PROGETTO
RIFUGIATI POLITICI
Il prigioniero politico
Mongane Wally Serate
Poeta Sudafricano
Avevo voglia di parlare
e dire con parole così numerose quanto granelli di sabbia,
L'altro lato della fortezza di pietra.
Avevo trovato una vedova che viaggiava
passando oltre i prigionieri con della legna da ardere
Questa è la donna che mi ha impedito di dormire
Che mi aveva colmato di sogni.
Il sogno è sempre lo stesso;
Gira su un ancora sin a quando trova un posto dove fissarsi:
tesse la sua rete di ragno con le ore.
Un bel giorno qualcuno arriva ed apre il portone
Il sole fa esplodere il suo fuoco
Disseminando le sue fiamme sulla terra,
toccando la sorgente dell'umanità.
Dietro di noi, vi sono montagne
Dove la vedova è abbandonata.
Lì ella rimane incapace di partorire
INVISIBILE
“Qui… in mezzo a tanta gente.
Tanti occhi ho addosso, tante parole intorno a me.
Ma in realtà… sono solo”
SPERANZA
“Il buio, la solitudine,
l’assenza di speranza.
Questo è il mio passato.
E ora…spero di vedere
almeno un piccolo spiraglio
di luce di fronte a me”
RICOMINCIARE
“La voglia di vivere in me c’è ancora,
la voglia di pensare ad un futuro migliore, più
bello. La voglia di… ricominciare…”
PAURA
“Piccolo… come un granello
di sabbia nel deserto.
Tanta, tanta sabbia, attorno a me.
E poi… il mare.
La sua furia ti può colpire…
e allora … la paura ti assalta”
Dalle lacrime dei rifugiati
Mahmùd Hasan Ismà'il
Poeta Sudafricano
Fratello, il vento del buio
ha strappato la mia casa
e miei giorni.
Mi ha condotto in questa terra
con questo corpo insanguinato.
Questo spettro espulso
con la sua tristezza grida :
Dov'è la terra di Dio,
dove posso sostare
dov'è la terra
che mi ospita e allevia
i miei dolori ?
Qui nella tenda
della diffamazione
della crudeltà e della falsità
trovo il mio rifugio
come sepolcro dimenticato.
Bevo il mio sbigottimento,
le mie lacrime
dalle mani del ciclone.
Le mie lacrime
scorrono mute
nel silenzio delle tenebre
CLASSE
5^ C
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