Il Maiale Mal Ridotto
• Un giorno un Maiale si stava divertendo nel fango, il Maiale si era
sporcato moltissimo.
• L’estate finì e il Maiale non riuscì a giocare nel fango e non poté più
sporcarsi.
• Il Maiale era nel porcile, guardava la neve e pensava: “Quando finisce
questa neve e torna l’estate?”. Il Maiale stava aspettando e i giorni
passavano, il Maiale aspettava sempre.
• Un giorno il sole brillò nel cielo e il Maiale era felicissimo, però la
neve non si scioglieva così facilmente perché ne era caduta tanta.
• Finalmente l’estate tornò e il Maiale cominciò a giocare e a sporcarsi
nel fango e visse felice e contento.
Il gatto e
il topo
Un giorno un topo sentì il profumo di formaggio e andò verso il
profumo, un gatto gli fece: “Miao! Miao!”
Il topo gli chiese: “Chi sei? Cosa vuoi?”
Il gatto rispose: “Sono io, il gatto cattivo! Ah, ah, ah!”
“Il gatto cattivo! Aiutooooo!!!!!!!” urlò il topo.
E lo mangiò in un solo boccone. Il topo, mentre stava dentro
la pancia del gatto, gli fece il solletico con la coda e uscì fuori.
Da allora il topo visse felice.
La morale è: non mangiare mai i deboli.
Il gallo e la volpe
Un gallo molto potente aveva costruito un castello. Un giorno
una volpe vide il castello e decise di rubarlo, allora entrò.
Quando vide il gallo gli disse che il castello ormai era vecchio
e bisognava distruggerlo. Ma il gallo gli rispose che aveva
visto due guardie e la volpe scappò e non aveva venduto il
castello.
La morale è che bisogna comprarle le cose invece che rubarle.
La volpe e la lumaca
Una volpe molto affamata, e un po’ assonnata, cercava una preda
da mettere sotto i denti. Ad un certo punto vide una lumaca che
faceva la guardia al palazzo del re del suo regno.
La volpe cercò di acchiapparla una prima volta, ma non ci riuscì.
Provò e riprovò ma non ci riuscì. La volpe ebbe un’idea, cioè di
fingere di essere sua amica, e dirle che il re le voleva chiedere
una consulenza.
Ma la lumaca non ci credette e le diede una botta sulla
testa. La volpe dopo ore e ore se ne andò dicendo: “Tanto non
avevo molta fame, e quella lumaca secondo me non era
neanche tanto buona!!!”
Il leone perseverante
In un giorno d’ estate un leone affamato, non riusciva a trovare del cibo.
A un tratto vide un’ alce e tentò di mangiarla ma non ci riuscì. Quando
stava per arrendersi vide un ippopotamo molto grasso e pensò:”Meglio
mangiare un ippopotamo grasso che un alce magra”. Corse verso l’
ippopotamo, lo stava per assalire quando l’ ippopotamo saltò dentro l’acqua
e il leone s’ infuriò così tanto che diede un calcio per terra e fece un buco
di 7 metri di profondità e un metro e mezzo di larghezza.
Quando ritornò a casa sempre affamato, si mise a riposare . Il giorno
seguente andò a caccia e trovò un antilope viva ma non riuscì a prenderla e
ritentò più lontano.
Vide un elefante e nuovamente non riuscì a prenderlo e cominciò a pensare
che era un incapace anche essendo il re della foresta. Più tardi rivide l’
ippopotamo, stavolta però ci riuscì a mangiarlo.
(non bisogna mai arrendersi)
Il cane e il topo alla ricerca di
un padrone
• Un cane vide un topo e decise di prenderlo. Ma il topo lo pregò:
”In cambio di un pezzo di formaggio ti aiuterò a trovare un
padrone”.
• Il cane accettò e pochi giorni dopo andarono a cercare un
padrone. Ma non c’era nessuno disponibile e quando stavano per
rinunciarci una vecchietta raccolse il cane e lo portò a casa sua.
• Il topo disse al cane: ”Vedi cane, collaborando si riesce a fare
tutto”. Da quel giorno ospitarono anche il topo nella casa. La
vecchia si prende cura anche del topo e naturalmente diventarono
amici per tutta la vita. Il cane e il topo giocavano con la loro
pallina.
