Un viaggio attraverso i nomi
d’Italia (parte 1: 3.5.2013)
Raffaele De Rosa
Unitre Soletta 2013
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Indice
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Che cosa è la toponomastica?
Quali sono le origini dei nomi di luogo italiani?
Quali sono i nomi di luogo trattati in queste lezioni?
Il significato del nome “Italia”
I nomi di Abruzzo
I nomi della Basilicata
I nomi della Calabria
I nomi della Campania
Raffaele De Rosa
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Che cosa è la toponomastica?
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La toponomastica è una disciplina linguistica che si occupa della
documentazione e dello studio dei nomi di luogo (in ted.
Ortsnamenforschung)
Ci sono due tipi di ricerca di toponomastica:

Storica per la ricerca delle origini di un nome di luogo

Tipologica per la ricostruzione delle caratteristiche di un territorio
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Che cosa è la toponomastica?
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Per la ricerca toponomastica bisogna tenere conto che:

Un nome di luogo può risalire a un’antichità molto più remota del
popolo che lo usa;

Un nome di luogo può essere preso in prestito da un nuovo popolo e
adattarsi alla pronuncia della nuova lingua;

Un nome di luogo può essere creato da un popolo sulla base del
vocabolario della propria lingua usato in una determinata epoca;

Un nome di luogo può avere un significato basato su un appellativo
concreto o un nome personale che ne descrivono determinate
caratteristiche (per es. la presenza di un albero o il nome del fondatore
del paese);
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Che cosa è la toponomastica?
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Il ricercatore di toponomastica deve quindi

Non fidarsi dei nomi di luogo attuali, ma risalire alle forme più
antiche

Conoscere la storia linguistica della regione con le varietà usate nel
presente e nel passato

Conoscere la geografia fisica e umana nel quale si trovano i nomi di
luogo studiati

Conoscere la storia politica della regione studiata
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Che cosa è la toponomastica?
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I nomi di luogo possono derivare:

dalla conformazione particolare del terreno (geotoponomastica, come
per es. grotta, poggio, dosso, punta, foiba, lido, palude, ecc.)

dalla presenza di piante particolari (fitotoponomastica, per es. faggio,
quercia, ulivo, ecc.)
Grottaglie (TA)
Faggeto Lario (CO)
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Che cosa è la toponomastica?
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I nomi di luogo possono derivare:

dalla presenza di animali particolari (zootoponomastica, per es. volpe,
orso, lupo, falco, ecc.)

dalla presenza di corsi d’acqua (idronomoastica, per es. fiume,
alluvione, confluenza, ruscello, ecc.)

dalla presenza di monti, colline e rilievi di varia altitudine (oronimia,
per es. monte, colle)
Volpara (PV)
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Fiumara (RC)
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Collecchio (PR)
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Che cosa è la toponomastica?
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I nomi di luogo possono derivare:

da nomi agricoli e boschivi (agro-toponomastica, per es. campo,
prato, bosco, ecc.)

da nomi di particolari insediamenti umani (ecotoponomastica, per es.
borgo, casa, mulino, chiesa, castello, ecc.)
Prato
Borgoforte (MN)
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Che cosa è la toponomastica?
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I nomi di luogo possono derivare:

da nomi di persona che richiamano il fondatore, la proprietà o
l’appartenenza di un territorio (antrotoponomastica)

da nomi di divinità e santi (agiotoponomastica)
Fabriano (AN)
Sanremo (IM) < Sanrömu < San Romolo
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Quali sono le origini dei nomi di luogo
italiani?
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Quali sono le origini dei nomi di luogo
italiani?
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Lingue preromane (indoeuropee):
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Lingue italiche:
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Lingue osco-umbre (diffuse nell’Italia centrale e meridionale)
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le Lingue latino-falische o veneto-latine, che comprendono:

Il falisco usato a Nord di Roma

Il latino usato originariamente nella zona attorno a Roma

La lingua venetica usata nell’attuale veneto

La lingua sicula usata nella Sicilia orientale
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Quali sono le origini dei nomi di luogo
italiani?
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Lingue preromane non italiche:
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Fenicio (Sicilia, Sardegna)

Sicano (Sicilia occidentale)

Elimo (Sicilia nord-occidentale)

Paleosardo (Sardegna)

Greco (Italia meridionale)

Messapico-Iapigio (Puglia)

Etrusco (Italia centro-settentrionale)

Ligure (Italia nord-occidentale)

Celtico (Italia nord-occidentale)

Retico (Italia alpina centrale e orientale)
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Quali sono le origini dei nomi di luogo
italiani?
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Lingue post-latine:

Lingue germaniche antiche (gotico, longobardo, franco, alemanno)

