Fare Anima nella scuola
L’educazione nella scuola:
uno spazio d’incontro
di Stefano Quaglia
Pomeriggi di riflessione con i Genitori nelle province di
Rovigo e Venezia. Febbraio – Maggio 2007
Fare Anima nella scuola
“Consider the world a vale of soul making, then
you will know the use of the world”
John Keats
“Chiamate, vi prego, il mondo ‘la valle del fare
anima’. Allora scoprirete a che cosa serve il
mondo”
Trad. It. Silvia Ronchey
Fare Anima nella scuola
Chiamate, vi prego, la scuola
‘la valle del fare anima’.
Allora scoprirete a che cosa serve la scuola”
Fare Anima nella scuola
Il coinvolgimento alla base dell’idea di Keats:
“… sollecita il coinvolgimento anziché il distacco o la serenità o
la libertà trascendente. È molto psicologico il Daimon.
Perciò, tutto questo caos in cui ci troviamo immersi con
nostra moglie e la nostra famiglia e nostro marito e i nostri
figli e le nostre finanze, ebbene, è il luogo in cui si fa
l’anima. Qui non nella trascendenza.”
JAMES HILLMAN
L’anima del mondo (1999)
(p. 19 sg.)
Fare Anima nella scuola
Compagni
Genitori
Studente
Docenti
Dirigente Scolastico
Fare Anima nella scuola
Negli Stati Uniti, in una classe, diciamo
una classe di studenti quindicenni, non
troviamo un solo referente comune a tutti i
ragazzi presenti nell’aula, eccetto, forse,
Topolino.
Fare Anima nella scuola
“Non conoscono Adamo ed Eva, non conoscono Romeo
e Giulietta, non conoscono Napoleone, non conoscono
Nerone, non conoscono Cesare, né la nostra grande
Guerra Civile americana ignorano anche i dieci
Comandamenti.
Intendo dire che nessuno dei ragazzi presenti in aula ha
un punto di riferimento comune. Nemmeno le storie della
Bibbia: perdute. Nemmeno Gesù Cristo, che pure è la
figura divina più familiare alle diverse culture. Le sue
parole, le sue parabole, la sua vita: sconosciute. La
Madonna? Forse.”
JAMES HILLMAN L’anima del mondo (1999) (p. 23)
Fare Anima nella scuola
Spazio dei Saperi
Spazio delle
Educazioni
Spazio della Persona
Fare Anima nella scuola
Il sapere come base comune
dell’esperienza interiore
Scuola di Curricolo
spazio tecnico
Scuola di Progetto
spazio partecipativo
Docenti-Dirigente Scolastico
Docenti
Studenti - Genitori
Dirigente Scolastico
Fare Anima nella scuola
La scuola come spazio di una relazione adulta
Cura
Attenzione all’altro
Rispetto: limite e consapevolezza di sé
Intersezione di ruoli
Insieme di esperienze
Fare Anima nella scuola
Il luogo dove il sapere diviene parte
integrante, costitutiva del proprio modo di
essere, al punto che
le “sensibilità automatiche”
reattive alle sollecitazioni dell’ambiente
sono da questo “fare anima”
generate e configurate.
Fare Anima nella scuola
Incontrarsi nella scuola non (solo)
per affermare se stessi
per conquistare strumenti cognitivi
per superare le proprie frustrazioni
MA
per creare condivisione d’esperienze
per rigenerare il tessuto sociale
per rinnovare l’immaginario collettivo
Fare Anima nella scuola
Entrare nei processi comunicativi degli
studenti
Pensare in termini di soggettività collettiva
anche da parte dei fruitori del servizio
Sentire l’istituzione come patrimonio
comune non come alterità burocratica
Pensare alla dimensione “tecnica” dei
docenti come una garanzia di imparzialità
Fare Anima nella scuola
Homo Reciprocus
“Il paradigma del dono presuppone dunque una figura
di individuo altra, che non coincide con alcuno dei
modelli consolidati dalla parabola della modernità:
- né con l’individuo egoista e acquisitivo, che
strumentalizza l’altro alfine di soddisfare i propri
interessi,
- né con l’individuo indifferente e narcisista che
vede l’altro come pura proiezione fantasmatica di
sé;
- ma neppure con l’altruista, inteso come clolui
che antepone l’altro a sé stesso , in una logica
puramente oblativa o addirittura sacrificale.”
Fare Anima nella scuola
Homo Reciprocus
Colui che dona assume l’Altro secondo una radicale
ristrutturazione del suo valore:
“L’altro non è
- né il nemico con cui confliggere e competere per
raggiungere e i propri scopi,
- né il simile riassorbibile nella propria orbita
identitaria,
- né colui che esige dal soggetto un oblio di sé;”
Fare Anima nella scuola
Homo Reciprocus
“ma è, nella sua inappropriabile differenza,
dimensione costitutiva dell’io, parte mancante che
l’io investe nel proprio desiderio per ristabilire un
legame, pena la perdita del senso stesso
dell’esistenza.
Nel dono, l’altro è il simbolo dell’insufficienza dell’Io, è
memoria vivente e concreta della sua
incompiutezza, è la realtà ineludibile che rompe
ogni illusione di autarchico isolamento.”
ELENA PULCINI L’individuo senza passioni, Torino, 2001 p. 212
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Fare Anima nella scuola - Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto