Dieci Spunti di
• Per apologetica si intende quel settore
della teologia che si occupa di difendere
(donde appunto il termine apologia, dal
greco "difesa") la verità della fede
cristiano-cattolica, dimostrando le ragioni
della fede cattolica ed esponendo le prove
storiche della rivelazione divina agli
uomini.
• "Abbiamo bisogno di una nuova
apologetica, in sintonia con le esigenze
attuali, che tenga presente che il nostro
compito è quello di conquistare le anime e
di impegnarci nella difesa e nella
promozione del Vangelo"
Giovanni Paolo II
• "Fatevi dunque imitatori di Dio quali figli
carissimi, e camminate nella carità, nel
modo che anche Cristo vi ha amati e ha
dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in
sacrificio di soave odore" (Efesini 5, 1-2).
• Imitare Cristo vuol dire assomigliargli, seguirLo,
ascoltarLo, vivere per Lui e di Lui, in poche parole
affidarsi a Lui, affidarsi significa avere Fede; la Fede è
l’inizio di un’amicizia, l’amicizia in Dio. Nella Chiesa
siamo chiamati ad essere amici nel seguire Gesù. Oggi il
concetto di imitazione Cristo è stato stravolto, l'uomo
viene indotto, subdolamente e con vari mezzi, a
sostituirsi a Dio, esaltando se stesso ed elevando il
proprio “io” al rango di giudice e giustiziere, pretendendo
ad esempio di voler essere padrone della vita e della
morte... e ciò non solo nella manipolazione genetica.
Abbiamo un solo Maestro, è Gesù Cristo, ascoltiamolo,
egli ci da il vero pane di vita e la certezza della sua
Parola.
• Il vero Apostolo cerca le occasioni per
annunziare Cristo con la Parola.
• Dio "ci ha predestinati ad essere conformi
all'immagine del figlio suo, perché egli sia
il primogenito tra molti fratelli" (Romani, 8, 29)
per vivere bene nel mondo
• La regola d’oro, o regola della reciprocità,
fa parte delle fondamenta di una società
civile: “Non fare agli altri ciò che non
vorresti fosse fatto a te”.
• Questo concetto è stato citato ed accettato in
tutte le religioni d’ogni tempo, e per questo
motivo è stato individuato come fondamentale e
utilissimo nell’individuazione di un vivere
comune civile e piacevole. Se non facessimo
mai agli altri ciò che non vorremmo che gli altri ci
facessero non ci sarebbero furti, omicidi,
sparatorie, truffe, adultèri … Insomma, sarebbe
veramente un mondo migliore di quello che c’è
ora in un’epoca dominata dall’egocentrismo …
Potremmo tradurla in 10 piccoli gesti:
•
•
•
Sii amichevole: ovvero tratta chi ti circonda come se
ognuno di essi fosse tuo amico. Colleghi, capi, datore
di lavoro, conoscenti, clienti …
Sorridi e sii disponibile: creerai attorno a te
un’atmosfera piacevole che comincerà a cambiare
l’ambiente …
Sii cortese: sorridi e usa piccole cortesie. Prenditi la
vita con calma e concediti di aprire qualche porta,
offrire un caffè o lasciar attraversare qualcuno anche
se non è proprio sulle strisce. Riceverai in cambio un
sorriso che può illuminarti la giornata …
4. Sii empatico: prova a capire cosa
pensano e provano le persone intorno a
te.
Non
essere
prolisso
o
eccessivamente severo con chi vedi in
difficoltà… Rispettando il dolore o la
stanchezza altrui apparirai più umano, e
quando avrai bisogno di qualcosa saprai
immediatamente di poter contare su
qualcuno!
5. Sii compassionevole: “con-patior” soffrire
insieme a qualcuno. Se la tua collega è giù di
morale prova ad ascoltare il suo problema e ad
offrirle un punto di vista esterno. Falle notare
che le sei vicino se ha avuto un lutto o un
divorzio. Offrile un caffè nel pomeriggio per
farla “sfogare”. Condividere i propri stati
d’animo con qualcuno è il primo passo per
guarire dalla tristezza, o limitare i propri
problemi.
