e la 3° erre
Il vetro
Il vetro è il materiale "ecologico" per eccellenza. Non è inquinante (è chimicamente inerte) ed è riutilizzabile per un numero illimitato di
volte. Se abbandonata, tuttavia, una bottiglia
di questi materiale si decompone solo dopo 4.000 anni. Per questo,
è fondamentale separare accuratamente il vetro, in casa,
a scuola e al lavoro, per poterlo poi riutilizzare.
In Italia, le industrie vetrarie producono ogni anno
oltre un milione di tonnellate di vetro utilizzando
anche quello proveniente dalla raccolta
differenziata. Ovviamente, il cosiddetto
“rottame di vetro” non può essere riciclato così
com'è, deve essere sottoposto a numerose verifiche per eliminare
le numerose "impurità" che contiene (carta, plastica, materiali ceramici,
materiali metallici ferrosi e non). ECO-RICICLI VERITAS si occupa proprio
di questa fondamentale funzione e i suoi impianti di Fusina e Musile di Piave (entrambi in provincia di Venezia) sono considerate strutture
di eccellenza, non solo a livello italiano ma anche europeo.
Il processo di "raffinazione" del vetro
Il vetro proveniente dalla raccolta differenziata arriva nell'impianto di Fusina (Venezia). Una serie di controlli manuali (eseguiti da
personale specializzato) ed automatici (elettrocalamite e aspiratori) provvede a separare le sostanze estranee: plastica, lattine, metalli e
altri materiali, come la ceramica. Il vetro viene successivamente stoccato in appositi spazi prima di essere inviato all'impianto di Ecopiave
(controllata di ECO-RICICLI VERITAS) di Musile di Piave (Venezia). In questa struttura, diverse sezioni di verifica si occupano di
"raffinare" il vetro per garantire i livelli di purezza richiesti dalle vetrerie (hanno standard molto più restrittivi di quelli previsti dalle
normative di settore). Controlli manuali, vagliature successive e l'utilizzo di strumenti ottici all'avanguardia (che dividono il vetro grazie
all'analisi del colore) permettono di ottenere le seguenti tipologie:
» Vetro pronto forno (VPF): dopo essere stato analizzato per vedere se rispetta le caratteristiche qualitative richieste, viene convogliato
allo stoccaggio finale per essere poi mandato alle vetrerie. Vetro flint (bianco): viene avviato a una linea di raffinazione dedicata.
» Vetro flint (bianco): viene avviato a una linea di raffinazione dedicata.
» Materiale vetroso fine: denominato comunemente "granella", ha una pezzatura troppo fine (7-9 millimetri) e non può essere “purificato”
a sufficienza. Per questo, viene inviato ad appositi impianti.
» Altri materiali (materiali ferrosi e non ferrosi, sovvalli, plastica, residui organici, materiale inerte come ceramica, sassi e pietre):
convogliati in appositi box. Particolarmente importante è la “depurazione” dai materiali ceramici, i quali fondono a temperature superiori al
vetro e la loro presenza può determinare parecchi problemi alle vetrerie (per questo, non deve superare le 70 parti per milione).
Un risparmio di materie prime, una maggior tutela dell'ambiente
Grazie al lavoro e alle analisi continue fatte da ECO-RICICLI VERITAS, si può recuperare il vetro, risparmiando le materie prime e
l'energia necessaria per la sua lavorazione. Grazie alla raccolta differenziata, per fondere una tonnellata di vetro ci vogliono 136 litri di
petrolio in meno rispetto alla lavorazione della materia prima. Con una "nuova vita" per il vetro si risparmiano risorse, si sostiene
l'ambiente e si migliora il futuro.
La Plastica
La plastica (o, più propriamente, i materiali polimerici) è uno dei principali componenti dei rifiuti solidi urbani. Le materie plastiche
fanno infatti parte del nostro vivere quotidiano, dato che sono molto utilizzate per produrre oggetti di qualsiasi tipo, dai contenitori ai
sacchetti, dai tubi agli imballaggi. Questo succede perché la plastica ha caratteristiche molto vantaggiose: è semplice
da lavorare e riutilizzare, prevede costi
contenuti, è facile da colorare, resiste alla
corrosione, è idrorepellente e inattaccabile
da parte di batteri e funghi. Si ottiene, tuttavia,
dalla lavorazione di fonti fossili non rinnovabili
(principalmente petrolio) e, soprattutto, non è
biodegradabile. L'ambiente ci mette 200 anni a smaltire
una bottiglia o un sacchetto di plastica.
Per questo, è fondamentale provvedere al suo recupero, per
riutilizzarla il maggior numero di volte ed evitare che si disperda
nell'ambiente.
Nell'impianto di Fusina (Venezia), ECO-RICICLI VERITAS si
occupa di raccogliere e selezionare la plastica che sarà,
successivamente, inviata a piattaforme COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio il Recupero dei Rifiuti di
Imballaggi in Plastica).
50 tipi di plastica da separare
La plastica non è sempre uguale, ne esistono almeno 50 diversi tipi (ad esempio, PE – Polietilene, PVC - Polivinicloruro, PP –
Polipropilene, PS - Polistirolo, PET - Polietilenereftalato, etc.). Ogni tipo di plastica, ogni polimero, risponde a specifiche esigenze in
termini di prestazioni e, per questo motivo, è ottimale separarlo in base alle proprie caratteristiche. Nell'impianto di ECO-RICICLI
VERITAS, la plastica viene scaricata dai camion e stoccata in appositi spazi. Pale meccaniche provvedono a metterla sopra un
nastro trasportatore (attraverso una tramoggia) dove i processi di selezione manuale e l'attività di sistemi per l'aspirazione e la
deferrizzazione provvedono a selezionarla. La plastica viene, quindi, conferita in appositi magazzini motorizzati per essere
successivamente pressata e legata. A questo punto, è pronta per essere inviata alle piattaforme COREPLA che provvederanno a
suddividerla in base alla tipologia.
Riutilizzare la plastica per tutelare l'ambiente
Il materiale viene macinato, lavato e ridotto in piccole scaglie, pronte per essere trattate per realizzare nuovi oggetti. Tubi e bottiglie
di PET possono, quindi, “trasformarsi” in fibre e fili per maglioni, contenitori e oggetti di design. Grazie al PVC, è possibile creare
battiscopa, tubi e profilati rigidi e flessibili. Il PE viene usato per nuovi flaconi per prodotti chimici. Per riuscire a dare nuova vita alla
plastica, anche i cittadini hanno un ruolo importante: la loro collaborazione è necessaria per raccogliere e riutilizzare la plastica in
modo sempre più efficiente, con un grande beneficio per l'ambiente e per il territorio dove vivono.
L'alluminio
e le lattine
L’alluminio, che si estrae principalmente dai minerali di bauxite, è diventato uno dei protagonisti dello sviluppo tecnologico che ha
contraddistinto gli ultimi decenni. Metallo molto leggero, malleabile e resistente all'ossidazione, ha avuto e avrà ancora immense
possibilità di impiego in numerosi settori come
l’industria, l’edilizia, l'aerospaziale, l’elettronica e negli imballaggi. Uno dei
simboli del successo dell'alluminio è la lattina, oggetto onnipresente
nelle nostre case (in Italia, ogni anno, ne vengono consumate più
di un miliardo e mezzo). Questo diffusissimo contenitore,
tuttavia, si decompone naturalmente in 50 anni. Questo ha comportato
la necessità di provvedere al suo riutilizzo, dato che il materiale
con cui è realizzata può essere riutilizzato per un numero
infinito di volte. Per produrre alluminio da riciclo
occorre una quantità di energia 20 volte inferiore
a quella impiegata per realizzarlo dalla bauxite. Per questo
motivo, è conveniente sia dal punto di vista economico che
dell'impatto ambientale (riduzione delle emissioni).
L'impianto di Fusina (Venezia) di ECO-RICICLI VERITAS provvede
proprio a selezionare le lattine e i contenitori di alluminio provenienti
dalla raccolta differenziata per poi cederli a CIAL (Consorzio Imballaggi Alluminio) o al libero mercato per la produzione di materiale per
fonderia.
