LA RETE ECOLOGICA REGIONALE la rete ecologica ha una struttura, ormai ampiamente riconosciuta, fondata sulla presenza di aree centrali (core areas) ove la specie guida mantiene popolazioni sostenibili nel tempo, fasce di protezione (buffer zones) per ridurre i fattori di minacce alle aree centrali, fasce di connessione (corridoi) che consentono lo scambio di individui tra le aree precedenti, in modo da ridurre i rischi di estinzione delle singole popolazioni locali. GLI INTERVENTI FINANZIATI 227 278 279 226 231 GLI INTERVENTI FINANZIATI Scheda n° 226 Scheda intervento: Titolo: 278 279 227 226 231 INTERVENTI FINANZIATI PROSPETTO SINTETICO DELLA SPESA Ambito territoriale interessato: 226 Recupero paesaggistico e ambientale della zona umida della Lacina Comune di Brognaturo Importo dell’intervento : € 500.000 Contributo regionale: € 500.000 Soggetto proponente: Soggetto attuatore: Partenariato locale Co. GAL Monte Poro-Serre Vibonesi GLI INTERVENTI FINANZIATI Scheda n° 227 Scheda intervento: Titolo: 227 Recupero paesaggistico e ambientale della fiumara Brattirò 278 279 227 226 231 INTERVENTI FINANZIATI PROSPETTO SINTETICO DELLA SPESA Ambito territoriale interessato: Comune di Drapia e Spilinga Importo dell’intervento : € 500.000 Contributo regionale: € 500.000 Soggetto proponente: Soggetto attuatore: Partenariato locale Co. GAL Monte Poro-Serre Vibonesi GLI INTERVENTI FINANZIATI Scheda n° 278 Scheda intervento: Titolo: 278 Recupero paesaggistico e ambientale del laghetto collinare di Zungri 278 279 227 226 231 INTERVENTI FINANZIATI PROSPETTO SINTETICO DELLA SPESA Ambito territoriale interessato: Comune di Zungri Importo dell’intervento : € 100.000 Contributo regionale: € 100.000 Soggetto proponente: Soggetto attuatore: Partenariato locale Co. GAL Monte Poro-Serre Vibonesi GLI INTERVENTI FINANZIATI Scheda n° 279 Scheda intervento: Titolo: 279 La valle dei mulini 278 279 227 226 231 INTERVENTI FINANZIATI PROSPETTO SINTETICO DELLA SPESA Ambito territoriale interessato: Comune di Vibo Valentia Importo dell’intervento : € 175.000 Contributo regionale: € 175.000 Soggetto proponente: Soggetto attuatore: Partenariato locale Co. GAL Monte Poro-Serre Vibonesi GLI INTERVENTI FINANZIATI Scheda n° 231 Scheda intervento: Titolo: 278 279 227 226 231 INTERVENTI FINANZIATI PROSPETTO SINTETICO DELLA SPESA Ambito territoriale interessato: 231 Centro visita e di divulgazione ed educazione ambientale del Parco delle Serre Comune di Serra San Bruno Importo dell’intervento : € 300.000 Contributo regionale: € 300.000 Soggetto proponente: Soggetto attuatore: Partenariato locale Co. GAL Monte Poro-Serre Vibonesi PROSPETTO SINTETICO DELLA SPESA Scheda n° Titolo intervento SOMME A DISPOSIZIONE SOMME A BASE D’ASTA ALTRE SPESE TOTALI Progettazione Sicurezza Contabilità Direzione Lavori Responsabile Unico del Procedimento Imprevisti Collaudo Lavori o forniture di beni e servizi Personale Totale importo intervento 226 Recupero paesaggistico e ambientale della zona umida della Lacina 61.390 438.610 0 500.000 227 Recupero paesaggistico e ambientale della fiumara Brattirò 63.890 436.110 0 500.000 278 Riqualificazione dell’area del laghetto collinare di Zungri 19.015 80.985 0 100.000 279 Realizzazione della rete sentieristica regionale: la valle dei mulini in loc. Piscopio di Vibo Valentia 29.285 145.715 0 175.000 231 Centro Visita e di divulgazione e educazione ambientale del P.R. Serre 25.745 74.000 200.255 300.000 199.325 1.175.450 200.225 1.575.000 TOTALE INTERVENTI QUADRO TEORICO-METODOLOGICO Riferimenti per la progettazione degli interventi BIODIVERSITA’ O DIVERSITA’ BIOLOGICA la diversità biologica si esprime essenzialmente attraverso la variabilità di tutti gli organismi viventi e gli ecosistemi di cui fanno parte, includendo, quindi, la ricchezza specifica, la