Il fumo
1.Storia
2.Cos’è?
3.Cause psicologiche
4.Componenti di una sigaretta
5.Dipendenza dalla nicotina
6.Danni
7.Come smettere?
Il Tabacco arriva in Europa in seguito alle esplorazioni di Colombo, come
moda stravagante e riservata a pochi. Le prime informazioni sul fumo di
tabacco ci arrivano da Bartolomeo de las Casas, il quale diceva che gli
Indiani mischiavano il fiato con il fumo di un’erba chiamata "petum", detto
anche "tabago", che veniva annusato, masticato o fumato in pipe di pietra
rossastra. Per i Maya e i Pellirosse far bruciare il tabacco aveva invece un
valore religioso; significava rendere omaggio al Dio Balan, il dio dei quattro
venti.
Il fumo di tabacco si diffuse capillarmente in tutto il continente europeo
quando l’ambasciatore portoghese Nicot fece omaggio a Caterina de Medici
non solo delle foglie, ma anche dei semi delle piante che vennero
denominate "Herba nicotina" proprio dal nome di Nicot. Con il passare del
tempo il fumare diventò una moda totalitaria che conquistò anche le donne.
Nel 1700 si arrivò ad attribuire al fumo di tabacco capacità medicamentose:
era utile per combattere la peste, le ulcere gastriche e le polmoniti;
sembrava che le piaghe perdessero la loro virulenza dopo essere state
affumicate dal fumo di tabacco che, si diceva, portasse effetti benefici anche
sulle carie dentarie.
Storia
curarsi, una fiutata di tabacco per
schiarirsi le idee e le dipendenze ebbero
inizio.
L’origine della sigaretta vera e propria
risale alla guerra di Crimea, quando un
carico di pipe colò a picco e i soldati
decisero di utilizzare i contenitori di carta
in cui era contenuta la polvere da sparo,
per fumare il tabacco. Con l’avvento delle
due guerre mondiali si ebbe un largo
aumento del consumo di sigarette che si
accrebbe ancor più durante la seconda
guerra mondiale con la pubblicizzazione
Gli epilettici inoltre recuperavano l’equilibrio dopo aver fumato.
Tuttavia il passo dal semplice uso al vero e proprio abuso fu breve. Un
sigaro per curarsi, una fiutata di tabacco per schiarirsi le idee e le
dipendenze ebbero inizio.
L’origine della sigaretta vera e propria risale alla guerra di Crimea,
quando un carico di pipe colò a picco e i soldati decisero di utilizzare i
contenitori di carta in cui era contenuta la polvere da sparo, per
fumare il tabacco. Con l’avvento delle due guerre mondiali si ebbe un
largo aumento del consumo di sigarette che si accrebbe ancor più
durante la seconda guerra mondiale con la pubblicizzazione del fumo.
In quel momento, il consumo di tabacco ebbe la sua massima
diffusione.
Cos’è?
Fin'ora si è sempre detto e pensato che il fumo di sigaretta fosse un vizio.
E cosa ne pensano i fumatori ?
E' un vizio che in qualsiasi momento possono abbandonare.
Niente di più falso. Il
fumo di sigaretta
non è vizio ,né un'abitudine,
ma una vera e propria
tossicodipendenza.
Il tabagismo è una malattia
e come tale deve essere trattata.
Che la sigaretta faccia male è noto a tutti. L'Organizzazione Mondiale
della Sanità l'ha inserita fra le sostanze che determinano
tossicodipendenze, al pari degli stupefacenti e dell'alcool, però
probabilmente nessuno sa con estrema precisione cosa la sigaretta
contenga, quali siano gli agenti tossici in essa contenuta e quali quelli
cancerogeni che vengono a crearsi fumando.
Cosa succede quando si accende una sigaretta?
Le sostanze che si liberano durante la combustione si condensano
sullo strato successivo di tabacco non ancora acceso cosicché, ad ogni
aspirazione, la loro concentrazione aumenta, e alla fine il loro
quantitativo è circa 4 volte superiore che all'inizio.
Gli psicologi ritengono il fumare un mezzo per superare una tensione psicologica.
Secondo questa teoria si fuma per placare l'ansia causata da un ambiente esterno
che si ritiene ostile. Il fumo si trasforma, quindi, in un forte strumento di piaceregratificazione orale, usato per gestire meglio le situazioni di tensione che si vivono.
In realtà il fumo di sigaretta deconcentra e rappresenta un segnale stress essendo
una azione che si ripete in maniera nevrotica e continua. Spesso, infatti, si accende
la sigaretta d'impulso per soddisfare un bisogno impellente secondo quello che
Freud definisce il 'principio del piacere' che porta, i fumatori, a non considerare le
conseguenze nocive che essa porta. Molte ricerche affermano che s'inizia a fumare
durante l'adolescenza, Si diventa fumatori, nell’80% dei casi circa, prima dei 18
anni. I motivi che spingono gli adolescenti ad iniziare a fumare sono i più vari: si va
dai modelli di comportamento delle persone vicine (se fumano genitori o amici) ad
una scarsa stima di sé stessi o a un modo per sviluppare un senso di identità,
riuscendo così ad accettarsi ed accettare le mutazioni del proprio aspetto fisico. Si
inizia a fumare per sentirsi adulti e capaci di gestire situazioni di difficoltà
relazionale, o per rispondere ad un bisogno di sicurezza. Da non sottovalutare poi
l'influenza della pubblicità, o dei mass-media. Il fumo è quindi, nell’adolescente un
modo per diventare adulti, una specie di rito di iniziazione alla vita.
Cause psicologiche
Chiaramente tra i motivi che inducono a fumare c’è anche il “piacere del
fumare”: il piacere è sicuramente uno degli stimoli primari per l’uomo, capace
di funzionare come attrazione e come ricompensa. La gratificazione da
nicotina si adatta bene a strutturare meccanismi di compensazione o
risarcimento psicologico, che in ogni persona possono essere legati a
situazioni ed eventi diversi. Anche se a volte non esistono reali motivi che
spingono a fumare, una volta diventato un vizio, il fumo rappresenta uno dei
pochi momenti di piacere e di svago della vita. E si pensa che smettere
provochi solo inutili sofferenze.
Importante è anche l’abitudine, che coloro che fumano sviluppano; vi sono
infatti dei momenti che automaticamente vengono associati all’accensione di
una sigaretta: dopo un caffè, quando si è tesi o adirati, mentre si parla al
telefono, quando si guida o quando si prende un attimo di pausa o si conversa.
Si inizia a fumare per svariati motivi, ma presto diventa un gesto ripetitivo ed
abituale, associato a situazioni, sensazioni, momenti da cui è difficile
distaccarsi e liberarsi.
Componenti di una sigaretta
Dalla combustione del tabacco e della carta che lo avvolge si sviluppa un fumo
contenente 4.000 sostanze diverse delle quali 40 considerate cancerogene. Il fumo
contiene sostanze irritanti come l'acido stearico, l'acido acetico, il metano,
l'ammoniaca, il monossido di carbonio e il metano immediatamente dannose per
l'apparato respiratorio. La loro azione si esplica specialmente sulla mucosa di
rivestimento dei bronchi e particolarmente su quelle cellule provviste di ciglia. La
continua azione irritante del fumo provoca tosse, un'eccessiva secrezione di muco e,
con il passare del tempo, anche patologie come la bronchite cronica e l'enfisema
polmonare. Il fumo delle sigarette contiene anche 24 metalli tra i quali il cadmio che
nel sangue dei fumatori è da 3 a 4 volte superiore rispetto ai livelli normali. Altra
presenza pericolosa è quella rappresentata dal benzolo, che nuoce specialmente agli
organi emopoietici e può essere quindi causa di leucemie. Altro costituente della
parte corpuscolare è il catrame, composto a sua volta da centinaia di sostanze di
sicuro effetto cancerogeno sull'apparato respiratorio, sul cavo orale, sulla gola e
sulle corde vocali ; tra le sostanze, comprese sotto il nome di catrame, le più
pericolose sono il benzopirene e gli idrocarburi aromatici capaci di attraversare la
placenta e di causare effetti tossici cumulativi. Immediato risultato del catrame è il
colore giallo dei denti, il gusto di amaro in bocca e l'irritazione alle vie respiratorie.
Tra le sostanze il più noto è il benzopirene che aumenta notevolmente il rischio di
cancro.
viene immesso nei polmoni con la respirazione, "bloccando"
l'emoglobina del sangue in una percentuale persino del 15% nel forte
fumatore, riducendo la possibilità del sangue di trasportare ossigeno
ai tessuti: la capacità del monossido di carbonio di legare l'emoglobina
è infatti 325 volte superiore a quella dell'ossigeno. Il risultato di
questo è che i tessuti sono parzialmente privati di ossigeno e il cuore
deve lavorare con un impegno maggiore; si ha una degenerazione
adiposa dei vasi e la loro calcificazione, la pelle invecchia
precocemente, i capelli sono più deboli e il rendimento fisico cala. Il
filtro della sigaretta può parzialmente ridurre la quantità delle
sostanze che arrivano nelle vie respiratorie, ma certo non è in grado di
eliminarle: gli esperti raccomandano infatti di fumare la sigarette fino
a un massimo di 2/3 perché le prime boccate sono meno dannose
grazie al fatto che il filtro e il tabacco assorbono la nicotina e il
catrame.
Nella parte finale della sigaretta il tabacco, che viene inalato e fumato,
è così saturo di nicotina e di altri composti chimici da inondare le
pareti polmonari con catrame liquido in una quantità tale da causare
secrezioni maggiori che quelle avute durante il fumo degli altri 2/3 di
sigaretta.
di nicotina
Dipendenza da nicotina
nell'organismo:
questo crea la
dipendenza da
nicotina.
