Investire in Sudafrica
Quadro economico, istituzionale
e politico
Reggio Emilia
13 marzo 2013
Il Sudafrica in sintesi
•Superficie 1.220.813 km2
•Popolazione 50,59 milioni (2011)
•Valuta Rand (1 € = 11,58 R gen 2013)
•Ora GMT + 2
•Capo di Stato: Presidente Jacob Zuma
•11 lingue ufficiali, inglese come lingua franca
•PIL totale: 305,8 miliardi € (2011)
•PIL pro-capite: 5.214 € (2011)
•Crescita reale PIL:+3,5% (2011)
•Inflazione (CPI): 5,6% (PPI): 5,5% (ottobre 2012)
•Principali esportazioni: minerali e prodotti minerari,
metalli preziosi e metalliferi, prodotti chimici e alimentari,
autoveicoli e componentistica.
• Principali importazioni: macchinari, attrezzatura per
trasporti, prodotti finiti, petrolio, prodotti chimici.
•Principali partner commerciali: Germania, USA, Cina,
Giappone, Francia e Regno Unito.
Sudafrica- una prospettiva globale
•
Il Sudafrica è uno dei più sofisticati e promettenti mercati emergenti, in grado di
offrire una combinazione unica: una infrastruttura economica da primo mondo, molto
sviluppata, unita ad una dinamica economia di mercato
•
Il Sudafrica è una delle 26 nazioni industrializzate del mondo
•
Il paese è anche considerato la porta d’ingresso in Africa
•
Il Sudafrica è la più grande economia del continente africano, equivalente in valore al
25% del suo PIL
•
Per il 2012 la Banca Mondiale colloca il Sudafrica al 39° posto nel mondo (dei 183
paesi analizzati) per la facilità con cui vi si possono fare affari
•
La Borsa di Johannesburg (JSE) è la più grande e sviluppata dell’Africa, ed è
all’ottavo posto tra le nazioni del G20, sopra tutti i paesi del G7
Sudafrica – una prospettiva globale (cont.)
•
Il Sudafrica resta il maggiore produttore mondiale di minerali quali oro, platino, rodio,
cromo, manganese e vanadio
•
Il paese possiede: 80% delle riserve globali di manganese, 72% di cromo, 88% di
platinoidi (PGMs), 40% di oro e 27% di vanadio
•
Il costo del lavoro in Sudafrica è sensibilmente più basso che in molti altri mercati
emergenti
•
Il Global Competitiveness Index 2012/2013 (Annuario Mondiale di Competitività) ha
assegnato al Sudafrica (rispetto a una rosa di 144 paesi) un buon punteggio in varie
categorie, collocandolo globalmente al 52° posto
Il Sudafrica e la SADC (Southern African
Development Community)
• Nell’agosto 2008 il Sudafrica ha
firmato l’accordo di libero scambio
SADC che rappresenta un mercato di
200 milioni di consumatori.
• In futuro si prevede una maggiore
integrazione fra i tre maggiori blocchi
commerciali regionali (SADC,COMESA
e EAC), un potenziale mercato di 700
milioni di consumatori.
Investire in Africa: un ambiente sempre
migliore
L’ambiente operativo migliora tangibilmente e rapidamente …
•
•
•
Secondo la African Development Bank nel 2013 la crescita media prevista per
l’Africa Sub-Sahariana sarà del 6,6%
Molti paesi hanno migliorato il loro contesto economico:
 Ripristinata la stabilità macro-economica
 Maggiore prevedibilità e affidabilità dell’assetto politico e legale
 Maggiore trasparenza e processo decisionale piú efficace
 Privatizzazioni
 Minore corruzione
 Protezione e promozione degli investimenti
 Iniziative intra- e inter-regionali
 Classe media e consumismo emergente
 Una popolazione giovane e una rapida urbanizzazione
Alti ritorni degli investimenti. Ernst & Young ha stimato che gli investimenti diretti
in Africa raggiungeranno 150 miliardi di $ entro il 2015 spinti dalla forte crescita di
nuovi progetti.
Il Sudafrica ed i BRICS
• Nel dicembre 2010 il Sudafrica è stato invitato ad unirsi al blocco delle maggiori
economie di mercato emergenti mondiali conosciuto come BRIC (Brasile, Russia,
India e Cina), formando i BRICS.
• I paesi BRICS sono emersi individualmente assumendo nuove posizioni economiche
nell’ambito delle dinamiche economiche mondali e coordinano le loro posizioni ed
azioni presso gli istituti internazionali, come si è visto alle Nazioni Unite.
