ROSALBA BOVE D'AGATA
MEDIATRICE INTERCULTURALE
SERVIZI IMMIGRAZIONE SALENTO - PROVINCIA DI LECCE
Indicazioni per la corretta applicazione
della normativa in materia di assistenza
sanitaria per la tutela del
diritto alla salute
dei cittadini stranieri non comunitari e
comunitari in Puglia
ASL-Lecce, Polo Didattico, 9 feb. ‘10
DIRITTO ALLA SALUTE
L’articolo 32 della Costituzione Italiana
lo definisce “fondamentale diritto
dell’individuo ed interesse della
collettività” e rientra nella categoria
dei diritti inviolabili della persona
umana.
Cittadini non comunitari
regolarmente soggiornanti
Diritto all’iscrizione obbligatoria al SSN
Ai sensi dell’art. 34, comma 1, del T.U.“Hanno l’obbligo di
iscrizione al servizio sanitario nazionale ed hanno parità di
trattamento e piena uguaglianza di diritti e doveri rispetto ai
cittadini italiani per quanto attiene all’obbligo contributivo,
all’assistenza erogata in Italia dal SSN e alla sua validità
temporale:
a)
Stranieri regolarmente soggiornanti che abbiano in corso regolari
attività di lavoro subordinato o autonomo ossia iscritti nelle liste di
collocamento;
a)
Stranieri regolarmente soggiornanti o che abbiano chiesto il
rinnovo del titolo di soggiorno, per lavoro subordinato, per lavoro
autonomo, per motivi familiari, per asilo politico, per asilo
umanitario, per richiesta di asilo, per attesa adozione, per
affidamento, per acquisto della cittadinanza;
Iscrizione obbligatoria per i
seguenti motivi di soggiorno:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Lavoro subordinato (anche stagionale);
Lavoro autonomo;
Motivi familiari;
Asilo Politico;
Protezione Internazionale (Protezione Sussidiaria o Motivi Umanitari);
Richiesta di asilo (anche “Convenzione Dublino”);
Attesa adozione (al minore straniero Adottato o in Affidamento pre-adottivo non è
rilasciato alcun permesso di soggiorno e gode di tutti i diritti attribuiti al minore italiano
in affidamento familiare sin dal momento dell’ingresso sul territorio nazionale) – cfr.
Direttiva Ministero dell’interno e Ministero della Famiglia 21 febbraio 2007;
Soggiornanti di lungo periodo/Carta di soggiorno (è un titolo a tempo
indeterminato che dà diritto all’iscrizione al SSN a tempo indeterminato);
Familiari (non comunitari) di cittadino dell’UE;
Familiari (non comunitari) di cittadino comunitario che abbia maturato il diritto
di soggiorno permanente;
Attesa occupazione (disoccupati iscritti al Centro per l’impiego);
•
Protezione Sussidiaria (i titolari di protezione sussidiaria hanno diritto al medesimo
trattamento riconosciuto al cittadino italiano in materia di assistenza sociale e
sanitaria- D.Lgs. N. 251 del 19 novembre 2007 art. 27);
•
Minore età;
•
Integrazione minore;
•
Assistenza minore;
•
Minori soggiornanti per recupero psico-fisico;
•
Tutti i minori presenti sul territorio regionale (l’art. 19, comma 2, lett. a) del T.U.
sull’immigrazione sancisce l’inespellibilità degli stranieri minori di 18 anni, salvo il
diritto degli stessi di seguire il genitore o l’affidatario espulsi);
•
Detenuti;
•
Giustizia/Motivi giudiziari;
•
Status di apolide (si riconosce a quelle persone che non possono dimostrare di
possedere la cittadinanza di uno Stato);
•
Salute/Cure mediche (ad esclusione dei soggiornanti ai sensi dell’art. 36
del T.U.) nei seguenti casi:
1. In caso di scadenza di precedente P.d.S. e sopraggiunta
malattia/infortunio che non permettono di lasciare il territorio nazionale;
2. Cittadini stranieri in condizione di irregolarità o clandestinità affetti da
gravi patologie incompatibili con il viaggio o con i livelli di tutela sanitaria
nei paesi di provenienza (artt.5, comma 6 e 19, comma 1 del T.U.);
3. Donne in stato di gravidanza e marito sino ai 6 mesi successivi alla
nascita del figlio cui provvedono (art. 19, comma 2, lettera d) del T.U.- art.
