INTRODUZIONE È la nostra unica casa e in gioco c’è questo la nostra capacità di vivere sul pianeta terra e dargli un futuro di civiltà. Penso che questa sia una questione morale, è tempo di risollevarci e assicurarci il nostro futuro. Non c’è nulla di speciale in quello che faccio, ciò che è speciale è avere avuto il privilegio di conoscere queste cose quando ero molto giovane. È quasi come se si fosse aperta una finestra da cui si vede il futuro; Roger Rivel mi disse: guarda laggiù quello è futuro in cui vivremo la nostra vita. Ci sarà un momento in cui generazione future si chiederanno: a cosa pensavano i nostri genitori? perché non si sono svegliati quando ne avevano la possibilità? Prepariamoci a dare una risposta a questa domanda. Queste parole costituiscono la parte finale del film “Una Scomoda Verità” e sono pronunciate dal protagonista All Gore, candidato alla Casa Bianca nel 2004. Con questo film abbiamo cominciato ad analizzare le problematiche ambientali del pianeta terra interessandoci alle possibili soluzioni per uno sviluppo sostenibile. Successivamente abbiamo visto il documentario di ecologia di Beppe Grillo, questi due filmati ci hanno fatto capire come è importante la salvaguardia del pianeta terra, nostro unico posto per vivere, ci siamo resi conto che il problema fondamentale è l’aumento dell’anidride carbonica che agendo come gas serra, produce l’aumento della temperatura del pianeta (le due cose sono direttamente collegate) e le cui conseguenze saranno catastrofiche. Le soluzioni per risolvere questo problema ci sono, però forse manca la volontà politica. Ognuno di noi può dare il proprio contributo, attraverso atteggiamenti più responsabili, usando apparecchi elettrici più efficienti, utilizzando mezzi di trasporto più efficienti, con le energie rinnovabili, attraverso quello che compriamo, con la raccolta differenziata, con l’energia che usiamo. Possiamo scegliere, si può!!! Nel filmato di Beppe Grillo abbiamo visto come, in Germania, dopo il disastro di Chernobil, gli abitanti del paese Shonau, si siano organizzati per prodursi l’ energia di cui avevano bisogno, dandoci un esempio di come ciò sia possibile. Sui tetti di alcune case del nostro paese cominciano a vedersi installati dei pannelli solari e fotovoltaici, sono un piccolo segno che qualche cosa sta cambiando, la nostra generazione deve fare in modo che questo cambiamento continui. Non possiamo più aspettare! siamo arrivati ad un bivio e necessità prendere una decisione molto alla svelta! Dobbiamo scegliere o vecchie energie tradizionali ( con consumo di petrolio in testa) o nuove energie fonti rinnovabili. Meglio le fonti rinnovabili, non inquinano e sono inesauribili a differenza del petrolio il quale prima o poi verrà a mancare. Anche le grandi aziende dovrebbero utilizzare fonti rinnovabili; in questo modo non saranno impreparate quando le risorse petrolifere verranno a mancare. Chi installa dei pannnelli fotovoltaici, per la produzione di energia elettrica, potrà avere degli incentivi da parte dello Stato. QUALI SONO LE FONTI RINNOVABILI Per fonti rinnovabili possiamo intendere in generale: sole, vento, risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso, materiale rifiuti organici o inorganici. Da queste risorse possiamo trarre dei vantaggi considerevoli e se solo sapremo sfruttarli adeguatamente. PERCHE’ UTILIZZARE LE FONTI RINNOVABILI Il perchè utilizzare le fonti rinnovabili e molto semplice! Le fonti rinnovabili non inquinano, sono inesauribili, contribuiscono a tenere pulito il nostro pianeta, fanno risparmiare, ed attualmente sono incentivate in varie forme sia dallo stato italiano che dagli locali. Lo stato prevede ad esempio degli incentivi sia per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici (generatori di energia elettrica) e sia per quanto riguarda i pannelli solari. Le fonti energetiche rinnovabili sono così attuali perchè il problema dell’ inquinamento sta a cuore a tante persone. Ormai quasi quotidianamente si sente parlare in televisione di questo