6. Ascolta il tuo prossimo: invece che
scappare dal lavoro appena scattata l’ora
x, o invece che guardare il pavimento
mentre clienti o pazienti raccontano di
cosa hanno bisogno, prova ad ascoltare.
Non sempre, ovviamente. Ogni tanto
però offri a qualcuno dieci minuti di
attenzione sincera: scoprirai una terapia
miracolosa e ti sentirai utile e pieno di
energia …!
7. Elimina i pregiudizi: non partire da
presupposti prefabbricati. Cerca di
concedere a tutti almeno una possibilità.
Anche se la nuova stagista è una donna,
oppure la tua cliente pare uscita da un
fumetto, comportati come vorresti che si
comportasse lei al posto tuo! Interesse e
buona volontà senza pregiudizi possono
essere un ottimo punto di partenza per
migliorare e migliorarsi.
8. Non criticare: ricorda quand’eri piccolo
e qualcuno ti diceva che il disegno che
avevi fatto con tanto amore non si capiva
cosa fosse. Parti da quella sensazione
per evitare di offendere gli altri con
critiche gratuite! Sii costruttivo, analizza
situazioni e risultati ed esprimi sempre
pareri e non giudizi … Aiuterai chi ti
ascolta a migliorare e a non sentirsi
“sbagliato”…
9. Torna un po’ bambino: per tante cose i
bimbi sono un miracolo… L’amicizia,
quello sguardo puro sul mondo,
l’assenza di pregiudizi, la voglia di
imparare e quel fondo di uguaglianza
che non permette loro di criticare ma
solo di osservare oggettivamente …
Torna indietro nel tempo, e vivi un po’ più
rilassato e sereno. Vedrai che risultati!
10. Sii il cambiamento: puoi essere proprio
TU a CAMBIARE le cose. Non aspettare
che sia qualcuno a mutare le carte. Se
vuoi davvero qualcosa, agisci per primo!
Il cambiamento è una valanga che una
volta attivata trascina con sé qualsiasi
cosa …
• La sabbia quando è lontana dall'acqua è soffice
e simile a polvere granulosa ed invadente, con
facilità camminandoci sopra entra dappertutto
ed è difficile non sporcarsi. Quando è prossima
al mare si lascia modellare dai nostri passi, si
può camminare lungo la riva e poi vedere
cancellate le nostre orme dall'acqua di una
piccola onda. Quando la sabbia è nel mare
qualsiasi riflessione su di essa è nulla, viene
dominata completamente dall'acqua.
• La nostra esistenza è di continuo sollecitata da
tentazioni, e quanto più siamo lontani dalla
grazia di Dio (il mare), tanto più è facile cadere
in tentazione, è come camminare sulla sabbia
asciutta: sporcarsi è inevitabile. Quando
cominciamo ad accostarci alla Fede, iniziamo a
notare le tentazioni, è come camminare sulla
sabbia umida, camminiamo, ci accorgiamo della
loro presenza e, subito dopo ricominciamo su
una strada nuova, spianata dalla Grazia.
•Solo quando siamo pieni di Spirito Santo potremo
camminare nell'acqua dominando le tentazioni.
• Giobbe 14:9 al sentore dell'acqua
rigermoglia e mette rami come nuova
pianta.
• Tre amici al rientro da un fine settimana
passato in un monastero, raccontano
l'esperienza fatta ai loro parenti.
• Il primo dice: la struttura era davvero
affascinante, con tutti quei capitelli, le volte
con affreschi stupendi, tutto pulito,
insomma un convento ristrutturato
rispettando le caratteristiche originali,
bellissimo;
• il secondo: un posto incantevole, si
respirava un'aria pulita, c'era un bel
giardino all'interno e poi per pochi euro
abbiamo mangiato in convento con i frati,
ritornerò sicuramente con i bambini;
• il terzo: ero arrivato lì molto nervoso,
pieno di pensieri, poi appena entrato in
Chiesa ho sentito subito una sensazione
di rilassamento, mi sono reso conto che in
quel posto hanno vissuto diversi Santi e
visitare le loro stanze, camminare dove
loro hanno camminato, e sedermi dove
pregavano, mi ha trasmesso un senso di
pace e di serenità profondo.