28, comma 1, lettera c) del Regolamento di attuazione del T.U.)
ASSISTENZA SANITARIA AI DETENUTI STRANIERI
(Decr. Leg. n. 230 del 22 giugno 1999 “Riordino della medicina penitenziaria)
Iscrizione al SSN per tutti i detenuti stranieri, in
possesso o meno del permesso di soggiorno,
compresi quelli in semilibertà o con forme
alternative di pena.
Esenzione dal sistema di compartecipazione alla
spesa (ticket)
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La corretta applicazione della
normativa prevede che:
 L’iscrizione al SSN spetta anche ai familiari a carico regolarmente
soggiornanti (T.U. art. 34, comma 2);
 Lo straniero assicurato al SSN è iscritto nella ASL del territorio in cui ha
residenza ovvero in cui ha effettiva dimora (T.U. art. 42, commi 1 e 2 del
Regolamento di attuazione del T.U.);
 L’iscrizione al SSN è effettuata senza indicare la data di scadenza;
 L’iscrizione non decade nella fase di rinnovo del P.d.S.;
 L’iscrizione cessa per mancato rinnovo, revoca o annullamento del PDS
ovvero per espulsione comunicati alla ASL ESCLUSIVAMENTE a cura della
Questura, salvo che l’interessato esibisca la documentazione comprovante
la pendenza del ricorso contro i suddetti provvedimenti (Regolamento di
attuazione del T.U.,art. 42, comma 4);
 L’iscrizione al SSN avrà la durata del permesso di soggiorno
:
 ESCLUSIVAMENTE nei seguenti casi
1. lavoro stagionale
2. cure mediche/salute
3. minori soggiornanti per recupero psico-fisico
4. giustizia/motivi giudiziari
 L’iscrizione al SSN dei cittadini stranieri in attesa del primo rilascio del
PDS per lavoro e famiglia si effettua dietro esibizione della seguente
documentazione:
1. ricevuta rilasciata dall’ufficio postale attestante l’avvenuta richiesta del
PDS;
2. fotocopia, non autenticata, del nullaosta rilasciato dallo Sportello Unico
per l’immigrazione
AUTOCERTIFICAZIONE
• L’art. 2 del Regolamento di attuazione del T.U.
testualmente recita: “ I cittadini stranieri
regolarmente soggiornanti in Italia possono
utilizzare le dichiarazioni sostitutive di cui all’art.
46 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445,
limitatamente agli stati, fatti e qualità personali
certificabili o attestabili da parte di soggetti
pubblici o privati italiani, fatte salve le
disposizioni del T.U. o del presente regolamento
che prevedono l’esibizione o la produzione di
specifici documenti”
… ne consegue che
La certificazione di requisiti quali residenza,
stato di famiglia, composizione del nucleo
familiare, qualità di vivenza a carico, nascita del
figlio, stato di disoccupazione, stato civile,
possesso e numero del codice fiscale, della
partita IVA e di qualsiasi dato presente
nell’archivio dell’anagrafe tributaria, nel titolo di
soggiorno in formato elettronico (PSE) ecc. può
essere autocertificata ai sensi del precitato
DPR n. 445/2000.
Iscrizione volontaria al SSN
Gli stranieri regolarmente soggiornati che non rientrano tra coloro
che sono obbligatoriamente iscritti al SSN sono tenuti ad assicurarsi
contro il rischio di malattia, infortunio e per la maternità mediante:
a) Iscrizione volontaria al SSN (versamento di un contributo)
oppure
b) Stipula di polizza assicurativa con Istituto assicurativo italiano o estero
valido sul territorio nazionale
Condizione necessaria per l’iscrizione volontaria al SSN è che il
PDS sia superiore ai 3 mesi, eccetto per gli studenti e lavoratori alla
pari per i quali, anche in presenza di PDS inferiore ai 3 mesi è
prevista l’iscrizione volontaria.
