Sono molto preoccupato dalla proliferazione delle armi leggere, che porta ad un incremento della violenza nella società ed in particolare porta ad un incremento della violenza contro le donne QuickTime™ e un decompressore DivX 5.0 sono necessari per visualizzare quest'immagine. Le donne sono la parte maggiore dei civili uccisi in guerra e sono bersaglio di abusi Sono le donne ad essere costrette ad abbandonare le loro case a causa dei conflitti armati ed obbligate a diventare profughe I gruppi armati spesso violentano donne e ragazze nella massima impunità e si può affermare che lo stupro sia divenuto un'arma di guerra Mons. Desmond Tutu Sud Africa Chiedo con forza ai Governi di tutto il mondo di aiutare a far terminare l'abuso violento sulle donne durante ed immediatamente dopo le situazioni di conflitto, supportando un Trattato Internazionale per il controllo del commercio di armamenti progetto di consultazione popolare sul Trattato internazionale sul commercio di armi Armi fuori controllo Il Problema La Produzione di armi Il Trasferimento di armi Il Costo umano Armi Convenzionali Armi indiscriminate La soluzione Control Arms progetto di consultazione popolare sul Trattato internazionale sul commercio di armi Chi produce le armi Armi in vendita - Pakistan progetto di consultazione popolare sul Trattato internazionale sul commercio di armi Statistiche 639 Milioni di armi di piccolo calibro nel mondo 1,135 compagnie in 98 paesi 8 Milioni di armi sono prodotte ogni anno 16 Miliardi di munizioni prodotte solo nel 2001 2 per ogni uomo, donna o bambino Di cui quasi il 60 % e’ in mano ai civili progetto di consultazione popolare sul Trattato internazionale sul commercio di armi Graduatoria mondiale dei paesi produttori di armi di piccolo calibro Fonte: Small Arms Survey, Ginevra, 2000 Maggiori: Cina, Federazione Russia e USA Medi: Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Ungheria, India, Israele, Italia, Pakistan, Polonia, Romania, Singapore, Sud Africa, Sud Corea, Spagna, Svizzera, Taiwan, Turchia e GB Minori: Argentina, Armenia, Australia, Canada, Cile, Colombia, Croazia, Danimarca, Finlandia, Grecia, Indonesia, Giappone, Lussemburgo, Malaysia, Messico, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Perù, Filippine, Portogallo, Arabia Saudita, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Thailandia, Ucraina, Venezuela e ex-Yugoslavia progetto di consultazione popolare sul Trattato internazionale sul commercio di armi Proliferazione della produzione di armi di piccolo calibro per regione: 1960 - 1999© Omega Foundation 30 25 20 Africa Asia Europe Middle East Americas 15 10 5 0 1960s 1970s 1980s 1990s progetto di consultazione popolare sul Trattato internazionale sul commercio di armi Proliferazione della produzione di armi di piccolo calibro:1960 – 1999: compagnie © Omega Foundation 200 180 160 140 Africa Asia Europe Middle East Americas 120 100 80 60 40 20 0 1960s 1970s 1980s 1990s progetto di consultazione popolare sul Trattato internazionale sul commercio di armi Numero delle compagnie europee che producono armi leggere - 2003 PESI EUROPEI: Austria (19), Belgio (17), Danimarca (3), Finlandia (10), Francia (34), Germania (37), Grecia (10), Italia (60), Olanda (5), Portogallo (4), Spagna (30), Svezia (11), GB (90). NUOVI MEMBRI: Cipro (2), Repubblica Ceca (26), Estonia (1), Ungheria (1), Lettonia (1), Lituania (2), Polonia(22), Slovacchia (11), Slovenia (6) FONTE: Archivio Fondazione Omega. Aggiornato a Settembre 2003. progetto di consultazione popolare sul Trattato internazionale sul commercio di armi I quattro fucili mitragliatori più diffusi al mondo I trasferimenti di armi Carri armati russi in Eritrea L’offerta Produttori Assemblaggio Mercanti e fornitori grossisti Stoccaggio, grossisti, commercianti al dettaglio Trafficanti intermediari, trasportatori, finanziatori La domanda Usi ed Abusi governativi