Azione nonviolenta
Carlo Schenone
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Azione nonviolenta
• Azione quotidiana
– Cerca di riparare le ingiustizie dell’avversario
– Acquisti, relazioni, impegni, lavoro
• Azione simbolica
– Cerca di far cambiare l’avversario
– Manifestazioni, spettacoli, comunicazione
• Azione diretta nonviolenta (ADN)
– Cerca di costringere l’avversario a cambiare
– Blocchi, occupazioni, disobbedienza civile,
boicottaggi, sabotaggi
• Strategia nonviolenta (progetto costruttivo)
– Cerca di cambiare le strutture e la cultura
– Campagne (azioni coordinate), associazioni,
coordinamenti
Funzioni delle azioni nonviolente
• L’azione quotidiana
– E’ testimonianza e base di un processo
collettivo
• L’azione simbolica
– Permette una presa di coscienza del conflitto.
– Non ingaggia uno scontro.
• L’azione diretta nonviolenta
– Evidenzia il conflitto e innalza il suo livello
– Può essere una testimonianza o un’obiezione
di coscienza.
– Può essere individuale.
• La strategia nonviolenta
– Ha un respiro sociale e politico.
– Integra le prime nello spazio e nel tempo.
Caratteristiche di un’azione
Richiede il coinvolgimento personale
violenta, diretta nv, simbolica, quotidiana
Può coinvolgere altri
violenta, diretta nv, simbolica
Può essere contro la volontà dell’avversario
violenta, diretta nv
Può creare del danno economico e materiale
all’avversario
violenta (diretta nv)
Può creare dolore alle persone fisicamente o
psicologicamente
violenta
La strategia nonviolenta
•
•
•
•
•
Progetto costruttivo
Disponibilità al sacrificio
Rispetto della verità
Gradualità nei mezzi
Consenso consapevole
La strategia nonviolenta
Le fasi della strategia
1. Analisi della situazione
2. Preparazione
3. Scelta dell'obiettivo
4. Negoziato
5. Coinvolgimento dell'opinione pubblica, le terze parti
6. Scadenze ed ultimatum
7. Azione diretta
8. Mantenimento dei risultati
La strategia nonviolenta
Analisi della situazione
Conoscenza oggettiva dei fatti
Rispetto della verità
Dossier di documentazione
Presentazione esatta dei fatti
Identificare le forze favorevoli e contrarie
Aspetti legali
Aspetti finanziari ed economici
Identificazione dei poteri e delle
responsabilità
La strategia nonviolenta
Preparazione
Partecipazione consapevole
Saper scegliere i rischi
Riduce la paura
Aumenta l'efficacia
Permette l'organizzazione consensuale
Individuale e collettiva
Autogestita o con intervento esterno
Organizzare eventi formativi
Conferenze, Convegni, Corsi, Trainings, Campi, Simulazioni
La strategia nonviolenta
Scelta dell'obiettivo
Deriva dall'analisi
Preciso, limitato e possibile
Rispetta i diritti dell'avversario
Permette una co-esistenza futura
Determinato, non richiede più di quel che si
vuol ottenere
Ha obiettivi intermedi
Proporzionato alle forze
Deve essere consensuale
Prevedere le necessità economiche
La strategia nonviolenta
Negoziato
Tenta di evitare la prova di forza
Ricerca un rapporto diretto
Presentare il proprio punto di vista
Presentare l'obiettivo della strategia
Fermezza e determinazione
Convenienza del cambiamento comune
La strategia nonviolenta
Negoziato
Evitare la minaccia
Creare un clima favorevole
Cortesia
Osservare l'avversario
Guadagnare la fiducia dell'avversario
Non accontentarsi delle promesse
Non rompere mai i contatti
La strategia nonviolenta
Coinvolgimento dell'opinione pubblica, le terze parti
Presentare gli obiettivi
Controllare la veridicità dell'informazione
che circola
Non colpevolizzare l'opinione pubblica
"Creare" fatti di cronaca
Appello all'opinione pubblica
Organizzare manifestazioni
Osservare gli spettatori
Parole d'ordine, slogan e canti appropriati
Atteggiamento corretto dei manifestanti
La strategia nonviolenta
Coinvolgimento dell'opinione pubblica, le terze parti
Coinvolgere direttamente l'opinione pubblica
Siti, Pagine di Social Networks, Lettere ai giornali, Comunicati, Petizioni,
Raccolte di firme, Raccolta finanziamenti, Esposizione, Distribuzioni e vendita
di simboli, Attivazioni di emittenti libere, Vendita di libri e materiale
informativo, Mostre in strada, Ore di silenzio, Digiuni, Gesti simbolici,