Hanno diritto all’iscrizione
volontaria al SSN:
•
Studenti non comunitari;
•
Stranieri collocati alla pari (accordo europeo sul collocamento alla pari
adottato a Strasburgo il 24 novembre 1969, ratificato e reso esecutivo ai
sensi della legge 18 maggio 1973 n. 304);
•
Residenti elettivi (che non svolgono alcuna attività lavorativa);
•
Personale religioso;
•
Personale che partecipa a programmi di volontariato;
•
Dipendenti stranieri delle Organizzazioni operanti in Italia;
•
Personale accreditato presso Rappresentanze Diplomatiche e Uffici
Consolari (con esclusione del personale assunto a contratto in Italia per il
quale è obbligatori l’iscrizione al SSN).
Cittadini non comunitari non
iscrivibili al SSN
I cittadini stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale
per periodi inferiori a 3 mesi (visto per turismo, visita, affari, cittadini
in possesso di PDS per cure mediche rilasciato ai sensi dell’art. 36
del T.U., ecc.) non sono tenuti all’iscrizione obbligatoria né iscrivibili
volontariamente al SSN.
A queste tipologie di stranieri non comunitari vengono comunque
assicurate nelle strutture sanitarie:
• le prestazioni ospedaliere urgenti (per le quali devono essere
corrisposte le relative tariffe al momento della dimissione);
• le prestazioni sanitarie di elezione, previo pagamento delle relative
tariffe
ACCORDI BILATERALI
L’art. 35, comma 2, del T.U. fa presente che vi sono degli accordi
internazionali che disciplinano in regime di reciprocità l’erogazione
dell’assistenza sanitaria.
Sono esclusi dal pagamento delle tariffe gli stranieri muniti di modelli attestanti
tale diritto all’assistenza sanitaria, in virtu’ dei suddetti accordi bilaterali
sottoscritti tra l’Italia ed i seguenti Stati esteri:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Argentina
Australia
Brasile
Bosnia-Erzegovina
Capo Verde
Croazia
Principato di Monaco
Macedonia
Montenegro
Serbia
Repubblica di San Marino
Tunisia
Vaticano e Santa Sede
Accesso alle cure dei cittadini non
comunitari irregolari/clandestini
Ai cittadini extracomunitari presenti sul territorio
nazionale, non in regola con le norme relative
all’ingresso e al soggiorno, sono assicurate, nei
presidi pubblici ed accreditati le cure
ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o
comunque essenziali, ancorchè continuative per
malattia ed infortunio nonché sono estesi i
programmi di medicina preventiva e
salvaguardia della salute individuale e collettiva.