• Tutti e tre hanno visito le stesse cose. Non
tutti hanno saputo guardare oltre. Dio si
nasconde agli occhi della mente, ma è
presente nella struttura, negli affreschi, nel
giardino, nel condividere il cibo, è solo con
gli occhi del cuore che possiamo vederLo
ovunque e sentire la Sua presenza.
• Perdonare il fratello è guardare oltre le nostre debolezze,
è saper guardare con gli occhi del cuore. Con gli occhi
della mente è giusto avere il ricordo dell'evento che ha
generato tensione, così per come è avvenuto, per non
tornare a soffrire e per non dare nuova occasione di
peccato. Per perdonare è necessario guardare con gli
occhi del cuore e vedere nel prossimo e in noi stessi
Cristo.
• Efesini 4:31,32 “Scompaia da voi ogni asprezza,
sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di
malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri,
misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha
perdonato a voi in Cristo”.
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• “Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se
guadagnerà il mondo intero, e poi
perderà la propria anima?” (Mt. 16.26a)
• Colloquio tra due amici:
• " ma come fai ad avere fede, ami Gesù, una persona
che non hai mai visto e che esiste solo nella mente tua e
di quelli come te". Risponde l'amico: "tu non mi hai mai
chiesto questo e forse ho sbagliato io a non dirtelo
prima, io incontro Gesù tutti i giorni, ieri ero in ospedale
e lui era vicino ad un ammalato e lo curava, poi l'ho visto
alla stazione mentre aiutava un barbone, l'ho visto
mentre andava con degli amici a confortare i detenuti,
l'ho incontrato subito dopo in Chiesa, era lì che
confessava un fedele, l'ho incontrato oggi in ufficio che
parlava ad un amico di quanto si può fare per gli altri".
• Replica l'altro: "dai su, non mi prendere in
giro, ho capito cosa vuoi dire, sai quanti
medici conosco che, al contrario, non
fanno il proprio dovere? non ti dico poi i
sacerdoti, senza parlare di quanti
ammalati e carcerati ci sono abbandonati
a se stessi, e poi fammelo conoscere
quello dell'ufficio che spreca il suo tempo
con queste chiacchiere".
• "A ti rispondo subito", replica l'amico, "quello
dell'ufficio sono io e non penso di stare a
perdere del tempo con te, gli atri che mi hai
detto compreso malati e carcerati, sono quelli
che hanno bisogno di incontrare Gesù, Lui ti
lascia libero scegliere, tu sai perfettamente di
cosa c'é bisogno, decidi: o stai a guardare tutto
questo e continui a lamentarti, oppure imitaLo".
• Dopo qualche attimo di silenzio imbarazzante il
contestatore risponde: "non ti montare la testa
adesso, io ti vedo sempre come il mio vecchio
amico, solo che oggi mi hai fatto riflettere".
• "tutti, ogni giorno, incontriamo Gesù e
cerchiamo le motivazioni giuste per
non vederlo, sappiamo perfettamente
che non avremmo sufficienti scuse per
non imitarlo".
Un Frutto Antico
• Un frutto antico: l'oliva.
• Pensate a quante varietà di olive esistono e in
quanti modi la stessa varietà viene preparata
per soddisfare più palati. Poi c'è l'olio una
trasformazione importante delle olive prodotto in
diverse qualità ed utilizzato in vari modi, anche
in medicina; l'abbondanza del frutto e le sue
diverse specie derivano da un unico albero, o
meglio, da più alberi della stessa specie, l'Ulivo.
• Albero imponente, dalle mille risorse che,
per poter dare frutto, ha bisogno ogni tanto
di essere potato, ripulito; nemmeno i
residui di questa operazione sono inutili: la
legna ottenuta dalla potatura è utilizzata in
vari modi ed è sicuramente la più pregiata.
