SCUOLA
PRIMARIA
“G. B. Fratadocchi”
Montottone - IC Petritoli
Conversazione clinica
tutte le classi
• Quando senti la parola “ambiente”, a
cosa pensi?
• Che cosa è per te un ambiente?
• Quando un ambiente è naturale?
• Che cosa è un bosco? Da cosa è
formato?
• Cosa c ‘è nel bosco?
• A cosa serve il bosco?
Mappa Mentale
•
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Un ambiente è
naturale quando:
Non ci sono elementi
artificiali
C’è aria pura
C’è pace
Ci sono flora e fauna
C’è acqua pulita
Non vengono tagliati
alberi
• Un bosco è:
1. Un ambiente naturale
2. Un insieme di alberi
vari
3. Un luogo tranquillo o
inquietante
•
1.
2.
3.
4.
Nel bosco ci sono:
Piante
Animali
Rifugi, tane
Bacche, funghi,
frutti, erba
• Il bosco serve a:
1. Fornirci ossigeno,
carta e legname,
cibo
2. Abbellire il
paesaggio
Matrice cognitiva
• Conoscono le caratteristiche di un
ambiente naturale.
• Distinguono un ambiente naturale da
quello artificiale.
• Conoscono gli elementi più
importanti che compongono il bosco.
• Comprendono i bisogni che il bosco
soddisfa all’uomo.
Compito di apprendimento
• Sistema di relazioni tra l’uomo e
l’ambiente.
• Sistema di relazioni tra esseri viventi
e uomo.
• Equilibrio tra ecosistemi.
• Capire che l’uomo che rispetta e che
acquista una coscienza profonda,
acquisisce comportamenti
responsabili e nuovi stili di vita.
Il bosco
• Disegna un bosco e immagina...
Il proprio posto nel mondo
• Abbiamo 21 carte
di identità:
5 cinesi,
1 russa,
3 africane,
2 sud-americane,
7 asiatiche e
australiane,
2 europee,
1 americana.
• Nella stanza
predisponiamo:
2 sedie per i Cinesi,
1 per l’ex URSS,
0 sedie per gli Africani,
1 per i Sud-Americani,
4 per Asiatici e
Australiani,
7 sedie per gli Europei,
8 sedie per il Nord
America.
• I nostri compagni
ora possono
rientrare e sedersi
sulle sedie che
appartengono al
proprio Stato, ma
non c’è posto per
tutti.
• Alcuni bambini non
possono sedersi,
nonostante molte
sedie siano vuote,
perché in
eccedenza rispetto
al numero dei
cittadini di quello
Stato.
Osserva le immagini: tra l’immondizia
che vedi, qual è il materiale più presente?
E in questa foto cosa pensi sia accaduto?
Osserva l’immagine e inventa una storia
Le nostre storie
La sera precedente… dei pezzi di
plastica di un sacchetto erano caduti
in mare… i pescatori avevano visto
galleggiare i residui, ma erano troppo
pigri per raccoglierli…
Da lì passava una nave del WWF… I
ragazzi cercarono di salvarla, ma
purtroppo non ci riuscirono…
… Era proprio di quei rifiuti di plastica
che la tartaruga si era cibata… che aveva
visto e rincorreva e cercava di afferrare…
Dopo essersi resa conto che la plastica
non era cibo, tentò invano di tirarla fuori
dalla bocca con le zampette…
… la sua carcassa galleggiò in superficie
sino alla riva…
Prova ad elencare tutti gli oggetti
di plastica che ogni giorno utilizzi e che,
prima o poi, finiscono nella spazzatura …
• Bottiglie
• Sacchetti
• Contenitore del latte
• Contenitore dello yogurt
• L’involucro delle riviste
COS’E’ LA PLASTICA?
• La plastica è una sostanza organica
che nasce da risorse naturali quali
carbone, sale comune, gas, e
soprattutto petrolio.
DOVE SI RACCOGLIE LA PLASTICA?
•La plastica è un materiale che può
essere raccolto negli appositi
contenitori di colore giallo.