(art. 35,comma 5 D. Lgs. 286/98)
INOLTRE
il concetto viene rafforzato con la circolare
n.12/09 del 27 Novembre 2009 del Ministero
dell’Interno (Dipartimento per le Libertà
Civili e l’Immigrazione) al fine di risolvere
eventuali dubbi interpretativi sulla disciplina
applicabile in materia
PREMESSA
REGOLARE
IRREGOLARE
CLANDESTINO
Chi è in possesso di permesso di soggiorno
da richiedere entro 8 giorni dall’ingresso
regolare (ingresso regolare con visto)
Chi aveva posizione regolare . Es:
•Permesso scaduto da più di 60 giorni
•Non ha richiesto il PDS entro 8 giorni
Chi ha eluso i controlli di
frontiera. Es: sbarchi
18
Cosa si intende per …
Cure urgenti: sono le cure che non possono essere differite senza
pericolo per la vita o danno per la salute della persona
Cure essenziali: sono le prestazioni sanitarie, diagnostiche e
terapeutiche, relative a patologie non pericolose nell’immediato e nel
breve termine, ma che nel tempo potrebbero determinare maggiore
danno alla salute o rischi per la vita (complicanze, cronicizzazioni o
aggravamenti)
Continuità delle cure urgenti ed essenziali: assicurare e garantire
all’infermo il ciclo terapeutico e riabilitativo completo riguardo alla
possibile risoluzione dell’evento morboso
E’ in particolare garantita:
a) Tutela della gravidanza e della maternità (a parità di trattamento
con le cittadine italiane);
b) Tutela della salute del minore (Convenzione sui diritti del fanciullo
del 20 novembre 1989 – Legge 27 maggio 1991 n. 176);
c) Vaccinazioni secondo la normativa e nell’ambito di interventi di
campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle regioni;
d) Interventi di profilassi internazionale;
e) Profilassi, diagnosi e cura delle malattie infettive ed eventuale
bonifica dei relativi focolai;
f) Cura, prevenzione e riabilitazione in materia di tossicodipendenza;
g) Prestazioni di assistenza protesica (DPCM 29 novembre
2001/Conferenza Stato-Regioni 8 agosto 2001)
Codice STP (Straniero
Temporaneamente Presente)
Il codice STP è un codice alfanumerico
regionale che viene attribuito ai non comunitari
non in regola ( che ne fanno richiesta) per
permettere loro l’accesso alle cure e quindi per
garantire loro il diritto alla salute.
La prescrizione e la registrazione delle
prestazioni nei confronti degli stranieri privi di
permesso di soggiorno vengono quindi effettuate
con l’utilizzo di detto codice identificativo
composto da 16 caratteri.
L’utilizzo del codice
Il codice STP è valido su tutto il territorio nazionale ed identifica
l’assistito per tutte le prestazioni erogabili ossia:
• La prescrizione, su ricettario regionale, delle cure;
• La prescrizione, su ricettario regionale, di farmaci;
• La registrazione delle cure erogate;
• La rendicontazione ai fini del rimborso.
Il codice ha validità semestrale ed è rinnovabile di 6 mesi in 6 mesi.
S T P
23
dove si deve assegnare il codice
STP
- Anagrafe dei Distretti Sanitari e/o
dei Poliambulatori
- Ambulatori Dedicati di Medicina
Generale
- Pronto Soccorso
- Consultori familiari
chi può fare prescrizioni con codice
STP
su ricettario regionale
- Medici degli Ambulatori dedicati
di MG
- Medici specialisti (ambulatoriali e
ospedalieri)
Strutture ospedaliere
dove sono erogate le
prestazioni con codice STP
-
mbulatori Dedicati di Medicina
Generale
Consultori familiari
SERT
Dip. Salute Mentale
Laboratori e poliambulatori
specialistici inclusi privati
convenzionati
Strutture ospedaliere
24
Partecipazione alla Spesa (Ticket)
Le prestazioni sanitarie sono erogate senza oneri a carico dei
richiedenti, fatte salve le quote di partecipazione alla spesa a parità
con i cittadini italiani.
•
•
•
•
•
•
Lo straniero indigente, non in regola con le norme relative all’ingresso ed al
soggiorno, è esonerato dalla quota di partecipazione alla spesa
(ticket), in analogia con il cittadino italiano per quanto concerne:
Prestazioni sanitarie di primo livello;
Prestazioni di urgenza;
Prestazioni erogate a tutela della maternità;
Prestazioni di prevenzione;
Prestazioni erogabili in esenzione (in presenza di patologie croniche, rare e
status invalidanti);
Età/Condizione anagrafica (inferiore ai 6 o superiore ai 65 anni), in relazione
al reddito del nucleo familiare.
Con Deliberazione del 28 Luglio 2009
n.1344 la Giunta Regionale stabilisce
l’esenzione del ticket per i cittadini
stranieri e comunitari temporaneamente
presenti sul territorio
Dichiarazione di indigenza
I cittadini stranieri in possesso del codice STP, avendo sottoscritto la Dichiarazione
di indigenza sono equiparati ai cittadini italiani che dichiarano condizioni
economiche minime per cui è prevista l’esenzione per i cittadini residenti nella
Regione Puglia (DGR 1 agosto 2008 n. 1501).