• La morale di questa storia è che collaborando si può fare tutto.
La giraffa e i 2 cuccioli di pantera
• Un giorno una giraffa camminava nella savana
e vide dei cuccioli di pantera che si stavano
litigando un pezzo di carne. Allora la giraffa
andò là e disse: “Cosa combinate?”
• “Lui mi ha rubato la carne”.
• “E’ stato lui!”.
• Allora la giraffa tagliò a metà la carne e ne
diede un pezzo ciascuno.
• La morale è: Non si deve mai litigare.
Gli uccelli litigiosi
L’inverno sta per andarsene e ogni uccello deve fare il nido. C’è un uccellino che vuole
prenderlo già fatto, ma il proprietario del nido non glielo permette. E cosi inizia un
litigio:
-Tu mi stai rubando il mio nido!-Non e’ vero, perche’ tu non lo usi!?-Io uso tutto quello che mi appartiene e quindi molla il mio nido-No-E invece sì, e se non lo lasci ti butto giù dal mio ramo SSS
SSSSSS
-E allora precisiamo la cosa!-Sono d’accordo-Allora questa notte ci dormo io e domani notte ci dormi tu, intesi!?-Sì, intesi!E così per tutta la primavera, l’estate e l’autunno divisero il nido.
Non bisogna mai litigare, ma sempre trovare una soluzione pacifica ai problemi.
La tartaruga in gara
C’era una volta una tartaruga che voleva vincere la gara
dell’anno. La tartaruga si allenò per andare alla gara, e
divenne velocissima. La tartaruga andò alla gara ma
purtroppo perse perché non ce la faceva più. Aveva vinto
un’altra tartaruga.
Dopo un anno si rifece la gara. La tartaruga si era allenata
tutti i giorni per tutto l’anno. Si ricordò che c’era la gara e,
visto che era molto preparata, si presentò per una seconda
volta. Vinse e diventò ricca.
LA CICALA E LA FORMICA
Un giorno d’estate una vecchia cicala cantava
allegramente sul ramo di un albero. Passò di lì una
formica che stava raccogliendo del cibo per i suoi cuccioli.
La cicala la prese in giro e incominciò a ridere, perché
non si stava godendo l’estate.
Quando venne l’inverno la cicala morì di freddo, mentre la
formica se ne stava al calduccio.
La zebra vanitosa
C’era una zebra di nome Margherita. Essa viveva in una fattoria con altri
animali, ma tutti la detestavano. C’era solo una papera che non la
detestava affatto.
La papera un giorno le disse: “Cara Margherita non devi essere così
vanitosa, se continuerai così perderai tutti gli amici”. Ma lei non la
ascoltò.
La zebra perse tutti gli amici, allora, dopo aver mangiato, si rifugiò in
una caverna a piangere. Dopo un po’ di giorni gli animali della
fattoria andarono a cercare Margherita e la riportarono alla fattoria;
mentre si incamminavano la consolavano. Arrivati alla fattoria gli altri
animali la perdonarono per essere stata antipatica con tutti gli altri.
Da quel giorno la zebra Margherita non fu più vanitosa.
La morale di questa favola è che non devi essere vanitosa e se lo sei
perdi gli amici.
Il corvo e pavone
L’inverno stava per arrivare.
Il pavone si stava preparando ma il corvo non aveva pensato alla stagione
fredda.
Il corvo era furbo credendo di poter rubare tutto il cibo al pavone.
Dopo qualche giorno il corvo vide il pavone e gli disse: “Dove abiti?”
Il pavone gli disse l’indirizzo, il corvo andò da lui e gli rubò qualche cosa
da mangiare.
Il pavone si accorse di essere stato derubato e disse al corvo: “Hai visto
qualcuno?”
“No” rispose il corvo.
“Per caso sei stato tu a rubarmi il cibo per l’inverno?”
“No”.
Il giorno dopo il pavone restò in un nascondiglio, il corvo non si accorse
della sua presenza e rubò altre cose.
Ma il pavone gridò: “Ti ho visto!! Sei tu il ladro!!”
Così il corvo se ne andò senza cibo.
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LE FAVOLE Laboratorio di Informatica Classe Terza B