La presenza di una grande zona umida, circondata da ambienti collinari con
boschi igrofili e con zone coltivate favorisce la presenza di una fauna molto
ricca.
Compaiono circa 200 specie di uccelli: cicogne, gru, spatole, aironi rossi,
aironi bianchi maggiori, avocette, cavalieri d'Italia, svassi maggiori, folaghe,
germani reali, alzavole, cormorani. Occasionalmente si osservano anche
pellicani.
Ci sono poi numerosi rapaci: il falco pescatore, il falco grillaio, il nibbio
bruno, il nibbio reale, la poiana.
Per quanto riguarda i mammiferi è certa la presenza della lontra, del tasso,
dell’ istrice, del gatto selvatico, della faina, della volpe, del cinghiale, del
riccio e numerose specie di piccoli roditori . Tra i rettili ci sono la vipera
comune, la biscia dal collare, il cervone, il colubro di Esculapio, il colubro
liscio, il biacco, la testuggine di Hermann e la testuggine d'acqua dolce.
La Cicogna bianca ha il piumaggio
bianco e nero, il becco rosso-arancio,
appuntito e le lunghe e sottili zampe.
In piedi è alta 100-115 centimetri e
in volo l'apertura alare supera il
metro e mezzo. Il lungo collo
presenta sul davanti penne più
lunghe. Il becco, lungo 15-20
centimetri, è forte e appuntito e
particolarmente adatto alla caccia di
piccole
prede
(insetti,
piccoli
mammiferi, anfibi e rettili) nell'erba
alta e nell'acqua. La Cicogna è
un'ottima veleggiatrice e planatrice:
le ali vengono battute solo quando è
strettamente necessario e per brevi
spostamenti. Sfruttando le correnti
di aria calda che salgono verso l’alto,
le cicogne si innalzano volando a
spirale all'interno delle correnti, poi
scivolano via seguendo un percorso
rettilineo e perdendo lentamente
quota fino a raggiungere un'altra
corrente o decidendo di atterrare.
Ha le piume bianche ed un becco
lungo e piatto terminante con
l’estremità a forma di spatola.
Sverna abitualmente lungo le coste
meridionali del bacino del
Mediterraneo. Si alimenta di
molluschi, crostacei, piccoli pesci,
vermi e insetti acquatici.
Avanza nell’acqua, alla ricerca di
cibo, con passo lento, agitando a
destra e a sinistra il suo largo
becco, tenuto parzialmente aperto.
Quando la preda tocca la parte
interna del becco, lo stesso si
chiude istantaneamente
intrappolandola.
Nidifica in colonie su cespugli di
salici, su alberi, nei canneti, sul
terreno, sino ad una altezza
massima di 5 metri dal suolo.
E’ un uccello esile,
con lunghissime
zampe rosse, capo
piccolo, collo lungo
e becco sottile, nero
e allungato. Il dorso
è nero, mentre il
vertice del capo e il
retro del collo sono
grigi. Il resto del
corpo è bianco
splendente. Vive
nelle paludi, nelle
lagune e in aree
allagate. Nidifica in
colonie nell'acqua
bassa, sull'erba o sul
fango.
Appartiene alla famiglia
degli Ardeidi.
Ha il collo a S, il becco
lungo, zampe alte e sottili.
Mangia pesce, rane e
molluschi e costruisce il
nido sugli alberi o tra le
canne.
Raggiunge la lunghezza di
1 m, con 1,80 m di
apertura delle ali.
E’ un uccello molto grande, di
colore grigio sulle ali e sul
dorso, bianco nelle parti
inferiori, con un ciuffo nero
presso la nuca. E' un abile
pescatore, le lunghe zampe gli
permettono di entrare in acqua,
dove attende la preda che
cattura con destrezza, grazie
al becco affilato come una
spada. Nidifica in colonie sugli
alberi prossimi all'acqua.