• Avendo chiara in mente questa immagine,
pensiamo a noi, figli di Dio e uomini di Fede. La
nostra vita spirituale è simile a quella dell'Ulivo,
la nostra esistenza deve essere da modello,
senza necessariamente pensare a cose grandi o
impegnative (l'olivo sta fermo lì, e con la sola
sua esistenza porta frutto),il nostro essere in e di
Cristo porta già in se frutto. Ognuno di noi ne
produce di diversi, secondo i propri carismi e
inclinazioni, andando incontro, anche
inconsapevolmente, alle esigenze dei fratelli.
• Liberiamoci dalle ansie e le incertezze che
il mondo ci propina (così come di tanto in
tanto si pota l'Ulivo) e sicuramente
porteremo più frutti. Come l'Ulivo è ben
saldo a terra e mette i suoi frutti a
disposizione di tutti, poi sta a chi li
raccoglie farne buon uso; così noi, saldi
nella Fede, seminiamo la Parola di Cristo
con la nostra vita, sta a chi ci osserva fare
tesoro di questa esperienza.
• Evangelizzare è un dovere. Non esiste il
momento e il modo migliore per farlo, né le
persone giuste alle quali rivolgerci;
facciamolo dunque sempre, testimoniando
Cristo con la nostra vita!.
• 1Corinzi 9:16
Non è infatti per me un vanto predicare
il vangelo; è un dovere per me: guai a
me se non predicassi il vangelo!
E' il pomeriggio
di un venerdì tipico e stai
guidando fino a casa tua.
Sintonizzi la radio. Il notiziario racconta una cosa di poca
importanza:
in un paese lontano sono morte 3 persone di una qualche influenza
che mai si era vista prima.
non dai molta attenzione a questa notizia...
IL lunedì quando ti svegli, senti che non sono più 3, sono 30000
persone che sono morte tra le colline remote dell'India.
Persone del controllo della sanità degli Stati Uniti sono andate a
verificare.
Il Martedì diventa la notizia più importante della prima pagina del
giornale,
perché ormai non è solo l'India ma anche il Pakistan, Iran e
Afghanistan e
velocemente la notizia esce in tutti i notiziari. La stanno chiamando
"L'influenza misteriosa" e tutti si domandano: Come la
controlleremo?
C'è panico in Europa e si chiudono le frontiere. Senti al telegiornale
la traduzione di una donna,in Francia, che racconta di un uomo
trovato morto nell'ospedale per l'influenza misteriosa.
I telegiornali dicono che,quando hai il virus, per una settimana non ti
rendi conto di averlo.
Dopo hai 4 giorni di dolori terribili e poi muori.
Anche l'Inghilterra chiude le frontiere, però è tardi.
L'indomani il presidente degli Stati Uniti chiude le frontiere per
evitare il contagio nel paese, fino a quando non avranno trovato la
cura...
Il giorno seguente la gente si riunisce nelle chiese per pregare per
una cura
ed entra qualcuno dicendo "Prendete la radio e ascoltate la
notizia!!":
2 donne sono morte a New York. Ormai sembra che l'influenza
abbia contagiato il mondo.
Gli scienziati continuano a cercare l'antidoto, però niente sembra
funzionare. Presto arriva la notizia tanto attesa: Si è decifrato il
codice del DNA del virus. Si può fare l'antidoto.
C'è bisogno del sangue di qualcuno che non sia stato infettato e
subito corre la notizia che tutti corrano all'ospedale più vicino per
fare degli esami del sangue.
vai di tua volontà e porti la tua famiglia, insieme ai tuoi vicini,
domandandoti: che succederà? Sarà così che finirà il mondo?...
All'ospedale, dopo gli esami, esce un dottore gridando un nome. Il
più piccolo dei tuoi figli è vicino a te, ti afferra per il giacchetto e dice:
"Papà? è il mio nome." Prima che puoi reagire ti tolgono tuo figlio e
tu gridi:
"ASPETTA!..." E loro rispondono: "tutto andrà bene, il suo sangue è
pulito, il suo sangue è puro.
Crediamo che abbia il tipo di sangue giusto."
