Eucarestia
Il Pane che da
la Vita
Io sono il Pane della vita.
Chi viene a me non avrà più fame
e chi crede in me non avrà più sete.
Vangelo secondo Giovanni
L’Eucarestia contiene Colui che dona tutto,
“Pane vivo disceso dal cielo”
Mentre mangiavano, egli prese il pane…,lo spezzò e lo diede loro, dicendo:
“Prendete! Questo è il mio corpo”. Poi prese il calice…,
Lo diede loro e ne bevvero tutti. Egli disse loro:
“Questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti”.
Vangelo di Marco
Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo
e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.
Vangelo secondo Giovanni
Come il Padre vivente mi ha mandato
e mi dà la vita,
così chi mangia me,
avrà anch’egli la vita da me.
Vangelo secondo Giovanni
Gesù, per scendere dal cielo sino a te, passa per l’Eucarestia, e tu, per
salire dalla terra al cielo,
devi passare per la medesima strada.
La mia carne è il vero cibo
e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne
e beve il mio sangue,
dimora in me e io in lui.
Vangelo secondo Giovanni
Il Signore, per non allontanarsi mai dai suoi
e renderli partecipi della sua Pasqua, istituì l’Eucarestia
come memoriale della sua morte e della sua risurrezione,
e comandò ai suoi apostoli di celebrarlo fino al suo ritorno.
Il sacrificio Eucaristico è la fonte,
il centro e il culmine
di tutta la vita cristiana.
Ti adoro in ogni momento
…con l’Eucaristia
Un incontro
profondo…..
Lo raccontano alcuni Santi….
(1815-1888)
Giovannino Bosco nasce il 16 agosto 1815 in una piccola frazione di
Castelnuovo D'Asti, in Piemonte.
Ancora bambino, la morte del padre gli consente di sperimentare il
dolore di tanti poveri orfanelli.
Nella mamma, Margherita, trova un esempio di vita cristiana, che
incide profondamente nel suo animo.
A nove anni ha un sogno profetico:
gli sembra di essere in mezzo a una moltitudine di fanciulli intenti a
giocare, alcuni però bestemmiano. Subito Giovannino si getta sui
bestemmiatori con pugni e calci per farli tacere; ma ecco farsi avanti
Gesù che gli dice:
"Non con le percosse, ma con la bontà e l'amore dovrai
guadagnare questi tuoi amici. Io ti darò la Maestra,
Maria, sotto la cui guida puoi divenire sapiente, e senza
la quale, ogni sapienza diviene stoltezza".
La prima confessione
Racconta Giovanni“Quand'ero ancora molto
piccolo, mia madre mi insegnò le prime
preghiere. Appena fui capace di unirmi ai miei
fratelli, mi faceva inginocchiare con loro mattino
e sera: recitavamo insieme le preghiere
e la terza parte del Rosario.
Ricordo che fu lei a prepararmi
alla prima confessione.
Mi accompagnò in chiesa,
si confessò per prima,
mi raccomandò al confessore,
e dopo mi aiutò a fare il ringraziamento.
Continuò ad aiutarmi fin quando
mi credette capace di fare da solo
una degna confessione”.
A 11 anni….La prima Comunione
“Avevo undici anni quando fui ammesso alla prima Comunione […]
Durante la quaresima, mia mamma mi aveva condotto tre volte alla confessione. Mi
ripeteva:Giovanni, Dio ti fa un grande dono. Cerca di comportarti bene, di confessarti con
sincerità. Domanda perdono al Signore, e promettigli di diventare più buono […]
Alla vigilia mi aiutò a pregare, mi fece leggere un buon libro, mi diede quei consigli che una
madre veramente cristiana sa pensare per i suoi figli.
Nel giorno della prima Comunione, in mezzo a quella folla di ragazzi e di genitori, era quasi
impossibile conservare il raccoglimento.
Mia madre, al mattino, non mi lasciò parlare con nessuno. Mi accompagnò alla sacra mensa.
Fece con me la preparazione e il ringraziamento, seguendo le preghiere che il parroco, don
Sismondo, faceva ripetere a tutti a voce alta.