In tali casi, gli oneri per le prestazioni erogate sono a carico della ASL competente
per il luogo in cui le prestazioni sono state erogate.
L’azienda Sanitaria Locale territorialmente competente richiederà a sua volta il
rimborso:
•
Al Ministero dell’Interno ( per le prestazioni ospedaliere urgenti o comunque
essenziali, per malattia ed infortunio, ossia quelle erogate tramite il Pronto
Soccorso, e quelle essenziali ancorchè continuative, erogate in regime di ricovero,
compreso il day hospital o in via ambulatoriale)
•
Alla Regione (per le prestazioni riferite ai programmi di medicina preventiva a
salvaguardia della salute individuale e collettiva)
DIVIETO DI SEGNALAZIONE
L’accesso alle strutture sanitarie da parte
dello straniero non in regola con le norme
sul soggiorno non deve assolutamente
comportare alcun tipo di segnalazione alle
autorità di pubblica sicurezza (Art . 35,
comma 5 D. Lgs. 286/98).
Vanno, pertanto, rammentate e
sottolineate alcune regole
• Non è necessaria l’esibizione del documento di identità dovendosi
solo provvedere a registrare le “generalità fornite dall’assistito”;
• I dati registrati presso la ASL, relativi agli stranieri temporaneamente
presenti, devono essere riservati come prevede la vigente normativa
sulla privacy e possono essere comunicati SOLO su richiesta
dell’Autorità Giudiziaria;
• Esclusione dell’indicazione del domicilio sul modulo di attribuzione
del codice STP;
• Divieto di segnalazione alle autorità di polizia, salvo i casi in cui sia
obbligatorio il referto (art. 35, comma 5 D. Lgs. 286/98);
• Le procedure di rimborso da inoltrare al Ministero dell’Interno tramite
la Prefettura vanno effettuate in forma anonima come indicato
dall’art. 43, comma 5 del Regolamento di Attuazione del T.U.
I CITTADINI COMUNITARI
Gli Stati Membri dell’Unione Europea sono 27: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro,
Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia,
Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
Inoltre, i cittadini di Norvegia, Liechtenstein e Svizzera sono equiparati ai cittadini
dell’Unione Europea.
D. LGS 6 febbraio 2007 n. 30
Recepisce la Direttiva 2004/38/CE. Pertanto:
“I cittadini dell’Unione hanno il diritto di soggiornare nel
territorio nazionale per un periodo non superiore a 3
mesi senza alcuna condizione o formalità, salvo il
possesso di un documento d’identità valido per l’espatrio
secondo la legislazione dello Stato di cui hanno la
cittadinanza”.
Nel caso in cui il cittadino comunitario si trovi a
soggiornare in Italia per un periodo inferiore ai 3 mesi, ai
fini dell’assistenza sanitaria, le prestazioni sono
assicurate dietro presentazione della Tessera Europea
Assicurazione Malattia (TEAM)
Cittadini comunitari con diritto di
iscrizione al SSN
Il cittadino comunitario, unitamente ai familiari a carico, è iscritto negli
elenchi degli assistibili della ASL nel cui territorio ha residenza ovvero, in
assenza di essa, nel territorio in cui ha effettiva dimora.







