Gli italiani e il risparmio Sondaggio realizzato da Abacus per ACRI in occasione della 77a Giornata Mondiale del Risparmio Sintesi dei risultati Premessa ACRI rappresenta a livello nazionale le Fondazioni bancarie e le Banche del Sistema delle Casse di Risparmio e Banche del Monte italiane. In occasione della 77a Giornata Mondiale del Risparmio che si svolgerà il 31 ottobre, ACRI presenterà i risultati di un’indagine di opinione presso un campione della popolazione italiana adulta. ACRI ha chiesto ad Abacus di condurre l’indagine, il cui obiettivo sintetico è fornire indicazioni su opinioni e atteggiamenti dei risparmiatori in generale e in questo momento di estrema incertezza. Una sezione è inoltre dedicata agli effetti attesi dall’introduzione dell’Euro. 2 Obiettivi In particolare, si desidera indagare: La propensione nei confronti del risparmio La reazione alle incertezze attuali sui mercati finanziari Come sono cambiati i comportamenti in materia di risparmi e di investimenti Gli italiani a fronte del passaggio dalla Lira all’Euro: timori ed informazione La percezione del futuro, personale e dell’economia 3 Scheda tecnica Tecnica di rilevazione Interviste telefoniche con tecnologia CATI – Computer Assisted Telephone Interviews Periodo di rilevazione Seconda settimana di Ottobre 2001 Campione 1.000 interviste presso un campione rappresentativo della popolazione italiana di età pari e superiore ai 18 anni, stratificato in base ai seguenti criteri: area geografica per ampiezza del centro sesso per età Ponderazione dei risultati In corso di elaborazione dei risultati si è proceduto ad una ponderazione degli stessi al fine di riprodurre esattamente l’universo di riferimento. 4 Caratteristiche del campione 5 Caratteristiche del campione Area geografica Ampiezza centri 40% Sud e Isole 34% Nord Ovest 27% 35% 31% 30% 25% 22% 23% 20% 16% 15% Centro 20% 10% Nord Est 19% 8% 5% 0% < 10,000 Base: Totale Campione (1.000) 6 10 < 30.000 30 < 100.000 100 < 250.000 > 250.000 Caratteristiche del campione Sesso Età Uomini 48% 33% 32% 35% 75% Età media: 46 anni Donne 52% 18-34 anni 35-54 anni Capofamiglia 25% Base: Totale Campione (1.000) 7 55 anni e oltre Caratteristiche del campione Professione Titolo di studio Imprend., dir., lib. prof. 44% 8% Esercente, artigiano 3% Impiegato 17% Insegnante, docente 29% OCCUPATI 4% 48% 11% Operaio, agricoltore altro occupato 14% 13% 4% Casalinga 15% Pensionato 26% Studente Laurea Diploma 8% Disoccupato Istruz. Istr. elem./ media inf. nessuna 0% Base: Totale Campione (1.000) 8 3% 5% 10% 15% 20% 25% 30% Caratteristiche del campione Percettori di reddito Casa di proprietà Casa non di proprietà 26% Non percettori 26% Percettori di reddito 74% Vivono in casa di proprietà 74% Base: Totale Campione (1.000) 9 Caratteristiche del campione Mutuo Previdenza privata Hanno un mutuo 16% Non indica 6% Non hanno un mutuo 84% La vorrebbero 16% Non hanno previdenza privata 47% Base: Totale Campione (1.000) 10 Hanno previdenza privata 31% Propensione e atteggiamento nei confronti del risparmio 11 Note di commento Quasi la metà del campione intervistato (48%) dichiara di essere riuscito a risparmiare una parte del proprio reddito netto annuale degli ultimi 12 mesi. In realtà, analizzando nel dettaglio chi è riuscito a risparmiare qualcosa, scopriamo che: -per la metà di costoro, la porzione accantonata non è superiore al 10% del reddito percepito - il 38% ha l’impressione di essere riuscito a risparmiare meno rispetto all’anno precedente, a fronte di un 21% che dichiara di aver risparmiato di più. Abbiamo rilevato anche una percentuale non indifferente di italiani che hanno speso più di quanto risparmiato, andando quindi ad intaccare il proprio capitale pregresso (10%) o addirittura ricorrendo a prestiti (3%). Per quanto riguarda le attese di risparmio per il prossimo anno, la situazione non è “lineare”: -a totale campione la percentuale di chi pensa di riuscire a risparmiare di più rispetto a quest’anno è superiore a quella dei pessimisti (27% contro 24%) - se restringiamo l’analisi a chi è effettivamente riuscito a risparmiare nel 2001, scopriamo che gli ottimisti cedono il passo a chi si attende invece una riduzione dei propri risparmi. Probabilmente questo è dovuto all’esperienze effettivamente vissuta negli ultimi 12 mesi dove, come indicato in precedenza, c’è da parte dei risparmiatori la sensazione di aver accantonato meno dell’anno precedente. 12 Note di commento La maggioranza degli italiani (60%) si identifica in un risparmiatore “tranquillo”, non è disponibile a troppe rinunce per poter accumulare un capitale. E’ interessante osservare come, proprio all’interno di questo gruppo, si concentri la maggior parte di chi effettivamente è riuscito a mettere da parte qualcosa negli ultimi 12 mesi. Al contrario, chi vive il risparmio in modo più ansioso, spesso non è riuscito a risparmiare nell’ultimo anno. In questo gruppo troviamo, in particolare, le donne e le persone più anziane. Le “cicale” rappresentano soltanto il 12% del campione. Ma perchè risparmiano gli italiani? Su questo il campione si divide: -per circa la metà il risparmio è fine a se stesso, puro incremento del proprio capitale (in particolare le persone più anziane) - per l’altra metà esiste un progetto più o meno definito per cui risparmiare. In particolare, per questo secondo gruppo, il futuro dei propri figli e la casa di proprietà rappresentano gli obiettivi prioritari. Non indifferente è anche la preoccupazione per il proprio avvenire: la garanzia di una vecchiaia serena e la capacità di far fronte agli imprevisti della vita. 13 Risparmio negli ultimi 12 mesi A1. Negli ultimi 12 mesi Lei/ la sua Famiglia è riuscito/a a risparmiare parte del reddito guadagnato? 48% 38% 10% Sì, sono riuscito a risparmiare No, ho consumato No, ho dovuto tutto il reddito ricorrere a risparmi accumulati Base: Totale Campione (1.000) 14 3% No, ho dovuto ricorrere a prestiti Porzione del reddito 2001 risparmiata A2 Quanto è riuscito a risparmiare del suo reddito annuale netto? Meno del 10% del reddito: 50% Tra il 10% e il 20% del reddito: 25% Oltre il 20%: 18% Non indica 7% Base: percettori di reddito che hanno risparmiato (373) 15 Risparmio 2000 – 2001 A3. Nel corso del 2001, Lei pensa di riuscire a risparmiare di più o di meno rispetto all’anno scorso, cioè al 2000? non s a Più nel 2001 21% 6% Più nel 2000 38% lo stesso 35% Base: percettori di reddito che hanno risparmiato (373) 16 Risparmio 2001 - 2002 A4. E nel corso dei prossimi 12 mesi, cioè nel 2002, Lei pensa di riuscire a risparmiare di più o di meno rispetto a quest’anno? Base: hanno risparmiato nel 2001 (475) Base: Totale Campione (1.000) Più nel 2002 27% non sa 16% Più nel 2002 24% Più nel 2001 24% non sa 15% Più nel 2001 27% lo stesso 33% lo stesso 34% 17 Atteggiamento verso al risparmio A5. In fatto di risparmio, quale di queste 3 affermazioni descrive meglio il Suo pensiero?… Donne : Over 55: 32% 35% Ha risparmiato nel 2000: 73% 60% 26% 12% Non vivo tranquillo se non metto da parte qualche risparmio Faccio dei risparmi ma senza troppe rinunce Base: Totale Campione (1.000) 18 Preferisco godermi la vita senza preoccuparmi troppo del futuro Obiettivi del risparmio A7. In generale, Lei risparmia e reinveste per incrementare il tenore di vita … oppure ha un progetto specifico per il quale risparmia…? Progetto specifico 49% In generale 43% Over 55: 56% A8. Mi potrebbe dire quali delle seguenti affermazioni si avvicina di più ai motivi per cui risparmia? non sa 8% • Per garantire il futuro dei miei figli 39% • Per acquistare una proprietà immobiliare/ fondiaria 33% • In caso di problemi o imprevisti 30% • Per una vecchiaia serena e tranquilla 27% • Per un acquisto importante 14% • Per avere un'attività autonoma/ in proprio (azienda / negozio.) 7% Base: Chi risparmia per un progetto specifico (361) Base: percettori di reddito (741) 19 Gli investimenti 20 Note di commento E’ piuttosto singolare il fatto che circa la metà (47%) di chi percepisce un reddito ritenga di non reinvestire i propri risparmi ma preferisca tenerli sul conto corrente. La propensione all’investimento sembra essere direttamente correlata al livello di istruzione. Nella scelta degli investimenti, i criteri guida sono dominati da una tendenziale avversione al rischio che si declina come preferenza per attività “sicure e protette” e “facilmente liquidabili”. Il guadagno a lungo termine è inoltre lievemente più considerato rispetto al “mordi e fuggi” che sembra essere più gradito da chi ha una bassa propensione al risparmio. Questa avversione al rischio si conferma attraverso l’analisi di altri 2 parametri: - il 77% degli italiani, di fronte a una scelta secca, preferirebbe un reddito sicuro e basso ad uno alto ma incerto - nel dare un giudizio di accordo su alcune affermazioni relative agli investimenti, si denota una certa diffidenza nei confronti delle azioni (“sono una scommessa”, “si adattano solo a chi ha molti soldi”) In questo stesso ambito emergono i primi effetti delle recenti incertezze sui mercati finanziari. Una buona percentuale di risparmiatori si sente confusa (36%) e la metà ritiene di doversi affidare a professionisti per affrontare un periodo difficile come quello attuale. Chi invece pensa che nei periodi incerti sia meglio essere più coraggiosi nella scelta degli investimenti, sembra parlare con poca cognizione di causa: si tratta soprattutto di persone con bassa propensione al risparmio e meno istruite. 21 Note di commento Pochi hanno piena fiducia in se stessi su come investire i propri risparmi. Solo l’1% si considera un vero esperto e solo il 10% dice di cavarsela. Si tratta in particolare di chi ha anche una propensione al rischio più alta della media, di chi ha più mezzi da investire e di chi non di rado decide in piena autonomia gli impieghi del proprio risparmio. In generale la maggioranza dei percettori di reddito ha scarsa fiducia nei propri mezzi. In questo gruppo sono più rappresentate le donne e gli abitanti delle regioni centrali. Questa situazione genera un alta propensione a confrontarsi o ad affidarsi a figure professionali nelle proprie decisioni di investimento. Solo il 10% decide in piena autonomia, mentre la maggior parte ritiene doveroso consigliarsi con altre persone: in particolare le figure con cui ci si consiglia si trovano sia nell’ambito familiare (83%), sia al di fuori di esso (84%), con una forte sovrapposizione. Inoltre, un 20% del nostro campione rinuncia completamente a decidere dei propri investimenti, affidando del tutto la gestione a terze persone (spesso al di fuori della famiglia). Questa situazione genera un notevole spazio per i consulenti delle banche: il 38% dei risparmiatori consulta queste figure, ed un 9% si affida completamente ad essi. Nel valutare il proprio risparmio la metà dei percettori di reddito considera solamente aspetti legati al puro rendimento. Non è tuttavia indifferente la percentuale di chi, almeno a livello dichiarato, denota attenzione anche al “come”: in particolare sono i giovani, sono persone ottimiste sul proprio futuro, ma anche preoccupate per l’evolvere della situazione economica internazionale. Essi desiderano non finanziare attività illecite, e sono interessati a poter contribuire ad alcune realtà transnazionali (25% coop. nel terzo mondo, org. benefiche, finanza etica, agricoltura biologica) ed alla ricaduta locale degli effetti del proprio risparmio (24%) più che a quella nazionale (18%): in altre parole si profila un atteggiamento “glocal”. 