Quel giorno non volle che mi occupassi di lavori materiali. Occupai il tempo nel leggere e nel
pregare. Mi ripeté più volte queste parole:
Figlio mio, per te questo è stato un grande giorno. Sono sicura che Dio è diventato il padrone del tuo
cuore. Promettigli che ti impegnerai per conservarti buono tutta la vita. D'ora innanzi vai sovente alla
comunione, ma non andarci con dei peccati sulla coscienza. Confessati sempre con sincerità. Cerca di
essere sempre obbediente. Recati volentieri al catechismo e a sentire la parola del Signore. Ma, per amor
di Dio, stai lontano da coloro che fanno discorsi cattivi: considerali come la peste. “
Muore il 31 gennaio 1888
all'età di 72 anni, nella sua
povera cameretta di Valdocco.
Fu proclamato Santo nel
1934
“Dite ai giovani
che li aspetto
in Paradiso”.
nasce a Santiago (Cile) il 5 aprile
1891 da genitori cileni.
Il padre muore assassinato in una
guerra civile perché era un nobile e la
mamma è costretta a fuggire con le
due figlie, Laura e la sorella più
piccola Giulia Amanda.
Il 17 febbraio 1900, la madre porta le sue
figliolette nel Collegio delle Figlie di Maria
Ausiliatrice.
In questo clima di famiglia, Laura e
Amandina si sentono subito a loro agio.
Racconta Laura “Per amore di Gesù non posso essere
indifferente!
Mi devo occupare delle bambine più
povere del Collegio.
Devo dare una mano alle bambine
più piccole, a sistemare la camera, ad
aiutarle nelle lezioni più difficili.
Voglio vedere felice mia madre e
l’aiuto perchè sia più forte.”
«Per me pregare o lavorare
è la medesima cosa; è lo stesso
pregare, giocare o dormire. Facendo
ciò che è richiesto, faccio quello che
Dio vuole: questo è ciò che voglio;
questa è la migliore orazione.»
“Le virtù sono tutte importanti. Tuttavia quelle che più mi
piacciono sono l'umiltà, l'obbedienza, la carità e la purezza».
Mi sembra che Dio mi sia sempre vicino. In qualsiasi parte mi
trovi, sia in classe, sia nel cortile, questo ricordo mi accompagna,
mi conforta e mi aiuta a fare tutto nel migliore dei modi e non mi
è occasione di distrazione.”
All'eta' di 10 anni
Laura fa la Prima Comunione.
“La mia gioia in questo giorno è grande,
immensa; mi sembra di essere in Paradiso.
Dovrò Essere sempre amica di Gesú.
Secondo: Vivere come piace a Gesú
e farlo amare molto dagli altri.
Terzo: Fare tutto il possibile perché Gesú sia
conosciuto e amato da tutti, specialmente da mia
madre, che è sempre tanto triste.”
L’8 dicembre dello stesso anno,
dopo un’adeguata preparazione,
Laura entra nel gruppo delle
“Figlie di Maria”.
L‘amicizia che Laura mantiene con
Gesù le permette di essere forte,
serena e decisa nelle sue scelte.
A 12 anni si ammala….
Sul punto di morte dice:“Quello che più mi consola in
questo momento è l’essere sempre stata devota di Maria…
Ella è mia madre! Niente mi rende più felice come il
pensiero che sono Figlia di Maria!”.
Viene proclamata beata da Giovanni Paolo II il 3 settembre 1988.
Santa Gemma Galgani
Nasce il 12 Marzo 1878 nella frazione di
Borgonuovo (prov. di Lucca).
Legame profondo naturale e spirituale con la
madre, la quale muore quando Gemma aveva 8
anni.
- Gemma dall`età di due fino 5 anni frequenta un
asilo privato, dove le verrà impartita la prima
istruzione scolastica e religiosa.
Parla Gemma:”Cominciai ad andare a scuola alle Monache: ero
in Paradiso. Mostrai subito desiderio di fare la Comunione, ma
mi trovarono tanto cattiva e ignorante. Cominciarono ad
istruirmi, a darmi tanti buoni consigli; ma io avevo soltanto il
desiderio di far presto la SS. Comunione, e lo conobbero sì
forte, che me lo concessero ben presto.
