ATOMO FORZE CAMPI INTERAZIONI TRA MASSE PRINCIPI DELLA DINAMICA I MOTI ESPERIMENTO INDIETRO L’atomo è la più piccola parte di un elemento Protoni (positivi) Entrambi presenti nel nucleo Neutroni (neutri) Elettroni (negativi) disposti intorno al nucleo secondo livelli energetici Le particelle principalmente utilizzate negli acceleratori sono gli elettroni e i positroni (anti-elettroni) AVANTI Per trasportare un elettrone da un guscio ad un altro, bisogna dargli una quantità di energia. Dopo l’elettrone tenderà a ritornare nella sua posizione iniziale. Quando tornerà cederà energia. Questa energia è un’energia luminosa (radiazione) E=h* n Dove h è una costante (detta di Plank) e n è la frequenza ANIMAZIONE APPROFONDIMENTO SULLA FREQUENZA INDIETRO L’ELETTRONE TENDERA’ POI A TORNARE ANIMAZIONE VIENELIBERATA FORNITA VIENE ENERGIA ENERGIA INDIETRO Ogni radiazione ha una frequenza e una lunghezza d’onda particolari La frequenza come grandezza fisica corrisponde all’inverso del tempo n = 1/T Periodo = tempo che il pendolo (o un fenomeno che si ripete con le stesse caratteristiche) impiega a compiere un’oscillazione (o a ripetere le stesse caratteristiche). Se impiega 2 sec la frequenza è ½ sec-1 mezza oscillazione a sec. LA FREQUENZA INDICA QUANTI EVENTI COMPIUTI AVVENGONO (SI RIPETONO) IN UN’UNITA’ DI TEMPO ANIMAZIONE INDIETRO START OSCILLAZIONE INDIETRO Forza forte GUT Forza debole Forza elettrodebole Teoria del tutto Forza elettromagnetica Forza gravitazionale GeV 102 1015 1019 INDIETRO APPROFONDIMENTO SUI CAMPI CAMPI ELETTRICI CAMPI MAGNETICI •elettrici : accelerano le particelle cambiando il modulo; •magnetici : accelerano le particelle cambiando la loro direzione. INDIETRO Il campo è la perturbazione di uno spazio circostante una carica/massa. La perturbazione è un disturbo che si propaga (influsso che si diffonde nello spazio circostante la sorgente. Il campo è un tramite della forza che c’è tra due oggetti; La velocità di propagazione del campo è quella della luce. Campo è quella grandezza fisica astratta che è in grado di scatenare la reazione (è un intermediario) AVANTI 1. 2. le linee sono punto per punto tangenti al vettore campo; Il numero delle linee deve essere proporzionale all’intensità del campo per unità di superficie. (+ sono le linee + è intenso il campo) Convenzionalmente: Per la carica positiva le frecce si indicano uscenti Per quella negativa entranti. Se invece abbiamo una massa solo entranti perché le masse possono solo attrarsi, non respingersi. AVANTI Non sono vettori, rappresentano la successione di punti di applicazione del vettore. CAMPO PIU’ INTENSO Più sono le linee più è intenso il campo. INDIETRO + Nel campo una particella viene accelerata nella direzione delle linee di campo. Cliccare per la l’animazione 2a l’animazione APPROFONDIMENTO: CONDENSATORE Quando una particella viene “sparata” con una certa velocità all’interno dal campo elettromagnetica questa viene accelerata e ,se è positiva, devierà verso il basso, se è negativa, verso l’alto. INDIETRO Cliccare per far partire partire l’animazione la 2a animazione e- X X X X X X X X X X X X Campo entrante e- O O O O O O O O O O O O Campo uscente Se una particella carica viene “sparata” con velocità V all’interno del campo si osserva che la particela segue una traiettoria circolare.Nel campo entrante gira in SENSO ORARIO, in quello uscente in SENSO ANTIORARIO. AVANTI Campi magnetici generati dal passaggio di corrente in un filo conduttore Magneti naturali (calamite) ESEMPIO INDIETRO Abbiamo disegnato una freccia a doppio senso, poiché a seconda che il campo sia entrante o uscente, le particelle possono girare in senso orario o antiorario. Elettrodi I 2 elettrodi sono collegati tramite conduttori al generatore di energia