Il processo di selezione
Nel processo di raccolta e selezione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, l'alluminio fa parte dei materiali non ferrosi. Il
multimateriale scaricato dai camion presso l'impianto di ECO-RICICLI VERITAS viene raccolto e conferito su un nastro trasportatore.
Una prima cernita manuale e l'azione di un'elettrocalamita provvedono a separare metalli misti, barattoli e corpi metallici ferromagnetici,
i quali sono sottoposti a un'ulteriore verifica. Un sistema di aspirazione provvede a raccogliere l'alluminio e la plastica: appositi
dispositivi, denominati ECS (separatori a correnti indotte), provvedono a far “saltare” i materiali non ferrosi dentro ad appositi magazzini
motorizzati, grazie all'azione di un campo magnetico. I metalli ferrosi (ferro e acciaio) e non ferrosi (alluminio) vengono, quindi, pressati
e legate per essere messi a disposizione del CIAL o per essere ceduti al libero mercato. In base alle loro caratteristiche, le fonderie
provvederanno a fonderli e destinarli alla realizzazione di nuovi beni.
Riciclare l'alluminio, una priorità per tutti
L’alluminio riciclato ha le stesse proprietà e qualità dell’alluminio originario e, per questo, si comprende facilmente quanto sia
importante l'attività di aziende come ECO-RICICLI VERITAS. La gestione di questa tipologia di rifiuti deve prevedere la cooperazione di
tutti i soggetti coinvolti, ossia cittadini, imprese e enti pubblici, per riuscire ad aumentare ancora la percentuale di lattine che vengono
riciclate (attualmente, in Italia siamo sopra il 60%).
La carta
La carta, come sanno tutti, si ottiene principalmente dagli alberi. La polpa di legno o di cellulosa (di legno tenero, come
l'abete o il pioppo) viene trasformata in paste e, dopo numerosi passaggi di separazione, lavaggio, sbiancamento, pressatura
ed essiccazione, ottiene l'aspetto che tutti conosciamo. Quello che molti non sanno è che,
a livello italiano, il 90% della carta, dei sacchetti e delle scatole è realizzata
con materiale riciclato. Carta, cartone e
cartoncino possono infatti vivere quasi all’infinito,
basta che i cittadini si impegnino a
separarli correttamente, a casa, al lavoro o a scuola,
e avviare così il processo di riciclo.
ECO-RICICLI VERITAS si occupa di raccogliere
la carta che sarà successivamente
messa a disposizione di Comieco
(Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica).
40.000 tonnellate di imballaggi, carta e cartone all'anno
La carta e il cartone raccolti attraverso gli appositi contenitori vengono conferiti da ECO-RICICLI VERITAS a un impianto di
selezione e recupero specializzato in questo tipo di materiali, che si trova a Noale, in provincia di Venezia (Trevisan S.r.l.). A
Fusina (Venezia), ECO-RICICLI VERITAS si occupa inoltre di raccogliere le frazioni di carta e imballaggi presenti nella
raccolta multimateriale (VPL): il materiale sfuso passa attraverso vari passaggi di controllo manuale, dove gli addetti si
occupano di rimuovere e raccogliere separatamente gli imballaggi e lo "scarto leggero" (tra cui la carta). Ogni anno, ECORICICLI VERITAS invia circa 40.000 tonnellate di imballaggi, carta e cartone all'impianto di Noale. Trevisan Srl, azienda che
fa parte di Comieco, provvede a recuperare, selezionare e avviare a riciclo gli scarti di attività industriali, artigianali,
commerciali e di servizio. Le cartiere si occupano di lavorare la carta proveniente dalla raccolta differenziata per poi
trasformarla in grandi bobine che vengono tagliate in rotoli o formati di varie misure. Negli scatolifici, la carta e cartone
possono avere una nuova vita come scatole, astucci, sacchi, tubi e molti altri oggetti.
Riciclare per tutelare anche le foreste
Anche per quanto riguarda la carta, si tratta di un vero e proprio circolo virtuoso, dove cittadini, aziende e consorzi fanno
ognuno la loro parte. Ogni anno, un italiano "consuma" mediamente 75 chilogrammi di materiali derivati dalla cellulosa. Di
questi, 55 chilogrammi vanno nella raccolta differenziata. Come si capisce chiaramente, il cittadino compie il primo,
fondamentale passo per avviare il riciclo di imballaggi in carta e cartone, giornali e riviste, tutelando in modo sensibile anche
alberi e boschi. Basti pensare che la superficie delle foreste, in Europa, cresce in un anno di oltre 660.000 ettari, ossia due
volte la Val d'Aosta. Tutto questo anche grazie alla raccolta differenziata della carta.
Altro
Metalli ferrosi e altro
Oltre vetro, plastica, alluminio e carta, vi è una ulteriore tipologia di materiali,
oggetto di raccolta differenziata, che sono raccolti e selezionati per essere
recuperati. La separazione dei materiali ferrosi
(scatolette, barattoli, bombolette, manufatti vari in banda stagnate, leghe
ferrose e acciaio) permette di avere a disposizione la materia prima
necessaria per la produzione di acciaio, risparmiando energia
e risorse naturali. In Italia, su 100 prodotti di questo tipo, il 77% viene
riutilizzato per realizzare svariate tipologie di prodotti,
dalle biciclette agli scafi delle navi, grazie all'attività del CNA
(il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi
in Acciaio).
“L'acciaio è oro” sostiene il Consorzio, per sottolineare
l'importanza di riutilizzare un materiale prezioso per chi
lo produce e per chi lo utilizza.
Un'accurata fase di selezione
In quest'ottica, una fase cruciale è rappresentata dalla selezione della raccolta differenziata per mettere a disposizione del CNA
questo tipo di rifiuti. Grazie all'utilizzo di appositi sistemi automatici (elettrocalamite) ed a una particolare opera di controllo su
linea dedicata, ECO-RICICLI VERITAS seleziona contenitori per alimenti, bombolette spray, chiusure metalliche per vasetti di
vetro (le cosiddette capsule), tappi a corona e scatole in acciaio, che vengono poi imballati e avviati alle strutture del Consorzio.
Presso gli Operatori del consorzio si provvede, poi, ad effettuare una serie di processi (pulitura, riduzione volumetrica,
frantumazione e separazione dello stagno) prima di inviarli alle acciaierie e alle fonderie.
Le possibilità di recupero dei “sovvalli”
Nel processo di raccolta e selezione di multimateriale, dopo che i singoli materiali vengono selezionati e inviati ad altri impianti
per le successive fasi di recupero, rimangono alcune frazioni secche, denominate “sovvalli”. Si tratta, di fatto, del prodotto
derivante dai vari processi di selezione e pulizia. ECO-RICICLI VERITAS ne monitora in continuo la composizione
merceologica, variabile a seconda del multimateriale in ingresso, per valutare la migliore modalità di ulteriore recupero. I
sovvalli possono essere ulteriormente selezionati per separare inerti e vetro fine (da avviare a recupero/smaltimento inerti),
ulteriori frazioni metalliche e plastiche (extra ambito COREPLA), recuperabili in alcuni ambiti produttivi. Sempre previa
selezione per ottimizzare il recupero di materia, possono inoltre essere utilizzati ai fini del recupero energetico come “cocombustibile” nei processi di termovalorizzazione, dato che spesso hanno un potere calorifico sufficientemente elevato.
Necessita però un ulteriore trattamento per divenire CDR (combustibile da rifiuto), lavorazione che viene svolta presso impianti
di società del gruppo Veritas. Tale processo consente di evitare l'impiego di combustibili fossili e di ridurre l’emissione di CO2.
Come si può facilmente intuire, l'approccio di ECO-RICICLI VERITAS considera prioritario raccogliere e separare i vari materiali
nel modo più efficace possibile, al fine di accrescere la percentuale di frazioni recuperabili.
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