IL PAL 2009 - 2011: PRIORITA’ ED OBIETTIVI Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Marsilio Saccavini 1 Agenda L’Area della Continuità LUNGODEGENZA, RIABILITAZIONE, GRADA Criticità Obiettivi Interventi 2 SOTTOGRUPPO LUNGODEGENZA Coordinatore Loris Borghi Criticità • Incremento dei quadri polipatologici • Prevedere il consolidamento e la crescita di équipe medico-infermieristiche multiprofessionali con sperimentazione di nuovi modelli organizzativi clinicoassistenziali. • Strutture di lungodegenza classificate, in base alla tipologia dei pazienti, in strutture prevalentemente riabilitative e strutture prevalentemente internistiche. 3 Criticità • Reperimento di strutture idonee per i casi gravissimi di cerebrolesione e disabilità acquisite • Appare ancora deficitaria una regia complessiva ed unitaria per la effettiva messa in rete delle lungodegenze 4 Obiettivi ed Interventi OObiettivo 1: Completamento e Rrazionalizzazione della dotazione pprovinciale di posti letto LD PARE (Lungodegenze post-acuzie e Rriabilitazione Estensiva). IIntervento 1. dDefinire un piano di fattibilità d’intesa con il gruppo “Rimodulazione della rete e nuovi modelli organizzativi” per la rimodulazione dei posti letto 5 Obiettivi ed Interventi Obiettivo 2: Miglioramento dell’integrazione funzionale e della messa in rete delle diverse strutture di LD PARE. Intervento 1. creare un osservatorio provinciale delle attività lungodegenziali ospedaliere e composto da almeno un rappresentante di ogni struttura, sia pubblica che privata accreditata 6 Obiettivi ed Interventi Obiettivo 3: Approfondimento della conoscenza delle diverse tipologie di pazienti che utilizzano i letti di LD PARE. Intervento 1. messa a punto di un progetto provinciale di ricerca nell’ambito del governo clinico 2. costruzione di un sistema informatizzato specifico di valutazione dei costi e della tipologia dei pazienti a livello provinciale. SOTTOGRUPPO RIABILITAZIONE Coordinatore Marsilio Saccavini AREA DEGENZA Criticità • Definire i fabbisogni reali sui codici 56 e 60 territoriali • Carenza di una piattaforma informatizzata per la messa in linea del flusso dei pazienti fra i nodi della rete riabilitativa 8 Criticità AREA AMBULATORIALE e DOMICILIARE •Analisi della distribuzione dell’offerta complessiva, dell’appropriatezza, della continuità del trattamento e della messa in rete del sistema attraverso la creazione di un centro informatizzato Criticità AREA PEDIATRICA • Uniformità dell’expertise medica e tecnica in ambito provinciale, migliorando la definizione dei percorsi riabilitativi per la corretta presa in carico dei bisogni socio-sanitari del paziente con gravissima disabilità e della propria famiglia. Criticità LIVELLO PREVENTIVO •“fragilità”, anziano, disabilità motoria, relazionale e cognitiva •Attività Fisica Adattata Obiettivi ed Interventi Obiettivo 1: sviluppo di collegamenti strutturati InterAziendali e le strutture a codice 56, 60 e 75 HS per la continuità clinica. Intervento • attivazione di un centro gestionale unico integrato • attivazione di un tavolo permanente di lavoro Obiettivi ed Interventi Obiettivo 2-3: regolamentazione gestionale del paziente affetto da gravissima disabilità acquisita. Intervento •identificazione di sedi di degenza protetta numericamente e qualitativamente dimensionabili rispetto alla necessità epidemiologica Obiettivi ed Interventi Obiettivo 4: attuazione sistematizzata del concetto di performance ed autonomia della persona diversamente abile. Intervento •potenziamento del settore di terapia occupazionale ed ergonomia •sviluppo della fase preventiva e di mantenimento motorio nella popolazione “fragile” (A.F.A.) SOTTOGRUPPO GRAVISSIME DISABILITA’ ACQUISITE DELL’ADULTO (GRADA) Coordinatore Leonardo Marchesi Criticità •Rientro a domicilio •Funzioni surrogative, presso le unità ospedaliere di Lungodegenza postacuzie. Criticità •I casi da destinare ai posti letto ad alta valenza assistenziale sono selezionati dalle commissioni multidisciplinari, costituite a livello di ogni distretto. •I posti letto ad alta valenza assistenziale sono presenti, al momento, presso le strutture di Colorno (7 posti letto) e di Langhirano (8 posti letto, aumentabili a 10). Obiettivi ed Interventi •Obiettivo 1: ulteriore potenziamento delle “attività sanitarie e sociali integrate” a livello domiciliare. •Obiettivo 2: attivazione di posti letto di alta valenza sanitaria, secondo gli standard regionali, nei contesti distrettuali che ne sono carenti, con particolare riferimento al Distretto di Parma. Grazie per l’attenzione 18