Arshad e OIC Staff Osho Inipi Circle presenta UN BUDDHA VIENE DAL Varco di Samahin 2o11 “Tutto il mio sforzo è di rendere sconosciuto persino il conosciuto. Di riportare indietro il mistero nella tua vita – anche nelle piccole cose che hai iniziato a dare per scontate; voglio che tu dia un altro sguardo.” Osho, The Last Testament, vol. 6, cap. 1, 30 jan 1986 LE RADICI CRESCONO AL BUIO ovvero motivazioni per il viaggio nel mondo di sotto “Anche l’oscurità è luce sottile. Se c’è una luce molto intensa i nostri occhi non possono vederla. I nostri occhi hanno uno spettro visivo limitato; non possono vedere al di sopra, non possono vedere al di sotto. Al di là di questi limiti superiori ed inferiori per i nostri occhi c’è oscurità. Non avete mai notato che se i vostri occhi sono improvvisamente posti di fronte ad una sorgente di luce molto intensa tutto diventa buio davanti a voi? L’occhio non è in grado di vedere così tanta luce. Così l’oscurità è di due tipi. Ciò che vediamo come luce è in base alle capacità permesse dal nostro spettro visivo. Sopra e sotto questo, c’è oscurità. Se la capacità dei nostri occhi è ridotta, la luce diventa oscurità; se la capacità dei nostri occhi è aumentata, l’oscurità diventa luce. Il cieco non ha nessuna capacità di vedere del tutto, così tutto è oscurità, non c’è luce affatto per lui. Ma la luce e l’oscurità sono uno nell’esistenza. E’ a causa del nostro intelletto che ci appaiono come fossero due.” Osho, Finger pointing to the Moon, cap. 13, 19 October 1972 Allo stesso modo ALTO e BASSO sono UNO nell’esistenza “Possiamo pensare all’energia divina in due modi: o la pensiamo come qualcosa che sta sopra di noi, in cima, nei cieli, oppure come qualcosa che sta giù, in fondo, nelle profondità abissali. Possiamo pensare in termini di Zenith e Nadir. Ma per quanto riguarda l’ordine cosmico, i termini sopra e sotto, cima e fondo, sono privi di significato. Non hanno la minima rilevanza. Sono soltanto i nostri concetti di pensiero; rappresentano soltanto il nostro modo di pensare. Riteniamo che il soffitto di questa sala sia sopra di noi, ma non è così. Se buchiamo la terra proprio in questo posto, con una macchina perforatrice, e continuiamo a bucare, qualche giorno finiremo in America. E se ci fosse qualcuno che osserva da lì, troverà che questo soffitto è sotto di noi –sotto le nostre teste, non sopra. Gli sembreremmo un mucchio di persone che fanno shirsasana – che stanno a testa in giù. Ma il soffitto rimane lo stesso. Dipende da come e da dove lo “Vero è che ‘n su la proda mi trovai de la valle d’abisso dolorosa che truono accoglie d’infiniti guai. Oscura e profonda era e nebulosa, tanto che, per ficcar lo viso a fondo, io non vi discernea alcuna cosa. ‘Or discendiam qua giù nel cieco mondo’ cominciò il poeta tutto smorto: ‘io sarò primo, e tu sarai secondo’.“ Dante QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. della prima parte