Un paradiso ecosostenibile






-Paesaggio
-Città
-Lingue
-Trasporti
-Cibi tradizionali
-Aziende famose
ALPINO



Le alpi sono una lunga catena montuosa di 1.200 km
e costituiscono nella loro parte centrale il 61% della
Svizzera. Le alpi hanno un'influenza maggiore sul
piano climatico (sia in montagna che nelle pianure) e
costituiscono un ostacolo molto importante sulle vie
di comunicazione. Si trovano, nelle aree alpine, gli
spazi disabitati o privi di vegetazione più estesi. I
ghiacciai rappresentano in totale una superficie di
1230 km² (3% del territorio). Le cime più alte
raggiungono oltre i 4500 metri (Punta
Dufour, Lyskamm, Monte Dom, Weisshorn).
Le catene delle alpi
bernesi, vallesane e bernine presentano cime oltre i
4000 metri che sono in totale 48. I laghi alpini (di
altitudine) sono numerosi grazie alla presenza di
dighe (Grande Dixence, Luzzone). Alcuni grandi
laghi (Thun, Quattro Cantoni) possono essere
considerati come parte del territorio alpino sebbene
sono situati a bassa quota. In definitiva i paesaggi
più noti e visitati della Svizzera si trovano quasi tutti
nelle regioni alpine. Ad esempio
il Cervino presso Zermatt, Eigir e Jungfrau presso
Interlaken o l'Engadina presso Sankt Moritz per
citarne i più famosi.
IMMAGINI
LACUSTRE

A causa della sua struttura topografica e dell'eredità
lasciata dalle glaciazioni, il territorio svizzero ospita
circa 1.500 laghi; per la maggior parte si tratta di
piccoli laghi di montagna ( Laghi glaciali). Nel suo
insieme, circa il 3,7% del territorio è coperto da
acque, ma a formare questa superficie concorrono in
massima parte pochi grandi laghi. Lo specchio
d’acqua con la maggior estensione in Svizzera è
il lago Lemano, al confine con la Francia (580,03 km²,
di cui il 60% in territorio svizzero), formato dal
Rodano, sulle cui rive si trovano Ginevra e Losanna.
Con i suoi 536 km² (di cui il 23,73% in territorio
elvetico) il lago di Costanza (ted. Bodensee), al confine
con Austria e Germania e formato dal Reno, è solo
leggermente meno esteso. A sud delle Alpi, il lago
Maggiore (o Verbano) è posto al confine con l’Italia:
solo il 19,28% della sua superficie è in territorio
svizzero. I laghi più grandi all’interno del territorio
elvetico sono: il lago di Neuchâtel (215,20 km²),
il lago dei Quattro Cantoni (ted. Vierwaldstättersee,
113,72 km²) e il lago di Zurigo (88,17 km²).
IMMAGINI
ALTOPIANO

L'altipiano costituisce 30% del paese, sta a
nord delle alpi e a sud del Giura ad
un'altitudine di circa 500 metri. A nord è
nettamente delimitato dal Giura, sia
geograficamente che geologicamente. A sud
il limite con le Alpi non è ben definito, ad
esempio le regioni del Napf (1.400 metri) o
del Toggenburg possono essere considerate
a volte parti del altopiano o delle prealpi. Ad
est e ad ovest l'altopiano è chiaramente
delimitato, in mezzo ai due più grandi laghi
svizzeri: il lago di Ginevra(ovest) e il lago di
Costanza (est). Altri laghi importanti sono
quelli di Neuchâtel e di Zurigo presso le
omonime città. La densità demografica è
massima sulla regione dell'altopiano (450
abitanti per km quadrato), distribuita su
poche città importanti. La regione
dell'altipiano presenta tre grandi fiumi (di
origine alpina): il Rodano, l'Aar ed
il Reno che passa attraverso le cascate
presso Sciaffusa.
IMMAGINI
BERNA