22 Dal risparmio all’investimento A6. In generale, Lei reinveste almeno una parte dei suoi risparmi, oppure li mantiene liquidi, sul conto corrente? Reinvesto la maggior parte dei miei risparmi Reinvesto una piccola parte dei miei risparmi 22% Laurea: 34% 26% Tengo i miei risparmi liquidi 47% Base: Percettori di reddito (741) 23 Bassa istruzione: 53% Criteri generali di scelta degli investimenti B4.Quando Lei decide di investire i suoi risparmi a quali di questi aspetti dà maggior valore? E poi…? (In ordine dal più importante – 1a posizione - al meno importante – 4a posizione) Posizione media (posizione 1a – 4a) % della 1a posizione Investimento sicuro e protetto 2,00 38% Possibilità di rientrare in possesso dei soldi investiti in qualsiasi momento 2,00 39% 2,95 Guadagno elevato a lungo termine 3,03 Guadagno elevato a breve termine 14% 9% Bassa propensione al risparmio: 18% Base: Totale Campione (1.000) 24 Avversione al rischio D9. Lei preferirebbe un reddito… Alto ed Incerto: propensi al rischio 13% Basso e sicuro: avversi al rischio 77% 18/34 anni: 21% Non indica 10% Base: Totale Campione (1.000) 25 Atteggiamenti verso l’investimento TOP 3: % di voti 8+9+10 B5. Per ciascuna frase Lei mi dica quanto è d’accordo usando una scala da 1 a 10 dove 10 significa che Lei è completamente d’accordo e 1 che non è assolutamente d’accordo Bassa prop. risp.: 44% Elem./ Medie: 40% Reinveste molto: 23% Laurea: 17% 54% 50% 47% 36% 31% 22% Denaro in Azioni è Nei periodi di una scommessa incertezza è meglio affidarsi a professionisti Azioni redditizie solo per chi ha molti soldi Ultimamente mi In questo periodo Chi investe in sento confuso sul bisogna essere più azioni fa più soldi modo di investire coraggiosi negli di chi investe in investimenti Titoli di Stato Base: Totale Campione (1.000) 26 Esperienza negli investimenti B6. In materia di investimenti, Lei si considera … Un esperto Uno che se la cava 1% Fiducia in sé stesso come investitore: 42% 13% Reinveste gran parte: 54% Propensi al rischio: 49% Nella media 27% Un principiante 27% Uno che ne capisce poco o niente 31% Base: Percettori di reddito (741) 27 Poca fiducia in sé stesso come investitore: 58% Centro: 64% Donne: 64% Processo decisionale dell’investimento B7/8/9. In materia di investimenti, Lei … Autonomo Con la Famiglia 83% Con altri 84% …tra cui col consulente della Banca 44% Base: si consiglia (500) Delega a familiari 27% Delega ad altri 73% …tra cui al consulente della Banca 44% Base: si affida (151) 10% Si consiglia 67% Non risponde 3% Si affida… 20% Sul totale dei percettori di reddito, il 38% considera comunque l’opinione del consulente della Banca Base: Percettori di reddito (741) 28 Interesse verso come sono impiegati i risparmi B10 Nel momento in cui investe dei risparmi, Lei si interessa principalmente di quanto rendono, oppure tiene in considerazione anche dove verrà investito il suo denaro? B11.Lei considera importante dove verrà investito…. Mi potrebbe dire con quale delle seguenti affermazioni si trova più d’accordo? No attività illecite 30% Contributo ...alle coop. nel terzo mondo, le org. benefiche, finanza etica, agricoltura biologica 50% 40% 25% Contributo allo sviluppo della zona in cui risiedo 24% Contributo allo sviluppo economico dell'Italia 10% 18/34 anni: 52% Solo rendimento Considera dove Non sa Non finanziare industrie ed attività che non condivido 18% 5% Base: Considerano dove verranno investite i propri risparmi (299) Base: Percettori di reddito (741) 29 Reazione all’incertezza 30 Note di commento Abbiamo già potuto appurare come l’incertezza di questi giorni abbia modificato gli atteggiamenti nei confronti dei mercati azionari, ed abbia generato una certa apprensione sul cosa fare (“ultimamente mi sento un po’ confuso su come investire…”). Sollecitato direttamente, una parte del campione (22%) ritiene di far fronte alle nuove preoccupazioni risparmiando di più, contro un modesto 7% che considera sia più opportuno risparmiare meno. La grande maggioranza (2/3 del campione) non varierà comunque il proprio comportamento in quanto a risparmio. Analoga situazione per quanto riguarda l’investimento: il 20% ritiene sia il momento giusto per investire, in