PROPRIETA’ DEI MATERIALI Nella progettazione di qualsiasi oggetto è necessario definire oltre alla geometria e alle dimensioni anche i seguenti elementi: Caratteristiche funzionali del prodotto finito I materiali da impiegare per la sua realizzazione I procedimenti di lavorazione necessari per trasformare la materia prima in prodotto finito Gli elementi economici (costo finale del prodotto) Gli elementi normativi (leggi e norme sulla sicurezza e sulla qualità) Tutti gli elementi sopra elencati sono profondamente condizionati dalla scelta del materiale utilizzato nella progettazione. Per questo è necessario conoscere le caratteristiche dei materiali più utilizzati che si distinguono in: PROPRIETA’ FISICHE PROPRIETA’ CHIMICO-STRUTTURALI PROPRIETA’ MECCANICHE PROPRIETA’ TECNOLOGICHE TIPI DI MATERIALI SOSTANZE PURE MISCUGLIO COSTITUITI DA UNA SOLA SOSTANZA FORMATI DA DUE O PIU’ SOSTANZE ELEMENTI METALLI FERRO ALLUMINIO RAME ECC. NON METALLI COMPOST I OMOGENEI ETEROGENEI ARIA SOLUZIONI LEGHE ROCCE VETRORESINE SILICIO CARBONIO AZOTO ECC. L’ARGOMENTO SU CUI PUNTEREMO PRINCIPALMENTE L’ATTENZIONE SARA ‘ I METALLI E LE LEGHE LE LEGHE SONO DEI MISCUGLI DI DUE O PIU’ SOSTANZE IN CUI PREVALE LA PRESENZA DI UN METALLO. HANNO CARATTERISTICHE MIGLIORI RISPETTO A QUELLE DI OGNI SOSTANZA CHE LE COMPONE MASSA VOLUMICA è il rapporto tra la massa di un materiale e il suo volume Massa Kg γ= Volume = dm3 PROPRIETA’ FISICHE Piombo Ferro Alluminio Materiali pesanti ≥4kg/dm3 ferro, rame, piombo, Materiali leggeri ≤4kg/dm3 alluminio e sue leghe, ceramica 1 dm ≤2kg/dm3 Materiali ultraleggeri Massa 11,36 kg 1 dm Massa 7,8 kg magnesio 1 e dm sue leghe, legno, sabbia Massa 2,7 kg Per esempio l’alluminio per la sua leggerezza è utilizzato nelle costruzioni aereonautiche Mentre il piombo essendo molto pesante è utilizzato come schermo protettivo contro le radiazioni nocive(raggi X) CAPACITA’ TERMICA MASSICA (o calore specifico) esprime la quantità di calore necessaria per innalzare di 1°C la massa di un kg Cs= Q m * (T1-T0) Materiali con alta capacità termica: Materiali con bassa capacità termica: = J kg * °C alluminio, cromo, nichel, acqua, carbonio. ferro, piombo, oro, stagno, argento. CONDUTTIVITA’ TERMICA ED ELETTRICA è la capacità di un materiale di trasmettere calore o elettricità. Infatti solitamente in un materiale queste due caratteristiche sono associate quindi un buon conduttore elettrico sarà anche un buon conduttore termico Cavi elettrici Pannello solare BUONI CONDUTTORI RAME, ALLUMINIO, ORO, ARGENTO, METALLI IN GENERE CATTIVI CONDUTTORI ISOLANTI PORCELLANA, AMIANTO, VETRO, LEGNO I NON METALLI IN GENERE DILATAZIONE TERMICA E’ la variazione di lunghezza ΔL=Lf-Li per effetto della variazione di temperatura ΔT=Tf-Ti. E’ variabile in base al materiale. E’ espressa dal COEFFICIENTE DI DILATAZIONE TERMICA LINEARE ΔL α = ΔT*L i = m m*°C N.B. Per esempio un filo di rame lungo 1m subisce un allungamento di 17μm per un incremento di temperatura di 1°C α: TEMPERATURA DI FUSIONE E’ la temperatura alla quale un materiale passa dallo stato solido a quello liquido. I metalli puri hanno ognuno un punto di fusione ben definito, mentre per le leghe varia in base alla composizione chimica. Dal punto di vista della temperatura di fusione, i materiali si dividono in: Bassofondenti (fino a 500°C) Piombo 328°C, stagno 232°C Mediofondenti (da 500 a 1200°C) Alluminio 660°C, argento960°C, Rame1083°C Altofondenti (da 1200 a 2000°C) Ferro 1535°C, Cromo 1875°C Refrattari (oltre 2000°C) Ceramiche (per questo utilizzate nei rivestimenti dei forni) RESISTENZA ALLA CORROSIONE