La città di Berna (in tedesco Bern,
in francese Berne, in romancio Berna) è
la capitale della Svizzera. Lo è solo di
fatto: la Costituzione non contiene
infatti riferimenti alla capitale federale,
solo l'articolo 58 della legge
sull'organizzazione del governo e
dell'amministrazione stabilisce che
Berna è la sede amministrativa del
Consiglio federale, dei Dipartimenti e
Cancelleria dello Stato. La città di
Berna è anche il capoluogo del Canton
Berna, il secondo per popolazione tra i
26 Cantoni svizzeri. Conta
133.656 abitanti ed è la quarta città più
popolosa della Svizzera
dopo Zurigo, Ginevra e Basilea.
STORIA


Nel Medioevo, vi era un insediamento a Bümpliz, La
città medievale fu fondata da Berthold V di
Zähringen, che salì al potere in Alta Borgogna La
città moderna si sviluppò verso ovest, su di una
penisola formata dal fiume Aare. Inizialmente, nel
1191 la Torre Zytglogge segnava il confine
occidentale della città, fino al 1256, quando la Torre
Käfigturm assunse questo ruolo fino al 1345, quando
fu superata dalla Torre Christoffelturm, situata
vicina all'odierna stazione ferroviaria, fino al 1622.
Durante il periodo della Guerra dei Trent'anni, due
nuove fortificazioni, le cosiddette Groß e Klein
Schanze, furono costruite per proteggere l'intera città.
Berna fu occupata dalle truppe francesi
nel 1798 durante la Rivoluzione Francese, quando fu
privata di parte dei suoi territori. Riprese il territorio
perduto dell'Oberland bernese nel 1802 e nel
Congresso di Vienna del 1814 acquisì il territorio
del Giura bernese, ancora una volta, diventando il
più grande cantone della confederazione, fino a
quando nel 1979 avvenne la secessione del Canton
Giura. Nel 1848 Berna fu dichiarata città federale e
sede dell'Assemblea federale del nuovo Stato
federale svizzero.
ZURIGO

Zurigo (in tedesco Zürich,
in francese Zurich,
in romancio Turitg,
in latino Turicum) è, con
385.468 abitanti (1,2 milioni
nell'agglomerato urbano), la
maggiore città
della Svizzera, nonché
il capoluogo del cantone
omonimo. È divisa in 12
quartieri.
STORIA

Risale all'epoca dell'imperatore romano Valentiniano
I (364-375) la costruzione di un castello sulla zona
oggi denominata Lindenhof, nel pieno centro
dell'odierna Zurigo. Questa costruzione doveva
servire a difendere la stazione doganale contro le
incursioni dei popoli germanici provenienti da nord.
Nel 843 Zurigo passò a Ludovico il Germanico, che
fece costruire sul Lindenhof, nei pressi del forte
romano, un palazzo. Inoltre fondò nel 853 un'abbazia
femminile, alla quale attribuì numerosi feudi, tra i
quali anche il territorio del futuro canton Uri. A
partire dal 1291 il Consiglio di Zurigo era presieduto
in larga maggioranza dai ricchi commercianti
zurighesi. Questi trattavano con l'Italia e
la Germania, manipolando a loro piacere i prezzi, la
valuta e le finanze cittadine, facendo così aumentare
il malcontento della popolazione, soprattutto degli
artigiani. Il 7 giugno 1336 gli artigiani, presieduti dal
consigliere Rudolf Brun, rovesciarono il Consiglio
cittadino, facendo esiliare gran parte degli allora
consiglieri (nobili e commercianti). In seguito Rudolf
Brun, autoproclamatosi sindaco a vita, fece
approvare la legge sulle corporazioni di artigiani, che
fino a quel momento erano vietate. Grazie a questa
legge nel Consiglio furono rappresentati in parti
uguali artigiani, nobili, e commercianti. Questa restò
l'organizzazione politica di Zurigo fino al 1798.
GINEVRA



Ginevra (francese: Genève; arpitano: Geneva;
tedesco: Genf; romancio: Genevra), capitale
dell'omonimo cantone, è la seconda città più
popolata della Svizzera dopo Zurigo, situata
dove il lago di Ginevra riconfluisce nel
fiume Rodano.
Perno centrale di tutta la regione in materia
di economia, di salute, di istruzione, di
cultura e di trasporti, la sua area urbana
forma un'importante agglomerazione
transfrontaliera che prende il nome di bacino
franco-valdo-ginevrino.
Seconda piazza finanziaria del paese,
secondo Mercer Consulting nel 2007, Ginevra
era la metropoli che offriva la più alta qualità
della vita al mondo assieme a Zurigo,
davanti a Vancouver e Vienna.
STORIA

