criteri di scelta tra investimenti 1. Operazione finanziaria: (semplice o complessa) (investimento, finanziamento, mista) 2. Generalità sui criteri di scelta: (completezza) (indice di preferenza) 3. Criteri di scelta: Tempo di recupero REA TIR Operazioni finanziarie t0 t1 ... tn C0 C1 ... Cn una operazione finanziaria P può essere descritto da una coppia di vettori P = (C, t) ove C è il vettore dei capitali e t il vettore delle scadenze ipotesi • n > 1, il progetto contiene almeno due capitali; • s Cs 0, si trascurano i capitali nulli e le rispettive scadenze senza modificare l’operazione; • Ch Cs < 0 per almeno una coppia di tempi h e s, il vettore C dei capitali non contiene solo costi o solo ricavi. Operazione finanziaria • operazione semplice: un costo seguito da un ricavo è un’operazione d’investimento. un ricavo iniziale seguito da un costo finale, si configura come un’operazione di finanziamento. • Quando, in generale, i capitali e le scadenze che caratterizzano il progetto sono più di due (operazione complessa), non è altrettanto immediata la sua classificazione nella categoria dei finanziamenti o degli investimenti. classificazione • investimento (finanziamento) in senso stretto: se i costi (ricavi) precedono temporalmente i ricavi (costi) • investimento (finanziamento) in senso generale: un’ operazione per la quale la scadenza media zc < zr (zc > zr ) per ogni tasso i 0; • investimento (finanziamento) in senso lato: un’operazione per cui la scadenza media aritmetica dei costi (ricavi) precede l’epoca del primo ricavo (costo); classificazione • saldo contabile tra costi e ricavi in t. S (t ) Ch h t Investimento (finanziamento) puro se S(t) cambia segno una sola volta, dal negativo (positivo) al positivo (negativo). altrimenti progetto misto. Esempio • Acquisto oggi un’obbligazione pagandola Euro 9,80 e fra un anno riscuoto Euro 0,90 di interessi, altri Euro 0,90 dopo un anno, altri Euro 0,90 dopo un anno. Unitamente agli ultimi Euro 0,90 mi viene rimborsata l’obbligazione a Euro 10,20. 0 1 2 3 | 9,80 0,90 0,90 0,90 + 10,20 I saldi contabili alle scadenze t = 0, 1, 2, 3 sono: S(0) = – 9,80 S(1) = – 9,80 + 0,90 = – 8,90 S(2) = – 8,90 + 0,90 = – 8,00 S(3) = – 8,00 + 0,90 + 10,20 = + 3,10. Operazioni finanziarie • Devono essere: • Complete devono avere la medesima struttura rispetto al capitale e all’arco temporale. • ammissibili cioè compatibili con la situazione economico finanziaria del risparmiatore. • indipendenti quando l’eventuale attuazione di ciascuna di esse non ha alcuna influenza né sull’attuabilità, né sugli elementi che descrivono ciascuno delle altre. • alternative quando l’accettazione dell’una esclude l’accettazione dell’altra. Confronto tra progetti: esborso diverso –800 500 800 ||| 0 1 2 Euro A –1.400 500 700 Euro ||| B 0 1 2 t t Esborso diverso: In assenza di vincoli finanziari la scelta del progetto A comporterebbe un risparmio di Euro 600 che dovremo decidere come impiegare. In presenza di vincoli finanziari B non sarebbe realizzabile (oppure prendere a prestito la differenza) Investimenti integrativi –600 600(1 + i)2 Euro ||| A' 0 1 2 t + 600 –600(1+i)2 Euro ||| B’ 0 1 2 t • A rappresenta l’investimento fruttifero integrativo dell’eccedenza (600). • B rappresenta il finanziamento oneroso per la parte di capitale non disponibile (600). Confronto tra progetti: durata diversa –1.500 500 900 Euro ||| P 0 1 2 t –1500 1.200 Euro || Q 0 1 t • si trascura l’effetto di investimenti alternativi che, durante il secondo anno, si offrono all’investitore che decide di effettuare il progetto Q. Indice di preferenza • La scelta tra progetti P consiste nel definire un criterio di scelta che associ ad ogni P un numero I(P) , detto indice di preferenza, o indice di utilità. • Se I(A) > I(B), vorrà dire che il progetto A è preferito al progetto B e scriveremo A B, mentre I(B) > I(A) indica che il progetto B è preferito al progetto A, ossia B A. • Infine B). 