All’interno di questo elettromagnete vengono prodottI degli elettroni che successivamente girano seguendo una traiettoria circolare L’elettromagnete accelera la particella per l’effetto del campo magnetico. Questo è prodotto dai fili di rame che si trovano intorno all’armatura più esterna. INDIETRO Il corpo m1 esercita sul corpo m2 una forza e viceversa. Queste forze sono centrali,infatti la direzione di applicazione è costituita dalla retta che congiunge i centri di massa. I due corpi non “interagiscono” subito. La velocità con cui la massa m influisce sulla massa c è la velocità della luce. INDIETRO PROCEDIMENTO: Generatore era carico. Abbiamo pescato con (1) la carica dal generatore e avvicinandolo alla pallina di stagnola, questa è stata attratta e dopo il contatto si è allontanata. Prima del contatto: polarizzazione: le carche della pallina tendono a spostarsi dalla parte più vicina a (1). Durante il contatto: si spostano le cariche Dopo il contatto: si allontanano perché hanno la stessa carica. SPIEGAZIONE INDIETRO Il tipo di carica non cambia, sia che sia negativa sia che sia positiva, basta che un corpo sia più carico dell’altro. Ne- = p+ Induzione: si verifica in un corpo neutro quando viene avvicinato un altro corpo carico e nel primo si spostano gli elettroni. Corpo è carico : quando ha acquistato o ceduto elettroni. Si usano i metalli perché sono conduttori quindi, avendo l’ultimo guscio non saturo, tendono a liberare elettroni INDIETRO Tutte le linee del campo sono parallele ed E è costante. Il condensatore può accelerare una particella una massa è in grado di accelerare un’altra massa. Tra le 2 armature esiste un differenza di potenziale. DV La differenza di potenziale è in grado di accelerare una carica. INDIETRO M.R.U. (moto rettilineo uniforme) M.R.U.A. (moto rettilineo uniformemente accelerato) M.C.U (moto circolare uniforme) INDIETRO Un moto è R.U. quando la traiettoria è rettilinea e la velocità è costante. GRAFICI del M.R.U. AVANTI 1° Principio della dinamica: Fest = 0 V = DS Dt Dt = DS V DS = V* Dt INDIETRO V S t t INDIETRO Un moto è R.U.A quando segue una traiettoria rettilinea e la sua velocità cambia uniformemente in modulo. GRAFICI del M.R.U.A. AVANTI 2° Principio della dinamica: Fest = m * a Vf2 - Vi2 = 2aDS F = m*a a= DV Dt DV = a*Dt DV Dt = a DS = 1/2 a* Dt + V0*Dt m= F a a= F m L = F DS INDIETRO V DV t a t t INDIETRO A VA VD B D VB VC Un moto è C.U. quando la traiettoria descrive una circonferenza e la velocità si mantiene costante in modulo, ma la sua direzione (della velocità) varia da punto a punto essendo tangente alla circonferenza. C AVANTI Un corpo che si muove in M.C.U. (es: una pallina attaccata a un filo) quando verrà “lasciato”, seguirà un traiettoria tangente dal punto di “rilascio” ANIMAZIONE AVANTI TRAIETTORIA SEGUITA INDIETRO AB = vettore spostamento DS A H C B K aist = lim DV Dt 0 Dt L’accelerazione tende ad avere la direzione del raggio (verso il centro della circonferenza) PERCHE’ L’ACCELERAZIONE TENDE AD AVERE LA DIREZIONE DEL RAGGIO??? AVANTI DV se B si avvicina sempre di più al triangolo AHK tende ad essere sempre più piccolo. Cliccare per far avvicinare B ad A. A Il triangolo tende a essere perpendicolare B H Il verso di DV tende ad essere perpendicolare alla tangente C B K Poiché l’accelerazione è un prodotto vettoriale che deriva dalla velocità anche essa tende ad essere perpendicolare alla tangente Quindi tende ad avere la direzione del raggio INDIETRO Vist = lim Dt 0 DV : V = DS : r DS Dt DV = HAK ≈ ACB VA = VB V * DS r A aist = lim DV Dt 0 Dt a = lim V Dt 0 r = lim Dt 0 V*DS H r Dt DS = V lim DS r Dt 0 Dt Dt Coincide con la velocità istantanea della velocità fuori dal limite C B K 2 a = Vr *V = Vr AVANTI V è costante in modulo quindi il