grosso problema e le fonti rinnovabili possono contribuire alla sua risoluzione. Anche se un po’ in ritardi ci si stiamo accorgendo che l’ ambiente va difeso in ogni modo. Il problema dell inquinamento va affrontato al più presto con soluzioni innovative che possano sicuramente ritrovarsi nelle fonti energetiche alternative. L’ ITALIA E L’ ENERGIA RINNOVABILE L’ Italia sta muovendo ora i primi passi in questo settore e quindi si trova indietro rispetto ad altre nazioni europee che hanno colto il problema molto prima. Questo naturalmente non vuol dire che l’ Italia non possa recuperare nei confronti delle altre nazioni anzi al contrario, se continuerà di questo passo sicuramente raggiungerà i livelli e gli standard degli altri stati europei! L’ Italia per la, sua posizione potrebbe sfruttare molto bene l’ energia solare; molto di più di altri stati che si trovano molto più a nord. In Germania ad esempio gli impianti fotovoltaici esistono già da molti anni grazie soprattutto ad una politica di forti incentivi, che ha fatto si che molti privati istallassero gli impianti solari. Se la Germania riesce ad utilizzare la poca energia solare che ha l’ Italia potrebbe fare molto meglio visto che il sole qui non manca mai. L’IMPIEGO DELLE ENERGIE O FONTI RINNOVABILI L’impiego delle energie rinnovabili trova molti cambi di applicazione. Dal sole possiamo ottenere sia calore che energia elettrica. Il calore può essere impiegato soprattutto per scaldare l’acqua di cui si fa un largo uso; l’impianto per la generazione di acqua Sempre dal sole possiamo ricavare anche l’energia elettrica. È sufficiente istallare un impianto fotovoltaico. Ultimamente questo genere di impianto viene incentivato sia da leggi statali che regionali e quindi presenta tutta una serie di convenienze. LE FONTI RINNOVABILI E LE TECNOLOGIE ATTUALI Solare termico Gli impianti che sfruttano il solare termico sono quelli che attualmente vengono piu utilizzati. Sfruttando la radiazione solare soprattutto per il riscaldamento dell’acqua sia per usi domestici che per riscaldamento dei locali… Solare fotovoltaico L’impianto fotovoltaico riesce ha sfruttare l’energia del sole per poi trasformarla in energia elettrica. Attualmente molte nazioni europee stanno cercando di incentivare questa tecnologia, che tra l’altro consente possibilità di guadagno… Energia eolica Anche l’energia eolica fa parte del gruppo delle fonti rinnovabili. Questa tecnologia sfrutta l’energia del vento. L’energia eolica viene poi generalmente trasformata in energia elettrica. Anche questa tecnologia è un ottima tecnologia… Le biomasse Le biomasse non sono altro che sostanze organiche che possono essere utilizzate come combustibili tra le biomasse possono rientrare: legna da ardere scarti e derivati dell’agricoltura, rifiuti urbani, piante e vegetali appositamente coltivati ecc.. L’IMPIANTO SOLARE TERMICO O PANNELLI SOLARI I pannelli solari sono quelli al momento più utilizzati nel nostro paese. La tecnologia viene chiamata solare termico e consiste nel trasformare l’energia solare in energia termica per il riscaldamento dell’acqua che può essere utilizzata a fini domestici e per riscaldamento. È una tecnologia ormai matura e consolidata negli anni anche se a dire il vero viene ancora sfruttata in minima parte se si considera lo sviluppo che ha avuto e sta avendo in altri paesi europei. Nel nostro paese tale energia appunto non viene sfruttata appieno come invece fanno gli altri paesi che di sole ne hanno molto meno. Questo ci fa capire che le potenzialità sono veramente enormi e sarebbe in caso di conoscere più a fondo questo tipo di energia. Il solare termico può essere utilizzato veramente in maniera produttiva se solo fosse portato più a conoscenza delle persone. I panelli solari posso scaldare l’acqua per usi domestici ( bagno, cucina, lavastoviglie, ecc.)ma anche per riscaldamento. Ancora può essere utilizzata ad esempio per riscaldare l’acqua delle piscine. I vantaggi di un impianto solare termico sono così consistenti e possono essere percepiti immediatamente. Innanzitutto è un’energia pulita ed inesauribile, cosa che non lo è il petrolio o il gas ad esempio. È un’energia gratuita in quanto ci viene regalata dal nostro “amico sole”. La spesa sta tutta all’inizio ossia nella farse di progettazione ed in installazione dell’impianto. Di conseguenza si potranno avere dei notevoli risparmi e non solo lo stato (e anche alcune regioni) incentivano questa tecnologia con degli sgravi fiscali. E con una detrazione del 36% dell’IRPEF e un bel vantaggio senza dubbio. Cosa bisogna fare? Per installare un impianto di questo tipo? È sufficiente contattare un installatore che sicuramente lui saprà cosa fare. Se il fabbricato è vincolato o ricade in area soggetta a vincolo vanno richieste le necessarie autorizzazioni agli uffici competenti. È preferibile prevedere l’installazione durante la fase di progettazione dell’edificio. Tuttavia si riesce nell’intento anche su abitazioni e fabbricati già esistenti…niente paura!. Il posizionamento migliore si può ottenere inserendo i panelli, o in giardino o sul terrazzo ma anche su un tetto a tegole va bene ugualmente. Un impianto termico solare e in grado di captare i raggi del sole o meglio luce diffusa e radiazioni provenienti dalla volta celeste consentendo quindi il riscaldamento dell’acqua che può raggiungere i 35° 40°. Si può sopperire a periodi di brutto tempo prolungato con l’installazione di resistenze elettriche da collegarsi ad un termostato che interviene non appena la temperatura dell’acqua scende al di sotto di una determinata soglia. I costi dipendono molto dal tipo di pannello scelto ma si può comunque abbozzare un’idea approssimativa dei costi. Ad esempio per un impianto a circolazione naturale da circa 3mq. con serbatoio di accumulo da 200 litri per l’acqua sanitaria siamo intorno ad una spesa di 2.000euro circa compresa manodopera e iva. I costi salgono per impianti a circolazione forzata e per impianti di riscaldamento delle abitazioni o fabbricati in genere. Tuttavia concludendo si può dire che i costi vengono ripagati sicuramente. Naturalmente dopo che si ammortizzano i costi si incomincia a risparmiare veramente nel senso che il tutto diventa gratuito. Mediamente un impianto a pannelli solari viene ammortizzato in 5/7anni a seconda dell’impianto scelto. L’IMPIANTO SOLARE FOTOVOLTAICO PREMESSA L’impianto solare fotovoltaico ci permette di trasformare l’energia solare in energia elettrica. Un pannello fotovoltaico è formato da celle fotovoltaiche che in pratica catturano i raggi del sole per poi trasformarli in energia elettrica pulita. Anche il fotovoltaico sta mettendo piede nel nostro paese, grazie ad una coscienza maggiore delle persone ma anche agli incentivi non da poco che lo Stato propone. Anche il fotovoltaico come il solare termico non è sfruttato come si dovrebbe. È auspicabile anche in questo caso un utilizzo maggiore. Anche per il fotovoltaico ci sono dei vantaggi consistenti perché si utilizza un’energia pulita e quindi che non inquiniamo. Con il fotovoltaico inoltre non solo si può risparmiare ma addirittura ci si può anche guadagnare rivedendo l’energia al gestore della rete grazie al sistema incentivante denominato “conto energia”. Già… possiamo proprio dire che si tratta di un vero e proprio investimento nel tempo. Nei primi anni di produzione e vendita di energia elettrica andremmo ad ammortizzare le spese mentre negli anni successivi ci sarà un vero e proprio guadagno. Mediamente un impianto fotovoltaico si ammortizza in circa 7/8 anni. La vita media di un impianto fotovoltaico è di circa 25 anni. Facendo un semplice calcolo si capisce che il guadagno durerà svariati anni. I pannelli fotovoltaici sono molto diversi dei pannelli solari termici anche se sfruttano la medesima energia naturale del sole. I pannelli solari sfruttano l’energia del sole per produrre acqua calda mentre i pannelli fotovoltaici trasformano l’energia solare in elettricità. Anche i costi sono molto diversi ma questo è comprensibile in quanto un impianto fotovoltaico