNZIONAMENTO PER I PRIMI TRE ANNI
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GLI SVILUPPI DEL PROGETTO
RICHIESTA DEL MATCHING GRANT
Il Rotary Club di Porto San Giorgio – Riviera
Fermana oltre a veicolare il progetto ha
provveduto, in data 30 novembre 2011, ad
effettuare la richiesta alla Rotary Foundation di
“MATCHING GRANT” per la realizzazione
dell’Unità di Cardiochirurgia da realizzarsi presso
l’Ospedale Italo Zambiano di Lusaka – Zambia.
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LA RICHIESTA MATCHING GRANT
ACCETTAZIONE DELLA RICHIESTA DI
MATCHING GRANT
Il 18 gennaio 2011 la commissione competente ha
provveduto ad approvare il progetto deliberando
una contribuzione FOOD pari a $ 25.000.
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La approvazione del
MATCHING GRANT
L’ACCORDO FRA LE UNIVERSITA’
L’ACCORDO FRA LE UNIVERSITA’
L’ACCORDO FRA LE UNIVERSITA’
L’ACCORDO FRA LE UNIVERSITA’
GLI SVILUPPI DELL’ACCORDO FRA LE
UNIVERSITA’
La presenza dell’accordo fra le due Università consente, essendo il colloquio fra
loro attivato, di tentare di rimodulare lo stesso al fine di poter mettere in campo
le azioni, coinvolgendo anche la Regione Marche per la parte finanziaria,
necessarie al fine di poter trasferire le tecniche chirurgiche dagli specialisti che
operano presso la unità di Cardiochirurgia dell’Ospedale Regionale “Lancisi” ai
chirurghi della Università dello Zambia Scuola di Medicina.
Un ringraziamento al Prof. Giovanni Principato Presidente del Rotary Club
Ancona per aver consentito di acquisire l’accordo.
LA SALA OPERATORIA DI
CARDIOCHIRURGIA LE
ATTREZZATURE
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LA SALA OPERATORIA DI CARDIOCHIRURGIA
LE ATTREZZATURE
Macchina A) Ecocardiografo con sonda pediatrica
adeguata
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LA SALA OPERATORIA DI CARDIOCHIRURGIA
LE ATTREZZATURE
Macchina B): Elettrobisturi con piastre di dimensioni adeguabili al paziente;
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LA SALA OPERATORIA DI CARDIOCHIRURGIA
LE ATTREZZATURE
Macchina C): Dispositivo di circolazione extracorporea comprensivo di:
macchina cuore polmoni, circuito da CEC, ossigenatore e dispositivo di
cardioplegia;
Macchina D): Blocco caldo-freddo (scambiatore di calore) per circolazione
extracorporea;
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LA SALA OPERATORIA DI CARDIOCHIRURGIA LE
ATTREZZATURE
Macchina E): Ventilatore meccanico a tubi
da intubazione orotracheale (non solamente
maschera laringea)
Macchina F): Sistema di monitoraggio
parametri vitali con possibilità di monitorare:
ECG, pressione arteriosa cruenta,
pressione venosa cruenta,
saturazione ossigeno;
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LA SALA OPERATORIA DI CARDIOCHIRURGIA LE
ATTREZZATURE
Suture di varie dimensioni polipropilene o intrecciate:
punti sternali in acciao, intrecciata 0; 2.0; 3.0; 4.0 Polipropilene 4.0; 5.0; 6.0;
7.0 per la cute anche suture riassorbibili (non richiedono rimozione punti vycril
o monosyl o monosyn 2.0; 3.0; 4.0
Tra i ferri chirurgici sono indispensabili: sternotomo, clamp vascolari porta aghi
Castrovejo
Elettrodi di stimolazione epicardica e pace maker temporanei
Sistema di pace maker definitivi (elettrodi e generatore)
Sistemi di drenaggio delle cavità toraciche ( drenaggi e scatole o bottiglie di
aspirazione con aspirazione a muro)
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LA GESTIONE DEGLI INTERVENTI, DEL DECORSO
OPERATORIO ED IL REPARTO TERAPIA INTENSIVA
CORSIA
SALA OPERATORIA
10 POSTI LETTO
TERAPIA SUB
INTENSIVA
TERAPIA INTENSIVA
2 POSTI LETTO
4 POSTI LETTO
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GLI SVILUPPI DEL PROGETTO
PROGETTAZIONE DELLA STRUTTURA
Il gruppo di lavoro costituito da:
Prof. Emidio Grisostomi, Prof. Marco Pozzi,
Prof. Carlo Massini, Prof. Giovanni Bellagamba,
Ing. Raffaele Grisostomi, Geom. Paolo Pierpaoli,
Per. Ind. Sergio Ciavaglia ha provveduto a redigere il
progetto della nuova struttura, comprendente
l’indispensabile reparto di TERAPIA INTENSIVA E SUB
INTENSIVA, da realizzare presso l’ospedale Italo
Zambiano di Lusaka.
Sono in corso di redazione i progetti relativi agli impianti
Tecnologici.