Canzoni e musiche, Esposizione di comunicati su veicoli e finestre,
Volantinaggi, Spedizioni postali, Catene umane, Sfilate, Marce
La strategia nonviolenta
Scadenze ed ultimatum
Concretizzano gli obiettivi
Dimostrano determinazione
Per far avanzare un negoziato bloccato
Scegliere momenti adatti alla strategia
Non devono interrompere il contatto
E' una prova di forza
Sono verifiche per la strategia
Evitare ritardi e slittamenti
Annullati solo ad obiettivo raggiunto
Commisurare le conseguenze alla necessità
La strategia nonviolenta
Azione diretta nonviolenta
Preparazione specifica
I sopralluoghi, Gli scenari, La simulazione e la previsione
Approfondimento legale
Commisurata al contesto e solo se necessaria
Può portare alla trasgressione della legge o
di ordini
Può portare alla costrizione o al danno
materiale
Continuare la persuasione dell'avversario
Continuare il coinvolgimento dell'opinione
pubblica
La strategia nonviolenta
Azione diretta nonviolenta
Può richiedere sacrificio personale
Può portare repressione
Fondamentale l'organizzazione
Il raduno, Inizio, Gestione delle decisioni, Diffusione dell'informazione,
Eventuale prolungamento, Conclusione, Emergenze, Esigenze personali
Leadership diffusa
Gruppi di affinità con portavoce
Consiglio dei portavoce con facilitazione
Considerare eventi estranei, metereologici,
sociali
La strategia nonviolenta
Azione diretta nonviolenta
Non cooperazione
Isolamento sociale o fisico dell'avversario, Sciopero a casa, Rinvio dei titoli e
onorificenze, Sciopero di categorie, Boicottaggio, Creazione di disservizi
all'avversario, Uso per la campagna di azione di servizi altrimenti non
disponibili, Rifiuto di pagamento: affitto, servizi, Obiezione fiscale, Obiezioni
di coscienza, Sciopero della fame, Sciopero generale, Disobbedienza e
diserzione, Obbedienza a poteri paralleli
Azione di intervento
Sit-in, Die-in, Scritte e striscioni "sovversivi“, Ostruzione del transito,
Occupazioni, Esposizione di simboli proibiti, Trasgressione palese e collettiva
di divieti e obblighi, Sabotaggio e danneggiamento
Non deve esaurire il movimento o la campagna di
azione
La strategia nonviolenta
Mantenimento dei risultati
Richiede forza e perseveranza
Aspetto sempre trascurato
Bisogna prevedere dei metodi e delle regole
Avvicendamento delle responsabilità, Funzioni di controllo determinate, Metodi
di mobilitazione, Diffusione dell'informazione
Preparazione specifica
Richiede attenzione e disincanto
Tramandare i risultati e l’esperienza a chi
viene dopo
Le terze parti
La mediazione
La terza parte resta tale, non entra nel conflitto, non si
schiera ma si situa accanto alle due parti. La sua
presenza deve essere voluta da entrambe le parti.
Le sue funzioni sono:
sviluppare il più possibile l’equivalenza nel rapporto
rendere possibile o semplificare la comunicazione
stimolare la creatività
Le terze parti
L’interposizione
La terza parte può entrare nel conflitto interponendosi
tra le due parti. La presenza può essere richiesta solo
da una delle parti ma è auspicabile che l’altra parte
non veda questo come uno schieramento in
contrapposizione.
Le sue funzioni sono:
riportare le parti al rispetto minimo vicendevole e al
dialogo
fare prendere coscienza alle parti delle ingiustizie che
commettono nei confronti dell’avversario.
Le terze parti
L’intervento
Nel caso di conflitti in cui una parte è molto oppressa o
così debole da non poter reagire e opporsi, se le terze
parti non cercano di intervenire in qualche modo, ma si
limitano al ruolo di testimoni, la parte minore le vedrà
come complici della parte opprimente.
Assumere un atteggiamento nonviolento non significa
restare fuori dal conflitto né entrarci in modo tale da
diventare la parte oppressa, ma stare accanto ad
entrambe le parti come una terza parte.
Bibliografia
Jean Marie Muller
Momenti e metodi dell’azione diretta
nonviolenta
Movimento Nonviolento
Jean Marie Muller
Il significato della nonviolenza
Movimento Nonviolento
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Azione Diretta Nonviolenta