• MATERIALE
Scaricabile dal sito
• NOTA ORGANIZZATIVA
Verrà poi consegnata quando analizzeremo
il materiale stesso
IL MINILABORATORIO
circoscritto
è
mirato
e
(argomenti: addizione e sottrazione)
Al suo interno gli allievi possono trovare
materiale strutturato da utilizzare in modo
autonomo
•Tener conto delle differenze tra gli allievi
•Tener conto degli obiettivi matematici ed
educativi del programma
•Proporre attività e situazioni matematiche
significative
•Costruire una progressiva autonomia da
parte dell’allievo.
.
Si vuole offrire la possibilità di avviare
in 2a elementare dei "mini laboratori"
impostati in conformità con l'approccio
Dimat, ossia con un'attenzione
particolare e simultanea agli obiettivi
cognitivi,
e
metacognitivi.
Sapere.
Saper fare.
Imparare ad imparare, cioè essere
consapevoli del proprio sapere e del
proprio modo di lavorare.
ATTENZIONE RIVOLTA A:
 dare maggiore impulso al lavoro in comune
tra gli allievi
 favorire lo scambio di idee, il confronto,
 favorire il lavoro a coppie, la correzione
reciproca (perché favorirla??????), la
discussione
 dare la possibilità agli allievi di mettere in
luce loro pregi e difetti (disponibilità verso
l’altro, ordine, autonomia, paure, coraggio,
…) e diventarne sempre più consapevole.
ATTENZIONE RIVOLTA A:
 cos'è importante nel calcolare?
 cosa vedo quando guardo un'addizione o
una sottrazione?
 oltre alle competenze cognitive, quali altre
conoscenze sono coinvolte?
 cosa devo fare quando non so risolvere un
calcolo?
 che linguaggio interiore accompagna la mia
procedura di risoluzione?
UN OBIETTIVO FONDAMENTALE:
Coinvolgere l’allievo nell’autovalutazione del
proprio apprendimento
L'autovalutazione è il motore della presa a
carico del proprio percorso di apprendimento.
Gli allievi sono messi progressivamente nella
condizione di poter valutare loro stessi il
proprio lavoro, naturalmente con le dovute
mediazioni da parte dell'insegnante.
•Quale consapevolezza ho del mio sapere e delle mie procedure?
•Posso controllare il mio lavoro o deve esserci sempre
l'insegnante?
•Che cosa faccio quando sbaglio?
•Come posso andare avanti nel lavoro?
Quasi tutti i lavori proposti nei fogli richiedono
la lettura e la comprensione di consegne scritte
non sempre di facile lettura per un allievo di
2a.
Si tratta di un lavoro che mira nel contempo ad
obiettivi matematici e linguistici (lettura,
scambio di idee, quindi linguaggio, e scrittura).
Vengono proposti due “pacchetti” di fogli, uno
per l’addizione e uno per la sottrazione ….. già
sperimentati in più classi con successo…..
Rispetto agli obiettivi previsti dai programmi
alla termine del 1° ciclo, il livello massimo
proposto concerne calcoli del tipo 58+7 per le
addizioni e 54-7 per le sottrazioni.
 I materiali di questa edizione, rispetto a
quelli degli anni precedenti, hanno delle
nuove caratteristiche:
 Fogli di autovalutazione (da fotocopiare su
fogli gialli) suddivisi in due livelli, A e B.
Esiste un foglio A e un foglio B sia per
l’addizione che per la sottrazione.
Questi fogli sono da appendere, visibili a
tutti, poiché, sotto ad ogni famiglia di
calcoli, sono indicati i fogli di preparazione o
di ripresa corrispondenti da utilizzare
durante il laboratorio
I prossimi due fogli sono utili per
segnare il proprio lavoro come ……….
“Tabella di marcia”
Foglio BIS per un'autovalutazione finale al
termine dell'anno scolastico (da fotocopiare
su fogli azzurri o comunque di altro colore
rispetto al giallo e al bianco).
Una nostra indagine, condotta nell'anno 1996/97 con quasi mille
allievi, ha mostrato come a inizio 3a, nelle addizioni mentali, il
42% degli allievi non riesce in calcoli del tipo 38+44 e, nelle
sottrazioni mentali, ben il 68% degli allievi non riesce in calcoli del
tipo 52-34.
Per questo motivo abbiamo limitato il livello massimo da
raggiungere alle "famiglie" 58+7 e 54-7, dove i passaggi di
decina sono più "facilmente visibili" grazie all'assenza di decine
nel secondo termine.
Una più recente indagine, condotta nel settembre del 2007 nelle
classi 3e (relativa a ben 1620 allievi!), conferma, anche se in
modo più attenuato, i dati raccolti dieci anni prima: nelle
addizione la riuscita si limita al 69% mentre nelle sottrazioni
raggiunge solo il 40%. Abbiamo dunque, a inizio terza, 3 allievi su
10 che non riescono nelle addizioni sopra elencate e ben 6 allievi
su 10 che sbagliano nelle sottrazioni.
COME ORGANIZZARE I MINI LABORATORI
Preparazione del materiale:
1. Fotocopiare su fogli gialli (FV) i fogli di autovalutazione A e B:
uno per ogni alunno.
