UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA
FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
SCIENZE PEDAGOGICHE
DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO
A.A. 2010/11 - I SEMESTRE
Dott.ssa Angela Fiorillo
DSA:
EZIOLOGIA – QUADRO SINDROMICO - DIAGNOSI
SOMMARIO
Linee eziologiche.
Catena causale e basi teoriche.
Catena causale e Quadro sindromico:Sintomi primari – secondari
– derivati – situazioni critiche.
La diagnosi.
LINEE EZIOLOGICHE
Si sono susseguite:
Ipotesi psico-dinamica
Ipotesi genetico - cromosomica
Ipotesi organicistica-metabolica
Ipotesi linguistica/neurolinguistica
Ipotesi neuro psicologica/cognitiva
CATENA CAUSALE E BASI TEORICHE
CATENA CAUSALE
DISORGANIZZAZIONE NEUROLOGICA
DISTURBO NEUROMOTORIO
DISTURBO DELLA SUCCESSIONE
SINTOMI SECONDARI
SINTOMI PRIMARI
SINTOMI DERIVATI
SITUAZIONI CRITICHE
CATENA CAUSALE E BASI TEORICHE





DISORGANIZZAZIONE NEUROLOGICA PERCHE’:
Problema in:
Fase di processazione, di coordinazione e manipolazione dei
suoni (non problema di discriminazione di suoni singoli o
lettere singole).
Problema di:
Disordine percettivo (orientamento S-D,
interferenze di stimoli,
affollamento di stimoli,
dispercezione in parafovea,
difficoltà lettura foveale,
disconnessioni funzionali tra i centri della lettura o scarso
sviluppo : lobo temporale, cervelletto).
CATENA CAUSALE E BASI TEORICHE
DISTURBO NEUROMOTORIO PERCHE’:
Problema nella componente motoria del linguaggio
nesso riconosciuto tra:
motricità e linguaggio,
motricità/grafo-motricità e lateralità.
convergenze tra:
linguaggio e motricità,
zone motorie e dislessia
CATENA CAUSALE E BASI TEORICHE
DISTURBO DELLA SUCCESSIONE PERCHE’:
1. Teorie scientifiche:
- Edelman: azioni umane regolate da continuità e successione.
- Organi della successione: corteccia motoria e cervelletto,
ippocampo, gangli.
CATENA CAUSALE E BASI TEORICHE
DISTURBO DELLA SUCCESSIONE PERCHE’:
2. Ricerche:
Naglieri: tra le funzioni cognitive c’è la successione, insieme a:
pianificazione, simultaneità, attenzione. Dai test risulta un
calo netto dei risultati in studenti con DSA.
CATENA CAUSALE E BASI TEORICHE
DISTURBO DELLA SUCCESSIONE PERCHE’:
3. Fonti cliniche:
C’è disturbo della successione in tutti i casi di DSA
A carico di:
sequenze motorie,
percettive,
del pensiero,
linea del tempo.
Nel:
ricordare, comprendere, leggere e scrivere, parlare e ascoltare.
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI PRIMARI –
SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
SINTOMI SECONDARI DEL DSA (1)
DISTURBI A CARICO DI
- ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPORALE
- ORIENTAMENTO SPAZIALE (riconoscimento della collocazione
di fonti sonore o luminose o termiche, della loro
provenienza)
- COORDINAZIONE MOTORIA E PSICOMOTORIA (in condizioni
normali o veloci)
- SINTESI PERCETTIVE
- MEMORIA DI SEQUENZA
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI PRIMARI –
SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
SINTOMI SECONDARI DEL DSA (2)
• LAVORO SINISTRA-DESTRA
• FONAZIONE
• FLUIDITA’ VERBALE
• CALCOLO ORALE
• DISLATERALITA’ PRESENTE O PREGRESSA
• GRAFO-MOTRICITA’
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI PRIMARI –
SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
SINTOMI
1. SOSTITUZIONE
PRIMARI
DELLA
GRAFEMI SIMMETRICI
2. SOSTITUZIONE FONEMI SIMILI
DISLESSIA (1)
p-b, d-b, p-q, u-n
P-B, T-D, F-V, M-N, S-Z, L-R
3. SOSTITUZIONE GRAFEMI POCO DISSIMILI m-n,a-o,e-c,r-z,t-d,u-v
4. SOSTITUZIONE FONEMI
5. INVERSIONE FONEMI
6. INVERSIONE SILLABE
colpo-corpo, panca-panda
il-li,al-la,un-nu,garbo-grabo, tar-tra, las-sal
PALA - LAPA
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI PRIMARI –
SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
SINTOMI
PRIMARI
DELLA
DISLESSIA (2)
7. SOPPRESSIONE LETTERE/FONEMI porta-pota, cielo-cilo,
tavolo-tavlo
8. SOPPRESSIONE PAROLE
9. REITERAZIONE SILLABE
paninino, Giuseppinana
10. AGGIUNTA FONEMI/LETTERE
rondinle,
manchina
11. AGGIUNTA SILLABE
stufa-stufato
12. ASSOCIAZIONE PAROLE
lamela, versocasa
13. ASSOCIAZIONE SILLABE
correvave - loce
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI PRIMARI –
SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
SINTOMI PRIMARI DELLA DISLESSIA (3)