L'airone rosso è
leggermente più piccolo
dell'airone cenerino,
presenta un lungo collo
marrone a forma di S,
con striscia nera. La
sommità del capo è nera
ed è ornata da penne
filiformi. In volo si
possono notare zampe e
piedi più sporgenti e
sviluppati.
Vive nell'Europa
meridionale, nell'Asia
meridionale e in Africa. Ha
il piumaggio bianco ed è
ornato di lunghe penne che
partono dalla nuca e dal
collo.
È un grosso uccello nerastro con cosce, guance e mento bianchi. Raggiunge
l'altezza di 90 cm e si nutre di pesce. Il cormorano è un uccello migratore. Non ha le
ghiandole che rendono le piume impermeabili. Per questo motivo si mette con le ali
semiaperte al vento.
D’inverno ha la testa bianca
con il vertice scuro. In
primavera ha ciuffi nerastri
sulle orecchie e un pennacchio
nero e castano ai lati della
testa. Durante la primavera gli
svassi si esibiscono in danze di
corteggiamento e sembrano
correre sulla superficie
dell’acqua.
È un uccello piccolo, le
parti superiori del corpo
sono di colore rosso
ruggine, il capo è grigio,
l'adulto ha anche delle
larghe bande nere sulla
parte superiore della testa
e intorno agli occhi; le parti
inferiori sono marroni e
color crema. Ha un becco
corto molto appuntito. La
femmina ha il dorso e il
petto più chiari, mentre il
giovane non presenta le
parti nere ed è di colore
nocciola piuttosto
uniforme. Costruisce nidi a
forma di fiasco che
appende ai rami degli
alberi. Vive in zone umide,
ricche di pioppi e si nutre
di piccoli insetti.
La taccola si distingue dagli
altri corvidi per le dimensioni
minori e il becco corto. È
lunga circa 30 cm, ed è
caratterizzata da piume nere
con punte blu sul dorso e sulla
testa, nuca grigia e occhi blu
chiaro.
Il suo becco, corto ma
robusto, è nero come anche le
zampe e le dita.
Si unisce agli stormi delle
cornacchie, nei cui nidi spesso
coabita.
Sul terreno cammina a grossi
balzi.
L’usignolo è un uccello proveniente dalla famiglia dei Turgidi, è di piccole dimensioni,
ha un mantello di colore bruno rossiccio.
L’usignolo è molto famoso per il canto dolce e melodioso che fa sentire soprattutto
di notte.
E’ sparso in Europa e va verso il sud nelle stagioni invernali per ripararsi dal freddo.
Vive nelle zone dove ci sono molti alberi o zone con molte siepi dove spesso fa il
nido.
Si nutre di insetti e frutta molto matura e succosa.
Il grillaio è una specie migratrice (giunge dall’Africa verso
aprile e riparte alla fine dell’estate). Vive in colonie.
Utilizza le cavità delle vecchie abitazioni dei centri storici
per costruire i suoi nidi. La ristrutturazione degli edifici,
impedisce la nidificazione. I dormitori delle singole colonie
sono localizzati su grandi alberi, di solito conifere,
all’interno dei centri urbani stessi. Il grillaio è il più piccolo
fra i rapaci, è lungo 27-33 cm, con una apertura alare di
circa 70 cm.
Il nibbio bruno è un
rapace presente in
Italia da Marzo a
Ottobre e migra in
Nord Africa. Vive in
zone boscose con
ampi spazi liberi. Ha
un volo leggero e
agile. In planata tiene
le ali orizzontali.
E’ un uccello notturno che
ama vivere in posti isolati
come case di campagna o
rovine; è un rapace
dall’aspetto inconfondibile
per la faccia a forma di
cuore e il pelo bianco candido
o fulvo.
E’ protetto dalla legge
italiana.
E’ un uccello molto abile nel
cacciare e attaccare uccelli
della sua taglia anche più
grandi. Ha un capo grande e
rotondo, in mezzo al quale
spiccano occhi resi ancor più
evidenti da un cerchio di
soffici piume color bruno
cenere. Il suo volo è rapido e
silenzioso.