Arabo

Lingue slave (sloveno, croato)
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Quali sono le origini dei nomi di luogo
italiani?
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Quali sono le origini dei nomi di luogo
italiani?
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Quali sono i nomi di luogo trattati in
queste lezioni?
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Il significato del nome Italia
Il significato del nome delle regioni italiane (in ordine alfabetico)
Il significato del nome dei capoluoghi di provincia
Il significato del nome di alcuni comuni particolari
Il significato del nome di montagne, fiumi e laghi particolari
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Il significato del nome “Italia”
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Italia da osco viteliu, umbro vitluf, latino vitulus “vitello” = “terra dei
vitelli”
Italia da greco italós “toro” = “terra dei tori” oppure “terra dei figli dei
tori”
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I nomi dell’Abruzzo
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Abruzzo (anticamente anche Provincia Valeria dalla via Valeria che
collegava Roma all’Adriatico) da latino ad Praetutios “presso i Praetutii”
nome degli antichi abitanti stanziati attorno a Teramo;
L’Aquila (d’Abruzzo) dal nome del’omonimo rapace a causa della
posizione sopraelevata dell’insediamento originario;
Chieti anticamente Teate, il significato è sconosciuto;
Pescara, anticamente Aternum, la denominazione attuale deriva da
piscaria “luogo pescoso”;
Teramo, anticamente Interamnia da latino inter amnes “tra i fiumi”.
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I nomi dell’Abruzzo
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Atri (TE), anticamente Hadria, da umbro atru “scuro, nero” (latino ater);
Avezzano (AQ) da latino ad Vettianum o ad Avidiusanus cioè “presso il
terreno di Vettio o Avidio”;
Casoli (CH) da latino casula “casetta”;
Popoli (PE) attestato nel 1111 come Poperi probabilmente da latino
pauper “luogo che produce poco, povero”;
Vasto (CH) attestato nel medioevo come Il Guasto, Guastus da latino
medioevale guastus dal germanico *wost- (cfr. anche ted. wüst/Wüste)
“luogo deserto o incolto” o latino vastus “vuoto, spopolato”;
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I nomi dell’Abruzzo
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Maiella, anticamente Magella, si riconduce a una base prelatina *mag
“montagna”;
Marsica il territorio dell’antica popolazione dei Marsi che aveva come
principale divinità di riferimento Mars “il dio della guerra”.
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I nomi della Basilicata
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Basilicata, attestato nel 1150-1165, da greco basilikós “re” cioè “terra
amministrata dal re”;
Basilicata da greco basilica cioè “terra amministrata dalla basilica di Acerenza”.
Lucania, anticamente Leukanoí, da un termine prelatino *leuc- “capo, estremità”
cioè “luogo posto all’estremità (della Penisola)”;
Matera, attestato dal XI secolo, da latino materies/materia “legname da lavoro,
da costruzione” quindi “luogo dove si lavora il legname” oppure da un termine
prelatino *mat- “altura”;
Potenza dal latino potentia “potenza”, quindi la “città potente”.
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I nomi della Basilicata
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Irsina, anticamente anche Montepeloso, da latino hirsutus “ispido, peloso”;
Lauria (PZ) dal greco bizantino lauría “complesso di celle dove vivevano gli
eremiti” oppure dal greco bizantino lauríon “recipiente nel quale si raccoglio
l’olio che esce dal torchio”.
Lavello (PZ) dal latino labellum “catino, abbeveratoio” cioè “luogo dove si
abbeveravano gli animali”
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I nomi della Basilicata
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Maratea (PZ) dal greco bizantino marathiá “finocchio” quindi “luogo dove si
trovano/coltivano finocchi”.
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Policoro (MT) dal greco polúchoros “(luogo) spazioso”.
Tricarico (MT), attestato nel 1150-1168, dal nome latino Tricarius + icus
“luogo che appartiene a Tricarius” oppure da latino trigarium “luogo di
maneggio dei cavalli” oppure da latino tricalium “trivio” dove si
“incrociano tre vie”.
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I nomi della Basilicata
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Agri dal greco akirós “tardo, senza moto”, quindi “fiume che scorre
lentamente”;
Basento dal greco bássa “concavità”, probabilmente “fiume con molta
acqua”;
Bradano dal greco bradús “lento”, quindi “fiume che scorre lento”;
Pollino dal latino Mons Apollinus oppure Mons Paullinus/Pullinus quindi
“monte di Apollino o di Paullinus/Pullinus”;
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I nomi della Calabria
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Calabria, originariamente usato solo per il Salento, dal IX sec. solo per l’attuale
