Guidare il ragazzo
all’autonomia, alla
sensibilità, all’apertura
ai valori”.
Dario Seghi
1) L’uomo è un essere relazionale
L’essere umano è sempre espressione di una relazione
 l’ambiente mamma
 l’attaccamento
 imprinting
ogni ulteriore azione educativa che abbia l’intento di
far crescere la persona nella sua globalità, dovrà
attivare quel senso di fiducia senza il quale è molto
difficile promuoverne lo sviluppo
2) Le scienze riscoprono
l’importanza della relazione
Benedetto Vertecchi: “… in Italia gli insegnanti accedono
alla loro professione disponendo solo della
componente di competenza che li qualifica come
intellettuali …”
La traslocazione delle conoscenze avviene, oltre che
attraverso strategie didattiche, mediante la relazione.
La Relazione fondamentale in:
 Medicina
 Psicologia
 Situazioni di apprendimento
3) La mente e la personalità, si
sviluppano solo all’interno di una
relazione positiva


Madre-Bambino: una buona madre è quella che sa
contenere l’angoscia del figlio di fronte a ciò che non
conosce (funge da filtro), nello stesso tempo, lo aiuta
ad affrontare la realtà accettando anche la paura.
Insegnante-Allievo: la funzione dell’insegnante è di
contenere l’ansia dello studente e cercare di
convogliarla nell’esperienza dell’apprendimento,
proprio perché i vissuti negativi, legati all’imparare
qualcosa di nuovo, sono molteplici e condizionano
l’apprendimento e la motivazione allo studio.
L’allievo impara solo quando, nel momento in cui
impara, l’insegnante sta attento a come egli vive
tutta una serie di rapporti e di fattori concomitanti
all’apprendimento:





Il processo di apprendimento
Il contenuto di ciò che l’allievo sta facendo
La relazione con il docente
La relazione con i compagni
La relazione con la scuola
“Ma è nel momento in cui insegno a leggere e scrivere
che mi devo occupare degli aspetti relazionali, non in
Un altro momento a parte”.
4) Ragione ed emozioni nella
relazione: dualismo o integrazione?
Gli studi più recenti nel campo delle neuroscienze
evidenziano come l’aspetto razionale può funzionare
adeguatamente solo se in rapporto con la parte emotiva.
Il sentimento non può essere
disgiunto dagli aspetti cognitivi.
La capacità di pensare, di riflettere, di ragionare, dipende
dal riuscire a capire ciò che avviene dentro di noi
(focalizzare i vissuti ed esprimerli).
La consapevolezza delle emozioni è quindi il
passo principale verso la conoscenza e
l’integrazione di sé;
Aiutare gli allievi a verbalizzare i propri sentimenti,
soprattutto quelli negativi
(frustrazione, rabbia, inadeguatezza,
perdita, invidia, gelosia, ecc…)
può contribuire a renderli meno sconosciuti meno
opprimenti e persecutori, riconoscendo che non sono
così spaventosi e distruttivi, ma possono essere espressi,
elaborati ed utilizzati per apprendere e comprendere.
Che cosa orientava l’educazione ieri ?

Le regole

Nella famiglia




Ruoli rigidi Padre autorevole o autoritario, madre affettiva
Struttura forte (La Madre subisce per amore dei figli e della famiglia)
Negazione dei vissuti per superare la fatica
Nella scuola



Maggiore autorità degli insegnanti
Maggiore selezione
Negazione dei vissuti per superare la fatica
Che cosa orienta l’educazione oggi?

Le emozioni

Nella famiglia




Ruoli elastici (Padre più affettivo che autorevole che diventa
apprensivo)
Struttura debole ( meno conflitti più separazioni)
Esaltazione dei vissuti, rifiuto della fatica
Nella scuola
Minore autorità negli insegnanti, più comprensione
 Minore selezione
 Poca consapevolezza delle emozioni proprie e dei
ragazzi. Scelte emozionali

Quale rapporto con le
emozioni/desideri (funzioni io)?
Rimozione:

Blocco le emozioni perchè le considero sbagliate, segno di debolezza,
morali, contrarie ai miei valori.
Non le consapevolizzo ed esse si trasformano, si somatizzano o
diventano comportamento reattivo
Esaltazione:

Considero ciò che sento l’indicazione prima di cosa devo fare, le
emozioni prendono il posto dei valori
Prendo coscienza:



Di ogni sentimento ed emozione ( i sentimenti non sono morali, né
giusti, nè sbagliati)
Riconosco i bisogni collegati
Percepisco che per realizzarmi pienamente devo scoprire e realizzare i
valori
ANALISI ELEMENTI SPECIFICI DELLO
SVILUPPO PERSONALE
Percorso psicologico

Dall’ attaccamento alla separazione

Dall’affetto alle regole

Dall’identità alla diversità

Dalla stabilità al cambiamento

Dai sentimenti ai bisogni ai valori
DAI BISOGNI AI VALORI
EMOZIONI
GIOIA
BISOGNI
NATURALI
COMPENSAZIONI
DI ESSERE
AMATO
FARSI AMMIRARE
DI ESSERE
VALIDO
VANTARSI
VALORI
AMARE
DARE FIDUCIA
RABBIA
DI
FUSIONE
APPARTENENZA
PAURA
DI
AUTONOMIA
DI LIBERTA’
TRISTEZZA
INDIPENDENZA
FARE SOLO
CIO’ CHE
SENTO
MAGIA
DI
TRASCENDENZA
DIVERSI IN
DIALOGO
RESPONSABILITA’
FARE CIO’ CHE E’
GIUSTO
FEDE
RESPONSABILE

INGREDIENTI BASE
DELL’EDUCAZIONE DI UN
CUCCIOLO D’UOMO
AFFETTO

REGOLE
DOSI PER GLI INGREDIENTI


ECCESSO DI AFFETTO PRODUCE:
UN BAMBINO VIZIATO
ECCESSO DI REGOLE PRODUCE:
UN BAMBINO FRUSTRATO
Dosaggi minimi e massimi degli
ingredienti

AFFETTO: dosaggi
minimi e massimi

REGOLE: dosaggi
minimi e massimi
- rifiuto
-autoritarismo
- accettazione
- lassismo
Combinazione tra ingredienti
minimi e massimi
autoritario
AUTORITARISMO
autoritarismo
(molte regole)
(molte regole)
+
+
rifiuto
R
I
(niente affetto)
F
I
rifiuto
U
T ( niente affetto)
O
+
accettazione
(Molto affetto)
accettazione
(Molto affetto)
+
lassismo
lassismo
(poche regole)
LASSISMO
(poche regole)
A
C
C
E
T
T
A
Z
I
O
N
E
AUTORITARISMO


R
I
Genitore violento fisicamente e/o
psicologicamente
Rimarrano tracce emotive
profonde e cercherà di fuggire dalla
situazione fisicamente o
psicologicamente

Genitore iperprotettivo il suo
amore diventa castrante

Genitore autorevole che sa
proporre regole e valori
F
I
U

T
O

Genitore che non ha tempo e/o voglia
di dedicarsi al figlio e gli da come
compensazione molte cose
Il figlio si sente triste per questo e
diventa dipendente e vorace di cose
perché non possono riempire il suo
bisogno di affetto e di regole

Genitore che sa ascoltare e
riconoscere sentimenti e bisogni
del figlio

Il bambino principino centro della
famiglia su cui ruota tutto. E’ un
bambino viziato
LASSISMO
A
C
C
E
T
T
A
Z
I
O
N
E
Ascoltare per essere ascoltati

Porre attenzione ai figli:
Alle loro esperienze;
 Ai sentimenti che vivono;
 Ai bisogni che esprimono.


Saper esprimere ai figli:
I propri sentimenti;
 I propri bisogni;
 I propri valori

La relazione si costruisce col Dialogo

Dialogo:




Condivisione di esperienze
Condivisione di sentimenti
Condivisione di bisogni
Proporre regole (negoziate dopo l’ascolto e la condivisione)
e valori legati ai bisogni, soprattutto con la testimonianza
coerente della propria vita :

Essere riferimento nella confusione, per favorire:



l’identificazione ( vorrei essere come te)
la reazione all’identificazione (siamo diversi e ci rispettiamo)
l’individuazione ( sono me stesso)
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Autonomia e valori