è molto più complesso e composta da vari componenti più costosi. I costi di un impianto fotovoltaico variano a seconda delle esigenze e del tipo di pannello utilizzato. Si può dire che mediamente il costo di un impianto per la produzione di un KW si aggira intorno ai 7/8 mila euro mediamente. Un impianto di 3 KW potrebbe costare circa 20/25 mila euro. Naturalmente rispetto al solare termico ci sono incentivi più appettibili quali appunto il cosiddetto “conto energia”. Ma in cosa consiste questo “conto energia”?. In pratica il conto energia ci consente di rivendere l’energia elettrica in eccesso al nostro fabbisogno al gestore della rete elettrica. Il vantaggio sta nel fatto che si può rivendere l’energia prodotta ad un prezzo molto più alto rispetto a quanto ce la rivende il gestore stesso. Possiamo distinguere due generi di impianto fotovoltaico. Abbiamo l’impianto stand-alone e grid-connected. Il sistema stand-alone è quell’impianto che accumula l’energia prodotta in una sorta di grande batteria (accumulatore). È un impianto che non è collegato direttamente alla rete; quindi l’accumulatore serve in quei momenti in cui non vi è luce solare. L’impianto stand-alone è meno efficiente del grid-connected ma come si può intuire è indispensabile nel caso di utenze isolate che non possono collegarsi alla rete. Il sistema grid-connected invece non ha accumulatore in quanto non è necessario. Infatti l’impianto in questione è collegato alla rete elettrica pubblica. Quindi quando il sole manca l’energia elettrica arriva alla rete. Naturalmente in questo genere di impianto fotovoltaico esiste un contatore che conteggerà appunto l’energia prodotta dal nostro impianto e immessa in rete e quella da noi stessi prelevata dalla rete. Energia eolica A partire dagli anni Settanta gli studi e le applicazioni tecnologiche legati allo sfruttamento dei venti per la produzione di energia hanno avuto un nuovo impulso. Tre elementi giocano, in particolare a favore di questo tipo di energia: è assolutamente pulita dal punto di vista ecologico, è rinnovabile e la materia prima è a costo zero. Però non tutti i luoghi del pianeta risultano idonei all’installazione di impianti eolici: per l’irregolarità dei venti in certe regioni, oppure per la loro debolezza, visto che per essere sfruttabili devono soffiare a una velocità non inferiore ai 4 m/ s e per almeno un centinaio di giorni all’anno; la tecnologia sinora elaborata non consente di creare stazioni eoliche in grado di fornire grandi quantitativi di energia. Questa forma di energia, comunque, risulta senz’altro competitiva, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista ambientale. Esistono impianti in Canada, Stati Uniti, Belgio, Olanda, Germania, Danimarca. La Svezia, essendosi impegnata a smantellare le 12 centrali nucleari entro il 2001, ha impostato un nuovo piano che prevede la realizzazione di 300 centrali, ancorate al fondale marino, poco al argo delle coste, per sfruttare sia i movimenti delle masse d’aria di direzione nord-sud, sia le brezze di mare e di terra. In Italia l’installazione di generatori eolici attraverso una fase ancora sperimentate. Le zone giudicate interessanti per eventuali installazioni sono: il crinale appenninico, le fasce costiere delle regioni meridionali, le isole del basso Tirreno e Pantelleria. BIOMASSE Le biomasse comprendono vari materiali di origine biologica, scarti delle attività agricole riutilizzati in delle centrali termiche per produrre energia elettrica. Sono scarti dell’agricoltura , dell’allevamento e delle industrie. •Legname da ardere •Residui agricoli e forestali •Scarti dell’industria agroalimentare •Reflui degli allevamenti •Rifiuti urbani •Specie vegetali coltivate per lo scopo Trarre energia dalle biomasse significa ridurre i rifiuti prodotti dalle attività umane, risparmiare sulle risorse naturali come il petrolio. Su questa fonte di energia l ’UE ha deciso di investire. I biocombustibili sono un ’ energia pulita a tutti gli effetti. Liberano nell’ambiente solo le sostanze di