MASTER DI II LIVELLO IN DIDATTICA DELLE SCIENZE PER INSEGNANTI DELLE SCUOLE MEDIA ED ELEMENTARE una formazione qualificata per l’orientamento alla cultura scientifica DIDATTICA della BIOLOGIA e LABORATORIO di DIDATTICA della BIOLOGIA UNITÀ DI APPRENDIMENTO: IL TERRICCIO e I SUOI ABITANTI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo INTRODUZIONE L’intervento didattico che questa unità di apprendimento mette in campo non è volto alla trasmissione di conoscenze precostituite o di saperi specifici, ma a una prima scoperta del mondo naturale attraverso il diretto contatto con le cose, gli oggetti, gli ambienti, gli animali. Attraverso queste esperienze, i bambini impareranno gradatamente a osservare, a descrivere e a mettere in relazione. Utilizziamo il giardino della scuola come un vero e proprio laboratorio all’aria aperta. Lavorare all’esterno fornirà ai bambini continui stimoli e spunti per l’osservazione, infatti in qualsiasi momento è possibile imbattersi in situazioni nuove e inattese. Attraverso il mediatore fantastico “lombrico Enrico” i bambini scopriranno gli abitanti del terreno, la loro vita all'umido sotto le rocce, sotto ai ceppi e sotto le lettiere di foglie. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI • Sviluppare la capacità di esplorazione, osservazione e rielaborazione di dati, finalizzate all’acquisizione di un primo approccio scientifico; • Favorire la conoscenza dei piccoli animali comprenderne le principali funzioni biologiche; • Riconoscere l’importanza di ogni essere vivente nel proprio habitat; • Promuovere il rispetto per l’ambiente e per ogni forma di vita; • Esprimersi attraverso il linguaggio verbale e non; • Saper utilizzare tecniche espressive quali: attività grafico-pittorica-manipolativa e le tecniche verbali quali: la filastrocca e la drammatizzazione; • Stimolare il gioco, la partecipazione e l’attività di gruppo; • Promuovere lo sviluppo armonico del bambino sotto il profilo corporeo e della coordinazione dei movimenti; • Riflettere sul delicato ma fondamentale legame esistente tra tutti gli esseri viventi, siano essi animali o vegetali, e il loro habitat. che a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo popolano il suolo e TRAGUARDI Nell’ambito del campo di esperienza “LA CONOSCENZA DEL MONDO” i traguardi di riferimento individuati sono: Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo METODOLOGIA • • • • • ASPETTO LUDICO DIDATTICA LABORATORIALE GRUPPI DI LAVORO COOPERATIVE LEARNING APPRENDIMENTO COSTRUTTIVISTA Il prerequisito fondamentale è di tipo metodologico: si intende mettere in atto una didattica costruttiva dove è il soggetto attivo che costruisce le proprie conoscenze collaborando e cooperando. A tal fine il percorso didattico prevede e propone attività scientifiche che porteranno i bambini a saper formulare ipotesi, ad indagare e dare risposte alle domande poste. Questa modalità di lavoro, prima individuale e poi collettiva, consente ad ogni bambino di attingere dapprima alle proprie personali conoscenze e successivamente, nel momento della condivisione, di recuperare e interiorizzare informazioni che non conosceva. Pertanto è necessario progettare un ambiente e preparare situazioni didattiche in cui gli alunni possano sperimentare, usando una molteplicità di strumenti comunicativi ed informativi, per costruire la propria conoscenza. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo METODOLOGIA Considerata l’età dei bambini, in ogni proposta sarà privilegiato L’ASPETTO LUDICO che rappresenta la spinta motivazionale, attraverso cui i bambini sperimenteranno un’attiva partecipazione e un’immediata gratificazione sia individuale che di gruppo. Per questo motivo la regolamentazione dei giochi sarà proposta in maniera semplice e possibilmente affidata agli stessi bambini. La sezione sarà invitata ad affrontare situazioni tratte dalla realtà e ad osservare partendo, ove possibile, da esperienze concrete di osservazione, sperimentazione, manipolazione, creatività. Ogni situazione verrà analizzata avendo cura di problematizzare gli argomenti, di incentivare la formulazione di domande inerenti e di formulare ipotesi da verificare in sede laboratoriale. La DIDATTICA LABORATORIALE si baserà sullo scambio intersoggettivo tra alunni e docenti in una modalità paritaria di lavoro e di cooperazione, coniugando le competenze dei docenti con quelle in formazione degli alunni. La ricerca condotta con questo metodo è un percorso didattico, che non è teso a trasmette conoscenza, ma apre nuove opportunità di conoscenza e produce nuove fonti documentarie. Un luogo, quindi, dove operare, dove si vivono esperienze concrete e si sviluppa la logica della scoperta. Le attività saranno spesso svolte per PICCOLI GRUPPI DI LAVORO all’interno del gruppo sezione per favorire da un lato la personalizzazione del lavoro scolastico, permettendo a ciascun alunno di operare secondo i propri ritmi e le proprie capacità, dall'altro la capacità di collaborare (nel gruppo e tra i gruppi di alunni) per un obiettivo comune. All’interno del gruppo e tra i gruppi, l’impegno di alunni e docenti, finalizzato al raggiungimento di nuove abilità e conoscenze attraverso la condivisione del proprio lavoro, porterà a modalità di COOPERATIVE LEARNING, caratterizzato dal superamento del modello trasmissivo della conoscenza e dal ruolo del docente che si pone quale facilitatore dell’apprendimento e il sapere si costruisce insieme passo dopo passo in una “comunità di apprendimento” . a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo TEMPI La durata dell’UA sarà di due settimane. All’esperienza di osservazione/esplorazione in giardino saranno dedicate alcune mattine durante la settimana, compatibilmente con le condizioni meteo, in alternativa si proporranno attività di osservazione diretta in classe dei lombrichi. Ai giochi verrà dedicata la parte finale della giornata scolastica. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo MATERIALI • PALETTE, SECCHIELLI • MACCHINA FOTOGRAFICA • CONTENITORI DI PLASTICA TRASPARENTI • LENTE DI INGRANDIMENTO • CARTONCINI BRISTOL, FOGLI A4 • PLASTILINA a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo DOMANDE STIMOLO Il percorso didattico prevede una serie di domande stimolo poste ai bambini al fine di formulare delle ipotesi su ciò che avrebbero osservato. L’insegnante facendo riferimento al mediatore fantastico chiede: “Come immaginate Enrico?” Le domande successive saranno: DOVE POSSIAMO INCONTRARE ENRICO? COSA HA IL LOMBRICO? COSA FA IL LOMBRICO? DOVE VIVE IL LOMBRICO? Si è proceduto con la stessa metodologia utilizzata e sopra descritta per il COME E’? E successivamente tali ipotesi verranno verificate attraverso l’esperienza diretta, al fine di giungere a formulare conclusioni validate. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo INDICE DELLE ATTIVITÀ L’esperienza avrà come oggetto principale l’osservazione dei lombrichi raccolti nel prato della scuola. Da questa si svilupperanno attività legate ai vari campi d’esperienza: la conoscenza del mondo, i discorsi e le parole, il corpo in movimento. IL PERCORSO DIDATTICO PREVEDE: •PRESENTAZIONE DI “LOMBRICO ENRICO” E DELLA FILASTROCCA N 1 •OSSERVAZIONE ED ESPLORAZIONE DEL GIARDINO DELLA SCUOLA •OSSERVAZIONE DIRETTA DEL LOMBRICO •CONVERSAZIONE GUIDATA – OPINIONI E CONFRONTO – VERIFICA IPOTESI •PRODUZIONE GRAFICO PITTORICA DEL TERRICCIO OSSERVATO •ATTIVITÀ PLASTICA-MANIPOLATIVA: LA “FAMIGLIA DEI LOMBRICHI” •ATTIVITÀ VERBALE-GESTUALE: FILASTROCCA N 2 •LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI •NARRANDO... IL CICLO DI VITA – REGISTRAZIONE DATI: IDENTIKIT LOMBRICO •ATTIVITÀ VERBALE-GESTUALE: FILASTROCCA N 3 •GIOCO MOTORIO DI IMITAZIONE: COME IL LOMBRICO •GIOCO IN GRANDE GRUPPO: UNA PRIMA a cura delle ins. G. PanzicaCLASSIFICAZIONE e V. Sanfilippo a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo DESCRIZIONE ESSENZIALE DELL’ESPERIENZA PRIMO INCONTRO Il mediatore fantastico: “il lombrico Enrico” guiderà i bambini alla scoperta di un percorso per esplorare un’aiuola del giardino e i suoi abitanti vegetali e animali. Un esperimento semplice ma di grande effetto per far capire loro come nel terreno, anche se non si vedono, sono presenti aria e acqua, elementi fondamentali per tutti gli esseri viventi. Inoltre attraverso la filastrocca n.1 si proporrà agli alunni di osservare con approccio scientifico. SECONDO INCONTRO La sezione affronterà i seguenti argomenti: Il suolo è vivo, quali sono i suoi abitanti? Animali che abitano sopra il suolo e animali che abitano sotto il suolo, adattamenti. funzioni, forma e Osserviamo i vari abitanti del prato, quali sono insetti e quali no? Che differenze si notano? (anche secondo sarà incentrato sull’osservazione diretta) a cura delle ins.ilG. Panzicaincontro e V. Sanfilippo a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo FILASTROCCA n.1 Conclusa la fase di esplorazione del terriccio si inizia un’attività di gioco con le parole in rima. PER DIVENTARE SCIENZIATO Se uno scienziato vuoi diventare 4 regole devi imparare Primo osserva con attenzione Ogni particolare senza eccezione Secondo descrivi bene l’animale o il fatto Con vista, udito, gusto, olfatto e tatto Terzo confronta con gli altri le idee pensate Per verificare se sono azzeccate Quarto se dei consigli terrai conto Come scienziato sei quasi pronto infine per comprendere la realtà Ricorda: ci vuole gran curiosità!! a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo DESCRIZIONE ESSENZIALE DELL’ESPERIENZA TERZO INCONTRO Gli aIunni potranno toccare il terriccio, per avere la percezione della sua consistenza, del suo odore e dei suoi componenti e con paletta e secchiello potranno scavare in profondità e/o cercare sotto le foglie secche, ecc. Dopo l’individuazione dei piccoli animaletti, si procederà a deporli in un provvisorio terrario per la successiva attività di osservazione in classe. QUARTO INCONTRO I bambini osserveranno da vicino un lombrico, avranno modo di osservare come è fatto, come si muove, che sensazione dà al tatto, come reagisce alla luce “ENRICO IL LOMBRICO”. Le attività di scoperta e di osservazione saranno supportate da conversazioni guidate e si continueranno a porre alcune domande stimolo tese alla formulazione di ipotesi. Inoltre i bambini potranno notare maggiori particolari, visibili attraverso l’uso della lente di ingrandimento. Infine i bambini saranno invitati a rispondere, indicando le dimensioni, il colore, l’aspetto, ecc. del lombrico e potranno rielaborare la propria esperienza attraverso l’espressione grafico-pittorica. In un secondo tempo l’insegnante proporrà di socializzarea cura e condividere i disegni individuali al fine di arricchire le delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo conoscenze. DESCRIZIONE ESSENZIALE DELL’ESPERIENZA QUINTO INCONTRO La filastrocca n.2 introdurrà le successive