Il 15 aprile 1798 il Trattato di Riunione integra
Ginevra al territorio della Repubblica Francese. Alla
fine di agosto, dopo aver rinunciato alla sua
sovranità e alle sue alleanze, la città viene scelta
come prefettura e capoluogo del dipartimento del
Lemano. Ginevra diventa dunque una delle tante
città francesi, ed i suoi abitanti sperimentano così
il centralismo napoleonico. La sconfitta dell'armata
napoleonica gli renderà tuttavia la sua indipendenza.
Il 30 dicembre 1813, la guarnigione francese lascia la
città, ed il generale austriaco Ferdinand von Bubna
und Littitz vi fa la sua entrata. Il giorno seguente,
dopo la ritirata definitiva del prefetto, un governo
reazionario diretto dal vecchio sindaco Ami Lullin
proclama la restaurazione della repubblica e
dell'Ancien Régime. Ciò nonostante, i magistrati
sono coscienti che Ginevra non può più permettersi
di formare uno stato isolato, per tale motivo si
rivolgono ai loro vecchi alleati svizzeri domandando
l'entrata della loro repubblica nella Confederazione
svizzera. Nonostante il timore che i cattolici hanno
della « Roma protestante » e delle difficoltà che
questa ha conosciuto nel XVIII secolo, l'annessione
diventa effettiva il 19 maggio 1815.

Le lingue parlate in Svizzera sono quattro, ossia, in ordine per numero di parlanti
madrelingua: il tedesco, il francese, l'italiano e il romancio. Le prime tre lingue sono
definite "nazionali e ufficiali" a livello federale. Dal 1938 anche il romancio è "lingua
nazionale" e dal 1999 è pure lingua ufficiale "nei rapporti [della Confederazione] con le
persone di lingua romancia". Vale a dire che ogni documento ufficiale pubblicato in
Svizzera deve essere disponibile in tedesco, francese e italiano, mentre se ne fornisce una
versione in romancio solo su richiesta. I confini fra i cantoni svizzeri non ricalcano quasi
mai i confini linguistici: vi sono, al contrario, cantoni plurilingui. In 17 cantoni si parla
solo tedesco, in 4 cantoni solo francese (nel Canton Giura esiste un unico comune di
lingua tedesca, Ederswiler). Il Canton Vallese, il Canton Berna ed il Canton
Friburgo sono bilingui, tedesco e francese. Il Canton Ticino è l'unico di lingua italiana
(solo il comune di Bosco Gurin è di lingua tedesca). Il Canton Grigioni è l'unico trilingue:
tedesco, italiano e romancio. Nel 2000 il tedesco era parlato dal 63,7% degli svizzeri,
il francese dal 20,4% (in 7 cantoni), l'italiano dal 6,5%, e il romancio dallo 0,5%. Il 9,0%
della popolazione parla una lingua non nazionale. Queste percentuali includono infatti i
residenti nel paese senza cittadinanza elvetica (23% della popolazione nel 2009). Se si
tiene invece conto solo dei cittadini svizzeri, la ripartizione linguistica è la seguente:
germanofoni 72,5%, francofoni 21,0%, italofoni 4,3%, romanciofoni 0,6%, altri 1,6%
(censimento 2000).