quoziente tra spazio percorso e tempo impiegato a percorrerlo sempre uguale P Se si muove OP, anche A si muove. A Poiché A e P si muovono insieme, passa lo stesso tempo quindi rimane invariato. VP = VA= 2rP 2rA VP > VA rP = rP o A Perché il raggio di P è maggiore del raggio di A Pèrchè è uguale per entrambe INDIETRO P INDIETRO Se su un corpo agiscono forze equilibrate, il corpo permane in uno stato di inerzia. Fest = 0 INDIETRO Se su un corpo agiscono forze non equilibrate, il corpo il corpo si muove con un’accelerazione (variazione di velocità). Fest = m * a INDIETRO Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. La validità del 3° principio è generale; esso è valido in qualsiasi interazione, anche se questa non implica necessariamente contatto (es: gravità) ANALISI IMMAGINE INDIETRO Il cavallo per muoversi deve spingere con i piedi il pavimento con una forza FAB (azione) e il pavimento reagisce con la forza (reazione) FBA. Il cavallo tira la corda con la forza FDA e la corda reagisce sul cavallo con la forza FDA. Infine la corda tira la pietra C con la forza FDC e questa reagisce sulla corda con la forza FCD. INDIETRO CHE COS’E’ ELETTRA LA STORIA SUDDIVISIONE INDIETRO ELETTRA E’ UN LABORATORIO PER LA PRODUZIONE DI LUCE DI SINCROTRONE DI TERZA GENERAZIONE (UNO DEI MIGLIORI IN CIRCOLAZIONE) In questo laboratorio si effettua RICERCA APPLICATA: cioè gli esperimenti proposti devono essere finalizzati a qualcosa. Inoltre, ogni esperimento proposto non può avere fini applicativi bellici. INDIETRO IL PROGETTO DI QUESTO LABORATORIO RISALE AGLI ANNI ’60, QUANDO ARRIVARONO DEI FINANZIAMENTI DALLA FRANCIA. NEL ’86 ARRIVARONO DEI FINANZIAMENTI DALL’ITALIA, MA LA SUA COSTRUZIONE INIZIO’ SOLO NEL 1992 E DURO’ UN ANNO. INDIETRO Questo laboratorio si divide in 3 parti: 1. Gli edifici esterni: sono edifici tecnici come officina meccanica, torri di raffreddamento, trasformatori della sottostazione elettrica, etc… 2. Area sperimentale: esterna all’anello (che è circondato da blocchi di cemento).Qui arriva il prodotto degli elettroni. 3. Sala computer :laboratorio di controllo. AVANTI L’acceleratore è diviso in 2 parti: 1. Acceleratore lineare ( L-LINAC ) 2. Acceleratore circolare AVANTI L-LINAC SIGNIFICA “LINEAR ACCELERETOR” NEL L-LINAC VENGONO PRODOTTI, DA UN FILAMENTO INCANDESCENTE, GLI ELETTRONI. QUESTI VENGONO ACCELERATI, ATTRAVERSO UNA SERIE DI “SCATOLE” CON CAMPO ELETTRICO DISPOSTE UNA DOPO L’ALTRA, FINO AD ARRIVARE QUASI ALLA VELOCITA’ DELLA LUCE. DOPODICHE’ GLI ELETTRONI PRODOTTI PASSANO NELL’ANELLO DI ACCUMULAZIONE (ACCELERATORE CIRCOLARE.). ANIMAZIONE L-LINAC INDIETRO CAMPO ELETTRICO Sorgente di elettroni START INDIETRO E’ ANCHE DETTO ANELLO DI ACCUMULAZIONE. AL SUO INTERNO GLI ELETTRONI CONTINUANO A GIRARE PRODUCENDO LUCE DI SINCROTRONE. HA LE STESSE CARATTERISTICHE DEL L-LINAC MA ATTRAVERSO CAMPI MAGNETICI, APPOSITAMENTE COMBINATI, PERMETTE AL FASCIO DI SEGUIRE UNA TRAITTORIA CIRCOLARE. FUNZIONAMENTO NEL SINCROTRONE SONO PRESENTI SIA CAMPI MAGNETICI CHE ELETTRICI. I PRIMI DEVIANO IL FASCIO FACENDOGLI SEGUIRE UNA TRAITTORIA CIRCOLARE, I SECONDI ACCELERANO IL FASCIO CHE DOPO IL PASSAGGIO NEI CAMPI MAGNETICI AVEVA PERSO ENERGIA. OGNI QUALVOLTA IL FASCIO VIENE DEVIATO, EMETTE LUCE DETTA DI SINCROTRONE, CHE VIENE POI STUDIATA DA GRUPPI DI FISICI. ANIMAZIONE LINAC MAGNETE SORGENTE DI ELETTRONI CAMPI ELETTRICI LUCE DI SINCROTRONE START ANELLO DI ACCUMULAZIONE ONDULATORE IMMAGINE INDIETRO L’ondulatore (composto da magneti alternati) serve a far seguire al fascio di elettroni una traiettoria a serpentina. ANIMAZIONE APPROFONDIMENTO FASCIO DI ELETTRONI INDIETRO START INTANTO RISULTATO INDIETRO Il movimento del fascio di elettroni è condizionato dai campi elettrico e magnetico, opportunamente combinati. Fascio