IL CONFLITTO
NEL SAHARA
OCCIDENTALE
1936
Occupazione
spagnola del
Sahara.
(Anche se la
presenza degli
spagnoli nella
regione durava
già da più di 50
anni )
1965
L'ONU proclama il diritto all'
autodeterminazione del popolo
saharawi e sollecita la Spagna ad
accelerare il processo di
decolonizzazione.
1973
Si forma il Fronte Polisario, Fronte di
Liberazione nazionale, movimento politico
e militar e che difende i diritti del popolo
saharawi.
1975
• Le truppe spagnole abbandonano il
territorio del Sahara lasciando spazio all'
occupazione militare marocchina.
• La Marcia Verde organizzata da Hassan
II, “civile” e “pacifica”, avente l'obiettivo di
occupare il territorio ad ovest del Sahara,
viene segnata dal blocco informativo.
Infatti, ne vengono trasmesse le tappe
senza informare dell' entrata dell' esercito
marocchino nel territorio saharawi.
1976
• Il Marocco prende il controllo del
territorio.
• Cominciano gli scontri armati tra
l'Esercito di Liberazione Popolare
Saharawi e le Forze Armate Reali
Marocchine.
• La popolazione civile saharawi si vede
obbligata a fuggire verso la regione
algerina di Tindouf.
Nel 1991 il Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite mette fine a16 anni di
guerra, elaborando un piano di pace e
creando una Commissione speciale per il
Referendum nel Sahara Occidentale
(MINURSO).
Ecco i risultati di tutti
questi anni:
Il muro della vergogna , lungo
più di 2.700 chilometri,
costruito fra il 1980 ed il
1987 per allontanare i
saharawi dalle città più
importanti ed assicurarsi il
possesso delle risorse
naturali. Da allora il muro
mantiene separate intere
famiglie.
Il muro è un insieme di sei muri difensivi ed ha una
luunghezza 60 volte maggiore del muro di Berlino.
È il 2º muro più lungo del pianeta dopo la muraglia
cinese.
È una zona militare costituita da muri di sabbia e
pietra, da recinti di filo spinato e da campi minati. È
dotata di sistemi di rilevazione radar e bunkers. È
custodita mediante posti difensivi situati ogni 4 o 5
km, con più di125.000 soldati armati. Si stima che il
mantenimento del muro costi al Marocco 2 milioni di
euro al giorno.
La popolazione
saharawi vive separata
nei:
TERRITORI
OCCUPATI
TERRITORI
LIBERATI
CAMPI DI
RIFUGIATI
ZONA OCCUPATA:
Ci vivono più di 300.000
saharawi.
È molto ricca in miniere di
fosfati, e la zona costiera è
ricchissima di pesce
C'è chi la descrive come la
prigione a cielo aperto più
grande del mondo, in quanto a
nord confina con il Marocco,
ad ovest con le scialuppe della
morte e a sud est con il muro (
un esercito intero, milioni di mine
e recinti di filo spinato).
Nella zona occupata i militari marocchini violano
permanentemente i diritti umani. Il Marocco pratica la
tortura e la pressione sul la popolazione saharawi,
negandole il diritto di manifestazione pacifica,
sequestrando, torturando, violentando e
imprigionando in condizioni infraumane sia uomini che
donne.
ZONA
LIBERATA:
Fascia più arida del
deserto, piena di
mine antipersona (più
di 5 milioni) che
provocano una
grande quantità di
víttime fra la
popolazione ed il
bestiame.
CAMPI DI
RIFUGIATI:
Si stima che gli abitanti
del territorio algerino
siano 165.000; essi
sopravvivono grazie
all'aiuto umanitario. Il
governo del Fronte
Polisario amministra i 5
accampamenti.
Sono più di 33 anni che i rifugiati vivono
nelle difficili condizioni dei campi de “la
Hamada”, la zona più inospitale e pietrosa
del deserto del Sahara.
Senza acqua corrente né elettricità, poco
lavoro e mancanza di mezzi per l'istruzione e la
sanità, la vita dei rifugiati saharawi scorre tra
la provvisorietà e la precarietà.
.
L'ONU ha mantenuto durante tutti
questi anni una neutralità complice con le
violazioni dei diritti umani e non ha svolto
alcuna azione per esigere e garantire lo
svolgimento di un referendum giusto e
rispettoso nei confronti di entrambe le
parti.
A FAVORE DEL MAROCCO
• Grandi entrate economiche grazie alle ricche
risorse naturali del Sahara; le miniere di fosfati e la
pesca.
• Invisibilità del conflitto nei mezzi di comunicazione.
• Posizione geografica importante, frontiera di
passaggio dall'Africa all'Europa (di immigrazione,
narcotraffico, terrorismo…).
A FAVORE DEL POPOLO SAHARAWI:
• L'80% della popolazione spagnola è a favore della
giusta causa dei saharawi.
• Dal 1991 il popolo saharawi mantiene la lotta pacifica
e democratica, mentre il Marocco non ha rispettato il
cessate il fuoco. Infatti, una decina di anni dopo la
firma dell' accordo. continuano ad esplodere bombe
antipersona di manifattura spagnola (il Marocco è il
2º paese dopo Israele che meno risoluzioni ONU ha
rispettato.)
• Convenzione di Ginevra per la Prevenzione dell'
Utilizzo delle Mine Antipersona e per la loro
rimozione.
COSA CHIEDE IL
POPOLO SAHARAWI?
• Svolgimento di un referendum per l'
autodeterminazione del popolo del Sahara
Occidentale, proclamata dall'ONU nel 1965.
• Non violazione dei diritti umani nei territori
occupati del Sahara.
• Abbattimento del muro e distruzione di tutte le
mine antipersona nel territorio del Sahara.
• Cessazione dell' occupazione del Marocco nel
Sahara e del saccheggio delle ricchezze naturali
che non gli appartengono.
COSA PUÒ PRODURRE UN
CAMBIAMENTO?
• La pressione internazionale può cambiare il
destino del popolo saharawi.
• Informare la popolazione è ora la missione
più importante.
Tu puoi contribuire a diffondere la
realtà del Popolo Saharawi!
Lázaro
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EL CONFLICTO DEL SÁHARA OCCIDENTAL