“Voi siete la luce
del mondo !”
La lectio divina
e il Libretto di formazione 2012
AGENDA




Introduzione alla Lectio
I momenti della Lectio
Presentazione del Libretto
Modo di strutturare l’incontro
INTRODUZIONE
 Concilio Vaticano II: Dei Verbum
 Riscoperta della Parola
«È necessario che l’ascolto della Parola diventi un
incontro vitale, nell’antica e sempre valida
tradizione della Lectio Divina, che fa cogliere nel
testo biblico la parola viva che interpella, orienta
e plasma l’esistenza»
Giovanni Paolo II, [NMI]
la LECTIO DIVINA
L’espressione lectio divina è intraducibile
La LECTIO DIVINA: un itinerario formativo.
La lectio divina consiste nella lettura sapiente e
personale della sacra Scrittura in spirito di
preghiera e di fede con cui si vuole assimilare la
Parola di Dio per aprire il cuore alla preghiera e
alla contemplazione viva.
la LECTIO DIVINA
La LECTIO DIVINA è un percorso che deve
condurre all’assimilazione della Parola di
Dio.
Si realizza mediante un metodo:
 sorto nei monasteri in epoca medievale
 schematizzato attraverso quattro tappe
Dobbiamo acquistare dimestichezza
con questo metodo
la LECTIO DIVINA
Il metodo della LECTIO DIVINA va applicato,
lasciandosi guidare dallo Spirito:







alla propria vita
alla propria realtà
alla propria condizione
al proprio gruppo
alla situazione che si sta vivendo
…
…
la LECTIO DIVINA
Riassumendo:
Lettura
sapiente e
personale
Assimilare
la Parola
di Dio
Spirito di
preghiera
e di fede
la LECTIO DIVINA
Struttura della LECTIO DIVINA
1. Lectio
2. Meditatio
3. Oratio
4. Contemplatio
la LECTIO DIVINA
1. LECTIO
che cosa dice il testo biblico in sé?
Consiste nel leggere attentamente il testo più volte.
Si possono inventare delle tecniche personalizzate,
come riscrivere il testo biblico, oppure sottolineare o
evidenziare alcune parole. In questa fase è
importante partire dal testo così com’è scritto non
dalle nostre sensazioni.
La fedeltà alla lettera è la base della vera lectio divina.
la LECTIO DIVINA
2. MEDITATIO
che cosa dice il testo biblico a me?
Consiste nel ripetere quasi a memoria, anche durante il
giorno, la frase che ci ha colpito durante la lectio.
Nella meditatio, l’attività è quella di “masticare” e
“ruminare” il testo.
Si tratta, inoltre, di martellare sulla parola (o su alcune
parole) che suscita in noi maggiore attenzione, in
questo modo le “scintille” che partono dalla parola
andranno a fermarsi su altri passi della Scrittura.
la LECTIO DIVINA
3. ORATIO
che cosa diciamo noi al Signore in risposta alla
sua Parola?
Esprime la nostra risposta a Dio dopo aver ascoltato la
sua Parola. Deve essere una preghiera che sgorga
dal brano appena letto e che stimola tutto il nostro
essere.
Vi è ancora, come nella meditatio il riferimento al testo
che mi è dato (aspetto oggettivo) e non alle mie
preoccupazioni o alle mie sensazioni (aspetto
soggettivo).
la LECTIO DIVINA
4. CONTEMPLATIO
quale conversione della mente, del cuore e della
vita chiede a noi il Signore?
La contemplazione deve avere la tensione ad unire,
fare sintesi tra la dimensione verticale e quella
orizzontale, tra divino e umano, tra spirituale e
carnale; a creare in noi una visione sapienziale della
realtà.
La contemplatio, allora, non consiste nelle visioni, ma
nel saper guardare il mondo con gli occhi di Dio, alla
luce della Parola.
la LECTIO DIVINA
Riassumendo:
1. Lectio: leggere attentamente il testo più
volte
2. Meditatio: ruminare la Parola, e martellare
per trovare i collegamenti
3. Oratio: preghiera che sgorga dal brano
appena letto e che stimola tutto il nostro
essere
4. Contemplatio: profonda intimità con Dio.
Unire la dimensione verticale con quella
orizzontale. Guardare la storia, alla luce della
Parola, con gli occhi di Dio
la LECTIO DIVINA
La LECTIO DIVINA è un metodo ma non deve
essere ridotto semplicemente ad una tecnica di
lettura biblica.
Nella lectio divina si tratta del rapporto
personale con la Parola di Dio
Senza una lettura spirituale la lectio divina
verrebbe ridotta a semplice lectio.
la LECTIO DIVINA
Atteggiamenti e difficoltà
La lectio divina deve essere realizzata:
 in un costante atteggiamento di ascolto del cuore
 in un costante atteggiamento di conversione.
Lasciarsi guidare dalla Parola che trasforma e
non dalle personali opinioni
 all’interno della comunità cristiana (anche se
fatta individualmente)
 con grande perseveranza
FORMAZIONE
Presentazione Libretto di formazione




Verbum Domini
Lista dei capitoli
Struttura dei capitoli
Metodo di lavoro
FORMAZIONE
Presentazione Libretto di formazione
1965
DEI
VERBUM
2008
Sinodo
sulla
Parola
VERBUM
DOMINI
2010
Anno
della
Fede
2012
Lista dei capitoli
FORMAZIONE
1.
La Parola creatrice
2.
Dio parla: Gesù incarnazione del Padre
3.
La Parola di Dio: risposta alle domande dell’uomo
4.
La durezza di cuore: non ascoltare la Parola
5.
Emmaus: ricentrare la vita nella Parola
6.
Parola e fede: la fede nasce dall’ascolto
7.
Lo Spirito Santo: la verità per comprendere la Parola
8.
La Liturgia: luogo privilegiato della Parola di Dio
9.
La Parola di Dio nel quotidiano
10. Annunciare al mondo il “logos”: dalla Parola alla missione
11. I cristiani: testimoni della Parola
12. Il sì di Maria alla Parola di Dio
Struttura dei capitoli
FORMAZIONE
 Brano biblico
 Lectio
 Riferimenti biblici per approfondimenti
 Meditatio
 Riflessione
 Insegnamento della Chiesa
 Il nostro carisma
 Annota la parola-chiave
 Oratio
 Contemplatio
 Collatio
Struttura proposta per l’incontro (1)
FORMAZIONE
Lavoro personale durante il mese
 Lettura del testo biblico di riferimento
 Lettura della meditazione proposta
 Ruminazione della Parola e dei riferimenti
biblici da approfondire
 Meditazione personale e individuazione
della parola-chiave
 Orazione personale
Struttura proposta per l’incontro (2)
FORMAZIONE
Lavoro comunitario il giorno dell’incontro
 Preghiera iniziale
 Preghiera allo Spirito / Salmo / Canto
 Lettura del testo biblico
 Breve spiegazione
 Condivisione del lavoro personale
Grazie
per l’attenzione !
Scarica

Slides su "Lectio divina"