INDAGINE SUL FABBISOGNO DELLE FIGURE
PROFESSIONALI NEL SETTORE
METALMECCANICO IN PROVINCIA DI CREMONA
(effettuata dai proff. P.Ganugi e G.Gozzi
Università Cattolica di Milano)
Il Coordinamento del SIES (Servizio Informativo Economico
Sociale) della Provincia di Cremona, con il supporto tecnicoscientifico dell’Università Cattolica di Milano, il 4 ottobre 2010,
ha promosso un’indagine sulla domanda di figure professionali nei
principali settori economici della provincia con un approccio
innovativo che consiste nel coinvolgere le aziende e le loro
esigenze,
FINALITA’
-Analizzare i reali fabbisogni professionali
-Creare una base di lavoro per le future scelte programmatorie
in tema di formazione professionale in collaborazione con le
associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali.
PRIMA FASE
Individuare le figure professionali cosiddette “in tensione”, ossia
quelle di cui le imprese di un settore produttivo sono carenti ma
che non si trovano facilmente sul mercato del lavoro locale e che
quindi generano il fenomeno del mismatch = mancato incontro tra
la domanda delle imprese e l’offerta che il territorio può fornire
OGGETTO
Il settore manifatturiero e, in particolare, la branca
metalmeccanica per
-presenza significativa in tutto il territorio provinciale
-settore particolarmente colpito dalla crisi economica degli ultimi
anni.
In prospettiva, una volta sperimentato e validato il metodo di
indagine, c’è intenzione di estenderlo ad altri settori produttivi
(agroalimentare, servizi, ecc.)
METODO
Le ricerche sui fabbisogni di figure professionali oggi reperibili sono
moltissime, ma manca sempre un’impostazione scientifica
rigorosa, come hanno sottolineato il prof. Ganugi e il prof. Gozzi
dell’Università Cattolica che hanno curato l’indagine
Metodo scelto di rigoroso carattere statistico con due fasi:
1) definire una griglia di figure professionali da sottoporre alle
imprese;
2) realizzare interviste alle imprese e agli operatori dei servizi per il
lavoro e dei servizi formativi con metodi diversi dalla generica
“indagine a campione” (anche perché le imprese, oggi, hanno un
“peso” statistico molto grosso > troppi questionari da compilare).
PUNTO DI FORZA
La partecipazione diretta delle associazioni di categoria dei
lavoratori e dei datori di lavoro nel percorso, in tutti i suoi passaggi,
dalla definizione della griglia all’individuazione del campione di
imprese, dalla definizione degli strumenti da sottoporre alle imprese
alle fasi di valutazione e confronto, sino alla stesura del rapporto
finale
IL QUESTIONARIO
Il questionario era formato da poche domande per consentire una
compilazione ponderata ma rapida su 4 tipologie di figure
professionali:
-figure in tensione nel periodo precedente la crisi,
-figure in tensione nel presente,
-figure che che si prevede saranno in tensione nel medio periodo
-figure previste in tensione nel turnover
I RISULTATI: IMPRESE MEDIO-GRANDI (oltre 50 addetti)
prevalenza tecnici industriali come figure “in tensione”, con
mismatch tra domanda imprese e offerta, specificamente costituita
da studenti formati in istituti tecnici industriali
cod. categoria
descr. categoria
% imprese incid % n° imprese
I RISULTATI: PMI
prevalenza operai specializzati come figure “in tensione”, con
mismatch tra domanda e offerta che in questo caso coinvolge gli
istituti professionali e centri di formazione professionale
cod. categoria
descr. Categoria
% imprese incid % n° imprese
TURN-OVER
Nel turn-over emerge che le figure in tensione sono principalmente
impiegati e operai non specializzati, che quindi dimostrano la
difficoltà delle imprese a pensare di compiere nel turn-over un
“salto di qualità” (le esigenze rispetto a figure laureati e diplomati
infatti è inferiore)
CONSIDERAZIONI SU FIGURE LAUREATI: INGEGNERI
Dalla rilevazione si deve anche rimarcare che rispetto al grado di
tensione i tecnici meccanici sopravanzano di gran lunga i laureati.
In ogni caso emerge che le figure di laureati “in tensione” sono
soprattutto gli ingegneri meccanici e a distanza gli ingegneri
elettrotecnici ed elettronici.
Si tratta com’è noto di tre figure di alta professionalità
contraddistinte dalla particolare durezza del corso di studi.
CONSIDERAZIONI SU FIGURE LAUREATI:ALTRE LAUREE
Oltre agli ingegneri si riscontrano anche altre figure di laureati “in
tensione” prima e durante la crisi e anche in caso di ripresa:
-Specialisti di problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro
-Informatici e telematici
-Specialisti della gestione e del controllo
CONCLUSIONI
Settore metalmeccanico cremonese esprime esigenze di figure
professionali di laureati che si concentrano soprattutto su
Ingegneria, ma emergono anche altre figure spesso poco note.
Stimoli di riflessione
-necessità di maggior informazione da imprese su potenzialità
di altre figure laureate che sarebbe opportuno inserire nel
processo produttivo
-necessità di analisi da Università su gap tra competenze che
imprese richiedono e quelle fornite da Facoltà diverse da
ingegneria: rischio per laureati non ingegneri è di dispersione
delle loro competenze in lavori che non permettono il pieno
utilizzo del loro bagaglio di conoscenze (over-education).
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