attività, ovvero l’ascolto della storia di “Lombrico Enrico e i suoi amici”, da cui i bambini estrapoleranno ulteriori informazioni per arricchire le conoscenze sull’habitat del terriccio, cui seguirà una breve drammatizzazione. Le informazioni che i bambini avranno tratto dalle loro esperienze dirette e in sezione potranno ora essere raccolte con la realizzazione di un cartellone collettivo che riporterà il contributo di tutti i bambini. Nell’identikit del lombrico saranno messi a confronto il ciclo di vita dell’essere umano e del lombrico raccogliendo i dati relativi alle diverse fasi del ciclo di vita. Successivamente i bambini potranno divertirsi a riprodurre manualmente con das o plastilina gli animaletti del terriccio di varie dimensioni, presenti nella breve storiella, creando anche qualche “nucleo familiare”. SESTO INCONTRO A completamento del percorso didattico sarà proposta la filastrocca n.3 che sintetizza tutte le esperienze vissute. I bambini saranno invitati a giocare prima imitando il movimento del lombrico e poi in grande gruppo a effettuare una prima prima classificazione degli abitanti del terriccio. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo FILASTROCCA n.2 Filastrocca del LOMBRICO Che non gliene importa un fico Di esser brutto e di gran lena Mangia terra a pranzo e a cena, fa la cacca e in sol lampo ti concima tutto un campo! a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo NARRANDO… LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI Il contadino Piero ha un bell’orto dietro la sua casa. Le sue verdurine sono le più buone del quartiere. Un giorno Piero va al mercato e vede delle verdure molto più grandi di quelle sue. Così torna a casa telefona al rivenditore dei concimi e degli insetticidi chimici e se li fa mandare a casa. Piero li vuole usare nel suo orto alla prossima semina, per avere foglie e ortaggi più grandi!!! a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI Il merlo Tony ha sentito tutto e in gran fretta si diffonde la voce tra tutti gli abitanti del campo grandi e piccoli. Alcuni animaletti sono più preoccupati degli altri e quando la notizia arriva ad Enrico il lombrico, egli avverte: “C’è il rischio che tutti gli animaletti del terreno e le coccinelle perdano il posto di lavoro e anche la vita!!!” Con i fertilizzanti e gli insetticidi chimici, tutti gli abitanti e i lavoratori del terriccio saranno costretti a fuggire. Enrico il lombrico raduna tutti e propone subito uno sciopero, e dice: “coccinelle, formiche, e amici lombrichi, dobbiamo fermarci! Non lavoreremo per un po’ di tempo!! Io non scaverò più gallerie per rimuovere la terra e farla arieggiare”; a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI Coccinelle: “noi non mangeremo i parassiti delle foglie e dei frutti”; Formiche: “Noi non puliremo il campo”. In poco tempo le verdure di Piero si ammalarono perché nessun animaletto faceva il proprio lavoro. I parassiti infestarono le verdure dell’orto e le erbacce le soffocarono. Piero vide i prodotti del suo orto appassire e disse: “Voglio capire che sta succedendo, sono rovinato, devo controllare meglio il mio campo!!” a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI Munito di una lente di ingrandimento Piero guarda il terreno e con sorpresa trova i lombrichi, le coccinelle e le formiche vicino ad un sasso e sopra il merlo Tony. Piero: “ma che succede qua, perché non siete a lavoro? Il merlo Tony spiega la motivazione dello sciopero, e dice: “contadino Piero, se tu usi insetticidi e concimi chimici nel tuo campo, tutti gli animaletti che per tanti anni ti hanno aiutato se ne dovranno andare, invece loro vogliono restare!”; Piero: “ho capito! Ma io voglio avere verdure più grandi!!”; Tony: “Sì ma saranno senza gusto e odore”. Il contadino Piero ci pensa un po’ e dice: “Hai ragione, meglio più piccole le mie verdure, ma più saporite e buone!!”