E’ l’attitudine di un materiale a resistere all’aggressione di agenti chimici. Sotto questa aggressione molte sostanze si trasformano reagendo chimicamente con questi agenti creando nuove sostanze, che col passare del tempo degradano il materiale stesso. Questo processo di chiama CORROSIONE Metalli NOBILI Praticamente inattaccabili (rame, argento, oro) Metalli REATTIVI Più esposti al fenomeno della corrosione STRUTTURA DEL MATERIALE GLI ATOMI CHE COMPONGONO LE SOSTANZE HANNO DISTRIBUZIONE DIFFERENTI STRUTTURA AMORFA VETRO PLASTICA CERAMICA ECC. Nella struttura Amorfa gli atomi sono disposti in maniera casuale ed irregolare STRUTTURA CRISTALLINA METALLI MINERALI ECC. Nella struttura Cristallina gli atomi sono disposti in maniera perfettamente regolare formando un reticolo geometrico RETICOLO CRISTALLINO CELLA ELEMENTARE Parte più piccola LE FORME DELLA CELLA CRISTALLINA POSSONO ESSERE NUMEROSE NE ESISTONO 14 TIPI DIVERSI TRA I METALLI LE FORME DELLA CELLA ELEMENTARE SONO SOLTANTO STRUTTURA CUBICA A CORPO CENTRATO STRUTTURA CUBICA A FACCE CENTRATE STRUTTURA ESAGONALECOMPATTA STRUTTURA CUBICA A CORPO CENTRATO STRUTTURA CUBICA A FACCE CENTRATE STRUTTURA ESAGONALECOMPATTA Costituita da 9 atomi disposti sui vertici di un cubo e 1 al centro del cubo stesso. Questo tipo di cella è caratteristico dei materiali più duri Con resistenza alle deformazioni come: Tungsteno, Molibdeno, Ferro α (alfa) Costituita da 14 atomi. 8 atomi disposti sui vertici e 1 al centro di ciascuna delle 6 facce. Questo tipo di cella è caratteristico dei materiali più duttili, malleabili, buoni conduttori di calore ed elettricità come: Rame, Nichel, Alluminio, Piombo, Oro, Argento, Ferro γ (gamma) Costituita da 17 atomi. 14 atomi disposti in modo da formare un prisma esagonale e 3 atomi disposti all’interno del prisma stesso. Questo tipo di cella è caratteristico dei materiali più fragili come Magnesio Cadmio Zinco Non tutti i materiali possiedono una sola forma di cristallizzazione. Alcuni metalli possono cristallizzare sotto forme differenti a seconda della temperatura e della pressione. Questa particolare caratteristica prende il nome di POLIMORFISMO I cambiamenti di struttura cristallina prendono il nome di TRASFORMAZIONI ALLOTROPICHE Ogni struttura cristallina attribuisce proprietà differenti al materiale Diamante e Grafite: stati allotropici differenti della stessa sostanza, il carbonio. Con caratteristiche completamente differenti, ma stessa composizione chimica Riguardano la capacità dei materiali di resistere alle sollecitazioni di forze applicate dall’esterno, che tendono a modificarne la forma e le dimensioni. Se al cessare della sollecitazione il corpo acquista la forma iniziale, si è avuta una DEFORMAZIONE ELASTICA Se al cessare della sollecitazione il corpo NON acquista la forma iniziale, si è avuta una DEFORMAZIONE PLASTICA A SECONDA DEL TEMPO IN CUI AGISCONO POSSIAMO DISTINGUERE: SOLLECITAZIONI STATICHE Le forze sono applicate con gradualità e continuità nel tempo La capacità dei materiali di resistere alle sollecitazioni statiche è detta RESISTENZA MECCANICA SOLLECITAZIONI DINAMICHE Le forze sono applicate in tempi brevi meno di 1/10 di secondo La resistenza dei materiali alle forze dinamiche è detta RESILIENZA SOLLECITAZIONI PERIODICHE Sono forze ripetitive nel tempo (ad esempio nel caso di forze che agiscono decine di volte in 1 secondo) La resistenza dei materiali alle forze periodiche è detta FATICA VARI TIPI DI SOLLECITAZIONI SEMPLICI SOLLECITAZIONE DI TRAZIONE Quando due forze di uguale intensità sono dirette lungo l’asse del