CLUB SOMMOZZATORI
PADOVA
SEZIONE DI ARCHEOLOGIA
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ARMI BIANCHE
dell’ ultimo millennio
rinvenute nell’ alveo
del fiume
Bacchiglione
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ARMI in ASTA
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Ferro di lancione (Partigianona) XIII° secolo
Lancia di tipo barbarico, arma inastata da piede in uso ai partigiani. (data in
dotazione a chi partecipava alla guerriglia contro i nemici del proprio paese )
Partigiane cm. 32 - 33
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Ferro di brandistocco – ( Corsesca ) ad ali di rondine ,
Veneto XV° secolo.
Arma che veniva inastata a volte su aste lunghe anche 5 m. ed oltre
che essere usata dai fanti nelle battaglie campali, si prestava bene sugli
spalti dei castelli per allontanare le scale durante gli assalti. 6
Corsesca ad ali di pipistrello Veneto XV° secolo.
Usata dai fanti sia per infilzare l’ avversario che per battere di taglio
attraverso le punte laterali sotto le ali.
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Spuntone quadrettato XV° secolo.
Ferro semplice inastato ed usato dai fanti contro avversari che
indossavano maglie di ferro.
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Insieme di Partigiane, Lancione, Falcione e
una Punta di freccia per balestra
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Insieme di Spuntoni quadrettati, Punte di lancia e Punte di freccia.
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SPADE e PUGNALI
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Spada medievale
Insieme composito, Italia o Germania? Prima metà del XII° secolo, lunghezza cm.
109, peso gr. 1.020, pomo vagamente a forma di fico con diverse sfaccettature, elso a
bracci lunghi diritti a sezione quadra, lama a fili paralleli con sguscio al medio, dove
sono incise figure da un lato e lettere dall’ altro.
La foto non rende visibilità alla pregiata esecuzione dell’arma.
Questa spada presenta su entrambi i lati della lama ornamenti ad incisione
con riempimento in argento, pochissime le affinità delle iscrizioni su
lame rinvenute in nord Europa, benché oscuro, sembrerebbero
racchiudere un significato apotropaico e/o religioso, una delle più
importanti medievali mai trovate in Italia, le cui peculiarità attestano una proprietà
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indubbiamente signorile.
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Spada da fante, ( detta bastarda) ad una mano e mezza.
Peso 964 g. ; lunghezza cm. 101 ; (lama cm.74,3 x 6,5)
XV° secolo. Italia – Francia.
Analogie con un esemplare di spada appartenente al gruppo di armi tardo
quattrocentesche ritrovate a Legnago (VR).
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Pugnale, seconda metà del XV° secolo, cm. 31, Europa centro meridionale.
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Stesso Pugnale con altro a fianco privo di elso e pomo.
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Spada da fante a Biscia, ad una mano e mezza, XV° secolo, g. 976, lunghezza cm. 94
Europa centro – meridionale, la spada da fante solitamente era munita di
una lama corta, larga, e robusta in punta, adatta per combattimenti in spazi ristretti
come il corpo a corpo e a colpire di botta e di stocco.
La particolare conformazione ad otto ondulazioni , anche se raramente, trova puntuali
riscontri nell’ iconografia del periodo e in pochissimi esemplari superstiti.
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Daga Cinquedea, lama in Acciaio, manico in corno e rame dorato.
Lunghezza cm. 58,5; g. 732; ( lama cm. 45 x 8,5 ) Veneto 1.500, il termine
cinquedea è accertato in area della bassa pianura padana, si riferiva alla lama larga
cinque dita al tallone. Presenta un motto inserito sui listelli di rame dorato del manico
( “VIRTUDE CONDUCE” ). Sicuramente sulla lama ripulendola, potrebbero
ritornare in luce incisioni in smalto d’oro o all’acquaforte, secondo il gusto classico
del
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primo rinascimento.
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Spada Cinquedea, Lama in acciaio, manico in corno e rame dorato. Veneto 1.480 –
1.500 , lunghezza cm. 72,5 ( lama 58,5 x 7,5 ). Come la precedente, più lunga di
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cm. 14.
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Spada “alla spagnola”, lama in acciaio, pomo ed elso in bronzo, lunghezza cm. 101;
( lama cm. 94 x 3,3 ). Veneto fine del XV° secolo. Il nome deriva dal fornimento (pomo
+ elso ) inizialmente apparso nella penisola iberica e successivamente copiato.28
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Spada da lato? O spada da cavallo? (Italia settentrionale 1500-1520)
Definita sicuramente del braccio di guardia, di cui si nota lo stacco superstite
mancante di guardamano che partiva dall’elso ora privo di terminale (visibile con la foto
successiva), fino a giungere con un percorso ad arco a sfiorare il pomo, senza tuttavia
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saldarsi ad esso.
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Daga o Spadino Sfondagiacco o manosinistra, XVI° inizi del XVII° secolo,
Europa centro-meridionale, il nome sfondagiacco gli viene dalla particolare punta molto
acuminata adatta ad inserirsi e lacerare le maglie di ferro dell’avversario durante il
corpo a corpo stretto. Presenta un immagine sull’anello.(Visibile nelle foto successive)
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Daga o Spadino Sfondagiacco o manosinistra, seconda metà del XVI°
secolo, Europa centro-meridionale, probabile produzione Veneta, visti i terminali
dell’ elso, del pomo e dell’anello a testa di leone. L’impugnatura è rivestita da un filo
di
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rame intrecciato.
Paloscio, (Spadino corto) 1.740 ca. Lunghezza cm. 51, in uso agli armigeri dei
Signori sia per uso caccia che per difesa. Infatti, la magnifica impugnatura, raffigura da
un lato un cervo simbolo di caccia e dall’ altro l’Arcangelo Gabriele con arco e faretra
simbolo di guerra. La lama presenta delle croci e un motto “ vivat pandur “ che 38lo
identifica come provenienza dal ex impero Austroungarico zona ungherese slava.
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Insieme di armi, che mostrano chiaramente la proporzione
tra Spade, Pugnali, Corsesche e altre armi d’asta.
Osservare al centro la dimensione della partigianona o lancia barbarica.
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Insieme di Spade, si può notare chiaramente la differenza fra le corte
ad una mano e mezza più robuste ed adatte nelle battaglie durante la mischia, e43 le
lunghe ad una mano usate per i duelli.
Elmo da cavaliere a becco di
passero, unico trovato nell’alveo
del fiume Bacchiglione.
XV° secolo ca. peso 2.516 g.
Milano, Fiandre ? ,
In uso alla cavalleria pesante
dotata di armatura intera.
Uno dei pochi esistenti al
mondo a conservare la rotellina
(visibile anche nelle foto
successive)
posta a difesa
della nuca e per agganciare un
colletto con lunghe lamine di ferro
a protezione del collo e delle spalle.
Presenta un marchio coronato nella
parte posteriore del
guanciale destro.
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Particolare della rotellina.
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fine
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