Nel giorno della Prima Comunione 18 maggio 2003 All’inizio, il seme Ripercorrere la storia del pane è sempre significativo. L’Eucaristia comincia da lontano: dal chicco piantato con fiducia; dal chicco che accetta di scomparire sottoterra e marcire. E’ simbolo della vita di Gesù, ma anche di ogni persona che si realizza nel dono di se’. Dio inviò sulla terra un angelo per meglio capire le necessità più urgenti degli uomini. L’angelo percorse l’intero pianeta. Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di che cosa hanno più bisogno gli uomini?”. “Di pane”, rispose l’angelo. “Allora – disse Dio – mi farò pane!”. Ripercorriamo la storia del seme, che ci aiuta a capire meglio l’Eucaristia e la nostra stessa vita. “Il seminatore uscì a seminare. Una parte del seme cadde su buona terra e diede frutto” I semi di grano ad esempio, sono piccoli, ma pieni di vita. (Mt 13,3.8) Il Signore sorprende sempre: valorizza ciò che è semplice e povero, feconda il mondo con tanti piccoli germi di vita che racchiudono possibilità insperate. Questa poesia è per quanti pensano che ciò che è piccolo sia insignificante! Piccola è la goccia di rugiada e rinfresca le foglie assetate. Piccolo è il chicco di grano e riempie le tavole di pane. Piccolo è l’acino d’uva e riempie di vino i bicchieri. Piccola è la pietra preziosa e adorna la corona del re. Piccolo è l’uomo alla nascita e nulla è più grande di lui. Piccola cosa è un desiderio e può cambiare la vita. Piccola cosa è un’idea e può commuovere il mondo. Piccola cosa è un bastone e sostiene il peso dell’anziano. Piccola cosa è il sorriso e riempie di felicità chi è triste. Piccola cosa è un bicchiere d’acqua e Dio non lo lascerà senza ricompensa Quando il seme accetta di marcire, diventa un nuovo germoglio. Anche noi siamo chiamati ad uscire da noi stessi. A rompere la vecchia scorza per crescere nella vita. “Se il chicco di grano non cade in terra e non muore, non può portare frutto” (Gv 12,24) Le spighe di grano, rappresentano i frutti che l’uomo può realizzare con una vita ben vissuta, fedele al Signore. Dono di Dio e nostra responsabilità si fondono insieme. Gesù è come la spiga; noi siamo come il chicco di grano. Uniti a Lui formeremo un unico pane! Preghiera di Sant’Agostino. Dammi, Signore, un cuore che ti pensi, un’anima che ti ami, una mente che ti contempli, un intelletto che t’intenda, una ragione che sempre aderisca fortemente a te, dolcissimo, e sapientemente ti ami! La farina: tanti chicchi macinati, ripuliti per fare un’unica pasta di vita nuova: è il risultato dell’amore. “Chi dona, lo faccia con semplicità; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia” (Rom 12,8) Signore, quando avrò fame e freddo o sarò nel dolore, portami qualcuno da nutrire, vestire e consolare. Il lievito, l’acqua e il sale! La farina da sola non basta. Abbiamo bisogno di lasciarci fermentare dal Signore per far lievitare la nostra vita quotidiana. Lasciamo che il Signore dia sapore ai nostri giorni. “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde sapore, con che cosa lo si può rendere salato?” (Mt 5,13) L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a cambiare il mondo, a dare l’esempio. Dove c’è un albero da piantare, piantalo tu. Dove c’è un errore da correggere, correggilo tu. Dove c’è una fatica che tutti rifiutano, assumila tu. Sii colui che toglie la pietra che fa inciampare e l’odio dai cuori. Non cadere nell’errore di credere che sono meritevoli solo le grandi imprese. Ci sono umili servizi: apparecchiare la tavola, mettere in ordine i libri, far giocare una bambina. Servire non è un lavoro inferiore. Dio, che è il frutto e la luce, serve. E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai servito” Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme. Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi mangiare, diventare nutrimento. “Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà” (Gv 6,27) C’è il pane materiale, frutto del lavoro quotidiano; quel pane che manca ancora a milioni di persone. Ma c’è bisogno di altro pane, per una convivenza solidale e vera. Gesù, mio Signore, ti prego: donami il pane dell’amore, il pane dell’umiltà, il pane dell’obbedienza. Donami, Gesù, mio Salvatore il pane del distacco dalle creature e il pane della pazienza per accettare le pene del cuore. Donami, Signore mio Dio, Per essere degna, o mio Signore, il pane della forza di servirti nei poveri, sono per dissolvere la mia pronta a tutto, anche alle più volontà e fonderla con la dure sofferenze. tua. Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il pieno compimento del pane. Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi situazione. “Io sono il pane della vita. Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv 6,48.51) Prima di accostarci all’altare per fare la Comunine, uniamoci in preghiera di lode al Signore. Prepariamo il nostro cuore all’incontro con Lui: Gesù Eucaristia. Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te! Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te! Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te! Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che rinnova oggi il nostro cuore. E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero. Noi cresceremo in Lui. Noi siamo come un seme messo nella terra del campo che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui. Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un dono, segno di un grande amore: quello che è donato non andrà perduto. La vita in Lui crescerà! Grazie Gesù, della vita, Grazie di mamma e papa, grazie del sole che splende e di una stella nell’oscurità. Grazie, Gesù, del tuo pane che tutti i fratelli ci fa, figli dell’unico Padre che ci ama dall’eternità. Grazie, Gesù, Grazie, perché un vero amico tu sei per me. Grazie, Gesù, ora lo so che sempre accanto ti troverò. AUGURI AUGURI AUGURI AUGURI PER LA TUA PRIMA COMUNIONE