Sono di diritto iscritti al SSN nei seguenti casi:
Lavoratori subordinati o autonomi nello Stato
Familiari a carico, anche non cittadini dell’Unione, di lavoratori subordinati o
autonomi nello Stato
Familiari a carico di cittadino italiano
Soggiornanti in possesso di “attestazione di soggiorno permanente”,
maturato dopo 5 anni di residenza in Italia, e i loro familiari a carico
Disoccupati e i loro familiari a carico
Titolari dei formulari comunitari E106, E109 (o E37), E120, E121 (o E33)
Vittime di tratta o riduzione in schiavitù ammesse a programmi di protezione
sociale
Cittadini Comunitari che devono
provvedere alla stipula di Polizza
Assicurativa o all’iscrizione volontaria al
SSN
Ai sensi dell’art. 7, comma 1, lettere b) e c) del D. Lgs. N. 30/2007, il cittadino
dell’Unione ha diritto di soggiornare nel territorio nazionale per un periodo
superiore a 3 mesi anche qualora:
• Disponga per sé stesso e per i propri familiari di risorse economiche
sufficienti (residenza elettiva), per non diventare un onere a carico
dell’assistenza sociale dello Stato durante il periodo di soggiorno, e di
un’assicurazione sanitaria o di altro titolo idoneo che copra tutti i
rischi nel territorio nazionale;
• Sia iscritto presso un istituto pubblico o privato riconosciuto per
seguirvi come attività principale un corso di studi o di formazione
professionale e dispone, per sé stesso e per i propri familiari, di
risorse economiche sufficienti.
IL CODICE ENI (Europeo Non In regola)
Ai cittadini comunitari dimoranti sul territorio regionale che:
•
•
•
•
Non siano in possesso dei requisiti per l’iscrizione al SSN
Siano sprovvisti di assicurazione sanitaria privata o iscrizione volontaria al
SSN
Siano sprovvisti di attestazione di diritto rilasciata dallo Stato di provenienza
Versino in condizioni di indigenza
SONO ASSICURATE
le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali,
ancorchè continuative per malattia ed infortunio nonché sono estesi
i programmi di medicina preventiva e salvaguardia della salute
individuale e collettiva.
E’ in particolare garantita:
a) Tutela della gravidanza e della maternità (a parità di trattamento con le
cittadine italiane);
b) Tutela della salute del minore (Convenzione sui diritti del fanciullo del 20
novembre 1989 – Legge 27 maggio 1991 n. 176);
c) Vaccinazioni secondo la normativa e nell’ambito di interventi di campagne
di prevenzione collettiva autorizzati dalle regioni;
d) Interventi di profilassi internazionale;
e) Profilassi, diagnosi e cura delle malattie infettive ed eventuale bonifica
dei relativi focolai;
f) Cura, prevenzione e riabilitazione in materia di tossicodipendenza;
g) Prestazioni di assistenza protesica (DPCM 29 novembre
2001/Conferenza Stato-Regioni 8 agosto 2001)
La prescrizione e la registrazione delle prestazioni nei confronti di
queste tipologie di cittadini comunitari, vengono effettuate con
l’utilizzo del codice regionale alfanumerico a sigla ENI (Europeo non
in regola) che viene attribuito in sede di prima erogazione delle
prestazioni a seguito di:
• Sottoscrizione della dichiarazione di indigenza
• Esibizione di passaporto o titolo equipollente
• Compilazione di una dichiarazione sostitutiva di certificazione di
domicilio del territorio regionale
• Dichiarazione di non essere nelle condizioni di iscrizione
obbligatoria né volontaria al SSN, di non aver sottoscritto alcuna
assicurazione sanitaria privata, di essere sprovvisto di attestazione
di diritto rilasciata dallo Stato di provenienza
L’utilizzo del codice
Il codice ENI è valido su tutto il territorio nazionale ed identifica
l’assistito per tutte le prestazioni erogabili ossia:
•
•
•
•
La prescrizione, su ricettario regionale, delle cure;
La prescrizione, su ricettario regionale, di farmaci;
La registrazione delle cure erogate;
La rendicontazione ai fini del rimborso.
Il codice ENI ha validità semestrale ed è rinnovabile di 6 mesi in 6
mesi.
Partecipazione alla Spesa (Ticket)
Per le prestazioni sanitarie erogate ai
cittadini comunitari in possesso del codice
ENI le ASL dovranno avere una contabilità
separata per le opportune azioni di
recupero o negoziazione da parte del
Ministero del Lavoro, della Salute e delle
Politiche Sociali nei confronti degli Stati
competenti previa acquisizione dei dati da
parte della Regione.