diversità intra e interspecifica e la diversità ecologica. l’obiettivo della conservazione della biodiversità è un tema prioritario dell’azione di programmazione internazionale e comunitaria, avviata nell’ultimo decennio col fine di indirizzare e promuovere politiche ambientali di conservazione mirate alla valorizzazione e alla tutela delle risorse ecologiche e del paesaggio 1996 – Strategia Pan-Europea per la Diversità Biologica e Paesistica QUADRO TEORICO-METODOLOGICO Riferimenti per la progettazione degli interventi FRAMMENTAZIONE La frammentazione può essere definita come il processo che genera una progressiva riduzione della superficie degli ambienti naturali e un aumento del loro isolamento: le superfici naturali vengono a costituire frammenti spazialmente segregati e progressivamente isolati, inseriti in una matrice territoriale di origine antropica. La frammentazione è anche in diretto rapporto con la frammentazione della struttura del paesaggio: le dinamiche insediative degli ultimi due decenni hanno interessato porzioni di territorio sempre più vaste diffondendosi nello spazio “aperto”, (sprawl-sviluppo diffuso) a bassa densità, con conseguente frammentazione ed erosione dello spazio naturale non urbanizzato. Principali impatti di tale modello di infrastrutturazione territoriale sono: la destrutturazione del tessuto insediativo (che risulta discontinuo e scarsamente integrato), la frammentazione e l’isolamento degli ambiti naturali e paesistici. QUADRO TEORICO-METODOLOGICO Riferimenti per la progettazione degli interventi RETE ECOLOGICA Il dibattito sulla continuità ambientale si è tradotto nello sviluppo di un settore specifico della pianificazione: le reti ecologiche Si riconoscono almeno quattro modi fondamentali di intendere la rete ecologica. A) rete ecologica come sistema interconnesso di habitat, di cui salvaguardare la biodiversità; B) rete ecologica come sistema di parchi e riserve, inseriti in un sistema coordinato di infrastrutture e servizi; C) rete ecologica come sistema paesistico, a supporto prioritario di fruizioni percettive e ricreative; D) rete ecologica come scenario ecosistemico polivalente, a supporto di uno sviluppo sostenibile. QUADRO TEORICO-METODOLOGICO Riferimenti per la progettazione degli interventi Nella proposta presentata dal Partenariato ai sensi della Misura 1.10.a i nuclei di interesse primario per la realizzazione delle reti ecologiche locali sono stati identificati come sistemi di habitat suscettibili di giocare un ruolo ai fini della biodiversità e, nello stesso tempo, di essere oggetto di fruizioni (percettive e ricreative) di qualità per le popolazioni locali ovvero come una combinazione tra il primo e il terzo approccio tra quelli sopra elencati. IL PROGETTO DEGLI INTERVENTI 227 278 279 226 231 SCHEDA N° 226 RECUPERO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE DELLA ZONA UMIDA DELLA LACINA ATTIVITA’ IN CORSO 1. Attività preliminari 2 .Indagini specialistiche 3. Rilievi PROGETTO DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO A B C D Sistemazione naturalistica Rinaturalizzazione ambiti di interesse paesaggistico Sistema di percorsi e dei punti di osservazione Sistema dei percorsi/ambiti con finalità didattico/divulgativa SCHEDA N° 226 RECUPERO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE DELLA ZONA UMIDA DELLA LACINA 1. Attività preliminari Raccolta e sistemazione dei dati di base Foto aeree e modello digitale del terreno Identificazione dell’uso attuale del suolo 2. Indagini specialistiche Analisi floristico-vegetazionale Mappa floristico-vegetazionale Climatologia dell’area Ecosistema idrogeomorfologico Caratteri geologici, litologici, idrogeologici 3. Rilievi Rilievo sistema vincolistico e urbanistico Rilievo inquinanti e criticità motrice