Dopo 5 minuti i dottori escono gridando e ridendo. E' la prima volta che vedi
ridere qualcuno dopo una settimana. Il dottore più anziano si avvicina a te e
dice: "Grazie, signore!, il sangue di suo figlio è puro, si può fare
l'antidoto..."
La notizia corre da tutte le parti, la gente piange e grida di felicità.
Allora il dottore si avvicina a te e alla tua moglie e dice: "Possiamo
parlarvi per un momento?...E' che non sapevamo che il donatore sarebbe
stato un bambino e abbiamo bisogno che firmiate queste carte per dare il
sangue."
Mentre leggi il foglio ti rendi conto che non è specificata la quantità di
sangue e chiedi: "Quanto sangue?..."
Il sorriso del dottore sparisce e risponde: "Non pensavamo che sarebbe
stato un bambino. Non eravamo preparati. Lo dobbiamo usare tutto!..."
Non ci credi e cerchi di reclamare:
"Però, Però...". Il dottore continua insistendo, "Non capisce, stiamo
parlando della cura per tutto il mondo! Per favore firmi,abbiamo bisogno di
tutto il sangue . Tu chiedi: "ma non potete fare una trasfusione?" E la
risposta è: "se troveremo altro sangue puro lo faremo... Firmerà? Per favore?...
Firmi!!....!
In silenzio e senza sentire più le dita della mano che stringevano la penna, FIRMI.
Ti domandano "Vuoi vedere tuo figlio?"
Cammini fino alla sala di emergenza dove sta tuo figlio seduto dicendo:
"Papà!, Mamma! che succede?" Prendi la sua mano e gli dici: "Figlio, Tua madre
e io ti amiamo tantissimo, ti amiamo e mai permetteremo che ti avvenga
qualcosa che non sia necessario, capisci questo?" E quando il dottore ritorna e
dice: "Mi dispiace ma dobbiamo cominciare, persone in tutto il mondo stanno
morendo"...
Tu te ne saresti andato? Avresti potuto voltare le spalle e lasciare tuo
figlio lì?... Mentre lui ti dice: "Papà?, Mamma? perché mi abbandonate?.."
La settimana dopo, mentre stai facendo una
cerimonia per onorare tuo figlio,
c'è qualcuno che dorme a casa sua, altri non
sono venuti perché preferivano andare a
passeggiare o vedere una partita di calcio e altri
vengono alla cerimonia, con un sorriso falso
facendo finta che gli importi davvero.
Vorresti fermare tutto e gridare: "Mio figlio è
morto per voi!!!! Per caso vi importa?..."
A volte è questo quello che Dio ci vuole dire:
"Mio figlio è morto per voi, e non riuscite a capire
quanto vi amo?"
E' curioso vedere come è semplice per le persone rifiutare Dio, e dopo chiedersi perchè il mondo
va di male in peggio.
E' curioso vedere come crediamo a quello che è scritto sul giornale, però contestiamo quello che
è scritto sulla Bibbia.
E' curioso come ci sforziamo giorno dopo giorno accumulando beni terreni e non ci dedichiamo
neanche un minuto a fare tesoro delle cose celestiali.
E' curioso come qualcuno dice: "Io credo in Dio", però con le sue azioni dimostra che segue altri
scopi.
E' curioso come facciamo migliaia di "scherzi“ con leggerezza e spesso prontamente li inviamo
attraverso una mail o un sms, raggiungendo così moltissime persone;
però quando facciamo discorsi o inviamo messaggi che riguardano Dio, ci pensiamo e siamo
molto riflessivi prima di parlarne con altri, ci chiediamo cosa potranno pensare di noi!
E' curioso come la lussuria cruda, volgare e oscena passa liberamente attraverso il Ciber-Spazio,
mentre la discussione su Gesù è soffocata nelle scuole e nei posti di lavoro.
E' CURIOSO, VERO??
Più curioso è vedere un cristiano così fervido la domenica, ma invisibile il resto della settimana.
E' curioso che noi ci preoccupiamo di quello che la gente pensi, piuttosto di quello che DIO pensi
di noi.
Dio ti benedica
Con l’augurio che queste letture
abbiano fatto breccia nei vostri cuori
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