L’IVG NEL MONDO
L’ammissibilità morale dell’aborto o IVG è
soggetta a gran parte alle convinzioni
etiche, agli orientamenti religiosi, all’idea
che una certa cultura abbia di concetti
dell’anima, della vita, ecc.
Da quando è legalizzato?
A partire dagli ultimi decenni del 20°
secolo, l’IVG è una pratica autorizzata per
legge in buona parte del mondo,
soprattutto in quello occidentale, a
discrezione della donna nei primi mesi
della gestazione.
I MOTIVI
LE MOTIVAZIONI AMMESSE SONO
DIVERSE:
• Salute della madre;
• Gravi malformazioni del feto;
• Violenza carnale subita.
Queste motivazioni sono ammesse anche
nei paesi a dominanza maschile e si
stampo conservatore (es. l’Iran).
A CHI E’ GARANTITA L’IVG
In diversi paesi (tra cui l’Italia) l’aborto è
garantito anche alle minorenni, cui, in
assenza dei genitori, viene affiancato un
tutore del tribunale minorile.
A CHI E’ IMPOSTA!
• In altre nazioni, l’aborto è imposto alla donna o
fortemente raccomandato quando il nascituro
non abbia le caratteristiche volute dalla famiglia,
prima fra tute il sesso (es. Cina, India).
• In alcuni casi si riportano casi di brutale violenza
e di aborto forzato a caratteristiche endemiche,
anche all’ottavo mese per ritorsioni di vario
genere, ad esempio politiche (Cina).
Entro quanto tempo è legale?
• Negli stati in cui la IVG è legale, può venire
richiesta solo a giudizio della donna entro un
dato periodo di tempo. Scaduto questo, viene
concessa in rari casi, a discrezione del medico e
in presenza di gravi malformazioni del feto o di
rischi per la salute della donna. Il termine varia a
seconda della legge dello stato.
• In Italia come in molti altri paesi il termine è la
12esima settimana di gestazione, in Inghilterra
la 24esima.
PRIMA DELLA LEGGE 194/1978
• L’IVG era considerata dal codice penale
italiano un reato (art.545 e seguenti)
• In seguito alla promulgazione della legge
n.194 del 22 maggio 1978 cadono i reati e
si consente alla donna nei casi previsti
dalla legge di poter ricorrere alla IVG in
una struttura pubblica.
Trend di IVG dal 1978
In Italia, come in tutti gli altri paesi in cui è stata
introdotta una legge che legalizza e norma l’IGV,
vi è stato un continuo e progressivo trend di
diminuzione degli aborti.
I consultori hanno svolto il compito che veniva loro
affidato dalla legge, occupandosi di
procreazione consapevole e pianificazione delle
nascite.
Ma queste pratiche stanno conseguendo lo stesso
risultato con le donne straniere?
DONNE STRANIERE ED IVG
IN ITALIA
La legge 194 prevede la tutela e la salvaguardia della
maternità e della gravidanza DELLA DONNA
INDIPENDENTEMENTE DALLA SUA PROVENIENZA:
“I consultori familiari assistono la donna in stato di
gravidanza informandola sui diritti a lei spettanti attuando
direttamente o proponendo all’ente locale competente o
alle strutture sociali operanti nel territorio speciali
interventi , quando la gravidanza o la maternità creino
problemi …” (art. 2, commi a,b,c).
La Finanziaria prevede
• L’attivazione di un centro nazionale
per la salute dei migranti e le malattie
della povertà.
• IVG tra le donne immigrate
possiamo chiamarla una malattia
della povertà?
Ministero della Salute e Regioni
• Hanno avviato un confronto per
un’INTESA su una migliore applicazione
della 194.