aria-suolo-acqua Rilievo aree degradate da recuperare SCHEDA N° 227 RECUPERO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE DELLA FIUMARA BRATTIRO’ ATTIVITA’ IN CORSO 1. Attività preliminari 2 .Indagini specialistiche 3. Rilievi PROGETTO DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO A B C D Sistemazione naturalistica Rinaturalizzazione ambiti di interesse paesaggistico Sistema di percorsi e dei punti di osservazione Sistema dei percorsi/ambiti con finalità didattico/divulgativa SCHEDA N° 227 RECUPERO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE DELLA FIUMARA BRATTIRO’ 1. Attività preliminari Raccolta e sistemazione dei dati di base Foto aeree e modello digitale del terreno Identificazione dell’uso attuale del suolo 2. Indagini specialistiche Analisi floristico-vegetazionale Mappa floristico-vegetazionale Climatologia dell’area Ecosistema idrogeomorfologico Caratteri geologici, litologici, idrogeologici 3. Rilievi Rilievo sistema vincolistico e urbanistico Rilievo inquinanti e criticità motrice aria-suolo-acqua Rilievo aree degradate da recuperare SCHEDA N° 278 RECUPERO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE DEL LAGHETTO COLLINARE DI ZUNGRI ATTIVITA’ IN CORSO 1. Attività preliminari 2 .Indagini specialistiche 3. Rilievi PROGETTO DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO A B C D Sistemazione naturalistica Rinaturalizzazione ambiti di interesse paesaggistico Sistema di percorsi e dei punti di osservazione Sistema dei percorsi/ambiti con finalità didattico/divulgativa SCHEDA N° 278 RECUPERO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE DEL LAGHETTO COLLINARE DI ZUNGRI 1. Attività preliminari Raccolta e sistemazione dei dati di base Foto aeree e modello digitale del terreno Identificazione dell’uso attuale del suolo 2. Indagini specialistiche Analisi floristico-vegetazionale Mappa floristico-vegetazionale Climatologia dell’area Ecosistema idrogeomorfologico Caratteri geologici, litologici, idrogeologici 3. Rilievi Rilievo sistema vincolistico e urbanistico Rilievo inquinanti e criticità motrice aria-suolo-acqua Rilievo aree degradate da recuperare SCHEDA N° 279 LA VALLE DEI MULINI ATTIVITA’ IN CORSO 1. Attività preliminari 2 .Indagini specialistiche 3. Rilievi PROGETTO DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO A Recupero architettonico C D Sistema di percorsi e dei punti di osservazione Sistemazione del centro con finalità didattico/divulgativa SCHEDA N° 279 LA VALLE DEI MULINI 1. Attività preliminari Rlievo planoaltimetrico dell’immobile da recuperare Foto aeree e modello digitale del terreno Identificazione dell’uso attuale del suolo 2. Indagini specialistiche Analisi urbanistiche Analisi storico-filologiche Analisi del paesaggio e della rete ecologica locale Caratteri geologici, litologici, idrogeologici 3. Rilievi Rilievo sistema vincolistico e urbanistico Rilievo inquinanti e criticità motrice aria-suolo-acqua Rilievo aree degradate da recuperare SCHEDA N° 231 CENTRO VISITA E DIVULGAZIONE E EDUCAZIONE AMBIENTALE DEL PARCO DELLE SERRE Le funzioni del Centro Visita del Parco delle Serre • Uffici di rappresentanza e sede del Parco • Uffici di relazione con il pubblico, promozione e informazione • Uffici di presidio forestale e protezione civile • Sala multimediale per la divulgazione e l’educazione ambientale • Sala di presentazione e mostra dei prodotti del Parco SCHEDA N° 231 CENTRO VISITA E DIVULGAZIONE E EDUCAZIONE AMBIENTALE DEL PARCO DELLE SERRE 1. Attività preliminari Raccolta e sistemazione dei dati di base Foto aeree e modello digitale del terreno Rilievi degli ambiti interni di sistemazione Analisi e selezione materiali divulgativi e promozionali Analisi e selezione piattaforma multimediale Analisi e selezione figure professionali da impiegare nel Centro