1. l’equivalenza () tra due o più progetti è relazione riflessiva, simmetrica e transitiva, ossia comunque scelti i progetti A, B e C: A A; A B B A; A B, B C A C I(A) = I(B) vuol dire che i due progetti sono equivalenti (A Indice di preferenza 2. la relazione di preferenza () tra due o più progetti deve godere della proprietà transitiva: A B, B C A C 3. C : A B (A + C) (B + C) 4. C : A B (A + C) (B + C) 5. A B, > 0 ( A) ( B) 6. A B, > 0 ( A) ( B) IL CRITERIO DEL PAY-BACK • tempo di recupero del capitale, rappresenta il tempo necessario affinché si possa recuperare integralmente il capitale impiegato. • è la scadenza più vicina tra quelle per le quali il totale dei ricavi consente di recuperare i costi sostenuti, cioè eguagliarli o superarli; • Ovvero la prima scadenza alla quale si realizza una inversione di segno nei saldi Sk del progetto tp = min k tk C0 Sk 0, k = 0, 1, 2, ..., n IL CRITERIO DEL PAY-BACK t p se P è un investimento I ( P) se P è un finanziamento t p • tra più alternative di investimento si preferisce quella con tempo di recupero minore • tra più alternative di finanziamento si preferisce quella con tempo di recupero maggiore. • due alternative con il medesimo tempo di recupero sono ritenute indifferenti (ma non necessariamente identiche). IL CRITERIO DEL PAY-BACK : pregi e difetti • Non è indicatore reddituale, ma temporale: esprime il grado di liquidità di un progetto. • Limiti: - non tiene conto della distribuzione temporale dei costi e dei ricavi entro tp, - trascura i ricavi e/o i costi successivi a tp. • Pregi: - semplicità Esempio CA = 1.200 500 400 500 100 100 , CB = PROGETTO A: S0 = C0 = – 1.200 S1 = – 1.200 + 500 = – 700 S2 = – 700 + 400 = – 300 S3 = – 300 + 500 = 200 S4 = 200 + 100 = 300 S5 = 300 + 100 = 400 1.200 200 200 200 400 800 , tA = tB = 0 1 2 3 4 5 PROGETTO B: S0 = – 1.200 S1 = – 1.200 + 200 = – 1000 S2 = – 1000 + 200 = – 800 S3 = – 800 + 200 = – 600 S4 = – 600 + 400 = - 200 S5 = -200 + 800 = 600 il progetto A è preferito a B. Il criterio del risultato economico attualizzato (R.E.A.) • Fissato un tasso di valutazione i, si dice Risultato Economico Attualizzato (R. E.A.) di un’operazione finanziaria il valore attuale dei suoi flussi di cassa. n I ( p) V (i ) Ck (1 i ) k k 0 tra più alternative d’investimento si preferisce quella che presenta un R.E.A. maggiore, così come tra più alternative di finanziamento si preferisce quella con R.E.A. maggiore; Il criterio del risultato economico attualizzato (R.E.A.) se due alternative hanno il medesimo R.E.A. esse sono ritenute indifferenti (ma non necessariamente identiche). • Il R.E.A è un operatore lineare: R.E.A.(A + B) = R.E.A.(A) + R.E.A.(B), R.E.A.(A) = R.E.A.(A) con numero reale qualunque. esempio CA = 1.000 300 500 300 400 tA= tB 0 1 = 2 3 4 CB = 1.000 200 300 300 500 Calcoliamo il R.E.A. dei due progetti con legge esponenziale al tasso periodale del 7%: • VA(0,07) = – 1.000 + 300(1 + 0,07)– 1 + 500(1 + 0,07)– 2 + + 300(1 + 0,07)– 3 + 400(1 + 0,07) – 4 = 267,141 . • VB(0,07) = – 1.000 + 200(1 + 0,07)– 1 + 300(1 + 0,07)– 2 + + 300(1 + 0,07)– 3 + 500(1 + 0,07)– 4 = 75,2845 • L’operazione A è preferita all’operazione B in quanto dotata di un R.E.A. maggiore. Pregi e difetti • Il R.E.A. fornisce un criterio soggettivo, in quanto dipendente dalla scelta del tasso i • utilizzando tassi diversi si giunge a risultati diversi. • per un investimento il tasso di valutazione è quello al quale si possono effettuare i reimpieghi • per un finanziamento, il tasso i è quello che regola la provvista di fondi assorbiti dal progetto • grande variabilità tra i diversi operatori. Proprietà funzione REA n V (i ) Ck (1 i ) k . k 0 • se il tasso di valutazione è nullo, il R.E.A. di un progetto è la somma delle poste; n V (0) Ck k 0 • se il tasso di valutazione tende a + il R.E.A. di un progetto tende al valore della prima posta. lim i V (i ) C0 • asintoto orizzontale di equazione y = C0. Confronto tra progetti non completi • utilizzando il R.E.A. ha senso anche il confronto tra investimenti non completi, purché le operazioni integrative siano fatte allo stesso tasso con il quale si opera la valutazione. • Infatti, si debbano confrontare, in base al criterio del R.E.A., i progetti P e P, dopo averli integrati rispettivamente con le operazioni Q e Q condotte allo stesso tasso scelto per le valutazioni. R.E.A.(Q) = R.E.A.(Q) = 0 in virtù della proprietà di linearità del R.E.A., si ha: R.E.A.(P+Q) = R.E.A.(P) + R.E.A.(Q) = R.E.A.(P) R.E.A.(P+Q) = R.E.A.