Ha il corpo piccolo, lungo 60 cm, ricoperto
di spine bianche e nere. La sua corazza è
formata da peli rigidi che vengono dette
spine. Queste servono per difendersi dai
predatori e penetrano profondamente nelle
loro carni. Quando si sente minacciato alza
continuamente le spine e muove
velocemente la coda.
È un roditore e i suoi denti hanno una
crescita continua. Ha un olfatto
eccezionale.
L’istrice vive da solo e tranquillo nei boschi,
ricchi di arbusti. In poco tempo si scava
una tana. I piccoli nascono in primavera e
devono restare nella tana una o due
settimane, perché le spine si devono
rinforzare per essere armi di difesa.
Di giorno, l’istrice sonnecchia ed esce solo
durante la notte. Mangia radici e bucce di
frutti.
Il riccio è un
mammifero dotato
di aculei.
Quando si sentono
minacciati, i ricci
si arrotolano su se
stessi formando
una palla, grazie
all'azione di
potenti muscoli
che partono dalla
testa e dal collo
prolungandosi sui
fianchi fino al posteriore. In questa posizione gli aculei proteggono tutto il
corpo. Durante il giorno, i ricci si nascondono nelle siepi e in terreni boscosi
nei pressi dei centri abitati, mentre di notte emergono dai loro nascondigli
per cacciare. Si nutrono di insetti, vermi, rane, serpenti, topi e uova di uccelli.
Durante l'inverno i ricci europei vanno in letargo, ma il loro sonno non è
profondo e, occasionalmente, si svegliano ed escono dai loro nidi di foglie
secche per cacciare.
La volpe è un canide di
medie dimensioni (lungo da
65 a75 cm). Ha il muso
lungo e affusolato, le
orecchie dritte, appuntite
e nere nella parte
posteriore e le zampe
corte. La coda è lunga (da
35 a 45 cm ) e molto folta
solitamente con la punta
bianca. Presenta una
grande variabilità sia
individuale sia geografica.
Durante il giorno si ripara
sotto i cespugli, in piccoli
fossi, nelle tane. Si nutre
di lepri, conigli, roditori,
ricci. Le sue esigenze
alimentari sono di circa
500 gr. di cibo al giorno.
La lontra comune o di fiume può essere lunga 120 cm, compresi i 45 cm
della coda, ed è caratterizzata da testa tondeggiante ed allungata,
muso arrotondato e occhi piccoli; le orecchie sono corte e tondeggianti
quasi del tutto nascoste dal pellame.
Le zampe sono cortissime e palmate, mentre il pellame è folto e corto,
di colore bruno. Possiede lunghi baffi sensibilissimi che le permettono di
localizzare pesci e anguille individuandone anche i movimenti più lievi.
Ha i sensi acutissimi ed, in particolare, vede, fiuta e sente ottimamente.
Le lontre dedicano molto del loro tempo al gioco, che viene per
importanza subito dopo la caccia e il nuoto. Per vivere hanno bisogno di
acque pulite e non frequentate dall'uomo, con le rive coperte da ampi
tratti di foreste, dove vive scavando gallerie sotterranee che sboccano
sempre sott'acqua, in genere a un metro e mezzo circa di profondità.
Da questo sbocco parte una galleria lunga circa due metri che salendo
obliquamente nel terreno conduce alla camera principale della tana, che
è sempre assai spaziosa e tappezzata di erba asciutta. Una seconda
galleria più stretta conduce dalla camera principale all'aperto sulla riva
del fiume, favorendo il ricambio dell'aria.
È il più lungo serpente
italiano ed uno tra i più
lunghi d'Europa. La sua
lunghezza può variare
dagli 80 ai 240 cm,
anche se raramente
supera i 160cm. È di
colore bruno-giallastro
con le caratteristiche
quattro scure barre
longitudinali.
La vipera è un serpente lungo meno di un metro (generalmente 40 - 80 cm), di
colore grigio-marrone, talora rossastro o giallastro, con una striscia a zig-zag sul
dorso. La testa è triangolare ed è più larga del corpo, l’ occhio ha una fessura
verticale; presenta una coda che finisce bruscamente dopo il corpo cilindrico. E’ un
serpente velenoso.