La mattina subito andai in convento e mi trattenni 15 giorni. In
questo tempo non vidi mai nessuno di famiglia. Ma come stavo
bene! Che Paradiso! Appena fui in convento, e mi trovai
contenta, corsi a ringraziare Gesù in Chiesa e lo pregai
caldamente a prepararmi bene alla S. Comunione.
Si avvicinava il giorno tanto atteso. Scrissi queste poche righe al
babbo:
CARO BABBO,
Siamo alla vigilia del giorno della prima Comunione, giorno
per me di contentezza infinita. Prega Gesù, affinché la prima
volta che viene in me, mi
trovi disposta a ricevere tutte quelle grazie che mi ha preparate.
Gli chiedo perdono per le disobbedienze che ho fatto e lo
prego di dimenticare i miei peccati. “
Mi preparai con tanta fatica alla Confessione generale, che la
feci in tre volte terminai di farla il Sabato, vigilia della
Comunione.
Venne finalmente la Domenica mattina; mi alzai presto, corsi
da Gesù per la prima volta. Capii allora per la prima volta la
promessa di Gesù: «Chi si ciba di me, vivrà della mia vita».
Ciò che passò tra me e Gesù in quel momento, non so
esprimerlo. Gesù si fece sentire forte forte alla misera anima
mia. Capii in quel momento che le gioie del Cielo non sono
come quelle della terra. Mi sentii presa dal desiderio di
unirmi per sempre col mio Dio. Mi sentivo sempre più
staccata dal mondo, e sempre più disposta al raccoglimento.
Fu in quella mattina stessa che Gesù mi chiese di diventare
religiosa”.
Gemma aveva allora solo 9 anni!!!
E la vita di Gemma, vissuta nel silenzio, quasi nel
nascondimento, fu una vita offerta interamente a Dio, fu
una vita vissuta solo per amore di Gesù Cristo!!!!!
Fu proclamata santa il 26 marzo 1936
Santa Teresa di Lisieux
Nacque il 2 gennaio 1873
Appena nata Teresa conosce la sofferenza: a soli quindici giorni rischia di
morire per un’enterite acuta e la madre è tuttavia costretta, su parere del
medico, a separarsi dalla figlia e affidarla a una nutrice.
Dopo aver perso la madre, entra nel convento delle Carmelitane.
Il giorno della sua Prima Comunione:
Racconta Teresa ”Mi è rimasto impresso nel cuore come un ricordo bellissimo;
Gesù voleva farmi gustare la gioia più perfetta.
Mi ricordo, dell'incantevole libretto che avevo tre mesi prima della mia
Comunione: proprio quelle pagine mi aiutarono a preparare il mio cuore in modo
rapido, perché bisognava dargli uno slancio nuovo, riempirlo di fiori nuovi
affinché Gesù potesse riposarsi in lui gradevolmente”.
Un giorno una maestra dell'Abbazia mi domandò cosa facessi nei giorni di
vacanza quando mi trovavo sola. Le risposi che andavo dietro il mio letto in un
po' di posto vuoto che c'era e che «pensavo». - «Ma a che cosa pensi?» - mi
domandò ancora. -«Penso al buon Dio, alla vita... all'eternità, insomma, penso al
Paradiso!!”
“Il «giorno bello tra tutti» arrivò finalmente. Quali ricordi mi hanno lasciato
nell'anima quella giornata di Cielo! Ah, come fu dolce il mio incontro con
Gesù all'anima mia! Mi sentivo amata, e dicevo anche: «Ti amo, per sempre».
Gesù restava solo, era il Padrone, il Re. La mia gioia era troppo grande, troppo
profonda
Il giorno dopo la Comunione fu bello anch'esso: il
vestito e tutti i regali che avevo ricevuti non mi
rendevano felice. Soltanto Gesù poteva darmi la
gioia e attendevo il momento nel quale avrei
potuto riceverLo una seconda volta. Dissi quel
giorno «Non sono più io che vivo, è Gesù che vive
in me»”.
Santa Teresa fu proclamata santa il 17 maggio 1925
Santa Lucia……. 31 maggio 2009
Ed ora a voi questo importante momento…. L’incontro
con Gesù!
Un incontro che rimarrà per tutta la vita!!!
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Diapositive "La Prima Comunione"