SCIENZE INTEGRATE LEZIONE N. 8 Slide N. 28 ISIS “Mattei” Rosignano Prof. Fabrizio Carmignani La LITOSFERA I Istituto Tecnico Industriale Prof. Fabrizio CARMIGNANI IISS “Mattei”” – Rosignano S. (LI) [email protected] www.fabriziocarmignani.com slide 33 La LITOSFERA La LITOSFERA (dal greco "sfera rocciosa") è la parte più esterna della Terra che comprende la CROSTA TERRESTRE e la porzione più superficiale del MANTELLO SUPERIORE La litosfera è per lo più composta da materiali allo stato solido; essa poggia sull'ASTENOSFERA la quale, a causa della temperatura che si avvicina al punto di fusione dei materiali che la compongono, ha un comportamento plastico La conseguenza di tale differenza di densità comporta un processo nel quale la litosfera, suddivisa in blocchi (PLACCHE o ZOLLE), “galleggia” sull'astenosfera con conseguenti movimenti verticali LITOSFERA ASTENOSFERA INTERNO della TERRA ASTENOSFERA L'ASTENOSFERA (dal greco: sfera debole) è una fascia superficiale del mantello superiore terrestre, compresa tra 100 - 250 km di profondità in cui le rocce sono parzialmente fuse (circa 20%) La presenza di materiale che si comporta come un fluido ad altissima viscosità è provata dai MOVIMENTI ISOSTATICI della superficie terrestre Si tratta di movimenti verticali conseguenti a variazioni di peso della crosta, interpretabili come fenomeni di galleggiamento (ISOSTASIA) LITOSFERA e ASTENOSFERA ASTENOSFERA e TETTONICA delle PLACCHE Sull’ASTENOSFERA (low velocity layer: strato basse velocità) si muovono orizzontalmente le placche litosferiche TERREMOTI: solo nella Litosfera I terremoti, come abbiamo già visto, sono provocati da movimenti relativi tra blocchi di roccia e avvengono solo nella LITOSFERA FOSSA poco profondi La CROSTA TERRESTRE La CROSTA TERRESTRE è uno degli involucri concentrici in cui è suddivisa la Terra Si intende lo strato più esterno avente uno spessore medio variabile fra: 5 km (CROSTA OCEANICA) 35 km (CROSTA CONTINENTALE) La CROSTA si distingue dal MANTELLO perché le sue rocce cristalline sono prevalentemente acide o basiche, mentre quelle del mantello sono ultrabasiche ANTARTIDE: spessore CROSTA Spessore della CROSTA TERRESTRE (km) A) CROSTA OCEANICA Spessore: 2-10 km (in media 7 km) Crosta Continentale Crosta Oceanica Stratigrafia relativamente uniforme serie OFIOLITICA SEDIMENTI di MARE PROFONDO LAVE a CUSCINO (PILLOW LAVAS BASALTS) RIFT CENTRALE Lave a cuscino Sedimenti DICCHI BASALTICI GABBRI MASSIVI PERIDOTITI (MANTELLO) DICCHI BASALTICI GABBRI massivi Peridotite (Mantello) CAMERA MAGMATICA Formazione della CROSTA OCEANICA La CROSTA OCEANICA si forma a partire dalle dorsali mediooceaniche, dalle quali fuoriesce in continuazione magma basaltico proveniente dalla fusione parziale delle PERIDOTITI del sottostante mantello Le OFIOLITI sono sezioni di crosta oceanica e del sottostante mantello che sono state sollevate o sovrapposte alla crosta continentale fino ad affiorare serie OFIOLITICA B) CROSTA CONTINENTALE Spessore: 20-70 km (in media ~ 35 km) Crosta Continentale Crosta Oceanica Composizione molto variabile (~ granodiorite) La CROSTA CONTINENTALE si può dividere in: CROSTA SUPERIORE: più leggera, più ricca in SiO2 e povera in MgO. Max velocità onde sismiche: 6,5 Km/sec CROSTA INFERIORE: più pesante, meno ricca in SiO2 e più ricca in MgO. Max velocità onde sismiche: 6,5 – 7,6 Km/sec Separate dalla discontinuità di CONRAD (1925) Eterogeneità