Il fumatore accanito, infatti, arriva ad accendere una sigaretta ogni
15/30 minuti, perché proprio questo è il lasso di tempo occorrente per
eliminare la dose di nicotina di una sigaretta.
La nicotina è anche responsabile della diminuzione dello stimolo della
fame e del calo ponderale che spesso si determina nei fumatori .
Danni
Per quanto
riguarda il sistema
cardio-vascolare, il
fumo è la causa
principale di
Infatti l'apparato respiratorio ha un'efficiente sistema di pulizia contro
polveri, germi e sostanze tossiche in genere: le sostanze assunte
mediante il fumo danneggiano questo sistema di filtraggio rovinando
il complesso di pulizia naturale.
Quando si decide di smettere di fumare questo sistema riprende
gradualmente la sua funzione in modo efficiente e totale.
L'Informazione
Come smettere?
Sanitaria per il
comportamento
del fumatore
consiglia di:
•limitare il fumo a
essere capaci di
affrontare le
situazioni senza
l'aiuto del fumo.
L'apice della voglia di fumare viene raggiunto dopo circa un giorno di
astinenza dalla nicotina. Fortunatamente la crisi dura solo un giorno o
due, ma il desiderio di fumare perdura per diversi
giorni, diradandosi lentamente ma sempre di più. Nel giro di 2 o 3
settimane i sintomi tendono a sparire, ma naturalmente la loro durata
dipende dal grado di dipendenza del soggetto. Nel 90% dei casi
l'adattamento alla vita priva del veleno fumo si ha in circa 2 settimane
e il desiderio o sparisce o compare molto sporadicamente.
Terapie Farmacologiche:
La sintomatologia dell'astinenza può trarre vantaggio dall'uso di
cerotti, gomme da masticare o spray. L'idea di questi preparati è
quella di sostituire la nicotina sprigionata dalla sigaretta con quella
contenuta nel prodotto usato,evitando così l'assunzione dei vari
prodotti tossici del fumo. Lentamente la dose di nicotina viene
diminuita e altrettanto lentamente diminuiscono i sintomi della
dipendenza. Naturalmente nessuno di questi prodotti permette di
raggiungere la concentrazione di nicotina che si verifica fumando la
sigaretta e quindi non si ottiene certo lo stesso piacere. Associando due
di questi preparati si è visto che il risultato migliora e sembra che sia
più facile smettere di fumare.
Tutti questi metodi sono sconsigliati alle gestanti, alle donne che
allattano, a chi soffre di patologie cardiache o vascolari, ma non
sono del tutto controindicati, perché ancora più dannoso è il fumo
e ogni tentativo di sospenderlo è positivo.
1. La gomma da masticare è stata la prima ad essere messa in
commercio. Una certa quantità di nicotina contenuta nella
gomma viene assorbita dalle mucose della bocca,
passa nel sangue e in pochi secondi raggiunge il cervello dove
esercita i suoi tipici effetti. La dose giornaliera consigliata di 10/15
al giorno ed è sufficiente a tenere lontani i sintomi da astinenza e
a vincere il desiderio impellente di fumare.
2.I cerotti transdermici sono costituiti da uno strato esterno
impermeabile, da un falda intermedia contenente nicotina e da
uno strato adesivo che viene a contatto con la pelle, fondamentale
per il passaggio della nicotina dalla cute al sangue. Con questo
tipo di assorbimento la nicotina viene metabolizzata più
lentamente.
3.Gli spray nasali che vengono utilizzati per introdurre la
nicotina utile a sostituire quella delle sigarette.
Ma tutti questi metodi da soli non bastano: oltre alla volontà personale,
può essere utile il supporto psicologico mirato a fare sparire le
motivazioni psicologiche e i comportamenti legati al fumo. In caso di
ricaduta non bisogna disperare,
perché molti ex fumatori sono riusciti nella battaglia solo dopo vari
tentativi: soffermarsi a considerare i motivi di ricaduta aiuta a conoscere
meglio la nostra situazione e può essere utile per preparare un nuovo
programma antifumo e antiricaduta.
Indagine statistica tra gli studenti del biennio avente come
tema : “Il fumo di sigaretta tra gli adolescenti”.
Percentuale di fumatori e
non fumatori tra gli studenti
del biennio.
Percentuali di fumatori e di
fumatrici tra gli studenti del
biennio
Percentuali di non fumatori e di non
fumatrici tra gli studenti del biennio
Percentuali riguardanti la
frequenza con cui gli studenti
e le studentesse del biennio
fumano
Realizzato da :
Caliandro Rocco
Caroli Francesca
Ferrara Marica
Loparco Elena
Palmisano Sabrina
Turrisi Anna Maria
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