. Poi Piero si rivolge a tutti gli animaletti: “per favore non mi lasciate ho bisogno di voi e del vostro lavoro”. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo LOMBRICO ENRICO E I SUOI AMICI Così tutti ripresero a lavorare e le verdure del contadino Piero continuarono ad essere le più buone del quartiere e tutte le mamme facevano a gara per comprarle e farle mangiare ai propri bambini!!”. Piero tornò contento al suo campo e disse: Grazie lombrico Enrico! Ora ho capito quanto siete importanti per me. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo NARRANDO… IL CICLO DI VITA Alcune delle informazioni necessarie per completare l’identikit del lombrico saranno tratte oltre che dall’esperienza diretta, dalla storia fantastica elaborata ad hoc dall’insegnante, che ha come protagonista il lombrico Enrico e il contadino Piero. In maniera coinvolgente e divertente, prendendo spunto dal racconto, l’insegnante introdurrà anche alcuni aspetti specifici della vita e delle funzioni del lombrico, facendo continui collegamenti e riferimenti alla vita quotidiana del bambino per facilitarne la comprensione. IL LOMBRICO NASCE DALL’UOVO: Sotto terra le ovine del lombrico, protette da una sostanza visciosa, sono pronte a schiudersi. Nasceranno piccoli e sottili lombrichini. RESPIRA CON LA PELLE: I capillari sanguigni, molto fitti sotto la pelle del lombrico, trasportano a tutto il corpo l'ossigeno contenuto nell'aria presente nel terreno. CRESCE AUTONOMO: i lombrichi appena nati sono autonomi, sono già in grado di badare loro stessi, pronti per diventare adulti. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo CICLO DI VITA DEL LOMBRICO SI NUTRE DI TERRA: Durante la notte, i lombrichi sporgono la testa fuori dalle gallerie, all'aperto, per divorare la terra. afferrare foglie e altre sostanze vegetali e trascinarle sotto terra. Dentro al lombrico c’è un lungo tubo digerente esattamente lungo quanto il corpo del lombrico, è sempre pieno di terra, l'alimento preferito da questo animale. Con il suo lavoro il lombrico rende il terreno più soffice e più adatto alla penetrazione di aria e acqua. Grazie anche alla fitta rete di gallerie scavate da questo piccolo animale, le radici delle piante respirano e vivono meglio. Portando sotto terra foglie e altre sostanze vegetali, il terreno si arricchisce. Concimato, lavorato è prezioso per le piante ed è per questo che viene anche venduto. ELIMINA I RIFIUTI SUBITO E INGRASSA POCO: Dopo aver mangiato tanta terra, il lombrico la espelle dall'apertura anale. Le palline di terra che troviamo sulla superficie del terreno abitato dai lombrichi, sono i "rifiuti" lasciati da questo animale. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo CICLO DI VITA DEL LOMBRICO SI MUOVE - SI ACCORCIA e SI ALLUNGA - STRISCIANDO E COSÌ SCAVA: Il lombrico si muove contraendo i muscoli ed ancorandosi al terreno con le setole che si trovano sotto il suo corpo. Contraendosi ed allungandosi il lombrico avanza in una sola direzione. Grazie alle setole la parte anteriore (davanti) si ancora al terreno impedendo al corpo del lombrico di scivolare all'indietro. La metà posteriore (dietro), invece, può scorrere in avanti. SI DIFENDE DAL FREDDO, DAL CALDO, DALLA LUCE E DAI PREDATORI: Attraverso la pelle molto sensibile, il lombrico percepisce la luce ed il rumore. È un animale che va in letargo per