Principi e basi della diagnostica virologica A.Azzi, Firenze 19.11.2004 L’importanza della diagnosi Esclusione di altre cause Impiego di terapie antivirali Nella prevenzione Diagnosi precoce Diagnosi rapida Approcci diagnostici Manifestazioni cliniche Diagnosi indiretta (sierologica) – Sieroconversione Diagnosi diretta Ricerca del virus (o di sue componenti) – Aumento del titolo – Presenza di IgM specifiche – Avidità delle IgG Il rischio infettivo in ambito trasfusionale Diagnosi sierologica Risultato ricerca di anticorpi anti HIV nel cs (03/03/03) del Sig ZZ: positivo Il sig ZZ ha una infezione da HIV Diagnosi sierologica Il sig XY gode di Risultato ricerca di anticorpi anti !!! HIV nel cs ottima salute (04/04/04) del Sig XY: negativo Risultato ricerca di anticorpi anti-HBsAg nel cs (04/04/04) del Sig XY: negativo Risultato ricerca di anticorpi anti HCV nel cs (04/04/04) del Sig XY: IgM neg, IgG pos Diagnosi indiretta: limiti Malattie causate da: – riattivazione di virus latenti o infezioni persistenti In: – pazienti immunodepressi Disponibilità dei campioni La ricerca del virus Il microscopio elettronico La ricerca del virus L’isolamento – Nell’aminale – Nelle uova embrionate – Nelle colture cellulari Isolamento nelle colture cellulari Effetti dello sviluppo del virus – ECP (+/- specifico) – Emoadsorbimento – ………………… Necessità di test identificazione del virus: neutralizzazione, IEA, IF ………….. Effetti citopatici da virus Morte cellulare – – – – Arrotondamento Degenerazione Aggregazione Perdita di adesione al substrato Cambiamenti istologici caratteristici: inclusioni nucleari o citoplasmatiche Formazione di sincizi Cambiamenti della superficie cellulare: espressione di antigeni virali emoadsorbimento Cytopathic Effect (2) Syncytium formation in cell culture caused by RSV (top), and measles virus (bottom). (courtesy of Linda Stannard, University of Cape Town, S.A.) Problemi nell’impiego delle colture cellulari Tempi lunghi per comparsa ECP Determinanti le condizioni di conservazione del campione. Possibii contaminazioni batteriche e fungine. Sostanza tossiche presenti nel campione. Molti virus non crescono nelle colture cellulari e.g. Hepatitis B, Diarrhoeal viruses, parvovirus, papillomavirus. Rapid Culture Techniques Posibilità di individuare antigeni virali nelle colture dopo 24- 48 ore. Es CMV Nuovi sviluppi Test rapidi Ricerca di Ag dei virus influenzali A e B Test immunoenzimatico (ELISA) Supporto: membrana di nitrocellulosa Ab monoclonali specifici per la NP virale Campioni: lavaggi e aspirati nasofaringei, TF Tempo: 15 minuti Distinzione dei tipi (A-B) Immunofluorescense Positive immunofluorescence test for rabies virus antigen. (Source: CDC) (Virology Laboratory, Yale-New Haven Hospital) CMV pp65 antigenaemia test (Virology Laboratory, Yale-New Haven Hospital) La ricerca di componenti del virus nel campione clinico Antigeni virali – Nel siero: antigeni Acido nucleico virale – Tecniche di solubili HBsAg, HBeAg amplificazione Tecniche p24 – …. ma non solo di immunoprecipitazione immunoenzimatiche • Tecniche quantitative nel monitoraggio dell’infezione e della terapia – Nelle cellule : antigeni • Analisi delle sequenze per la di superficie o intracellulari determinazione delle resistenze, per la genotipizzazione, per Immunofluorescenza l’epidemiologia immunoistochimica Limiti tecniche “tradizionali” EM/IEM Isolamento Ricerca antigeni Virus non coltivabili Scarsamente visualizzabili Agentisconosciuti Costi Manualità Tempi Manualità Sensibilità Difficoltà di individuare antigeni (HCV,TTV…) Tecniche di ibridazione Impiego prevalente per rivelazione e conferma specifictà prodotti di amplificazione Ibridazione in situ Nuove versioni Quali tecniche di amplificazione Amplificazione della sequenza bersaglio Amplificazione del segnale Amplificazione della sonda Applicazioni qualitative e quantitative Non solo PCR Per quali esigenze: Virus epatite B e C •per virus non coltivabili o Papillomavirus •coltivabili con difficoltà Parvovirus B19, TTV •a lento sviluppo - effetto •per virus “ad alto rischio” •per la ricerca di virus nel liquor o comunque •in campioni in cui la carica virale sia bassa Impiego delle tecniche di biologia molecolare nella diagnostica virologica Applicazioni quantitative per distinzione tra infezione latente e infezione attiva (riattivazione) monitoraggio infezione (prognosi) monitoraggio terapia valutazione del rischio di trasmissione La ricerca di componenti del virus nel campione clinico Antigeni virali Sensibilità + Specificità +++ Rapidità ++++ Acido nucleico virale Sensibilità +++ Specificità +++ Rapidità ++ L’interpretazione L’immunodepressione Può rendere poco attendibili i risultati della sierologia Infezioni virali latenti e infezioni virali L’uso di tecniche molto sensibili rende persistenti Necessario riconsiderare il valore diagnostico di un risultato positivo Infezioni subcliniche I marcatori sierologici dell’HCV nel periodo seguente all’infezione HCV RNA1 0 Infezione Infection 13 2 EIA 3.0 70 EIA 2.03 80 EIA 1.04 150 (giorni) Ortho-Clinical Diagnostics Nuovi sviluppi L’analisi delle sequenze nella diagnostica virologica – Genotipizzazione Nuove tecnologie – Amplificazione real time – Microarray – Pyrosequencing