• Fondamentale è il Ruolo dei
CONSULTORI FAMILIARI
LE LINEE GUIDA
Prevenzione dell’IVG tra le donne immigrate si sottolineano
tre aspetti fondamentali:
1. formazione degli operatori socio-sanitari approcci
interculturali ed in particolare contraccezione e
prevenzione dell’ivg
2. organizzazione dei servizi per favorire l’accesso
3. diffusa e capillare informazione
1. Formazione degli operatori
•
•
•
•
•
Formazione permanente e specifica: formazione
all’intercultura:
Aspetti sociali e culturali del paese di origine
influenzano profondamente le scelte riproduttive;
Corretta comunicazione con le donne straniere
tenendo conto dei codici linguistici e culturali
valoriali di provenienza;
Individuazione dei bisogni sanitari e sociali;
Corretta gestione delle procedure
amministrative;
Collaborazione con gli altri enti e servizi
preposti:lavoro di rete.
Le linee guida sostengono...
La responsabilità dei programmi di
formazione/aggiornamento è delle Regioni che potranno
avvalersi di tutte le competenze professionali disponibili
nelle istituzioni ed agenzie che si occupano di assistenza
e ricerca su questi temi. Andrebbe sempre valorizzata la
possibilità di coinvolgere, tra i formatori, professionisti di
origine straniera.
Proposta: Impiego della figura della Mediatrice Culturale:
risorsa preziosa come donna, figura professionale con
competenze in ambito socio-sanitario specifiche,
“elemento transculturale consolidato”.
2. organizzazione dei servizi per
favorirne l’accesso e l’utilizzo
•
•
•
•
•
Il riconoscimento giuridico del diritto
all’assistenza esteso anche agli irregolari
(STP) non significa il reale accesso ai servizi:
Necessario riordinamento complessivo:
Flessibilità di orari
Disponibilità di servizi di mediazione
culturale
Equipe di lavoro multidisciplinare
Rete dei consultori con altri servizi sociosanitari
Offerta di counselling sui metodi
contraccettivi
Fare tesoro delle buone prassi
Diffusione delle sperimentazioni realizzate in altre città
(Roma, Firenze, Bologna, Milano) nei quali sono stati
costituiti
spazi consultoriali materno - infantili;
spazi giovani
per immigrati dotati di personale opportunamente
preparati con il supporto di mediatori culturali.
Proposta: Impiego della figura della Mediatrice
Culturale: risorsa preziosa come donna, figura
professionale con competenze in ambito socio-sanitario
specifiche, “elemento transculturale consolidato”.
3. Diffusa e capillare informazione
• L’immigrato è un soggetto maggiormente
svantaggiato riguardo alla conoscenza dei
diritti.
• Informazioni sull’accesso ai servizi per
orientare le donne straniere nella oggettiva
complessità delle procedure
amministrative.
Informare riguardo a:
• 1. Presenza dei servizi:
» Cosa offre il Consultorio?
» Modalità di accesso: come fare per accedere?
• Attivare interventi attivi di informazione:
organizzazione seria dell’URP
diffusione di opuscoli
carta dei servizi specifica
attivazione di centri di informazione specifici
PREVENZIONE
Prevenzione dell’IVG:
• le donne straniere spesso hanno una
scarsa conoscenza della fisiologia della
riproduzione
• Scarsa conoscenza dei Metodi per la
procreazione responsabile
• Uso scorretto dei metodi contraccettivi
PROPOSTA
Attivare centri specializzati coinvolgendo
associazioni di donne immigrate.
Continuiamo con le proposte….
• Insistere su educazione alla
contraccezione
• Migliorare l’accessibilità alla
contraccezione, non perdendo momenti
preziosi come:
• Il pre - IVG
• L’intervento
• Il post - IGV
Percorso personalizzato
È importante:
• Provare, così come per le donne italiane, a creare un
percorso personalizzato
• Non sopravvalutare il ruolo della conoscenza riproduttiva
• Tenere conto delle diverse percezioni di sé e del proprio
ruolo di donna e partner
Per fare questo diventa fondamentale la presenza
della MLC,che faccia da ponte tra le due culture
e che permetta di capire meglio il progetto
migratorio della donna
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Indicazioni per la corretta applicazione della