proteggersi dal freddo invernale, ma si protegge anche dal caldo appallottolandosi e ricoprendosi di muco. MUORE: Mangiato da animali predatori (la talpa, il merlo), oppure Il lombrico, non avendo uno scheletro, quando muore si liquefà, sciogliendosi nel terreno. SI RIPRODUCE: Quando è giunto il momento di deporre le uova, il clitello produce una quantità di muco tale da avvolgere il corpo del lombrico. In questo liquido viscoso sono raccolte le uova. Questo speciale nido viene fatto scivolare dal corpo del lombrico e rimane clitello nel terreno fino alla schiusa delle uova. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo clitello Identikit del lombrico Nasce Mangia Elimina rifiuti Cresce Si muove Respira Crea una famiglia Si difende Il suo compito è… muore Il ciclo di vita del lombrico è limitato rispetto a quello dell’uomo. Proviamo però a fare un paragone! Riempi le immagini mancanti come nell’esempio. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo FILASTROCCA n.3 IN UNA AIUOLA DEL GIARDINO VEDREMO UN MONDO PICCOLINO NELLA TERRA SCOPRIRAI CHE DI ABITANTI CE NE SONO ASSAI FOGLIE, FIORI E SEMINI ANIMALI PICCOLINI TUTTI AMICI DI FEDERICO CHE È PROPRIO UN BEL LOMBRICO. DEL TERRICCIO EGLI È IL RE E OR CI DICE LA SUA VITA COM’È: SCAVO, SCAVO GALLERIE HO GIÀ FATTO TANTE VIE FINO A QUANDO STAMATTINA HO INCONTRATO LOMBRICHINA. MI SON PRORIO INNAMMORATO PIOVE, PIOVE IN MEZZO AL PRATO SU STRISCIATE TUTTI QUANTI SI FA FESTA, SIAMO IN TANTI. ORA VADO IN PASSEGGIATA SULLA STRADA CHE È BAGNATA E CON L’AIUTO DELLA MIA FIDANZATA TUTTA LA TERRA È GIÀ CONCIMATA. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo GIOCHI MOTORI: COME IL LOMBRICO L’esperienza sui lombrichi si concluderà con due giochi. Per il primo gioco, nella sala psicomotoria, i bambini riprodurranno con il loro corpo i movimenti del lombrico (alternare lo strisciare lento a quello veloce), costruiranno gallerie (utilizzando cubi e materassi morbidoni) e scambiandosi i ruoli imiteranno il merlo che insegue il lombrico per mangiarselo. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo GIOCO IN GRANDE GRUPPO: UNA PRIMA CLASSIFICAZIONE In questo gioco si realizzerà un diagramma ad albero sul pavimento del salone della scuola e verranno distribuite ad ogni bambino alcune figurine che rappresentano animali del terriccio. Prima di iniziare a giocare si chiederà ai bambini di leggere l’immagine posta lungo le due stradine: i primi due cartelli indicheranno HA LE ZAMPE – NON HA LE ZAMPE. Continuando il percorso i bambini troveranno altre discriminanti: entrambi le parti si ramificheranno in VIVE SOTTO TERRA – NON VIVE SOTTO TERRA, nel primo ramo si distinguerà GRANDE – PICCOLO e VOLA - NON VOLA, nel secondo ramo si distinguerà STRISCIA - NON STRISCIA e HA DUE ZAMPE – HA PIÙ ZAMPE. Riconosciuta la figurina, a turno, ciascun bambino dirà il nome dell’animale ricevuto e la andrà a collocare nella giusta posizione del diagramma ad albero. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo VERIFICHE Le verifiche dei TRAGUARDI RAGGIUNTI sono state effettuate attraverso: •osservazione diretta dei bambini •giochi individuali e collettivi •attività grafiche pittoriche •analisi dei prodotti realizzati •costruzione di cartelloni. a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo BIBLIOGRAFIA • Enciclopedia dei ragazzi – IL REGNO ANIMALE – volume1, Rizzoli junior, Bergamo, 2006 • L. Leopardi, MT. Gariboldi – IL LIBRO DELLE SCIENZE – volume tematico B: La varietà dei viventi, Garzanti scuola, Milano, 2005 SITOGRAFIA www.infattoria-ciaociao.biz www.comune.cento.fe.it a cura delle ins. G. Panzica e V. Sanfilippo