Eserciti, gruppi paramilitari, polizia, agenti di sicurezza, carceri Usi ed abusi non governativi Cittadini con licenza, compagnie di sicurezza, gruppi di ribelli armati e gang criminali Victor Bout, imprenditore russo recentemente accusato in alcuni rapporti delle Nazioni Unite di trafficare armi per ribelli in Angola, Africa Centrale e Sierra Leone. © Reporters Press Agency Statistiche I 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite - Francia, Russia, Cina, GB e USA - sono responsabili dell’88 per cento degli export mondiali di armi convenzionali USA da solo è responsabile del 44,5% dei trasferimenti globali di armi tra il 1997 e il 2001 Negli ultimi 4 anni USA, GB e Francia hanno guadagnato dagli export di armi verso l’ Africa, l’Asia il Medio Oriente e l’America Latina più di quanto abbiano contribuito in aiuti finanziari. L’Italia è stata il settimo esportatore mondiale (’98’02) La rotta diabolica. La mappa mostra le vie di trasporto utilizzate dalla flotta di Victor Bout in partenza dagli Emirati Arabi Uniti, attraverso la Russia, Africa Centrale ed Afganistan. Leonid Minin, trafficante israelo – ucraino arrestato il 5/8/2000 dalla polizia italiana a Milano © AFP Photo-ANSA Al momento dell’arresto Leonid Minin è stato trovato in possesso di: Passaporti – ex-URSS, Russo, Tedesco, Boliviano Nazionalità – Ucraina, Israeliana Beni - 3 milioni di $ in una banca svizzera; 500,000 di $ in diamanti; 25,000 $ contanti; 12.5 milioni di lire, 58 grammi di cocaina Documenti – documenti riguardanti la vendita di armi, certificati di uso finale, timbri, ecc. Il Costo Umano Un combattente del governo catturato dai ribelli in Costa d’Avorio Uso legittimo di armi Per preservare la vita e garantire integrità fisica dei cittadini da attacchi esterni Per proteggere la popolazione durante operazioni di forze dell’ordine (es. Polizia, Carabinieri) In operazioni internazionali di mantenimento e promulgazione della pace ( operazioni di peace-keeping ) Statistiche Più di 500,000 persone in media sono uccise con armi convenzionali ogni anno una persona al minuto 300,000 bambini soldato coinvolti in conflitti Torture e maltrattamenti da parte di ufficiali governativi - per la maggior parte polizia continuano ad essere perpetrati in più di 70 paesi tra il 1997 e il 2000. Donne e ragazze violentate sotto intimidazione armata durante i conflitti armati - ad esempio più di 15,700 in Ruanda e 25,000 in Croazia e Bosnia. Impatto sui bambini Più di 300.000 minori al di sotto dei 18 anni sono attualmente impegnati in conflitti 2 milioni uccisi nell’ultimo decennio Negli ultimi 10 anni è documentata la partecipazione a conflitti armati di bambini dai 10 ai 16 anni in 25 Paesi • 120.000 bambini soldato solo in Africa Nel Giugno del 2000, forze Ruandesi e Ugandesi hanno combattuto per il controllo di Kisangani, nella parte nord est della Repubblica Democratica del Congo. Centinaia di civili sono stati uccisi in battaglia, molti dei quali sono seppelliti in questo cimitero improvvisato. © AI Ciò che resta delle granate e delle cartucce prodotte in Yugoslavia, Korea e Cina usate durante i combattimenti in Kisangani nel Giugno 2000. I bossoli in questa foto vennero ritrovati intorno ad un’unica casa, tanto per dare un’ idea della pioggia di fuoco riversata sulla città. © AI Una famiglia afgana passa un checkpoint a Kandahar, Gennaio 2002 © AP/John Moore Un uomo palestinese viene arrestato dalla polizia di confine israeliana a Gerusalemme, Ottobre 2000 © Mahfouz Abu Turk Uomo armato palestinese durante uno scontro a fuoco con truppe israeliane nel centro di Betlemme, West Bank, Marzo 2002 © Reuters /Magnus Johansson Un veicolo di trasporto militare israeliano passa di fronte ad un supermercato in Ramallah, West Bank, Marzo 2002 © Reuters/Laszlo Balogh Elicotteri che atterrano in Colombia, 2002 Ragazzi con armi leggere a Rio, Brasile • Le armi