carbonio che hanno assimilato le piante durante la loro formazione ed una quantità di zolfo e di ossidi di azoto inferiore a quella rilasciata dai combustibili fossili. Le opere di riforestazione zone semi-desertiche permettono di recuperare terreni altrimenti abbandonati da destinare alla produzione di biomasse e a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Le piante svolgono l’importante funzione “polmone verde” del pianeta, riducendo l’inquinamento e l’anidride carbonica contenuta nell’aria. Il fatto che l’energia delle biomasse si basi soprattutto sugli scarti di produzione è un vantaggio economico e sociale in quanto il settore riutilizza e smaltisce rifiuti in modo ecologico. Quello che un tempo era un costo da sostenere si è oggi trasformato in un opportunità da non perdere e da sfruttare per produrre preziosa energia elettrica. Va comunque fatta attenzione perché le biomasse sono solo scarti di origine vegetale e non vanno confusi con i rifiuti delle attività umane. Per ridurre l’impatto ambientale è necessario che le centrali siano di dimensioni piccole ed utilizzino biomasse locali, evitando il trasporto da luoghi lontani. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Ogni cittadino produce in un giorno 1 kg di rifiuti. Cosa fare di tutte queste tonnellate di spazzatura? Come risolvere il problema di questa ininterrotta produzione di rifiuti che diventa sempre più difficile e costosa da smaltire? La raccolta differenziata è uno degli strumenti più utili per risolvere il problema dei rifiuti solidi urbani e può essere un valido aiuto perché ci permette di recuperare materiali ed energia che possono essere riutilizzabili con grande beneficio. Con la raccolta differenziata non potremo più gettare i rifiuti tutti insieme nella pattumiera ma dovremo separare quelli riciclabili e quelli pericolosi, per poi portarli nei punti di raccolta più vicini. Certo, dovremo cambiare qualche abitudine, ma è un piccolo prezzo da pagare se vogliamo sostenere il nostro livello di sviluppo e insieme proteggere il nostro ambiente. Se guardiamo dentro il sacco della spazzatura, ci accorgiamo che ci sono tanti materiali riciclabili, che invece di essere buttati via ed essere smaltiti a caro prezzo, possono essere separati dagli altri e messi nei contenitori della raccolta differenziata per poi essere di nuovo trasformati in carta, vetro, alluminio, plastica, ecc. Inoltre, ci sono tipi di rifiuti che se fossero smaltiti insieme agli altri, potrebbero essere molto inquinati per l’ambiente : sono le pile, i medicinali, le batterie delle auto ed altri, chiamati appunto rifiuti urbani pericolosi. Raccogliendo separatamente ed in modo corretto i materiali riciclabili ed i rifiuti urbani pericolosi, si hanno tre preziosi vantaggi: -si riduce la quantità di rifiuti da smaltire nel sacco; -si recuperano materiali e, quindi, risorse da riutilizzare per nuovi prodotti; -si riduce l’inquinamento dovuta alla dispersione nell’ambiente di sostanze pericolose. La possibilità di riutilizzo dei rifiuti dipende dallo stato di disordine in cui questi si trovano. Questo criterio così generale che i fisici hanno trovato utile definire un indice di disordine: l’Entropia; per esempio, cento persone che spingono in ogni direzione possono non produrre alcun lavoro utile, cosa che avviene se ordinatamente tirano la corda nello stesso senso. Analogamente un lingotto d’oro di un kg ha un notevole valore economico, mentre un kg d’oro disperso in 100.000 tonnellate di roccia, come avviene in molte zone delle alpi occidentali, non giustifica la sua estrazione. Per questo motivo la raccolta differenziata, ossia la separazione dei rifiuti per tipologia da parte dei cittadini, ha in genere un effetto economico positivo, in quanto aumenta il livello di ordine, anche in questo caso è però necessario tenere conto dell’energia richiesta da un maggior numero di contenitori e di trasporti, per cui il bilancio è positivo in alcuni casi, negativo per altri. 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