particolare le persone con più fiducia in se stesse come investitori e – ovviamente – gli ottimisti sul futuro dell’economia mondiale. Il 12% sembra essere colto da timori, e considera l’opzione più gettonabile quella di liberarsi dei propri investimenti; in particolare ciò è vero per le persone con minore livello di istruzione, e per quelli già poco propensi ad investire. Al campione abbiamo chiesto di indicare che impiego conviene dare ai propri risparmi in questo frangente di estrema incertezza. Vince il “mattone”, con il 39% delle indicazioni, seguito logicamente dal gruppo degli strumenti finanziari più sicuri, in primis i Titoli del debito pubblico. Agli ultimi posti i fondi, assimilati per rischio e incertezza alle azioni. Rispetto ad altre rilevazioni condotte da Abacus precedentemente alle ultime vicende internazionali, le differenze più significative consistono in un incremento di chi ritiene sia meglio mantenere i risparmi sul conto corrente e di chi consiglia di spendere i propri soldi. 31 Risparmio e investimento nell’incertezza A9. In questi giorni di grande incertezza sul futuro dell’economia mondiale, Lei cercherà di risparmiare… B3 Ed in questo momento conviene investire o disinvestire? Fiducia in sè come inv: 26% Fiducia economia mond. 24% LO STESSO 64% Investire PIU' 22% 20% Rimanere fermi non sa 7% 68% MENO 7% Disinvestire 12% Bassa istruione.: 18% Bassa Prop. al risp. 20% Base: Percettori di reddito (741) 32 Come investire il risparmio nell’incertezza? B2. Come investire al meglio i risparmi in una situazione di incertezza? 39% Immobili 29% Strumenti fin. sicuri (N) di cui: 15% Titoli di Stato 9% Polizze vita/Pensioni private 5% Certificati di deposito, obbligazioni 12% Tenerli liquidi 9% Meglio spendere 7% Fondi comuni Azioni 4% Base: Totale Campione (1.000) 33 Euro 34 Note di commento Gli italiani sembrano attendere con sempre maggiore fiducia e tranquillità l’arrivo della moneta unica europea. In questo l’informazione gioca un ruolo fondamentale, come per altro confermato da altri studi recentemente condotti da Abacus e da altri Istituti italiani di primario livello. Gli “anelli deboli” – in questo contesto – sembrano essere soprattutto le donne (che risultano anche meno informate) e le persone meno istruite. Ma che effetto avrà l’Euro sui nostri risparmi? In generale i nostri intervistati sanno che i risparmi avranno lo stesso valore, poiché riconoscono il passaggio dalla Lira all’Euro come una “semplice” conversione nominale. Solo una modesta parte ritiene che i risparmi perderanno di valore: sono in generale persone preoccupate dalla poca stabilità dell’Euro, dai rischi inflazionistici, dalle ansie collegate al problema degli arrotondamenti ed al rischio di truffe e confusione. C’è anche un 12% di ottimisti che ritengono possibile un incremento di valore dei risparmi, dovuto al fatto che considerano l’euro una moneta forte e stabile, ed hanno una sorta di fiducia nel cambiamento, magari collegato all’ampliarsi del mercato. Il nostro campione non ritiene che l’introduzione dell’Euro possa generare una variazione nel risparmio, oltre il 70% dichiara che non muterà le proprie abitudini. C’è quindi un clima di generale ottimismo verso i benefici effetti dell’Euro sull’Italia, magari stemperato da qualche rischio inflazionistico (31% degli intervistati, ma solo il 21% presso i laureati), e dalla bassa fiducia che l’introduzione dell’Euro possa avere un effetto positivo sull’occupazione, pur inducendo una maggiore competitività delle imprese italiane. Secondo il nostro campione saranno soprattutto le grandi aziende e le banche a beneficiare dell’introduzione dell’Euro. Le categorie ritenute meno favorite saranno, in modo quasi pregiudiziale, i lavoratori dipendenti, i pensionati e i consumatori in genere. Chi attende l’Euro con fiducia crede in un guadagno di efficienza dei settori finanziari più di quanto faccia la media degli intervistati: in particolare sono più ottimisti sui vantaggi che la moneta unica porterà sia agli investitori, sia a chi necessita di un finanziamento. 