• Nell’ambito dell’attuale crisi economica molti paesi guardano ai BRICS come le
nuove locomotive per la crescita economica globale per dare una nuova svolta alla
cooperazione economica mondiale.
• Gli investimenti e il commercio con i paesi BRICS a basso reddito hanno dato un
importante sostegno durante la crisi finanziaria globale (Secondo uno Studio del
FMI).
Il Sudafrica ed i BRICS
• Nei prossimi 10 anni la fetta di produzione mondiale dei BRICS aumenterà dal 18%
al 26% raggiungendo anche un terzo entro il 2030. Il contributo alla crescita
economica mondiale nell’ultimo decennio ha raggiunto il 50%, rendendo questo
gruppo di Stati la potenza mondiale di sviluppo economico.
• Nel 2012 il PIL dei paesi BRICS in miliardi di USD è stato il seguente: Brasile
(2425,05); Russia (1953,56); India (1946,77); Cina (8250,24); Sudafrica (390,92). In
totale, i BRICS rappresentano il 25% del PIL mondiale.
• Il Sudafrica ospiterà il 5°Summit dei BRICS che si terrà a Durban il 26 e 27 marzo
2013, completando il primo ciclo di summit dei BRICS.
• Durante il Summit dei BRICS verrà lanciato il BRICS Business Council. Ogni paese
membro dei BRICS nominerà 5 membri che rappresentano le rispettive
organizzazioni imprenditoriali. Lo scopo del Business Council è di rafforzare i
rapporti economici, commerciali e gli investimenti tra le comunità dei 5 paesi
BRICS.
National Planning Commission
• La National Planning Commission è una nuova iniziativa del Governo. La Commissione è presieduta dal
Ministro presso la Presidenza per la Pianificazione Nazionale il cui mandato è di sviluppare una visione a lungo
termine e un piano strategico per il Sudafrica. La Commissione si occuperà anche di consigliare modi per
superare le sfide che hanno un impatto sullo sviluppo a lungo raggio del paese.
• La National Planning Commission è una promessa al popolo del Sudafrica che il Governo intende costruire uno
Stato che possa far crescere l’economia, ridurre la povertà e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
• La Commissione è costituita da 25 Commissari part-time nominati dal Presidente sulla base della loro
esperienza e conoscenza. Il Presidente della Commissione è il Ministro Trevor Manuel ed il Vice Presidente è il
Sig. Cyril Ramaphosa. La Commissione è sostenuta da una Segreteria a tempo pieno di impiegati pubblici.
• Il 15 agosto 2012 la versione revisionata del National Development Plan 2030 (Piano di Sviluppo Nazionale)
intitolata, “ Our future-make it work” è stata consegnata al Presidente durante una seduta speciale del
Parlamento. Tutti i partiti politici rappresentati al Parlamento hanno dato il loro sostegno.
• Il 6 settembre 2012 il Gabinetto Lekgotla ha accolto il Piano di Sviluppo Nazionale preparato dalla
Commissione e lo ha riconosciuto come il quadro strategico base per la futura pianificazione del Governo verso
lo sviluppo nazionale.
• Alla Conferenza Nazionale della ANC, il partito al potere, che si è svolta a Manguang dal 16 al 20 dicembre
2012 i due documenti (Vision 2030 e National Development Plan) sono stati convalidati.
Il Sudafrica e l’Italia – Accordi bilaterali
Accordi bilaterali chiave firmati con l’Italia:
• Accordo per la protezione dei marinai in difficoltà (1890)
• Cooperazione sullo Sviluppo Industriale e Commerciale (1892)
• Accordo per evitare la doppia imposizione fiscale (1995)
• Reciproca promozione e protezione degli investimenti (1996)
• Protocollo d’Intesa tra Business Unity South Africa (BUSA) e Confindustria
(2007)
Il Sudafrica e l’Italia - commercio
•
L’Italia è un partner commerciale importante per il Sudafrica. Nel periodo
da gennaio a settembre 2012 gli scambi hanno raggiunto 2.7 miliardi di
Euro con un bilancio positivo a favore del Sudafrica. Attualmente l’Italia è
il 14ºmo paese cliente per il Sudafrica e l’ 11ºmo paese fornitore.
•
Il Sudafrica esporta principalmente prodotti primari verso l’Italia, come
minerali, pietre preziose, pelli grezze, pellami e minerali di ferro.