PERCHÉ É IMPORTANTE
RICICLARE LA PLASTICA?
Riciclare la plastica è importante perché:
• si risparmiano le materie prime (come il petrolio)
• si ottiene un risparmio energetico
• si riduce l'accumulo nell’ambiente di sostanze
nocive
• si ottiene un risparmio economico sullo
smaltimento dei rifiuti
• Inoltre la plastica è un materiale tossico e
pericoloso; la plastica bruciata nell’inceneritore
libera sostanze dannose per l'ambiente e per
l'uomo. Al contrario se la plastica viene
accumulata in discariche impiega milioni di anni
per degradarsi e anche se sotterrata può
produrre sostanze nocive.
Ieri: Il caso Seveso
• Il 10 Luglio 1976,presso la ditta ICMESA, a Meda,
in provincia di Milano, si verificò una fuoriuscita di
gas tossico contenente diossina.
• Dopo quattro giorni
dall'incidente le foglie degli
alberi ingialliscono e
cadono, inizia la moria di
galline, uccelli e conigli.
Nell'area interessata
vivono circa 100mila
persone e si verificano i
primi casi di intossicazione
nella popolazione. Il 15
luglio il sindaco di Seveso
emana un'ordinanza di
emergenza: divieto di
toccare la terra, gli ortaggi,
l'erba e di consumare
frutta e verdure, animali
da cortile, di esporsi
all'aria aperta.
• I casi d'intossicazione
aumentano, i più colpiti
sono i bambini. Si dà nome
a una malattia allora quasi
sconosciuta: la cloracne, il
sintomo più eclatante
dell'esposizione alla
diossina, che colpisce la
pelle, soprattutto del volto
e dei genitali esterni, se
l'esposizione è prolungata
si diffonde in tutto il corpo.
Il 10 agosto si decide di
evacuare l'area circostante
l'impianto per circa 15
ettari e le famiglie
residenti nelle zone più
colpite sono invitate ad
abbandonare le proprie
abitazioni. Reticolati sono
posti per delimitare le zone
pericolose.
Oggi: L’onda nera nel Lambro
• Almeno 15.000
metri cubi di
gasolio e petrolio
combustibile si
sono riversati nel
fiume che da
Monza arriva a
Milano.
• Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i Vigili del
Fuoco e il Corpo Forestale dello Stato per una
prima valutazione dei danni ambientali, ma anche
per capire cosa sia realmente accaduto. La
raffineria dal quale proviene il liquido è un
impianto abbandonato in attesa di
riqualificazione.
Le prime vittime della marea nera sono gli animali
Inquinamento e rispetto dell’ambiente
• Se anatre e
germani muoiono
nel Lambro a
causa delle acque
inquinate, quando
gli animali di un
bosco rischiano la
vita?
Quando viene
inquinato, tagliato,
bruciato, attraversato
da strade…
Mappe inquinamento aria:
Piemonte e Veneto.
Il vecchio boscaiolo
• Educazione linguistica:
Analisi testuale (personaggi principali e loro
caratteristiche-ambiente-tempo; definizione di
termini)
• Educazione sentimentale-critica
Individuazione dei passi del testo più
interessanti; analisi dei sentimenti del
protagonista; analisi dei propri sentimenti
durante la lettura del testo; analisi dei propri
atteggiamenti nei confronti dell’ambiente.
Noi e l’ambiente
Gli alberi nel testo poetico
La quercia caduta
Dov'era l'ombra, or sé la quercia spande
morta, né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo:era pur grande!
Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo:era pur buona!
Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell'aria, un pianto… d'una capinera
che cerca il nido che non troverà.
Giovanni Pascoli
“Alberi”
Gli alberi sembrano identici
che vedo dalla finestra
Ma non è vero. Uno grandissimo
si spezzò e ora non ricordiamo
più che grande parete verde era.
Altri hanno un male.
La terra non respira abbastanza.
Le siepi fanno appena in tempo
a metter fuori foglie nuove
che agosto le strozza di polvere
e ottobre di fumo.
