Carlo E. Crivello
Classe 3 C
Scuola Media Statale B. Alfieri - Carignano
VULCANI E
TERREMOTI
Vulcani e terremoti
INDICE DELLA PRESENTAZIONE
•I vulcani
•I terremoti
•La tettonica a zolle
La presentazione è integrata da collegamenti ipertestuali
foglio 2
Vulcani – Che cosa è un vulcano
Un vulcano è una
spaccatura della terra
attraverso la quale
vengono emessi
magma e sostanze
gassose ed intorno
alla quale si è formato
generalmente un
rilievo conico costituito
dai materiali eruttati
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foglio 3
Vulcani – Definizioni (1.1)
Il vulcano è alimentato da un
serbatoio sotterraneo, dove si
trova il magma, chiamato
bacino o focolaio magmatico.
Esso comunica con l’esterno
attraverso un condotto o
camino vulcanico; questo
termina con uno sbocco
esterno chiamato cratere
foglio 4
Vulcani - Magma, gas e lapilli
(1.2)
I magmi si differenziano quindi in due grandi categorie:
ricchi di silice (detti acidi), contenenti oltre il 70% di silice,
che che danno origine alle rocce sialiche, come i graniti e il
loro corrispettivo effusivo le rioliti.
poveri di silice (detti anche basici) che danno origine
alle rocce mafiche, come il basalto, costituite per circa il
50% di silice.
I principali gas contenuti in un magma sono vapor
d’acqua, anidride carbonica, monossido di carbonio
idrogeno ed idrogeno solforato, acido cloridrico, anidride
solforosa.
Un vulcano emette anche materiali solidi detti materiali
piroclastici tra cui cenere e lapilli
foglio 5
Vulcani – Fasi dell’eruzione
Un’eruzione vulcanica presenta in genere più fasi
che possono succedersi in modo diverso:
FASI
FASE PREMONITRICE
FASE ESPLOSIVA
Si manifestano con:
Terremoti, boati e rumori
sotterranei
Esplosione con emissione
di materiali allo stato solido
fuso o gassoso
FASE DI EMANAZIONE
Emissione del magma
FASE DI QUIESCENZA
Emissione di vapori
foglio 6
Vulcani – Fase effusiva ed eruttiva
(1.4)
Le eruzioni vulcaniche possono variare tra due forme
estreme, da quella "effusiva" a quella "esplosiva" .
Nelle effusioni, dalle bocche esce lava fluida che sale
dal serbatoio tranquillamente fino alla superficie, per
poi traboccare dal margine della bocca vulcanica.
Le eruzioni invece caratterizzano i
vulcani esplosivi, dove la lava è
frammentata e proiettata molto
lontano dal gas che si libera con
estrema violenza
foglio 7
– Vulcani -Tipi di eruzione (1.5)
I tipi di eruzione vengono
anche comunemente
classificati associandoli al
vulcano che le manifesta così
si hanno le eruzioni di tipo:

1- Hawaiano

2- Stromboliano

3- Vulcaniano

4- Pliniano

5- Peleeano
1
Il tipo di eruzione influenza
4
la struttura del vulcano
(esempio dell’ETNA e vulcanismo secondario)
2-3
5
(1.6)
foglio 8
Vulcani – Stato dei vulcani
Sono attivi i vulcani attualmente in eruzione o lo sono stati
fino a tempi recenti
Sono quiescenti i vulcani che non danno segni di attività
eruttiva da tempi abbastanza lunghi, ma possono emettere
gas o vapori.
Sono spenti i vulcani che non manifestano alcuna attività da
molti secoli.
In Italia
• sono attivi l’Etna, lo Stromboli e Vulcano.
• sono quiescenti l’Epomeo (Ischia), il Vesuvio e i Campi
Flegrei.
• sono spenti il Monte Amiata, il monte Vulture, l’isola di
Ustica, di Linosa e di Pantelleria.
foglio 9
Vulcani – Le forme dei vulcani (1.8)
Si possono identificare i seguenti tipi di vulcano
•Vulcano a scudo
•Strato-vulcano
(Merapi 1.10)
•Vulcani lineari e di tipo islandese
Plateau Basaltici
foglio 10
Vulcani – Caldere
La caldera è una vasta
depressione a forma di
imbuto in corrispondenza di
un cono vulcanico formatasi
generalmente in seguito ad
una eruzione di tipo esplosivo
e al crollo delle pareti del
vulcano stesso.
foglio 11
Vulcani – Dove si trovano i vulcani
In tutta la terra i vulcani
attivi sono circa 500 e
sono distribuiti in
prevalenza in prossimità
delle coste dei mari e degli
oceani. Le più importanti
zone vulcaniche sono:
La zona circumpacifica
La zona atlantica
La zona dei mediterranei
La zona africana
La maggior parte di essi si trova in corrispondenza dei
contatti tra le varie placche, e in particolare lungo i margini di
subduzione (vedi la corrispondente cartina della tettonica
delle placche)
foglio 12
Vulcani – Dove si trovano i vulcani
foglio 13
Terremoti – Che cos’è un terremoto
Il terremoto è un
movimento brusco e rapido
che si manifesta sulla
superficie terrestre con una
serie di scosse dovute alle
onde sismiche originatesi in
un punto più o meno
profondo della crosta
terrestre o del mantello
dove è avvenuta
un'improvvisa rottura.
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Kobe Giappone
foglio 14
Terremoti – Propagazione del terremoto (2.1)
Il punto preciso da cui si
propaga il terremoto è
detto ipocentro, mentre lo
stesso punto, portato in
verticale sulla superficie
terrestre, si chiama
epicentro.
L’energia liberata si disperde nel terreno dall'ipocentro
in tutte le direzioni in forma di onde onde P (ovvero
primarie – longitudinali) determinando nella terra una
successione di compressioni e dilatazioni e le onde
onde S (secondarie – trasversali) si presentano con
un moto vibratorio del materiale elastico in direzione
perpendicolare alla direzione di propagazione (2.2)
foglio 15
Terremoti – Come si misura un terremoto (2.3)
Le scale di misurazione del terremoto sono 2:
La scala Mercalli (2.4):
inventata dal sismologo italiano Giuseppe Mercalli nel
1902 è suddivisa in 10 gradi. In seguito è stata in
ampliata a 12 gradi. E’ una scala che descrive gli effetti
del terremoto.
La scala Ricther (2.5):
inventata nel 1935 dal sismologo americano Charles F.
Richter misura la magnitudo ovvero la reale energia
sprigionata dal sisma; è divisa in 9 livelli
Il sismografo è lo strumento utilizzato a misurare la
magnitudo mentre il sismogramma è la registrazione su
carta della magnitudo del sisma
foglio 16
Terremoti – Maremoto
(2.6)
Un terremoto, se l'epicentro è nel
mezzo al mare, avrà come risultato
un maremoto (chiamato anche
tsunami). Molti di questi sono
provocati
da
un
improvviso
movimento verticale del fondo del
mare e si formano delle onde sulla
superficie molto grosse che possono
viaggiare ad una velocità dai 500 ai
1000 Km all'ora. Quando delle onde
del genere arrivano vicino alle coste
si alzano fino ad altezze di 40 metri
e oltre.
Famoso per i suoi effetti devastanti
è stato il recente tsunami accaduto
nell’oceano Indiano che ha colpito il
Sud Est asiatico
foglio 17
La deriva dei continenti (3.1)
Sin dai primi anni del novecento nessuno dubitò che la
disposizione attuale delle terre emerse e dei mari fosse
diversa da quella primordiale, ma dal momento in cui
s’incominciarono a a disegnare le prime carte
geografiche ci si accorse subito della corrispondenza tra
le coste occidentali dell’Africa e quelle orientali del Sud
America. Intorno al 1912 questa semplice osservazione
colpì anche Alfred Wegener, fisico e meteorologo
tedesco, e gli suggerì l’idea che i continenti fossero un
tempo uniti a formare un blocco unico. Questo
supercontinente chiamato Pangea, avrebbe in seguito
cominciato a smembrarsi.
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foglio 18
La tettonica a zolle (3.2)
Adesso interpretiamo la
crosta non più rigida
ma anzi formata da
circa
20
zolle,
o
placche, di cui le
maggiori
sono
sei:
quella africana, quella
euro-asiatica,
quella
pacifica,
la
zolla
nordamericana, quella
sudamericana e infine
quella antartica.
foglio 19
Il movimento delle placche
Le correnti conduttive (3.3)
creano lo spostamento della
placche nella crosta terrestre
I punti di contatto tra le placche sono chiamati margini, e
possono essere:
•margini divergenti (3.4) dove le placche si allontanano
margini convergenti (3.5) dove si scontrano ed una
incomincia a scivolare sotto l’altra
margini trasformi (3.6) dove scivolano una accanto
all’altra
foglio 20
Esempi di aree geografiche con piani di subduzione
Margini convergenti (3.5)
Nei margini convergenti due
placche si scontrano; una
inizierà a scivolare al di sotto
dell'altra dove inizia a fondersi
per poi scomparire. Gli ipocentri
dei terremoti, sono distribuiti
lungo un piano inclinato in media
di 45° che si immerge dalla
fossa fin sotto il continente;
questa zona è detta "piano di
Benioff".
Esempi di aree geografiche con piani
di subduzione vedi (3.7)
foglio 21
Distribuzione delle placche
Da confrontare con la distribuzione dei vulcani
foglio 22
BIBLIOGRAFIA
1) Testo scolastico – I grandi temi delle Scienze Naturali parte b
- La terra nel sistema solare
2) Conoscere il terremoto – Istituto Nazionale di Geografia e
Vulcanologia
3) www.ingv.it
4) www.geologia.com
5) www.scuolamediaquasimodo.it
6) Vari siti minori per le immagini
Sottofondo musicale: “Calum’s road” Capercaillie
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foglio 23
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