35 Euro: Fiducia ed Informazione C0. Lei attende l’introduzione dell’Euro…? C0. E quanto si ritiene informato? Uomini: 75% Fiducia Euro: 79% 63% Molto 9% Con Fiducia Con Preoccupazione Non sa Informati: 63% 54% Abbastanza 35% 30% Poco 3% Non informati: 37% Per niente 7% Donne: 49% Elementari /Medie: 43% Base: Totale Campione (1.000) 36 Euro: effetto sul valore del risparmio C2. Secondo Lei con l’introduzione dell’Euro, i nostri risparmi avranno …? Più valore Meno valore 12% 10% Lo stesso valore C2bis. Perché? Moneta più forte e più credibile Moneta più stabile / Meno inflazione Fiducia nel cambiamento Ci sarà un mercato più vasto L'Italia sarà al livello degli altri / sarà più forte Euro poco stabile / rischio inflazione /svalutazione Paura per gli arrotondamenti Confusione / errori / truffe Moneta debole / perde valore Poca fiducia / paura / inutile 64% Non so: 14% Base: Totale Campione (1.000) 23% 19% 12% 9% 7% 37 E' lo stesso / solo un cambio contabile / non c'è differenza / cambia solo l'unità di misura Ho fiducia 16% 15% 9% 6% 5% 75% 1,6% Euro: effetto sulla propensione al risparmio C3. E lei ritiene che dopo l’introduzione dell’Euro, risparmierà di più o di meno? Di Più 8% Non indica 12% Di Meno 9% Lo stesso 71% Base: Totale Campione (1.000) 38 Euro: conseguenze MEDIA SU SCALA 1 (per niente d’accordo) - 10 (totalmente d’accordo) C4. Le leggerò ora una serie di conseguenze che potrebbe avere l’introduzione dell’Euro sulla vita di tutti. Mi dica quanto è d’accordo con ciascuna affermazione su una scala da 1 a 10, dove 10 significa completamente d’accordo e 1 per niente d’accordo 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 6,3 6,4 6,1 5,8 4,9 Sarà più facile e sicuro investire all'estero L'economia italiana sarà più dinamica e competitiva Molti capitali italiani verranno investiti all'estero Ci sarà un aumento dei prezzi Base: Totale Campione (1.000) 39 Le imprese italiane assumeranno nuovo personale Euro: conseguenze Top 3 = % giudizi 8 + 9 + 10 C4. Le leggerò ora una serie di conseguenze che potrebbe avere l’introduzione dell’Euro sulla vita di tutti. Mi dica quanto è d’accordo con ciascuna affermazione su una scala da 1 a 10, dove 10 significa completamente d’accordo e 1 per niente d’accordo Investe: 44% Eurofiducioso: 36% 33% Laureati: 21% 30% Elem. medie: 24% 31% 30% 16% Sarà più facile e sicuro investire all'estero L'economia italiana sarà più dinamica e competitiva Molti capitali italiani verranno investiti all'estero Ci sarà un aumento dei prezzi Base: Totale Campione (1.000) 40 Le imprese italiane assumeranno nuovo personale Euro: chi ci guadagna? C5. Vorrei ora sapere chi sarà avvantaggiato o svantaggiato dall’introduzione dell’Euro. Iniziamo con … saranno più avvantaggiato o più svantaggiate. 71% 70% Le grandi aziende 69% 67% Le banche 50% 53% I commercianti / autonomi 40% 45% Le piccole imprese 39% 42% Chi investe in Borsa 28% 34% I piccoli risparmiatori 26% 32% Chi ha denaro a prestito I consumatori Dipendenti e i pensionati 24% 29% 21% 25% Base: Totale Campione (1.000), Fiduciosi (625) 41 Totale Chi ha fiducia nell' Euro Euro: chi ci perde? C5. Vorrei ora sapere chi sarà avvantaggiato o svantaggiato dall’introduzione dell’Euro. Iniziamo con … saranno più avvantaggiato o più svantaggiate. Le grandi aziende Le banche Totale 6% 5% chi ha fiducia nell'Euro 8% 10% 21% 16% I commercianti / autonomi 29% 23% Le piccole imprese Chi investe in Borsa 11% 10% I piccoli risparmiatori 28% Chi ha denaro a prestito 22% 37% 29% 50% 44% I consumatori Dipendenti e i pensionati 35% Base: Totale Campione (1.000), Fiduciosi (625) 42 43% Euro: saldo tra chi perde e chi guadagna C5. Vorrei ora sapere chi sarà avvantaggiato o svantaggiato dall’introduzione dell’Euro. Iniziamo con … saranno più avvantaggiato o più svantaggiate. 