Il colubro è un serpente
non velenoso. Mangia i
roditori e i topi. I maschi
possono superare il
metro e 50 di lunghezza,
invece le femmine il
metro e 20. Rimane
immobile quando ci sono
gli estranei. Si nasconde
nei muri di pietra oppure
lungo i corsi d’acqua.
Vive solamente in posti
caldi, umidi e con
abbondanza di prede.
I suoi nemici sono: la
volpe, il cinghiale, i ricci.
E' un piccolo rospo acquatico, gli adulti raggiungono appena i 5 cm di lunghezza. Ha
il ventre colorato di giallo o arancio con macchie nerastre e la pupilla cuoriforme.
E' presente in raccolte d'acqua di vario tipo, dalle rive dei fiumi alle pozzanghere.
Si nutre di qualsiasi preda appetibile che sia in grado di catturare. La lingua a
forma di disco non può essere estroflessa per catturare le prede come fanno i veri
rospi.
E' prevalentemente diurno, si trova generalmente in ambienti acquatici poco
profondi.
Le raganelle variano tra i 4 e i
5 cm. Ha le dita espanse a
formare dischi adesivi per
arrampicarsi verticalmente. I
colori del corpo vanno dal
marrone al grigio, al verde
brillante. Alcune specie
cambiano colore a seconda
della variazione di temperatura
o della luminosità ambientale. I
maschi di molte specie lanciano
diversi richiami, alcuni
melodiosi, simili a rauchi
brontolii. La voce delle
raganelle aumenta nella
stagione riproduttiva, in
genere durante il periodo delle
piogge.
Il corpo della carpa è robusto, massiccio e un po' compresso ai lati. Il capo, di
forma conica, con il muso corto, è assai robusto; gli occhi sono piuttosto grandi.
E' rivestita da grosse squame di colorazione variabile dal bruno-olivastro al giallo
bronzeo con riflessi dorati. La carpa si nutre di tutto: vermi, larve varie, insetti,
molluschi, lumachine che ricerca sotto i sassi del fondo. Predilige anche i vegetali,
semi e germogli di piante acquatiche e anche sostanze organiche.
Il granchio di fiume vive sia in acque stagnanti che in fossati, ruscelli e fiumi
dalla bassa collina alle zone montane non troppo elevate. Predilige i corsi d’acqua
con presenza di vegetazione ripariale. Trascorre buona parte della giornata in
tane ottenute scavando nella terra umida sotto sassi e radici in prossimità delle
rive, dalle quali esce la sera per andare in cerca di cibo dentro e fuori dall’acqua
(è sufficiente che le branchie siano bagnate affinché avvengano gli scambi
gassosi).
E’ un animale che si nutre di piccoli invertebrati, larve, anfibi, ma anche di carogne
e detriti vegetali. Il suo unico predatore, poco diffuso però in Italia, è la lontra.
Ha il corpo slanciato ed affusolato; una bocca grande; grosse
squame circolari; colorazione verdastra sul dorso, bianco giallastra
sul ventre. Vive prevalentemente in acque correnti limpide,ma
anche nelle zone litorali dei laghi. I giovani formano piccoli gruppi,
gli adulti hanno abitudini più solitarie. È praticamente onnivoro.
La tinca ha il corpo tozzo e
ricoperto da piccole scaglie.
La sua bocca è carnosa.
Vive in stagni e laghi, ricchi di
vegetazione.
La notte è sempre in movimento,
d’inverno affonda nel fango mezza
addormentata.
Mangia gli insetti, i molluschi e i
vegetali.
Da Maggio a Luglio depone le uova
nelle acque basse.
La trota è un pesce d'acqua
dolce poco resistente
all'inquinamento e che può
vivere solo in acque pulite.
Ha un corpo allungato e una
muscolatura potente.