2. Fotocopiare su fogli bianchi la tabella dei fogli di preparazione
e di ripresa A e B: uno per ogni alunno.
3. Fotocopiare su fogli azzurri i fogli di autovalutazione BIS: uno
per ogni alunno.
4. Fotocopiare su fogli bianchi i fogli di preparazione: metterne a
disposizione un numero corrispondente alla metà degli alunni.
Se ne occorrono ancora si faranno in seguito altre fotocopie.
5. Fotocopiare fogli di autovalutazione A e B su foglio A3 da
appendere in classe
6. Scegliere un paio di FP (serie A) per l’addizione e un paio
(serie A) sottrazione, da eseguire con tutta la classe.
 Presentare a tutta la classe un FP (ad es. F7).
(importanti le rotture di contratto!).
 I b. lo svolgono a coppie (fase di azione), il docente
osserva,.. e introduce poi i vari momenti di
comunicazione,
di
validazione
e
di
istituzionalizzazione.
Il docente:
 presenta tutti i FP relativi al FV A e spiega come funziona il
laboratorio:
possono
scegliere
il
foglio,
collaborare,
controllarsi, ecc… . Colorano la rispettiva tabella personale dei
fogli di preparazione,…
 mette a disposizioni degli alunni i fogli di preparazione
precedentemente fotocopiati in scatole distinte appoggiate su
banchi oppure in bustine trasparenti all'interno di alcuni
classificatori.
 Per evitare che gli alunni prendano anche l'ultimo foglio a
disposizione nella scatola (o nella bustina) e quindi non ve ne
sia uno da fotocopiare per chi ne avesse la necessità, mettere
un post-it colorato sull'ultimo foglio messo a disposizione
(ACCORDO: il foglio con il post-it non deve essere usato ma
fotocopiato).
 consegnare agli alunni il foglio con il riassunto di tutti gli FP
che ci sono a disposizione: ogni bambino colorerà la tesserina
corrispondente ai fogli di preparazione (FP) che affronterà.
Dopo due o tre momenti di “laboratorio di preparazione”
(durante i quali l’insegnante si preoccupa soprattutto di
mediazioni di tipo organizzativo) si introduce il primo FV
(A) e si presenta il primo momento di autovalutazione
Si controllano il FV svolti e si presentano le due opzioni
possibili:
•ci sarà chi ancora non domina tutti i calcoli e pertanto dovrà
riprendere alcuni FP del gruppo A (con l’aiuto del foglio apposito
appeso in classe),
•c’è chi, avendo superato tutti gli ostacoli del foglio A, potrà
svolgere il secondo FV (che per il momento però non viene
ancora presentato, si anticipa soltanto).
Si ripetono le fasi da 1 a 4 per la sottrazione
Viene presentato il “depennare” (es.:FP18): con
tutta la classe si svolge almeno un FP (scelto tra i
tanti del gruppo B) e si inventano alcune “giochetti”
(bambini che preparano un foglio per i compagni,
da scambiarsi, ecc..).
Svolgere ancora con tutta la classe un FP della gruppo B
(ad es. F25) per capire come sono fatti (ancora una volta
facciamo attenzione alle rotture di contratto!) per
riaffermare la necessità di collaborare, controllarsi a
vicenda, imparare assieme,… .
Presentare il secondo foglio di autovalutazione (B) e chiedere ai
bambini di guardarlo attentamente e, coloro che hanno
completato il FV A, possono prepararsi (sempre con l’aiuto del
rispettivo foglio appeso in classe) in quelle “famiglie” che non
padroneggiano.
Si ripetono le fasi da 6 a 8 per la sottrazione
A questo punto tutto è in gioco: addizione e sottrazione , livelli A e B.
La differenziazione è in atto e durante i laboratori ci sarà chi sta
lavorando ad un certo livello, su un certo problema, chi aiuterà un
compagno a capire che…, chi starà correggendo il foglio di un
compagno,.. ecc. .
L’insegnante in tutta questa fase deve soprattutto essere osservatore e
mediatore degli aspetti organizzativi. Cercherà di intervenire in ambito
cognitivo il meno possibile (in particolare, rilanciando ai compagni i
problemi posti da uno o l’altro dei bambini).
Quando la maestra nota una difficoltà, un problema particolare, che
concerne parecchi bambini, ferma la classe e propone un’attività
collettiva. Poi rilancia di nuovo il laboratorio.
(Sul ruolo dell’insegnante in classe bisognerà lavorare
molto)
Se necessario si invitano gli allievi a costruire dei
giochi delle carte colorate per quelle famiglie che sono
di ostacolo.
Oppure si utilizza la Banca dei numeri per capire
meglio la procedura di calcolo.
Quando un bambino si sentirà sicuro, potrà
svolgere il FV B.
Se poi commette degli errori, riprende, ecc….
A fine anno
 Fogli Bis e, se necessario, consegna di un
po’ di materiale per lavorare a casa prima
dell’inizio del prossimo anno scolastico.
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Diapositiva 1 - Dimat: differenziare in matematica