14. DISPERCEZIONE DI/TRIGRAMMI
psi-pis, impr………
15. FRAMMENTAZIONE SILLABICA
an-diamo, co-struire
16. PERDURANTE SILLABAZIONE
17. SOSTITUZIONE PAROLE
susseguire suggerire
18. PERDITA DI SENSO NEL CAMBIO RIGA
19. LETTURA ESITANTE, DISCONTINUA, ARITMICA
20. ERRORI PLURIMI.
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI
PRIMARI – SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
SINTOMI PRIMARI DELLA DISGRAFIA
1- TRATTO GRAFICO IRREGOLARE dimensione, spessore, ritmo,
chiusura, spazio
2- ELISIONE SILLABE FINALI
3- LETTERE SLEGATE
ca vall o
4- SPECULARITA' GRAFEMI
5- GRAFIA DISCONTINUA riprese grafiche, ritocchi
6- MANCATA CHIUSURA FORME
7- TREMOLIO/RIGIDEZZA
8- UNIONE DI PAROLE
setivedo
9- ERRORI ORTOGRAFICI
12- SINTOMI PLURIMI
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI PRIMARI –
SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
SINTOMI PRIMARI DELLA DISORTOGRAFIA (1)
1. SOSTITUZIONE DI GRAFEMI
- isonorizzazione consonanti sonore: b/p, d/t, g/c, v/f, s sonora/s sorda
- sostituzione di grafemi simili: m/n, u/n, a/o, e/c
- inversione coppie fonemi opposti: p/b, t/d, f/v, m/n, s/z, l/r, c/k
2- SEMPLIFICAZIONE DI GRAFIE star/sa…..sta……ta
3- CADUTA DI CONSONANTE
Roberto/Robeto, volpe/vope
4- OMISSIONE DI LETTERE
5- INVERSIONE ORDINE GRAFEMI
par/pra,
con/nco, psi/pis
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI PRIMARI –
SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
SINTOMI PRIMARI DELLA DISORTOGRAFIA (2)
6-MANCATO RADDOPPIO CONSONANTI
7-MANCATA ACCENTAZIONE
8-MANCATO APOSTROFO
9-MANCATA ACCA
10-ALTRI ERRORI
cia/ca, ci/chi, sci/ci, c/q
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI PRIMARI –
SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
SINTOMI DERIVATI DALLA DISLESSIA-DISGRAFIA
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STANCABILITA’ - INSOFFERENZA
LABILITA’ ATTENTIVA
DISCOMPRENSIONE DEL TESTO
TENDENZA ALLA PREDIZIONE/INVENZIONE
FUGA DAL COMPITO
RABBIA, IRRITABILITA’, DEPRESSIONE
DISISTIMA
SENSIBILITA’ EMOZIONALE
TACITO LOCUS OF CONTROL
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI PRIMARI –
SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
SITUAZIONI CRITICHE
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LETTURA AD ALTA VOCE
COPIATURA DALLA LAVAGNA
SCRITTURA DA DETTATURA
RICHIESTA DI ESATTEZZA FORMALE
TRADUZIONI
RISCRITTURE riassunti, parafrasi …….
CATENA CAUSALE E QUADRO SINDROMICO: SINTOMI PRIMARI –
SECONDARI – DERIVATI – SITUAZIONI CRITICHE
ERRORI NON DISLESSICI
1. ERRORI COGNITIVI
A. DA PREDIZIONE
B. DA VELOCITA’
2. ERRORI PSICOLOGICI
BLOCCHI
SOSTITUZIONI
3. ERRORI SEMANTICI
SCARSA CONOSCENZA PAROLE
SCARSA CONOSCENZA LOCUZIONI
LA DIAGNOSI
Diagnosi (da dia-gnosis, conoscere attraverso) significa
conoscere in profondità, andare a fondo, passare in mezzo,
attraversare, quindi conoscere oltre le apparenze.
Concetto affermatosi dapprima in ambito medico, si riscontra
oggi in una pluralità di esercizi professionali diversi,
(sociologico, meccanico, psicologico, pedagogico, economicofinanziario, aziendalista, ecc.).
Diagnosi declaratoria( ad es.: sindrome di Down, ritardi
mentale, autismo, tetraparesi spastica…., ecc.) è
l’enunciazione sintetica di una condizione patologica.
LA DIAGNOSI
La diagnosi funzionale è, nella clinica medica, psicologica,
pedagogica e scolastica, la diagnosi sulle funzioni umane,
ovvero sulle capacità o potenzialità proprie di un soggetto.
Richiede plurali interventi diagnostici.
