“Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 La costruzione del business plan: profili di marketing “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 La business idea deve essere esplicitata e trovare conferma nel business plan “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Il business plan si compone di una parte “descrittiva” ed una “contabile” “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Sezione descrittiva: oltre alla presentazione della natura e finalità del progetto, deve comprendere elementi quali l’analisi del mercato e della concorrenza, la descrizione dei prodotti offerti, il pano strategico ed operativo dell’investimento. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Sezione economico-finanziaria: contiene le proiezioni di calcolo, ossia le stime di rendimento economico e di performance finanziaria del progetto. In ultimo, il ritorno atteso del capitale investito sia per i promotori dell’iniziativa che per gli eventuali finanziatori. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Interrogativi che devono trovare una risposta all’interno del business plan: cosa produrre? quanto produrre? dove produrre? come produrre? “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Cosa? Innanzitutto occorre descrivere l’offerta alla base dell’idea di business. Bene Servizio “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Occorre valutare il grado di novità del prodotto Novità assoluta: nuovi per l’impresa e nuovi per il mercato (prodotti innovativi e prodotti sostitutivi) Novità relativa: nuovi per l’impresa ma non per il mercato (prodotti imitativi) “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 È necessario evidenziare qual è il vero plus del prodotto offerto. Differenziazione Prezzo Perché noi meglio degli altri? “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Il benchmarking è un processo in base al quale i prodotti e i processi dell’impresa vengono confrontati con quelli dei concorrenti allo scopo di individuare le possibilità di miglioramento della qualità e delle performance “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 La concorrenza può essere analizzata a vari livelli. (a) a livello di bisogno (b) a livello di categorie di prodotto (c) a livello di prodotto (d) a livello di marca “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Esempio di livelli di concorrenza Qual è il bisogno che si vuole soddisfare? Qual e genere di alimento? Quale tipo di dolce? Di quale impresa? Concorrenza sul piano dei bisogni • fame • sete • svago • salute • …. Concorrenza tra categorie di prodotti • dolce • carne • pasta • pesce • …. Concorrenza di prodotto • cioccolata • torrone • torta • gelato • …. Concorrenza di marca • Nestlè • Perugina • Lindt • Novi • …. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Non tutte le superiorità che un’impresa è in grado di creare rispetto ai concorrenti si traducono in un vantaggio competitivo. Occorre che tale superiorità sia funzionale ad uno specifico “fattore critico di successo”. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Requisiti del vantaggio competitivo ampio duraturo sfruttabile a breve “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Il vantaggio competitivo realizzato può estendersi alla dominanza dell’intero settore o di una parte di esso. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Ai fini dell’analisi strategica il settore può essere scomposto in business (o segmenti strategici). “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 ANALISI Strenght Weakness Opportunities Threats “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 ANALISI DEI PUNTI DI FORZA (Strenght) individuazione delle capacità potenziali a disposizione dell’impresa. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 ANALISI DEI PUNTI DI DEBOLEZZA (Weakness) individuazione dei limiti potenziali, nella struttura aziendale. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 ANALISI DELLE OPPORTUNITA’ (Opportunities) individuazione dei possibili specifici vantaggi competitivi relativi ad uno specifico campo d’azione. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 ANALISI DELLE MINACCE (Threats) individuazione delle minacce, cioè delle sfide poste da una sfavorevole tendenza o sviluppo in atto nell’ambiente, tale da poter pregiudicare il successo della business idea. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Nel descrivere l’offerta occorre sempre associare il prodotto che si intende offrire al target. Il target è costituito da un gruppo di acquirenti ai quali in maniera specifica l’impresa intende indirizzare i propri sforzi di marketing. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Nel definire il mercato sul quale operare, un’impresa può seguire due approcci: * l’aggregazione del mercato; * la segmentazione del mercato. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 L’approccio di aggregazione consiste nel considerare il mercato totale in maniera unitaria. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 La segmentazione del mercato consiste nel ripartire l’eterogeneo mercato in insiemi relativamente omogenei di consumatori. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Le basi per la segmentazione del mercato sono le caratteristiche usate per riunire gli acquirenti in categorie omogenee. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 È possibile distinguere le basi in: Geografiche (area territoriale, dimensione dell’area, tipologia urbana, densità) Socio-Demografiche (età, sesso, reddito, professione, istruzione) Comportamentali (frequenza d’uso, status del cliente, fedeltà alla marca) Psicografiche (personalità, stile di vita) “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Requisiti delle basi per un’efficace segmentazione - identificabilità - misurabilità - accessibilità - ampiezza “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Quanto? Alla base del business plan vi è la previsione delle vendite. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 La previsione delle vendite consiste in una stima delle vendite che si ritiene di poter realizzare durante un certo periodo di tempo futuro Tale previsione è frutto dell’analisi della domanda. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 La domanda può essere misurata a: livello di prodotto (singolo prodotto, gruppo di prodotti, linea di prodotti, vendite aziendali, vendite del settore, vendite nazionali) livello spaziale (cliente, provincia, regione, stato, mondo) livello temporale (breve periodo, medio periodo, lungo periodo) “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 La domanda totale del mercato non è un numero fisso funzione di domanda del mercato (o funzione di risposta del mercato) “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Quantità Analizzare la domanda significa esaminarne anche la morfologia. Domanda Tempo “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Metodi di previsione delle vendite Analisi dei fattori di mercato - Metodo della derivazione diretta - Analisi della correlazione Sondaggio di mercato sulle intenzioni degli acquirenti Test di marketing Analisi della serie storica e del trend delle vendite Valutazione da parte della forza di vendita “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Come produrre? Analisi delle modalità di produzione sotto il profilo economico. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 È necessario descrivere l’attività di produzione, soffermando l’attenzione su vari aspetti: • la descrizione del processo di trasformazione adottato • le caratteristiche in termini di benefici ma anche di complessità (ed eventuale rischiosità) del processo • i previsti meccanismi di controllo qualitativo • il lay-out produttivo • i macchinari necessari al raggiungimento degli obiettivi quali-quantitativi dell’output “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Dove? L’impresa deve esporre le scelte di localizzazione, sottolineando le motivazioni che hanno determinato la soluzione adottata. “Fare impresa: dall’idea imprenditoriale al business plan” Facoltà di Scienze – Università di Messina, 15 e 16 dicembre 2004 Fattori commerciali: vicinanza al mercato di consumo, coerenza con le esigenze del target, pubblicità indotta, etc.. Fattori produttivi: esigenze di approvvigionamento, disponibilità di manodopera, vicinanza ad infrastrutture di comunicazione o a fonti di know-how, etc..