pezzo e tendono ad allungarlo SOLLECITAZIONE DI COMPRESSIONE Quando le forze dirette lungo l’asse del pezzo tendono ad accorciarlo SOLLECITAZIONE DI FLESSIONE Quando la forza applicata tende a piegarlo e fletterlo ZONA SOGGETTA A COMPRESSIONE ASSE NEUTRO ZONA SOGGETTA A TRAZIONE ZONA COMPRESSA ZONA TESA NELLE TRAVI A DOPPIO “T” SONO LARGHE LE ZONE SOTTOPOSTE A SOLLECITAZIONI INTENSE, MENTRE QUELLA CENTRALE HA UNO SPESSORE RIDOTTO PERCHE’ POCO SOLLECITATA SOLLECITAZIONE DI TORSIONE Quando la forza applicata tende a far ruotare il pezzo La punta di un trapano è sollecitata a torsione SOLLECITAZIONE DI TAGLIO Quando la forza applicata tende a tranciare il pezzo SOLLECITAZIONI CONCENTRATE Quando le forze agiscono su una zona ristretta. La resistenza che un corpo oppone ai carichi concentrati si chiama DUREZZA. Un metallo a struttura polimorfa come il ferro, presenta durezze diverse a seconda della struttura cristallina SI RIFERISCONO ALLA CAPACITA’ DI UN MATERIALE DI SUBIRE LAVORAZIONI DI VARIO TIPO COME: LAVORAZIONI A CALDO (FUSIONE, FUCINATURA, SALDATURA) LAVORAZIONI A FREDDO SENZA ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO (LAMINAZIONE STAMPAGGIO, IMBUTITURA, TRAFILATURA, ECC.) LAVORAZIONI A FREDDO CON ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO (TORNITURA, FRESATURA, FORATURA ECC.) FUSIBILITA’ E COLABILITA’ Attitudine di un materiale ad essere lavorato con la tecnica della fusione Creazione dello stampo e colata del materiale Dopo raffreddamento si estrae il prodotto (GETTO) Queste proprietà vengono sfruttate in FONDERIA, dove si ottengono per fusione o colata, pezzi anche molto grandi e di forma complessa, difficilmente ottenibili in altro modo Viene liberato delle parti eccedenti e pulito SALDABILITA’ Attitudine di un materiale ad essere congiunto per fusione con un altro. La saldabilità è buona per l’acciaio ma scarsa per le ghise e le leghe leggere CON MATERIALE DA APPORTO SENZA MATERIALE DA APPORTO MALLEABILITA’ E’ sinonimo di plasticità. È la capacità di un materiale ad essere deformato a caldo o a freddo, in lamine, senza rompersi o screpolarsi, mediante l’azione di PRESSE, MAGLI, LAMINATOI. Materiali malleabili sono gli acciai dolci, l’alluminio e il rame. FUCINATURA La malleabilità è sfruttata anche nella FUCINATURA, consiste nel riscaldare il pezzo sino ad una data temperatura e nel batterlo con martelli o magli per ottenere la forma voluta LAMINAZIONE La malleabilità risulta particolarmente significativa nella laminazione, per costruire lamiere di vario spessore e profilati di vario genere DUTTILITA’ E’ l’attitudine di un materiale ad essere trasformato in fili. La lavorazione che sfrutta questa proprietà è la TRAFILATURA. Materiali molto duttili sono: l’acciaio dolce, l’argento, l’oro, l’alluminio e il rame. TRAFILATURA IL MATERIALE VIENE TIRATO ATTRAVERSO UN FORO SAGOMATO ESTRUDILITA’ E’ l’attitudine di un materiale ad acquisire determinate forme quando viene spinto attraverso un foro sagomato. Questo tipo di lavorazione è detta ESTRUSIONE. Buona estrudibilità hanno le leghe dell’alluminio e gli acciai dolci IMBUTIBILITA’ E’ l’attitudine di un materiale ad essere deformato a freddo ottenendo corpi cavi. L’operazione viene chiamata IMBUTITURA. I materiali imbutibili sono quelli malleabili. TRUCIOLABILITA’ E’ l’attitudine di un materiale a subire lavorazioni per asportazione di truciolo. Le principali lavorazioni per asportazione di truciolo sono: •TORNITURA •FRESATURA •TRAPANATURA •FILETTATURA Materiali difficilmente truciolabili sono: le ghise e gli acciai temprati (perché troppo duri).