La rete di trasporti in Svizzera è molto ben sviluppata: le ferrovie coprono in modo
capillare tutto il territorio. Gli autopostali collegano innumerevoli stazioni alle località
più discoste. Il tariffario è unificato tra treni, autobus, battelli, funivie, ecc. Da una
biglietteria automatica delle Ferrovie Federali Svizzere è possibile selezionare la maggior
parte delle destinazioni, anche se fanno capo ad altre imprese di trasporti. Un sistema
d'orario cadenzato fu istituito già negli anni settanta-ottanta.
Dal 2005, oltre all'apertura della tratta ad alta velocità Mattstetten (Berna) - Rothrist
(Argovia), tra Berna e Zurigo, un sistema di nodi in corrispondenza dei principali centri
ha migliorato la connettività tra le regioni. La maggior parte dei treni di lunga
percorrenza entrano in stazione nei 10 minuti precedenti o successivi l'ora in punto. È
quindi possibile ripartire nei 10/15 minuti seguenti verso destinazioni regionali e locali.
Sulle linee principali i treni transitano ogni mezz'ora. Attualmente è allo studio la
cadenza di 15 minuti sulle linee principali (Ginevra-Losanna-Berna-Zurigo-San Gallo).
Nel 1998 è iniziata la costruzione della galleria ferroviaria più lunga del mondo
(progetto AlpTransit Gottardo) che terminerà approssimativamente nel 2017.
L'AlpTransit comprende anche la galleria di base del Lötschberg (linea BasileaMilano via Berna-Sempione-Domodossola), terza più lunga del mondo, inaugurata
nel 2007. Le NTFA (nuove trasversali ferroviarie alpine) sono un progetto molto
dispendioso che è nato con l'intento di trasferire la maggior parte degli autocarri che
attraversano il paese su rotaia e ridurre di conseguenza il traffico e
l'inquinamento stradale.
CIOCCOLATO






Il cioccolato (o cioccolata, specie se fuso) è un alimento
derivato dai semi dell' albero del cacao (Theobroma
cacao L.) diffuso e ampiamente consumato nel mondo
intero. È preparato a partire dal burro di cacao (la parte
grassa dei semi di cacao) con aggiunta di polvere di semi
di cacao, zucchero e altri ingredienti facoltativi, quali
il latte, le mandorle, le nocciole o altri aromi.
Il cioccolato viene prodotto nelle forme più svariate; la più
comune è la tavoletta, ma, sia industrialmente che
artigianalmente, il cioccolato viene modellato in forme
diverse, specie in occasione di ricorrenze o festività - come
nel caso delle uova di Pasqua.
Oltre a ciò, il cioccolato è anche un ingrediente di svariati
dolciumi, tra cui gelati, torte, biscotti e budini.
Alcuni studi sembrano confermare che
il consumo frequente di cioccolato possa condurre ad una
particolare forma di dipendenza detta, per analogia con
l'alcolismo, cioccolismo.Altri studi dimostrano come
l'assunzione di cioccolato stimoli il rilascio di endorfine, in
grado di aumentare il buon umore.
Il termine "cioccolata" viene utilizzato come sinonimo di
"cioccolato" oppure per indicare una bevanda liquida a
base di polvere di semi di cacao, nell'uso occidentale
contemporaneo invariabilmente con l'aggiunta di
zucchero (al contrario di come veniva consumato il cacao
in bevande salate e speziate nelle culture precolombiane).
IMMAGINI
RÖSTI





Il Rösti è un piatto della cucina svizzera a base di patate.
Originariamente i contadini del canton Berna lo mangiavano per
colazione; ora è diffuso in tutto il paese al punto da essere
considerato uno dei piatti nazionali. Viene solitamente servito
come contorno.
Anche se la ricetta base prevede solo patate, spesso vengono
aggiunte cipolle, pancetta, formaggio, erbe aromatiche o
anche mele, A volte è servito come contorno, ad esempio per
accompagnare lo sminuzzato di vitello cotto in padella
con panna, piatto tipico del Canton Zurigo e per questo definito
"alla zurighese".
Il rösti si prepara con patate grattugiate e mescolate con burro o
olio, o in alternativa grattugiate e poi fritte leggermente in olio.
Con le patate grattugiate si formano dei tondi dal diametro di 520 cm e alti 1-2 cm; spesso la forma del rösti è data
semplicemente dalla padella usata per friggere.
Le opinioni sono diverse riguardo a come cucinare un perfetto
rösti.
In particolare, le principali divergenze si hanno riguardo
all'utilizzo di patate crude o lessate "al dente" come ingrediente
principale; solitamente si usano le patate lesse se il rösti è servito
come contorno, quelle crude se è il piatto principale. Anche il tipo
di patata da utilizzare è un argomento molto discusso. In
generale bisogna utilizzare patate che non si disfino lessandole.
Il piatto ha dato il nome al Röstigraben, termine utilizzato per
indicare la differente mentalità degli abitanti della Svizzera
romanda rispetto a quelli della Svizzera tedesca.
IMMAGINI