della CROSTA CONTINENTALE Mentre nella CROSTA OCEANICA predominano i BASALTI, la presenza di rocce vulcaniche intrusive e/o metamorfiche che formano la parte superiore della CROSTA CONTINENTALE fa si che prevalgano i tipi: A. GRANITOIDE (graniti, grano-dioriti) B. METAMORFICO (gneiss) Inoltre in molte aree è presente una copertura sedimentaria, con spessori anche di qualche Km La grande varietà di associazioni di rocce si manifesta con una caratteristica eterogeneità della crosta continentale, che contrasta con la relativa omogeneità della crosta oceanica Le principali MORFOSTRUTTURE della CROSTA CONTINENTALE sono: 1. CRATONI A.SCUDI B. TAVOLATI 2. FOSSE TETTONICHE 3. ARCHI INSULARI 4. MARGINI CONTINENTALI 1. CRATONI Un CRATONE (dal greco, forza) è una parte antica e stabile della crosta continentale che non ha subito modificazioni e che è sopravvissuta alla fusione e separazione di continenti e supercontinenti per almeno 500 milioni di anni I CRATONI si trovano generalmente all'interno dei continenti e possono estendersi fino a profondità di 200 km CRATONI Età geologica dei CRATONI I CRATONI sono suddivisi geograficamente in province, in relazione all'età geologica. Queste possono essere: 1.ARCHON: parte di rocce risalenti all'Archeano (più di 2,5 mld di anni fa) 2.PROTON: parte di rocce formatesi tra l'inizio e la metà del Proterozoico (più di 1,6 mld di anni fa) 3.TECTON: parte di rocce risalente all'ultima parte del Proterozoico (tra 1,6 mld e 800 mil di anni fa) I CRATONI più antichi rivestono grande interesse per le compagnie minerarie, in quanto vi si possono trovare preziosi depositi di minerali e diamanti A. SCUDI - B. TAVOLATI In ogni CRATONE, si distinguono poi, 2 zone: A) SCUDI: con rocce molto antiche B) TAVOLATI: si estendono intorno agli scudi e sono costituiti oltre che da un substrato di rocce metamorfiche e magmatiche anche da una copertura sedimentaria OROGENESI SCUDI Immagine del CRATONE individuato nell'area siberiana 2. FOSSE TETTONICHE Per FOSSA TETTONICA o RIFT (dall'inglese: «frattura, spaccatura») si intende un’area in cui la crosta terrestre e la litosfera vengono separate sotto l'azione di forze di trazione Caratteristiche tipiche sono: - una depressione centrale detta GRABEN (in tedesco: «fossa») - dei fianchi laterali detti HORST (in tedesco: «pilastro») I blocchi ribassati scorrono su fratture dette FAGLIE. In questo caso la distensione determina la formazione di FAGLIE NORMALI o DIRETTE AREE di FRATTURA All’interno delle fosse tettoniche vi è un’attività vulcanica con magmi basici (es. Kilimangiaro) OROGENI Il termine OROGENESI (dal greco ὄρος = rilievo + γένεσις = origine) si riferisce ai processi che sono coinvolti nella formazione di qualsiasi rilievo Nel linguaggio geologico, il termine OROGENI indica quelle catene montuose le cui masse rocciose hanno subito una deformazione Gli OROGENI sono fasce lunghe che si estendono intorno ai CRATONI Queste fasce presentano un’intensa attività magmatica e metamorfica. Gli OROGENI si formano ai margini dei CRATONI quando questi sono coinvolti in fenomeni di collisione tra placche litosferiche SCUDO TAVOLATO OROGENI 3. ARCHI INSULARI Si formano quando una porzione di crosta oceanica subduce (va sotto) ad altra crosta oceanica Nella zona di subduzione il materiale terrestre della crosta subdotta provoca una fusione parziale del mantello sovrastante, generando dei fusi la cui