LA DIAGNOSI
DIAGNOSTICA PEDAGOGICA È:
A. FUNZIONALE.
B. EMPIRICA.
C. INDIVIDUALE.
D. ECOLOGICA.
E. DINAMICA, CONTINUA.
F. MULTIMODALE, PLURISPECIALITICA, A TECNOLOGIA PLURALE.
G. ERMENEUTICA, INTERPRETATIVA, SOGGETTUALE.
H. REALE, QUOTIDIANA.
I. RIFERITA ALLE TENDENZE MEDIE, EPIDEMIOLOGICA.
L. APERTA, IPOTETICA, PRESUNTA, NON DEFINITIVA.
M. PARZIALMENTE PROGNOSTICA E PREDITTIVA.
N. SIGNIFICATIVA (SINTESI SIGNIFICATIVE).
O. TENDENTE AL PROFILO DINAMICO INDIVIDUALE.
LA DIAGNOSI
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STRUMENTI DIAGNOSTICI DELLA PERSONALITÀ
DI PERTINENZA PEDAGOGICA
OSSERVAZIONE CLINICA
STORIA DEL CASO
(BIOGRAFIA, AUTOBIOGRAFIA )
COLLOQUIO CLINICO
QUESTIONARIO - INTERVISTA
ESAMI FUNZIONALI
SCALE DI LIVELLO (ORDINALI)
PSICOMETRIA
TAVOLE DI SVILUPPO
PROFILO DINAMICO INDIVIDUALE
LA DIAGNOSI
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AREA MOTORIA
AREA PERCETTIVA
AREA EMOTIVA
AREA AFFETTIVA
AREA INTELLETTIVA
AREA LINGUISTICA
AREA SOCIALE
LETTURA
SCRITTURA
STORIA E RESOCONTAZIONE
TRADUZIONI
CALCOLO E MATEMATICA
ADATTAMENTO SCOLASTICO
PROGETTO EDUCATIVO
CONSIDERAZIONI CLINICHE
LA DIAGNOSI
SCALA DI LIVELLO DELLA DISLESSIA
LIEVE Lettura con esitazioni ed inciampi, modesti errori, lieve disordine
spazio-temporale, tendenza alla lettura sub-vocale e/o alla predizione,
sufficiente comprensione del testo, buona disponibilità al compito.
MEDIA Lettura lenta e con inciampi, sillabazione ed errori, sostituzioni,
inversioni di lettere e di sillabe, perdita del punto nell’a-capo, disordini
spazio-temporali, alternanza di predizioni ed interruzioni, possibile lettura
sub-vocale, discontinua comprensione del testo, poca disponibilità al
compito.
GRAVE Lettura con interruzioni e blocchi, perdurante sillabazione, frequenti
errori, smarrimenti di senso, netti disordini spazio-temporali, scarsa
comprensione del testo, fuga dal compito.
RADICALE Lettura costantemente contratta, sillabazione totale, errori globali,
assenza di predizione, gravi disordini spazio-temporali, scarsa
comprensione del testo, fuga dal compito.
NON TESTABILE Rifiuto del compito, assenza di lettura.
LA DIAGNOSI
SCALA DI LIVELLO DELLA DISGRAFIA
A. LIEVE Grafismi e scrittura con esitazioni e tratto grafico irregolare, scarso
orientamento nel foglio, riprese grafiche, lieve disordine spaziotemporale, tendenza alla discontinuità, sufficiente comprensione del
testo, buona disponibilità al compito.
B. MEDIA Grafismi e scrittura lenti e con inciampi, tremolio, mancata
chiusura di forme, interruzioni, sostituzioni, inversioni di lettere, disordini
spazio-temporali, discontinua comprensione del testo, stancabilità, poca
disponibilità al compito.
C. GRAVE Grafismi e scrittura con frequenti interruzioni e blocchi, inversioni
di lettere e di sillabe, perduranti errori, smarrimenti di senso, netti
disordini spazio-temporali, scarsa comprensione del testo, stancabilità,
fuga dal compito.
RADICALE Grafismi e scrittura costantemente contratti, irregolarità globale,
errori multipli, gravi disordini spazio-temporali, scarsa comprensione del
testo, fuga dal compito.
NON TESTABILE Rifiuto del compito, assenza di grafismi o scrittura.
LA DIAGNOSI
SCALA DI LIVELLO DELLA DISORTOGRAFIA
A. LIEVE Scrittura disgrafica, modesti errori morfologici, sufficiente
comprensione del testo, buona disponibilità al compito.
B. MEDIA Scrittura disgrafica, errori morfologici e grammaticali
(accenti, doppie, apostrofi, digrammi e trigrammi, attaccature di
parole), discontinua comprensione del testo, tendenza alla scrittura
in stampato, poca disponibilità al compito.
C. GRAVE Scrittura disgrafica con frequenti errori morfologici e
grammaticali, smarrimenti di senso, errori sintattici, scarsa
comprensione del testo, fuga dal compito.
RADICALE Scrittura disgrafica costantemente contratta, errori globali,
scarsa struttura sintagmatica, scarsa comprensione del testo, fuga
dal compito.
NON TESTABILE Rifiuto del compito, assenza di scrittura.
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Quadro sindromico dei DSA - Università degli Studi di Macerata