regione deriva dal nome dell’antico popolo dei Calabri forse riconducibile a una
forma prelatina *cal(a) “roccia”, quindi i Calabri erano gli “abitanti delle rocce”;
Catanzaro dal greco medievale káto antsári “sotto la terrazza”, con riferimento al
terreno terrazzato a orti e giardini attorno alla città (cfr. anche arabo anzar
“terrazza”);
Cosenza da osco consentia “concordia”, quindi “città della concordia”, oppure da
latino consentia “confluenza”, quindi “luogo dove confluiscono i fiumi”;
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I nomi della Calabria
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Crotone attestato in greco come Kroton, nome di un eroe antico di origine
incerta.
Reggio (Calabria) attestato come greco Rhegion di origine incerta.
Vibo Valentia, fino al 1928 Monteleone di Calabria, attestato in greco
come Hipponium (da híppos “cavallo”) al quale è stato aggiunto
l’appellativo latino valentia “forza, validità” usato per le nuove colonie
romane.
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I nomi della Calabria
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Cirò (KR), anticamente Ispyró da greco psuchrós “freddo” o ischurós “saldo,
forte”;
Palmi (RC) da latino palma “palma”;
Scalea (CS) da latino scalea “gradinata” o greco skalía “approdo per navi”;
Soverato (CZ) da latino medievale suberatus “sughereto” (latino suber
“sughero”);
Tropea (VB) da greco ta trópaia “i trofei”.
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I nomi della Calabria
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Aspromonte, è un nome composto da greco áspros “bianco” o latino
asper “aspro” e monte, il significato può essere dunque o “monte bianco”
o “monte aspro”;
Le Serre da latino serra “chiusura” o serra “sega”, riferita qui a una
catena montuosa piuttosto increspata che fa da cerniera tra due mari;
Sila da osco sila (latino silva “selva”) riferito quindi ai boschi che
ricoprono i monti.
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I nomi della Campania
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Campania, anticamente usato per la designazione della pianura attorno a Capua,
deriva dal nome del popolo dei Campani a sua volta riconducibile a osco kappano,
kapvano cioè abitante di Capua;
Avellino, anticamente Abellinum, da prelatino *abel “mela”, quindi “luogo dove
ci sono tante mele”;
Benevento, anticamente Maleventum, da prelatino mal “colle, altura”, quindi
“luogo di montagna”; i Romani confusero mal con latino malus “cattivo” e
eventus “evento”, quindi “luogo malvagio”, e lo cambiarono in beneventus “buon
evento” dopo la vittoria su Pirro avvenuta nei pressi della città;
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I nomi della Campania
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Caserta nel IX sec. casa irta, quindi “luogo situato in posizione erta”;
Napoli dal greco neá “nuovo” e polis “città”, quindi “città nuova”.
Salerno dal latino salum “mare” o dal prelatino sala “canale”, quindi
“luogo sul mare” o “luogo vicino a un canale”
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I nomi della Campania
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Amalfi (SA) da prelatino *malf, *melf, *melp, *malp “concavità, voragine della
terra”;
Capua (CE) da latino campus “pianura, campo” o da latino caput “testa” (riferito
a capitale delle colonie etrusche in Campania) o da Capye, il nome del
conquistatore sannita che ha conquistato anticamente la città etrusca o da etrusco
capys “falco” un uccello tipico della zona;
Capri (NA), anticamente Kapriai, da greco kápros “cinghiale”, quindi “luogo
dove vivono i cinghiali”, da etrusco capra “terreno di sepoltura”, quindi “luogo
dove si seppellivano i morti” o latino caprae “capre selvatiche”, quindi luogo dove
vivono le capre selvatiche”.
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I nomi della Campania
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Ischia (NA), anticamente in greco pithoussa e in latino pithecussa
“dimora delle scimmie”, dall’813 attestato come iscla derivante da insula
“isola”;
Pompei (NA) da osco *pompe “cinque”, forse “il luogo nel quale si sono
riuniti cinque villaggi”
Pozzuoli (NA) da latino puteus “pozzo, fosso”, quindi “luogo ricco di
pozze” o putere “puzzare”, quindi “luogo puzzolente”;
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I nomi della Campania
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Irpinia “la terra degli Hirpini”, da prelatino hirpus “lupo”, cioè l’animale
totemico di quel popolo;
Matese da prelatino *mat “montagna”, quindi “luogo montagnoso”;
Sele, anticamente Silarus, Silerus, Siler da latino siler “pianta fluviale flessibile”
Vesuvio da prelatino *aues “illuminare” o *eus “bruciare”, quindi “montagna che
illumina o brucia”;
Volturno anticamente Volturnus da latino vultur “avvoltoio”, quindi “fiume dove
volano/vivono gli avvoltoi”;
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