alcalinità aumenta all'aumentare della distanza dalla fossa. Il magma così creato risale la crosta e causa l'attività vulcanica degli archi 4. MARGINI CONTINENTALI I margini dei continenti si estendono sino al limite della PIATTAFORMA CONTINENTALE che può distare anche centinaia di chilometri dalla linea costiera La piattaforma termina nel punto in cui il pendio aumenta fortemente la sua inclinazione e questo punto di "rottura" è detto SCARPATA CONTINENTALE Quest’ultima termina poi nella parte più bassa degli oceani, detta anche PIANA ABISSALE CURVA IPSOGRAFICA della superficie terrestre E’ una curva cumulativa in cui, per ogni punto, il valore sull'ascissa indica l'estensione della superficie terrestre compresa fra la quota del valore riportato sull'ordinata è l'altitudine massima della superficie terrestre In ascisse sono riportati sia i valori assoluti che la percentuale rispetto all'estensione totale Lettura della CURVA IPSOGRAFICA Dalla CURVA IPSOGRAFICA si ricava che: 7%: della superficie sottomarina è occupato dalla PIATTAFORMA CONTINENTALE (zona di raccordo tra la zona subaerea e la scarpata continentale che si estende dal livello marino a circa 200 m di profondità) 9%: della superficie sottomarina è interessato da SCARPATE CONTINENTALI (più ripida rispetto alla piattaforma e rappresenta la zona di raccordo tra la piattaforma continentale e i fondali oceanici raggiungendo circa i 2.000 m di profondità) 83%: della superficie sottomarina è occupato dai FONDALI OCEANICI la cui profondità media è di -3.800 m e si estendono fino ad una profondità di - 6.000 m 1%: della superficie sottomarina riguarda le FOSSE o ABISSI OCEANICI che comprendono tutte le depressioni oltre i 6.000 m di profondità Altezza media della CROSTA CONTINENTALE: 820 m Profondità media della CROSTA OCEANICA: -3.800 m Queste differenze sono dovute alla differente composizione e quindi densità media delle due porzioni più esterne della Terra che portano ad un differente "livello di galleggiamento" sul mantello DENSITÀ media della CROSTA CONTINENTALE: 2,2 - 2,3 g/cm3 DENSITÀ media della CROSTA OCEANICA: 3,2 - 3,3 g/cm3 CALORE INTERNO della TERRA Il calore generato dalla Terra è maggiore del calore che proviene dal Sole per cui la fonte di questo calore va cercata all’interno della Terra stessa PROVE: prodotti dell’attività vulcanica, temperature crescenti con la profondità rilevabili nelle miniere ed i fenomeni di vulcanismo secondario IPOTESI sull’origine del calore terrestre: 1) energia immagazzinata durante la formazione della Terra: le temperature molto elevate hanno portato alla fusione di Fe e altri metalli che si sono accumulati nelle parti più interne (nucleo) mentre gli elementi più leggeri (rocce silicatiche) sono migrate verso la superficie (crosta) 2) energia emessa durante il decadimento radioattivo: isotopi instabili (U, Th) presenti nella crosta e nel mantello GRADIENTE GEOTERMICO Andando in profondità la temperatura aumenta di 3°C ogni 100 metri Questo gradiente non è costante e diminuisce andando in profondità Nel nucleo interno la temperatura non supera i 4.300°C FINE della LEZIONE N. 8 La LITOSFERA Grazie per l’attenzione! … e ricordatevi: … Considerate la vostra semenza fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza… DANTE ALIGHIERI La Divina Commedia, INFERNO, canto XXVI, 118-120 Prof. CARMIGNANI FABRIZIO [email protected] fabriziocarmignani.jimdo.com