Il dorso varia dal nerastro
al verde oliva; i fianchi
hanno invece una
colorazione blu-argentea. Il
ventre varia dal bianco al
giallo chiaro. Sul corpo della
trota sono presenti delle
macchie marroni-nere e
rosse.
La rovella ha corpo compresso e moderatamente allungato. Il muso è
arrotondato; il taglio della bocca, di norma, orizzontale. La sua colorazione è
grigio-bruna o verde con riflessi bronzei sul dorso; i fianchi sono argentei con
una fascia longitudinale scura, più o meno evidente, il ventre è bianco argenteo.
Le pinne sono colorate di rosso-arancio, con toni più accesi nel periodo
riproduttivo. La Rovella è una specie onnivora: si nutre di vegetali, insetti
(soprattutto larve), anellidi e piccoli crostacei.
Vive sia nelle acque stagnanti che in quelle correnti, con rive sabbiose o
pietrose e ricche di vegetazione; è quindi possibile trovarla sia nei laghi che nei
fiumi.
L’ecosistema è costituito dall’insieme di tutti gli esseri viventi di un determinato
ambiente fisico e delle relazioni che intercorrono tra loro e tra loro e l’ambiente
fisico.
La maggior parte del cibo è fornito dai vegetali (fitoplancton, alghe e piante
acquatiche) che utilizzando solo la luce del sole, l'acqua, l'aria e le sostanze
chimiche presenti nel suolo e nell'acqua, riescono a produrre materia organica
vivente, cioè foglie, fusti, radici. I vegetali sono gli organismi PRODUTTORI
perché forniscono la materia di cui si nutrono prima gli erbivori e poi tutti gli
altri consumatori.
I CONSUMATORI PRIMARI sono a loro volta cibo per animali carnivori che sono
quindi CONSUMATORI SECONDARI.
Ci sono inoltre CONSUMATORI TERZIARI che sono carnivori dei carnivori, cioè
si nutrono anche di animali carnivori.
Alla morte di un organismo dell'ambiente entrano in funzione i
DECOMPOSITORI, che fanno dell'organismo nutrimento per le piante, cioè
trasformano la materia organica in materia inorganica (sali minerali) pronti per
essere utilizzati dai vegetali.
In ogni ambiente naturale la popolazione di ciascuna
specie dipende dalla quantità di nutrimento disponibile.
Se una specie finisce la sua riserva di cibo, rischia di
morire. Se, invece, le risorse alimentari aumentano, gli
animali di quella specie si riproducono con facilità e il
loro numero aumenta. Però, più sono numerosi, più
consumano alimenti e presto si presenta il pericolo della
fame. Quando aumentano le prede, però, in breve tempo
aumentano anche i predatori e l'equilibrio naturale viene
ristabilito. Un ambiente è in equilibrio naturale quando il
numero dei viventi si bilancia da solo.
Nella Riserva di SAN GIULIANO c’è una
situazione di
equilibrio
perché l’insieme degli organismi vegetali e animali si
mantiene stabile, essendo un ambiente protetto.
Gli organi competenti vigilano affinché ogni attività
sia fatta nel massimo rispetto della natura.
Le
CATENE ALIMENTARI
sono numerose, in quanto diversi consumatori si
nutrono di diversi tipi di cibo. Gli animali che
appartengono a più di una catena alimentare
collegano una catena all’altra formando una
RETE.
Le rane
si nutrono
di insetti come
libellule e zanzare,
ma devono fare
attenzione agli
altri abitanti dello
stagno…
Gli uccelli
acquatici
mangiano
rane e bisce.
Grazie al terreno
fangoso, alla presenza
di acqua ferma, alla
luce, al calore, lo stagno
è abitato da diverse
specie di esseri viventi…
Una libellula si sta
procurando
il pasto con molta
attenzione:
nelle vicinanze
c’è una rana!
In alcuni
punti
l’acqua
è ricoperta
da ninfee.
Nell’acqua
nuotano le bisce
che si nutrono
anche
di rane.
Scarica

La fauna