•
Tra i principali prodotti importati dall’Italia vi sono manufatti ad alto
valore aggiunto quali macchinari, autoveicoli, prodotti automobilistici,
attrezzature elettriche ed elettroniche, antibiotici ed altri prodotti
farmaceutici.
•
Il Governo è impegnato a trasformare la composizione degli export
sudafricani da prodotti primari e minerari a prodotti ad alto valore
aggiunto, attraverso incentivi e programmi di sviluppo.
Il Sudafrica e l’Italia - investimenti
•
Vi è una presenza stabile di imprese italiane che hanno investito nel
paese. Gli Investimenti Diretti Esteri dall’Italia hanno raggiunto 111,93
milioni di Rand nel 2010, un valore in discesa rispetto ai 321,49 milioni di
Rand del 2009.
•
Tuttavia, gli investimenti diretti dagli altri paesi del mondo sono scesi
maggiormente portando l’Italia al 10° posto nella classifica dei maggiori
investitori esteri in Sudafrica.
•
Alcuni dei più importanti investimenti italiani in Sudafrica includono:
Salvatore Ferragamo (tessile), Ferrero (alimentare), Telit
(comunicazione), SACE (servizi finanziari), Augusta (elicotteri), Ansaldo
(sistemi industriali), Fiat Auto (automotive) Luxottica (occhiali) e Building
Energy (energie rinnovabili).
Ci auguriamo che questo rapporto solido fra i due paesi continui a
crescere.
Perché investire in Sudafrica?
In Sudafrica troverete…
Abbondanti
risorse
naturali
Stabilità economica e
sana gestione
macro-economica
Eccellenti
infrastrutture
logistiche e
di trasporto
Settori/industrie
competitivi
Sistema
finanziario di
livello
mondiale
Forza-lavoro
qualificata
Costi ragionevoli per fare affari
PROSSIMITA’ AI MERCATI VIA MARE
•
•
•
•
•
•
•
Liverpool – 25 giorni
New York – 20 giorni
Buenos Aires – 11 giorni
Geda – 20 giorni
India – 10 giorni
Singapore – 12 giorni
Hong Kong – 25 giorni
Accordi Commerciali Esteri
Il Sudafrica ha firmato una serie di accordi commerciali esteri nel mondo
che rendono più facile fare business nel paese. Fra questi vi sono:
•South Africa – European Union (EU) Trade, Development and
Co-operation Agreement (TDCA)
•Southern African Development Community (SADC)
•Southern African Customs Union (SACU) – India Preferential
Trade Agreement (PTA)
•Southern African Customs Union (SACU) - European Free
Trade Association (EFTA)
•Africa Growth and Opportunity Act (AGOA)
•SACU – Southern Common Market (Mercosur) Preferential
Trade Agreement
Le Zone per lo Sviluppo Industriale
Il Sudafrica ha quattro zone denominate Industrial Development Zones (IDZ),
dove la produzione viene agevolata.
Queste sono:
• Coega (vicino a Port Elizabeth) – una zona d’investimenti nella provincia
del Eastern Cape ideale per industrie che hanno prospettive di
distribuzione mondiale
• East London – hub industriale dell’industria automobilistica (Eastern Cape)
• Richards Bay – terminal hub per esportazioni carbonifere (KwaZulu-Natal)
e
• Johannesburg International Airport (Gauteng) – situato nel centro
economico del paese presso l’aeroporto internazionale OR Tambo dove si è
costituita una zona industriale di trasformazione per aumentare la
competitività dell’industria manifatturiera della provincia.
Le Zone per lo Sviluppo Industriale – cont.
L’obiettivo delle Zone per lo Sviluppo Industriale è quello di fornire agli
investitori delle aree che collegano direttamente ai porti internazionali e che
offrono la possibilità di importare beni e merce esenti da dazi e da IVA per
svolgere l’attività. Ogni zona offre assistenza specifica per eseguire le
formalità doganali e per presentare la documentazione richiesta all’attività
di produzione. Le IDZ sono adatte alla produzione orientata verso l’export.
Al momento, il Governo sta considerando una nuova politica per lo sviluppo di
nuove aree industriali (denominate Special Economic Zones) collocate fuori
dalle tradizionali aree industriali. Le IDZ esistenti saranno inoltre migliorate
per andare incontro alle esigenze degli investitori.