65% 65% Le grandi aziende 61% 57% Le banche 29% 37% I commercianti / autonomi 11% 23% Le piccole imprese 28% 32% Chi investe in Borsa I piccoli risparmiatori Chi ha denaro a prestito I consumatori Dipendenti e i pensionati -9% 5% -4% -27% -15% 10% Totale -22% -10% chi ha fiducia nell'Euro Base: Totale Campione (1.000), Fiduciosi (625) 43 Aspettative per il futuro 44 Note di commento Allargando la prospettiva alle opinioni generali in materia economica, scopriamo che 2 italiani su 3 sono, tutto sommato, molto o abbastanza soddisfatti della propria attuale situazione economica. I più appagati sembrano essere gli uomini, gli abitanti delle regioni del Nord Est e chi nel corso degli ultimi 12 mesi è riuscito a risparmiare parte del proprio reddito E per il futuro? La percezione che gli intervistati hanno è nella maggior parte dei casi (53%) di una sostanziale stabilità della propria condizione. Gli ottimisti prevalgono comunque sui pessimisti. I giudizi tendono invece a polarizzarsi maggiormente spostando l’ottica dal personale al nazionale e all’internazionale. Diminuisce progressivamente la percentuale di chi prevede stabilità, aumenta il numero di chi prevede un peggioramento ma soprattutto di chi vede il futuro con ottimismo. Infatti, oltre la metà del campione (53%), ipotizza che la propria situazione economica personale rimarrà più o meno uguale, contro un 37% che prevede dei miglioramenti e solo il 7% dei peggioramenti; per quanto riguarda la situazione dell’Italia, il 44% si attende un miglioramento, ed il 13% un peggioramento; analogamente, gli ottimisti riguardo alla situazione economica internazionale sono il 40%, contro un 14% di pessimisti. Inoltre osserviamo un progressivo aumento di chi non fornisce indicazioni man mano che si allontana dalla propria ottica personale: solo il 4% non riesce a formulare aspettative sul proprio futuro, contro il 18% che non ha idea dell’evoluzione economica internazionale. Trasversalmente ai livelli, i più ottimisti sono gli abitanti del Sud Italia e gli uomini; i giovani viceversa hanno una chiara percezione di andare incontro ad un miglioramento personale (“ottimismo”), mentre la loro percezione della situazione italiana e mondiale non differisce da quella delle persone più anziane. Questo tendenziale ottimismo giovanile e stemperato da una maggiore apprensione riguardo al proprio futuro dopo la cessazione dell’attività lavorativa. Se in generale il 15% della popolazione è preoccupata per la pensione, tra i giovani questa percentuale sale al 21% 45 Soddisfazione riguardo la propria attuale situazione economica D1. Lei quanto è soddisfatto della Sua attuale situazione economica? Per niente Molto 8% Insoddisfatti: 35% 5% 27% Poco Soddisfatti: 65% 60% Abbastanza Base: Totale Campione (1.000) 46 Aspettative per i prossimi 3 anni D2. Se pensa ai prossimi 3 anni, Lei pensa che la Sua situazione economica … D3. E sempre nei prossimi 3 anni, Lei pensa che la situazione economica italiana…) D4. E sempre nei prossimi 3 anni, Lei pensa che la situazione economica internazionale… Migliorerà molto 5% 5% 4% 32% Migliorerà abbastanza 39% 36% Rimarrà più o meno uguale 33% 29% 6% Peggiorerà abbastanza Peggiorerà molto 12% 13% 1% 1% 1% 4% Non lo so Personale Italia Mondo 10% 18% Base: Totale Campione (1.000) 47 53% Aspettative per i prossimi 3 anni D2. Se pensa ai prossimi 3 anni, Lei pensa che la Sua situazione economica … D3. E sempre nei prossimi 3 anni, Lei pensa che la situazione economica italiana…) D4. E sempre nei prossimi 3 anni, Lei pensa che la situazione economica internazionale… Personale 18-34 anni: 56% 36% …migliorera’ 44% Italia 40% Mondo Base: Totale Campione (1.000) 48 Preoccupazione per la pensione D7. Lei quanto è preoccupato del Suo futuro economico dopo il pensionamento? 18/34: 21% Preoccupati per l’Euro: 22% Molto 15% Per niente 10% Poco 49% Abbastanza 26% Base: Percettori di reddito (741) 49