di piccolo calibro provengono soprattutto dal Paraguay, Argentina, Italia, Spagna, Belgio, e Germania • Le armi prodotte dalla Beretta sono le seconde armi straniere più numerose al mondo per diffusione confiscate dalla polizia il Brasile è afflitto da uno dei più alti tassi di criminalità armata al mondo. Le armi di piccolo calibro sono la prima causa di morte dei ragazzi dai 15 ai 19 anni (65% delle morti). Molti crimini indiscriminati vengono commessi anche dalle bande armate, dagli spacciatori di droga e dalla polizia. Armi leggere in Algeria Tra il 1996 e il 1997 le compagnie italiane hanno esportato armi leggere, tra cui fucili e munizioni per un totale di 13 miliardi di lire, in Algeria. L’Algeria è un paese in cui persistono dal 1992 gravi violazioni dei DDUU, che hanno portato all’uccisione di più di 100.000 persone dalle forze di sicurezza, dalle milizie armate e dai gruppi armati Pistole italiane esportate dalla GB in Jamaica Nel 2001, la GB ha autorizzato il trasferimento in Jamaica di 300 pistole, munizioni, mirini e gun mountings; 100 pistole Beretta AI si è opposta a tutto ciò “neanche un poliziotto è stato condannato per uccisioni extragiudiziali dal 1999, nonostante le oltre 600 uccisioni per mano della polizia da quella data, molte delle quali in circostanze poco chiare.” Uccisioni in Jamaica Richard Williams, ucciso dalla polizia a giugno 2001 Spanish Town, Jamaica. © Privato Nel 2001 la Jamaica ha registrato il più alto tasso di omicidi al mondo e un numero altissimo di omicidi compiuti dalle forze di polizia. E’ stato rilevato che almeno 140 persone all’anno vengono uccise dalle forze di polizia giamaicane. L’alto tasso di crimini armati dimostrano che il rafforzamento degli ufficiali avviene attraverso una maggiore fornitura di armi – nel 2002 18 poliziotti sono stati uccisi. La polizia usa questo dato per giustificare l’enorme numero di persone uccise da loro. Il risultato di tutto ciò è la creazione di un piccolo traffico di armi da parte della polizia in alcune comunità, è così che il ciclo della violenza viene Un soldato indonesiano di pattuglia in cima a un veicolo militare in Banda, nella provincia di Aceh nel Settembre 2001. Più di 1,500 persone, per la maggior parte civili, e riportato siano state uccise nel 2001 in Aceh, una provincia molto militarizzata dove ci sono 40.000 uomini tra soldati e poliziotti. © Reuters/Beawiharta Abusi causati dalle armi di piccolo calibro: Crimini perpetrati da cittadini armati, bande armate, criminali, etc. Violazioni di diritti umani da parte di “forze dell’ordine” - coloro che hanno potere di arrestare e detenere, incluso militari, polizia e personale di sicurezza Crimini di guerra da parte di “combattenti” in conflitti armati - soldati, paramilitari, gruppi politici armati Crimini contro l’umanità perpetrati da qualsiasi di cui sopra Le violazioni dei Diritti Umani includono: Uccisioni arbitrarie e sommarie Tortura, punizioni e trattamenti crudeli, inumani o degradanti Sparizioni forzate Detenzioni prolungate ed arbitrarie Armi Indiscriminate Armi che hanno un effetto indiscriminato Armi chimiche e biologiche Armi Nucleari Mine anti-persona Bombe a grappolo Munizioni ad uranio impoverito Bombe incendiarie (proibite dal Diritto Umanitario Internazionale secondo il terzo protocollo della Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi Convenzionali) Un soldato indiano attraversa un filo spinato dopo aver piazzato delle mine anti-uomo in un villaggio al confine col Pakistan nel Punjab, Gennaio 2002. © Reuters/Kamal Kishore Membri del villaggio di Mullah Abdullah Karez, in Afganistan, passano vicino ad una bomba a grappolo inesplosa, che dicono sia stata lanciata da aerei da guerra americani in Ottobre 2001.© AP/John Moore La campagna Control Arms… una risposta… QuickTime™ e un decompressore Codec YUV420 sono necessari per visualizzare quest'immagine.