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LA STRUTTURA REPARTO POST OPERATORIO
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DATI DELLA STRUTTURA
Superficie del Reparto
60 mq
Stanza Terapia Intensiva
2 posti letto
Stanza Terapia Sub Intensiva
4 posti letto
Stanza medico di guardia
Magazzino
Stanza vuota vasi
Bagno per medico ed infermieri con doccia
Bagno di servizio
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IMPIANTI TECNOLOGICI PREVISTI
Impianto elettrico con gruppo elettrogeno di emergenza
Impianto ossigeno
Impianto gas specialistici
Impianto Vuoto
Impianto Aria compressa
Impianto climatizzazione
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REPARTO TERAPIA INTENSIVA
Posti letto disponibili n° 2
Il reparto dovrà avere disponibile:
Sistema di monitoraggio parametri vitali con possibilità di monitorare: ECG,
Pressione arteriosa cruenta, pressione venosa cruenta, saturazione ossigeno
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REPARTO TERAPIA INTENSIVA
Posti letto disponibili n° 2
Ogni singolo posto letto dovrà essere attrezzato con:
Pompe infusionali
Regolatori di gocciolamento
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REPARTO TERAPIA INTENSIVA
Posti letto disponibili n° 2
Ogni singolo posto letto dovrà essere attrezzato con:
Nutrizione parenterale
Eventuale possibilità di fototerapia
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REPARTO TERAPIA INTENSIVA
Posti letto disponibili n° 2
Il reparto dovrà avere a disposizione:
Macchina A) Ecocardiografo con sonda pediatrica
adeguata
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REPARTO TERAPIA INTENSIVA
Posti letto disponibili n° 2
Il reparto dovrà avere a disposizione:
Defibrillatore portatile
Elettrocardiografo
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REPARTO TERAPIA INTENSIVA
Posti letto disponibili n° 2
Il reparto dovrà avere a disposizione:
Culla termica
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LA RICERCA DELLE MACCHINE VITALI
Le macchine indicate A), B), C), D), E), F) G) con sono state identificate in due
ospedali del nord Italia al Niguarda di Milano ed all’Ospedale di Legnano .
Tali macchine risultano essere state dismesse dagli ospedali perché sostituite
con altre tecnologicamente più avanzate.
Le macchine in oggetto, dismesse in Italia, potrebbero essere efficacemente
Impiegato, dopo averle sottoposte a verifica ed eventualmente ricondizionate.
Non impiegando le macchine in questione le ultime tecnologie le rende
particolarmente adatte in Zambia richiedendo le stesse una minore
manutenzione specialistica.
Sono state messe in atto tutte le azioni necessarie per poter definire il
trasferimento di tali macchine ed a oggi si è in attesa di ricevere la risposta.
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LE INIZIATIVE A SUPPORTO DEL PROGETTO
IL Libro “I GRISOSTOMI”
Il Prof. Emidio Grisostomi con il Rotary Club di Fermo ha contribuito in modo
fondamentale nei primi anni ’90 alla realizzazione dell’Ospedale
Italo zambiano di Lusaka.
Oggi con lo spirito di servizio che da sempre lo caratterizza ha scritto e
pubblicato un libro
I Grisostomi, nell’introduzione al libro è scritto:
“Con la presente pubblicazione, a ricordo di una famiglia la quale ha
manifestato sentimenti di apertura sociale che ne hanno caratterizzato le
iniziative ed opere umanitarie ne tempo, dunque nel segno di una ideale
continuità, vogliamo contribuire al mantenimento dell’Ospedale. È un gesto che
è espressione viva di solidarietà, così come insegna il percorso delle attività
rotariane.” Le copie del libro saranno messe in vendita per raccogliere fondi per
L’Ospedale.
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LE INIZIATIVE A SUPPORTO DEL PROGETTO
IL LIBRO “I GRISOSTOMI”
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LE INIZIATIVE A SUPPORTO DEL PROGETTO
IL LIBRO “I GRISOSTOMI”
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I COSTI DEL PROGETTO
Da una prima indicazione si ritiene che acquisite le macchine grazie anche
all’intervento di “Nuovi spazi a servire, la realizzazione della unità di Terapia
intensiva e Sub intensiva ha un costo, a Lusaka, stimato dal socio Paolo
Pierpaoli pari indicativamente ad € 130.000.
Il progetto prevede un impegno iniziale pari a $ 40,000 ed un contributo della
Rotary Foundation pari a 25,000 per un totale pari a circa € 49,000.
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COME PARTECIPARE AL PROGETTO
Certi che solamente con la partecipazione di tutti sarà possibile raggiungere
l’obiettivo prefissatoci:
Istituire un Servizio di Cardiochirurgia Infantile
a Lusaka (Zambia)
Il Rotary Club di Porto San Giorgio Riviera Fermana ha provveduto ad aprire
uno specifico Conto Corrente Bancario Intestato alla Fondazione Rotary Club
di Porto San Giorgio nel quale potranno essere fatte le Donazioni.
La fondazione provvederà ad emettere le regolari fatture.
BANCAPULIA GRUPPO VENETO BANCA
Causale VITA NOVA
Riferimenti del CC
IBAN: IT73Y0578769660179570108541
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LE COORDINATE BANCARIE
DESTINATARIO:
FONDAZIONE ROTARY CLUB PORTO SAN GIORGIO
Causale:
VITA NOVA
BACA DI APPOGGIO:
BANCAPULIA GRUPPO VENETO BANCA
Riferimenti del CC
IBAN: IT73Y0578769660179570108541
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LA RENDICONTAZIONE
Il Rotary Club di Porto San Giorgio
Riviera Fermana provvederà A pubblicare
sul sito del Club lo stato di avanzamento del
progetto: fondi raccolti, macchine acquistate,
impianti e strutture realizzate e le
conseguenti spese sostenute.
www.rotarypsg.it
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GRAZIE
Marco Pozzi Rotary Club di Jesi
Sergio Ciavaglia Presidente Rotary Club Porto San Giorgio Riviera Fermana - AR
2011-2012
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IL PROGETTO “LA VITA NOVA”