La storia del giardino e della città
non interessa. Non abbiamo tempo
per disegnare le foglie e gli insetti
o sedere alla luce candida
lunghe ore a lavorare.
Gli alberi sembrano tutti identici,
la specie pare fedele.
E sono invece portati via
molto lontano. Nemmeno un grido,
nemmeno un sibilo ne arriva.
Non è il caso di disperarsene,
figlia mia, ma di saperlo
mentre insieme guardiamo gli alberi
e tu impari chi è tuo padre.
Franco Fortini, (Una volta per sempre, 1978)
"Alberi“
Alberi!
Foste frecce
dall'azzurro cadute ?
quali crudeli guerrieri vi scagliarono?
Furono le stelle?
Le vostre musiche vengono dall'anima
degli uccelli,
dagli occhi di Dio,
dalla passione perfetta.
Alberi!
Riconosceranno le vostre radici
il mio cuore in terra?
Federico Garcia Lorca [1898-1936] (1919,
trad. di C.Bo)
“Sai che gli alberi parlano?
Sì parlano. Parlano l'un con l'altro
e parlano con te,
se li sai ascoltare.
Ma gli uomini bianchi non ascoltano.
Non hanno mai pensato
che valga la pena di ascoltare
noi indiani e, temo che non ascolteranno
nemmeno le altre voci della Natura.
Io stesso ho imparato molto dagli alberi:
talvolta qualcosa sul tempo,
talvolta qualcosa sugli animali,
talvolta qualcosa sul Grande Spirito.”
(Tatanga Mani)
Nativi americani, pellirossa.
Le nostre poesie
Maestoso è l’ albero
robusto e indifeso
come un uccello costretto
a vivere in gabbia.
Nei boschi
respira piano,
rapidamente cresce
e innalza verso il cielo
braccia tese in preghiera.
E’ nata
nel bosco una nuova vita:
è un albero!
Col tempo
crescerà maestosamente,
pian piano
fiorirà rigoglioso,
i suoi rami
oscilleranno adagio
come fragili dita
di bimbi appena nati
che teneramente
accarezzano il cielo.
Il piccolo albero della foresta
Lentamente cresce
Tra i candidi fiori
Protetto dall’ombra
della vecchia quercia.
I suoi rami si colmano di frutti
Si aprono le radici nel terreno
Ondeggiano le foglie al vento
Come coriandoli
lanciati da bimbi felici.
La grande quercia cade
Nell’oscurità della notte
L’albero triste guarda
Frammenti di luce nel cielo.
Albero,
Tu che maestoso cresci
Ondeggi
Adagio respiri
Impetuosamente svetti
E nei boschi
E nelle colline
E nelle radure
Dolcemente danzi
Alla brezza primaverile.
Ondeggia, sotto l’azzurro
mantello
L’albero indifferente
Dolcemente accarezza
il cielo.
Spirito libero
in cerca di qualcosa di nuovo.
Sei la nostra anima.
Nel bosco
Isolato tu cresci
Le tue foglie ormai spente
ondeggiano nell’ombra
Come un arcobaleno
che ha perso i suoi colori.
Nella notte buia e scura
Si sente un solo respiro:
La tua voce piange
Ai mali dell’uomo
Verifica
Leggi attentamente le
schede ed esegui gli
esercizi proposti.
Le reti alimentari
LA PIRAMIDE ALIMENTARE
Prendiamo una catena
alimentare del mare e
immaginiamo che ogni essere
vivente della catena si nutra di
una solo tipo di cibo:
Tonno: 1 kg
Sgombro:10 kg
Alici:100 kg
Crostacei:1.000kg
Alghe: 10.000 kg
DECOMPOSITORI
Uomo:1 hg
Diecimila chilogrammi di alghe
si trasformeranno in mille
chilogrammi di crostacei;
Mille kg di crostacei potranno
diventare cento kg di alici;
Cento kg di alici si potranno
trasformare in dieci kg di
sgombri;
Dieci kg di sgombri
formeranno un kg di tonno;
Un kg di tonno, mangiato
dall’uomo, si trasformerà in un
etto del suo peso.
Scarica

Coscienza ecologica