Opportunità d’investimento
Il Governo offre attraenti incentivi agli investitori stranieri. Troverete la descrizione completa
nella Guida agli Incentivi che verrà messa a disposizione dei potenziali investitori dal nostro
Ufficio Economico a Milano. Vorrei però evidenziare alcune specifiche opportunità:
Settore
Opportunità
Infrastrutture
Nel suo discorso alla Nazione, il Presidente Jacob Zuma ha dichiarato le
infrastrutture come settore prioritario per il paese. Nei prossimi 3 anni sono
stati stanziati 845 miliardi di Rand per progetti di infrastruttura pubblica.
Cinque dei principali progetti mirati a specifiche aree geografiche sono:
-Integrazione delle infrastrutture ferroviarie, stradali e idriche nel Limpopo per
sbloccare carbone, platino, palladio, cromo e altro materiale e per aggiungere
valore ai prodotti minerali.
-Miglioramento della logistica lungo il corridoio industriale di Durban-Free StateGauteng per portare una serie di miglioramenti ai collegamenti ferroviari e
portuali.
-Costruzione di un nuovo nodo a sud-est della provincia del Eastern Cape per
sostenere lo sviluppo industriale e agricolo della provincia e aumentare gli export.
-Espansione delle infrastrutture idriche, stradali, ferroviarie ed elettriche nel
North West.
-Una serie di progetti nella provincia del West Coast inclusa l’espansione del
corridoio Sishen-Saldanha per il commercio del ferro.
Il settore privato avrà un ruolo nella consegna delle opere di infrastruttura
previste, attraverso gli enti statali (quali Transnet ed Eskom) e i dipartimenti
locali delle nove provincie.
I progetti verranno pubblicati sul Tender Bulletin e tramite la South African
Development Bank ai seguenti link:
www.info.gov.za; www.afdb.org
Opportunità d’investimento (cont.)
Settore
Opportunità
Manifatturiero
Il settore manifatturiero riceverà 3,5 miliardi di Rand (342 milioni di Euro)
per stabilire incentivi per la produzione locale e per sostenere le PMI nella
fase di start-up o per migliorare la capacità produttiva. Una maggiore
attenzione verrà data all’aumento della competitività dell’industria e alla
promozione degli investimenti in tecnologia. Si sosterrà la produzione e il
potenziamento degli impianti in vari sotto settori fra cui: tessile,
abbigliamento, energia rinnovabile, energia a basso consumo,
automobilistico e componentistica.
Agro-alimentare
Nei prossimi 5 anni sono stati stanziati 4,5 miliardi di Rand (440 milioni di
Euro) per progetti agro-alimentari mirati a promuovere lo sviluppo
dell’economia rurale. Le maggiori opportunità si trovano nelle partnership
con gli agricoltori e le PMI locali per la lavorazione locale e l’esportazione di
prodotti agricoli a valore aggiunto. Tra i vari prodotti vi sono: prodotti ittici
e acquacoltura, floricoltura, lavorazione delle verdure, delle carni e della
frutta, produzione vinicola, confetture, thè indigeni, prodotti biologici, fibre
naturali ed olii essenziali. Altro interessante sotto settore è la produzione di
biocarburanti, biodiesel e bioetanolo.
Ricerca e sviluppo
Il Sudafrica ospiterà più del 75% del telescopio più potente al mondo (lo
Square Kilometre Array – detto SKA), il resto del quale sarà situato in
Australia. Questo strumento vale 1,5 miliardi di Euro e sarà 50-100 volte più
sensibile e 10 000 volte più veloce di qualsiasi radio telescopio mai esistito
al mondo. La collaborazione con le aziende italiane in questo settore
rappresenta un’opportunità per entrambi i paesi.
Fiere commerciali
Conferenze, seminari, esposizioni e fiere commerciali a livello mondiale si svolgono
regolarmente in tutto il paese. Queste sono importanti piattaforme per analizzare il
mercato e per incontrare potenziali partner.
Potete trovare il calendario degli eventi tramite il seguente link:
http://www.southafrica.info/news/conferences/
Due maggiori fiere sudafricane:
- Africa’s Big 7 (prodotti alimentari e bevande)
- Indutec (industria e tecnologia)
sono rappresentate in Italia da NGComBrokerSAS.
Per maggiori informazioni vi preghiamo di contattare:
Sig. Giacomo Rotunno
Tel. 051 7417932
E-mail: [email protected]
Grazie!
I nostri contatti:
Ambasciata del Sudafrica
Via Tanaro, 14
00198 Roma
Tel. +39 06 852541
E-mail: [email protected]
Ufficio Economico
Consolato Generale del Sudafrica
Vicolo san Giovanni sul Muro, 4
2012 Milano
Tel. +39 02 8858581
E-mail: [email protected]
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