di elettroni Ampiezza oscillazione mantenuta costante. Energia emessa da elettroni in traiettoria tangente. Quando l’ampiezza della oscillazioni è costante, incrementa l’intensità di emissione (di energia), perché si sommano tutte le traiettorie tangente. AVANTI … il campo ha una traiettoria verticale serpentina, il fascio seguirà una traiettoria serpentina orizzontale. … il campo ha traiettoria serpentina orizzontale, il fascio seguirà una traiettoria serpentina verticale. … ci sono 2 campi, 1 con traiettoria serpentina verticale e l’altro con traiettoria serpentina verticale, il fascio di elettroni seguirà una traiettoria a spirale. INDIETRO Nell’acceleratore circolare il fascio di elettroni continua a girare emanando radiazioni di sincrotrone. Radiazione di sincrotrone Radiazione elettromagnetica Tra raggi UV e raggi X molli Luce (fascio cilindrico) Segue linea retta Manipolato attraverso speciali specchi(con superfici concave). Questi hanno angoli di incidenza molto vicini allo 0 e devono essere continuamente raffreddati poiché il fascio è molto caldo possiede un’energia tale da poter rompere lo specchio. La luce prodotta dagli elettroni è formata da fotoni. Di questo fascio si sceglie una sola lunghezza d’onda(colore) usando il monocromatore. Il fascio così ottenuto(di un solo colore) passa per altre macchine. MONOCROMATORE AVANTI 2 CLASSI DI ESPERIMENTO (fotoelettrico e strutturale) MAMMOGRAFIA DIFFRAZIONE INDIETRO 1. 2. C lasse strutturale: si studia la posizione degli atomi in vari materiali (usando difrazione e rifrazione) . Esperimenti di effetto fotoelettrico:ogni atomo che assorbe energia emette fotoelettroni, quindi si possono capire le proprietà della materia. Il fascio viene fatto scontrare contro un oggetto ; a seconda della struttura atomica dell’oggetto i fotoni vengono deviati con traiettorie precise.Un computer calcola l’intensità e l’angolo dei fotoni deviati.Un altro computer ricrea la mappa di ciò che è successo e trova la posizione degli atomi dell’oggetto. Questa tecnica è utilizzata nell’industria farmaceutica. Questa tecnica è utilizzata soprattutto in radiografia. Si sceglie una lunghezza d’onda che viene “sparata” contro una parte del corpo: a seconda del tipo di lunghezza d’onda reagisce un determinato tipo di tessuto. Alla fine si avrà una mappa con tutti i dettagli. INDIETRO L’ EFFETTO RELATIVISTICO DI LORENTZ, DENOMINATO EFFETTO DOPPLER, RIDUCE LA LUNGHEZZA D’ ONDA DA UN FATTORE DI 6000 A 8000 RIUSCENDO AD INDIVIDUARE IL TUMORE IN UNA FASE INIZIALE AL SENO CON UNA DISPERSIONE DI RADIAZIONE ECCEZIONALMENTE MINORE RISPETTO ALL’ EMISSIONE RADIOATTIVA DEI RAGGI-X. INDIETRO LA DIFFRAZIONE E’ LA PROPAGAZIONE NON RETTILINEA DELLA LUCE DI SINCROTRONE PASSANTE ATTRAVERSO SOTTILI FENDITURE, SOLCHI E PROTUBERANZE O INCIDENTE SUL CONTORNO DEGLI OGGETTI. A CAUSA DELL PICCOLISSIMA LUNGHEZZA D’ONDA E’ POSSIBILE OSSERVARE STRUTTURE DELLA DIMENSIONE DI UN MILIONESIMO DI MILLIMETRO. INDIETRO Il monocromatore è una macchina (una sorta di cristallo) che “sceglie” una sola lunghezza d’onda del fascio. A seconda dell’angolo con cui viene colpito, esce dalla macchina un solo colore (difrazione). Dopo essere passato nel monocromatore, il fascio attraversa altre macchine che cambiano a seconda dell’uso che se ne deve fare. IMMAGINE INDIETRO INDIETRO All’interno del tubo serve mantenere il vuoto perché gli elettroni sono particelle leggere e piccole e tendono a combinarsi rapidamente con ioni vaganti. Anche quando si arriva a 10-9 millibar rimangono residui gassosi attaccati alle pareti. Per togliere ogni elemento che potrebbe ostacolare il passaggio degli elettroni,si riscalda la camera.Poi si riempie di azoto liquido che impedisce che si inquini, mantenendola pulita. INDIETRO