Testo: Pedro Casaldáliga – Transizione manuale
«Padre, perdona loro perché non sanno quello che
fanno»
Sapendo o non sapendo quello che facciamo,
sappiamo che ci ami,
perché abbiamo visto i tuoi modi
negli occhi e sulla bocca del tuo Figlio Gesù.
Ora non sei più per noi il Dio terribile.
Sappiamo che sei Amore!
Sappiamo che non sai castigare...
Tu sei un Dio vinto nella tenerezza.
Tu speri sempre, Padre, e accogli e restauri la vita
persino degli assassini di tuo Figlio
(che siamo tutti noi).
Perdona loro! Perdonaci!
Esaudisci questa richiesta di tuo Figlio sulla croce,
prova più grande del tuo amore di Padre.
E accoglici, o Padre, o Madre, o culla, o casa
di quanti ritorniamo cercando il tuo abbraccio!
«In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso»
Il tuo cuore, senza porte, sempre aperto,
com’è facile rubarti il Paradiso!
Banditi tutti noi,
predoni
del Cosmo e della Vita,
solo possiamo salvarci
assaltando, Cristo,
nel nostro «oggi» quotidianoquella Misericordia che gronda nel tuo sangue...
Il tuo tenero fischio di Buon Pastore ci chiama.
Il tuo cuore chiama, impaziente, tutti gli emarginati,
tutti gli esclusi.
Tu ci conosci bene, e ci sopporti,
fratello nella croce e complice di sogni,
compagno di tutte le strade,
Tu sei la Via e la Meta!
«Donna ecco il tuo figlio! Ecco tua madre!»
A causa di questo Uomo, il più completamente umano,
tu sei la benedetta tra tutte le donne!
Madre di tutte le madri, dolce Madre nostra,
a causa di questo Figlio, fratello di tutti!
Facciamo una casa, dunque, o Madre!
Facciamo la famiglia di tutte le famiglie di tutte le nazioni!
Sulle spalle di questa Carne, sorella di ogni carne,
spezzata sulla croce, Ostia del mondo.
Stanchi o perduti,
abbiamo bisogno, Madre, della tua premura,
ombra chiara di Dio in ogni croce umana,
divina ninna nanna in ogni umano sogno.
Vogliamo essere discepoli amati,
o Maestra del Vangelo!
Vogliamo essere eredi di Gesù,
o Madre, vita della Vita!
In questo scambio di figli,
tu sai bene, Maria,
che ci prendi tutti e non perdi il Figlio
che ormai torna da suo Padre,
per attenderci con la Casa pronta.
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»
Tutti i nostri peccati
diventano ematomi nella tua Carne, o Verbo.
Tutte le nostre smorfie di dolore ti deformano il Volto.
Nella tua solitudine si rifugiano
tutte le solitudini della Storia Umana...
Nel tuo grido vinto
(misteriosa vittoria!)
esplodono, o Gesù, tutte le nostre grida soffocate,
tutte le nostre bestemmie...
-Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Perché ci abbandoni
nel dubbio, nella paura, nell’impotenza?
Perché taci, Dio, perché taci
di fronte all’ingiustizia,
a Rio o in Colombia,
in Africa, nel mondo,
davanti ai tribunali o nelle banche...?
Non ti importano i figli che hai generato?
Non ti importa il tuo Nome?
È l’ora delle tenebre, del silenzio del Padre, per suo Figlio.
È l’ora della fede, oscura e nuda,
del silenzio di Dio, per tutti noi...
«Ho sete!»
Tu hai sete di che cosa, o Fonte Viva?
Nella sorgente spezzata del tuo Corpo
gli angeli si saziano.
E tutti gli umani
beviamo nei tuoi occhi moribondi
la luce che non si spegne.
Terra della nostra carne, bruciata
da tutto l’ egoismo che sgorga dall’ Umanità,
hai la sete dell’Amore che non abbiamo,
ebbri di tante acque suicide...
Eppure sappiamo,
che sarà da questa tua bocca, riarsa dalla sete,
da dove verrà a noi l’Inno dell’ Allegria,
il Vino della Fraternità,
la piena gioiosa della Terra Promessa!
DONACI SETE DELLA SETE!
DONACI SETE DI DIO!
«È compiuto»
Da parte Tua, sí !
Da parte nostra,
ci manca ancora quel lungo giorno dopo giorno
di ogni storia umana,
di tutta l’ Umana Storia.
Tu l’hai già fatto tutto, Re e Regno!
Tutto deve essere ancora fatto, alla luce del
Regno,
in questa notte che ci assedia
(di lucro e di egoismo, di paura e di menzogna,
di odio e di guerre).
Il Padre ti diede un Corpo di servizio
e Tu hai reso il cento, l’ infinito.
Tutto è compiuto,
nel Perdono e nella Gloria.
Tutto può essere Grazia,
nella lotta e nel cammino.
Ormai sei stato il Cammino, Compagno.
E ora sei, finalmente, la Meta!
Nella tua Croce si annullano
il potere del Peccado
e la sentenza della Morte.
Tutto canta Speranza...
«Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito!»
Gloria della sua Gloria, Dio da Dio,
da sempre uguale a Lui,
Tu sei venuto dal Padre.
E ora al Padre ritorni
da noi, uguale a noi,
Dio e Uomo per sempre.
Nel seno dello Spirito
il Padre ti accoglie, Figlio Prediletto,
Amen del suo Amore ormai soddisfatto.
La Morte si è arresa nella tua Morte
come un fantasma inutile, per sempre.
E nelle tue Mani riposano le nostre vite,
vincitrici della morte, alla loro ora.
Nella tua Pace riposa speranzosa
la nostra agitata pace.
Riposa nella Pace, finalmente,
nella Pace del Padre, eterna,
Tu che sei la nostra Pace!
«Padre, perdona loro perché non sanno quello
che fanno»
«Donna ecco il tuo figlio!
Ecco tua madre!»
«Dio mio, Dio mio,
perché mi hai
abbandonato?»
«Ho sete!»
«In verità io ti dico:
oggi con me sarai nel
paradiso»
«È compiuto»
«Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito!»
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