Il nome "Swatch" è spesso frainteso come la contrazione delle parole "Swiss", svizzero, e
"watch", orologio. Nicolas Hayek, patron dello Swatch Group, ha tuttavia affermato che
la contrazione originale era quella di "second", secondo, e "watch", in quanto il nuovo
tipo di orologio fu introdotto con un nuovo concetto, dallo stile casual, divertente e
relativamente economico. La prima collezione di 12 modelli Swatch fu presentata il 1º
marzo 1983 a Zurigo, Svizzera. Inizialmente il prezzo si trovava tra i 39,90 e
49,90 Franchi svizzeri, ma fu standardizzato a 50,00 nell'autunno dello stesso anno.
L'obiettivo delle vendite fu impostato a 1 milione di orologi per il 1983 e di 2,5 milioni
per l'anno successivo. Con una campagna di marketing aggressiva e un prezzo
veramente ragionevole per un orologio fatto in Svizzera, guadagnò subito popolarità sul
mercato locale.
Paragonato agli orologi convenzionali, uno Swatch era dell'80% più economico da
produrre, grazie all'assemblaggio completamente automatizzato e alla riduzione del
numero di parti da una cifra normale di 91 a solamente 51 componenti; oltretutto aveva
un'ottima resistenza anche all'acqua, risultando perfettamente impermeabili. Gli Swatch
hanno raggiunto il picco di popolarità negli Stati Uniti durante la metà degli anni
ottanta, quando vennero fondati una serie di "Swatch Stores", cioè dei negozi che
vendevano unicamente orologi Swatch. Negli anni ottanta divenne di moda portare due
Swatch o usarli per legarsi i capelli a coda di cavallo. Alcuni modelli, come i Pop Swatch,
potevano essere attaccati direttamente ai vestiti.





Intorno al 1860, il farmacista Henri Nestlé sviluppò un alimento per i neonati che non
potevano essere nutriti al seno a causa di particolari intolleranze. Il prodotto salvò la vita
di un bambino, e la Farine Lactée Henri Nestlé fu presto venduta in tutta Europa.
Nel 1866 fu formalmente fondata la Nestlé.
Nel 1905, la Nestlé si fuse con la Anglo-Swiss Condensed Milk Company. Rapidamente
l'azienda crebbe fino a possedere fabbriche negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in
Germania e in Spagna. Durante la Prima guerra mondiale crebbe la richiesta di prodotti
caseari, e la produzione della Nestlé raddoppiò prima della fine del conflitto.
Dopo la fine del conflitto il mercato caseario tornò a normalizzarsi e gran parte dei
consumatori tornarono a latte fresco. La Nestlé rispose a questo mutamento di contesto
modificando la propria linea aziendale, riducendo il proprio debito e iniziando a
espandersi nel settore della produzione del cioccolato, che rappresenta a tutt'oggi la
seconda attività più importante dell'azienda.
Il quartier generale della Nestlé a Vevey
All'inizio della Seconda guerra mondiale, i profitti dell'azienda scesero bruscamente (dai
20 milioni di dollari del 1938 ai 6 milioni del 1939). Furono realizzate nuove fabbriche in
molti paesi in via di sviluppo, specialmente America latina. Proprio la guerra,
paradossalmente, portò all'invenzione di un nuovo prodotto di enorme successo,
il Nescafé, che venne inizialmente utilizzato dall'esercito degli Stati Uniti. Anche grazie a
questo prodotto, i profitti dell'azienda tornarono a salire durante il conflitto.

Präsentiert von Gregorio Ceccagnoli.

Realisé par Gregorio Ceccagnoli.

Realizzato da Gregorio Ceccagnoli
Scarica

File - Scuola media Ripa, Bonazzi Lilli