(P) + R.E.A.(Q) = R.E.A.(P). Il criterio del tasso interno di rendimento (T.I.R) • Data un’operazione finanziaria si dice Tasso Interno di Rendimento (T.I.R.) dell’operazione stessa quel tasso di valutazione i in corrispondenza del quale il valore attuale dei suoi flussi di cassa si annulla. • Indicando con Ck gli importi delle poste non tutti uguali a 0, con tk le relative scadenze (k = 0, 1, ..., n), la funzione che esprime il R.E.A. dell’operazione sarà n V (i ) Ck g (t k ) k 0 •Il T.I.R. di un’operazione è quel tasso, se esiste, che rende equa l’operazione, ossia quel tasso per il quale V(i) = 0. T.I.R. i * se P è un investimento I ( P) * se P è un finanziamento i • investimento si preferisce quella che presenta un T.I.R. maggiore, • finanziamento si preferisce quella con T.I.R. minore(T.I.C. (tasso interno di costo)); • T.I.R. uguale: alternative indifferenti (ma non necessariamente identiche). Proprietà T.I.R. • T.I.R (– A) = T.I.R(A) • T.I.R(A) = T.I.R(A) 0. •Qualora si operi nel regime dell’interesse composto, il R.E.A. dell’operazione al tasso i è: n V (i ) C k (1 i ) k k 0 Limitiamoci ora al caso prima posta negativa, successive positive: n V (i ) C0 Ck (1 i ) k k 1 Grafico funzione di REA REA SCk-C0 i* -C0 i Esistenza e unicità del T.I.R. • La determinazione del tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria è legato alla soluzione dell’equazione V(i) = 0. • Esistenza e unicità non garantite: la risoluzione di tale equazione infatti può condurre all’individuazione di: nessuna radice una radice più radici. • Di queste non tutte possiedono un significato finanziario, pertanto sarà compito dell’utilizzatore verificare l’accettabilità dei risultati, in particolare la loro compatibilità con le reali situazioni di mercato. Esempio 1.500 100 2000 ||| 0 1 2 t Euro • V (i*) = – 1.500 + 100 (1 +i )–1 + 2000 (1 + i )– 2 = 0 t 1 1 i * 1 0,89 * (1 i ) 1 0,84 * (1 i ) 20 t 2 t 15 0 i * 150% i* 19% t1 0,84 t 0,89 2 Non accettabile accettabile Esempio 2 CA = 100 80 40 , 0 tA= 1 2 80 40 VA(i) 100 1 i 1 i 2 • è minore di zero per ogni tasso di valutazione i. Quindi non esiste alcun i tale che VA(i) = 0. Esempio 3 Flussi di • Si verifica che VB(i) = 0 per i= 8,78% e i= 26,75%, entrambi finanziariamente accettabili. Anni cassa 0 -145 1 100 2 100 3 100 4 100 5 -275 Teorema di Levi • Data un’operazione finanziaria che dà luogo ad uscite Us alle scadenze ts (s = 1, 2, ..., m), numerate in ordine crescente, e alle entrate Ek alle scadenze k (k = 1, 2, ..., n), numerate in ordine crescente, e tale che la somma delle entrate supera quella delle uscite, n m k 1 s 1 Ek U s condizione sufficiente (ma non necessaria) di esistenza ed unicità del T.I.R. è che la scadenza media aritmetica delle uscite preceda la scadenza della prima entrata. esempio 1.500 1.000 1.000 3.000 600 Euro ||||| 0 1 2 3 4 t t1 U1 t 2 U 2 t (U ) = U1 U 2 * 0 (1.500) + 2 (1.000) 0,8. (1.500) (1.000) • 0,8< 1: la condizione posta dal Teorema di Levi è soddisfatta T.I.R.=38,24%. Condiz. suff ma non necessaria! 0 1 2 3 -1500 1000 -2000 3000 t1 U1 t 2 U 2 0 (1.500) + 2 (2.000) 1,14. t (U ) = (1.500) (2.000) U1 U 2 * • 1,14 > 1: la condizione posta dal Teorema di Levi non è soddisfatta ma T.I.R.=19,20%. Teorema di Norstrom • Condizione sufficiente: Indicando con S(t) il saldo in t di un’operazione finanziaria, se S(0) < 0 e se S cambia segno una sola volta, allora esiste un solo tasso i > 0 per il quale V(i) = 0. esempio 0 -1500 1 1000 2 -2000 3 3000 4 600 S(0) = - 1.500, S(1) = - 500, S(2) = - 2.500, S(3) = + 500, S(4) = + 1.100 • Poiché i saldi di cassa S(t) presentano un’unica inversione di segno, il Teorema di Norstrom garantisce che esiste un unico T.I.R. positivo. Condizione sufficiente • In particolare, una condizione sufficiente che garantisce l’unicità del T.I.R. è che l’ultima scadenza delle uscite preceda la prima scadenza delle entrate. esempio • Acquisto alla pari titolo a cedola fissa, tasso cedolare i: 0 -C 1 2 3 n iC iC iC iC+C • TIR = tasso cedolare i. • E se fosse stato acquistato sopra o sotto la pari? esercizi • ACD: cap. 10 es.10.1, 10.2, 10.3, 10.6 punto a), 10.7 punto a), 10.8, 10.9, 10.11 punto a). • BC: cap. 4 es. 1, 3 punto i), 4, 5, 6, 8, 9, 10.